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Per conoscenza-ListaTsipras-L'Europa come forza di pace


marcopa
Illustrious Member
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Giro la parte del programma della Lista Tsipras italiana dedicata alla pace e alla guerra. Ho letto una sola volta il testo e mi sembra assolutamente da contestare l' assoluta mancanza di critica al ruolo guerrafondaio di alcuni paesi europei, in particolare della Francia, anche negli anni in cui è guidata dal Partito Socialista Francese.

Giro subito il capitolo nella speranza che ne nasca una discussione approfondita, una eventualità però che mi stupirebbe molto.

Buona lettura

L’Europa come forza di pace

L'Europa non ha ancora sviluppato una sua reale Politica Estera e di Difesa per ragioni storiche (basti pensare al grande numero di basi statunitensi ancora ospitate sul territorio europeo) e per mancanza di autorevolezza e unità politica. I paesi più forti nella Ue, o che si sentono tali, quali Germania, Francia e Inghilterra tendono a costruire un loro sistema di relazioni economiche, finanziarie e militari che non intendono mettere in comune; dal canto suo l’Italia non è da meno con il suo attivo presenzialismo militare in tragiche situazioni di conflitto di cui favorisce di fatto la cronicizzazione, dovuta alle politiche inefficaci o negative nel cui quadro esso si inserisce.

Ma soprattutto in ambito europeo ha pesato e ancora pesa enormemente la presenza della NATO, che ha sempre svolto un ruolo importante per orientare e determinare il coordinamento della politica estera e di difesa dei Paesi europei. Di fatto la Nato ha rappresentato un potente strumento ideologico e pratico di surroga/supplenza di un’autonoma politica europea. La Nato ha determinato i modi del rapporto dell’Europa con il suo lato orientale, dopo la fine dell’Unione sovietica e lo sbriciolamento del sistema delle ex Repubbliche legate al Cremlino. Lo stesso Henry Kissinger ha recentemente, in occasione della crisi ucraina, apertamente criticato la politica di annessione alla Nato dei paesi dell’est europeo. L’idea di “un ordine stabile e giusto in Europa” affidato alla Nato e all’esclusiva alleanza con gli Stati Uniti ha una storia antica (Rapporto Pierre Hermel 1967) e continua a svolgere un ruolo fondamentale.

Questo stato di cose non può continuare. L’Europa può e deve promuovere un processo di superamento della Nato, la cui persistenza come strumento particolare ed esclusivo di sicurezza appare sempre meno giustificabile quasi un quarto di secolo dopo la fine della divisione dell’Europa e del mondo in blocchi contrapposti, mentre rischia proprio di suscitare nuovamente e in nuove forme una tale pericolosissima contrapposizione. All’interno dei suoi attuali confini e nel mondo, l’Europa deve esigere il disarmo nucleare, una drastica riduzione di ogni forma di armamento convenzionale e delle spese militari, misure severe per la limitazione e il controllo del commercio delle armi, la conversione dell’industria bellica. Per la sicurezza europea non c’è alcun bisogno di costruire un nuovo esercito europeo, fonte di nuove spese (basti pensare agli F35 il cui acquisto da parte dell’Italia vogliamo bloccare), ma soprattutto di una visione militarista che lo qualificherebbe come il braccio armato della “Fortezza Europa”.

Si può procedere all’integrazione degli eserciti nazionali, con un loro snellimento e una consistente riduzione di spesa, che possono diventare un corpo capace di intervenire in aree a rischio con i criteri e gli strumenti della prevenzione pacifica, della tutela dei diritti umani, della gestione politica dei conflitti, sempre e solo sotto l'egida e la legittimazione delle Nazioni Unite. Accanto a questi possono agire corpi civili di pace, costituiti anche su base volontaria.

La sicurezza europea, come dei suoi cittadini, comporta una lotta senza quartiere alla grande criminalità organizzata, al traffico di armi, preziosi, stupefacenti (cui è funzionale la liberalizzazione dell’uso delle droghe leggere) e alle nuove forme in cui si organizza l’economia criminale, in stretto rapporto con la finanziarizzazione del mondo economico.
La dimensione internazionale della Mafia e delle sue molteplici varianti, delle organizzazioni criminose costruite sulla base di affiliazioni segrete hanno invaso il mondo. Sono tra le prime ad avere capito le leggi della globalizzazione. È contro queste che va rivolta l’azione dei servizi di intelligence e di polizia. Presso il Parlamento europeo si è costituita una commissione (la Crim) con il compito di mettere ordine nelle legislazioni degli Stati membri per giungere alla prima normativa comune per il contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione.

un passo avanti che va sostenuto e incrementato. Il Parlamento di Strasburgo ha varato un Rapporto contro la criminalità organizzata e la corruzione, che rappresenta il primo concreto piano d’azione dell’Ue per contrastare questi fenomeni a livello transnazionale e per superare quelle barriere legislative anche grazie alle quali, purtroppo, le mafie hanno potuto alimentare il proprio immenso giro di affari. Per esempio, il rapporto introduce il reato di associazione mafiosa a livello Ue, un reato sconosciuto finora alla maggior parte dei paesi europei.

Il Parlamento ha varato anche la direttiva sulla confisca dei beni che sono provento di reato. La direttiva dovrebbe essere formalmente approvata dal Consiglio nelle prossime settimane e introduce per la prima volta un testo unico europeo in tema di sequestro dei beni della criminalità organizzata. La necessità di leggi transnazionali per combattere il crimine organizzato è nota da tempo. E uno degli strumenti più efficaci è proprio quello della confisca dei beni. Secondo la direttiva approvata a Strasburgo, i beni potranno essere confiscati a seguito di una condanna penale definitiva, ma anche nel caso di procedimenti che non possono giungere a conclusione.
Le nuove norme consentiranno agli Stati membri di confiscare beni ottenuti mediante attività criminali, tra cui ad esempio corruzione, partecipazione a un'organizzazione criminale, pornografia infantile o criminalità informatica. Secondo il testo, i 28 stati membri dovrebbero adottare misure che consentano l'utilizzo dei beni confiscati per interesse pubblico e ne incoraggino il riutilizzo sociale. Oggi, meno dell'1% dei proventi di reato in Europa sono confiscati.

Il lavoro fatto finora al Parlamento, però, non basta. Il rapporto sulla criminalità organizzata, per diventare operativo, deve ancora passare dalle forche caudine di Commissione e Consiglio. E la stessa direttiva sulla confisca va migliorata (purtroppo molte delle indicazioni del Parlamento sono state stralciate dagli stati membri). Il nostro impegno è quindi pieno per ribadire ancora una volta che senza una lotta alla mafia realmente globale, oltre che europea, la criminalità organizzata continuerà a proliferare in tutta l’Ue.


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Giro la parte del programma della Lista Tsipras italiana dedicata alla pace e alla guerra. ....
Giro subito il capitolo nella speranza che ne nasca una discussione approfondita, una eventualità però che mi stupirebbe molto.

Tu vorresti una discussione approfondita sul programma di questi 4 utili idioti che dietro belle parole contro la criminalità mafiosa vogliono spacciare la necessità di quest'europa ... naturalmente da modificare...a chiacchiere!Questa gente rappresenta uno dei nostri maggiori nemici perché, dietro parole di apparente critica a quest'europa fanno sprecare tempo ed energie per impossibili modificazioni a quest'europa fascista fino al midollo.
contro tutti i criminali o parassiti che siedono sugli scranni europei solo per eseguire gli ordini di obama o della merkel serve ben altro che le chiacchiere di questi deficienti ... i cui capi sono sicuramente pagati.


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oriundo2006
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Mi paiono 'pensierini' questi come quelli nell'altro post, fatti da scolaretti di fronte ad una arcigna maestra che non accetterebbe mai di sentirsi dire le cose come stanno. Accipicchia, che autocontrollo di fronte al Potere ! Notate come si giri intorno al problema della Nato, pudicamente velato da un 'esercito eu' che allo stato attuale, se si volesse davvero crearlo, richiederebbe uno sforzo economico enorme, nonchè l'estromissione delle basi Usa...e tutto questo con sommesso bon-ton istituzional-demo-utopista: ma chi puo' credere ad una sola riga di tutto cio', quando abbiamo l'Ucraina in fiamme, incendio acceso da Usa e supinamente e prontamente accettato dall' Eu al gran completo ? Come possono i criminali dettare le regole che dovrebbero escluderli dal potere che detengono cedendo poteri ad esempio al Parlamento od a eventuali 'referendum' sui grandi problemi ? Bambini, in riga e andate a giocare fuori...


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yakoviev
Noble Member
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Ancora si ragiona in termini di "miglioramento", di "democratizzazione" di questa UE. Sono proprio i suoi fondamenti che sono marci fin dall'inizio, e pensare ora di "trasformarla" (addirittura attraverso il parlamento europeo) è puro velleitarismo, è illudere la gente.


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spadaccinonero
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Post: 10314
 

marcopa

sai cosa penso delle amenità che pubblichi ma provo invidia per l'innocenza del tuo modo di pensare e vedere le cose...

la tua ingenuità dimostra quanto tu possa essere una brava persona...


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14375
 

mammamia, Ue come forza di pace, ma ancora si crede di cadere in sto tranello.....
Lo è già forza di pace, viva le guerre umanitarie e le primavere di soros....

Tsipras dice forte e chiaro VIA LA NATO?

Se no, allora son tutte belle parole per ingannare la gente, quello che da sempre fa la sinistra


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marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8303
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Il capitolo che ho inserito ieri fa parte del programma della Lista Tsipras che è stato messo online ieri:

http://listatsipras.eu/chi-siamo/programmanew.html

Ma non è il solo capitolo dedicato alla politica estera, in realtà ce ne sono almeno altri due. Il capitolo pubblicato era stato inviato ad una mailing list.

Non condivido le posizioni della Lista Tsipras e quando ho scritto della speranza di un dibattito su questi temi, intendevo un dibattito sulla politica estera e sulla Nato.

non solo su quanto sostiene la Lista Tsipras e nemmeno solo su CDC.

In realtà,

Le parole che ho scritto: "Pubblico subito nella speranza che ne nasca una discussione approfondita" indicano invece che la discussione dovrebbe nascere da questo capitolo che ho girato e solo su CDC.

Insomma ho scritto una cosa diversa da quella che intendevo scrivere.

Nonostante questo continuerò a mettere notizie che ritengo importanti in modo veloce e per forza di cose spesso impreciso.

I miei giudizi non hanno alcun valore particolare,

alcune notizie che ho segnalato sono state talvolta utili.

Così come quelle di altri utenti di CDC.

Per esempio alcune notizie segnalate da Kefos era ignote a persone che scrivono abitualmente sulla Siria.


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