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Pericolosa escalation in Siria?


annibale51
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Imho se Turchia e Arabia dovessero invadere la Siria...la NATO si scioglierà come neve al sole. Chi dovrebbe andare in Siria a combattere i Russi?


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enzosabe
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Sembra che Erdogan stia prendendo in considerazione due opzioni. La prima è un’operazione terrestre in Siria, per ripristinare le linee di rifornimento del Daesh ed impedire ai Siriani di controllare il confine.

Non c’è bisogno di dire che anche Turchi e Sauditi hanno annunciato manovre militari congiunte. Hanno anche dichiarato che aerei sauditi, in supporto all’invasione della Siria, condurranno attacchi partendo dalla base di Incirlik.

Però, almeno in teoria, se si trovassero di fronte ad un possibile attacco al personale di Khmeimim, i Russi potrebbero ....

La situazione attuale è stracolma di asimmetrie pericolose ed instabili: il contingente russo in Siria è esiguo ed isolato e non può proteggere la Siria dalla NATO, e neanche dalla Turchia, ma in caso di guerra aperta fra Russia e Turchia, quest’ultima non ha alcuna possibilità di vittoria, neanche una. In una guerra convenzionale che metta di fronte NATO e Russia, personalmente credo che nessuna delle due parti accetterebbe di perdere (qualunque sia il significato di “vincere” o “perdere” in questo contesto), senza aver prima usato le armi nucleari.

Le ultime notizie mi fanno chiaramente capire che la Casa Bianca ha preso la decisione di permettere a Turchia ed Arabia Saudita di invadere la Siria ...

Sembra che l’Impero pensi che il Daesh non abbia la forza sufficiente per rovesciare Assad, almeno non fino a quando sarà sostenuto dalle Forze Aerospaziali Russe, così manderà allo sbaraglio i Turchi e i Sauditi, nella speranza di cambiare le sorti di questa guerra, ...

Credo che questo articolo che non fa capire quello che sta veramente per succedere.

Io ho però letto questo:

che secondo la stampa saudita 25 paesi (tra cui oltre l'Arabia Saudita anche Egitto, Sudan, Pakistan e altri paesi del Golfo) stanno per tenere o forse hanno già iniziato (nel nord dell'Arabia Saudita, quindi a ridosso della frontiera con la Giordania e quindi alla minima distanza dalla frontiera con la Siria) per 18 giorni (fino al 28 febbraio), una "esercitazione" con 350.000 mila uomini, 20.000 carri armati, 2.540 aerei, 460 elicotteri.

Esercitazione? Sembrerebbe proprio di no, in quanto:

-pare che un generale saudita abbia dichiarato in TV che "the decision to send ground troops into Syria is final" (mia traduzione: "la decisione di mandare truppe di terra in Siria è definitiva");
- il segretario della Difesa americana Ash Carter avrebbe richiesto alla NATO di unirsi ad una coalizione US per mandare truppe di terra in Siria (su che base a quali motivazioni, dico io? questo si chiede forse agli amici per fare un pic-nic, ma per fare una guerra?)
- che un giornale irlandese avrebbe dichiarato che l'intento dei sauditi sarebbe quello di contrastare la Russia in Siria ( "... the intent of S.A. .... is to counter Russia".
(Del resto una "esercitazione" di questa dimensione non si è mai vista nella storia - per quanto io ne sappia).

Queste cose non sono state riportate dall'articolista che non fa comprendere da dove verrebbe sferrato l'attacco alla Siria (da parte della Turchia e dell'Arabia Saudita).
Così, da quel che mi pare di capire, se il tutto non fosse un'esercitazione ma un concentramento di truppe per attaccare la Siria, i turchi potrebbero attaccare dal nord e i sauditi con i loro amici di esercitazione (non ho capito, se questo fosse il caso, però se tutti i 24 paesi sono stati informati dai Sauditi di quali sono in realtà le loro intenzioni) potrebbero contemporaneamente attaccare dal sud (attraverso la Giordania e Iraq).

E se così fosse? Credo che l'articolista dica il giusto: la Russia non sarebbe in grado di contrastare un'attacco così poderso dal sud. Cosa gli rimane? Semplice (ho letto da qualche parte): armi nucleari tattiche. E il lavoro è svolto (e poi le nazioni, se esistono, che si sono unite credendo di partecipare ad una semplice operazione se la potranno prendere poi con comodo contro i sauditi).

Un mezzo invece che i russi hanno a disposizione per convincere i sauditi che un'invasione di questo genere non è una buona idea, potrebbe essere quello di mostrare un'altra volta "per sbaglio" il disegno del “Ocean Multi-purpose System ‘Status 6’”che la televisione russa ha "per caso" mostrato al mondo intero ... sauditi per primi. Questo nel caso i sauditi avessero la memoria corta.

Ma d'altro lato capisco perchè lo fanno. Aleppo è circondata. Se aspettano un'altro poco, i "ribelli moderati" saranno annientati. Ma non tutti. Infatti credo che i siriani e i russi abbiano interesse a tenerne alcuni in vita per farli cantare pubblicamente... cioè a rivelare al mondo intero di chi li ha finanziati. Se ciò accadesse la guerra in Siria, sarebbe finita. E forse anche l'Impero.

Mia opinione.


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FlavioBosio
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Domanda...

E come si dovrebbe fare a combattere l'ISIS che attualmente si trova in Siria senza entrare in Siria?

Cosa dovrebbero fare i paesi confinanti, attendere pazientemente che l'incendio divampi in casa loro?

E' ovvio che se l'incendio è nel giardino del vicino vado li e lo spengo, non sto ad aspettare che bruci casa mia per non violare la sua sovranità territoriale..


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Black_Jack
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Domanda...

E come si dovrebbe fare a combattere l'ISIS che attualmente si trova in Siria senza entrare in Siria?

Cosa dovrebbero fare i paesi confinanti, attendere pazientemente che l'incendio divampi in casa loro?

E' ovvio che se l'incendio è nel giardino del vicino vado li e lo spengo, non sto ad aspettare che bruci casa mia per non violare la sua sovranità territoriale..

Sì, ma se oltre a volerlo spegnere sei anche quello che lo finanzia e gli addestra i soldati?

Qui parla un vescovo. Su quello stesso sito tenuto dalla comunità cristiana di Siri trovi da anni accenni al fatto che ISIS è sostenuta da "terzi" interessati.

http://oraprosiria.blogspot.com.es/2015/10/vescovo-hindo-e-unammissione-spudorata.html

Ma anche

http://www.panorama.it/news/esteri/come-si-finanzia-lisis/

http://www.repubblica.it/economia/2015/11/20/news/qatar_isis_italia-127717794/

http://www.haaretz.com/middle-east-news/isis/1.693831

Però leggili, sennò è inutile.
L'ultimo è del più noto giornale israeliano in lingua inglese.


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FlavioBosio
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E se così fosse? Credo che l'articolista dica il giusto: la Russia non sarebbe in grado di contrastare un'attacco così poderso dal sud. Cosa gli rimane?

Gli rimangono le ferite da leccare...

O vi risulta che la Russia sia stata investita da un mandato dell'ONU in merito?

Nessun generale russo sano di mente (ammesso che ve ne siano) accetterebbe un escalation tale da coinvolgere la NATO in una guerra nucleare per salvare Assad e la faccia a Putin, e nemmeno per salvare i 2000 soldati russi sul territorio o una base navale per quanto importante possa essere.

Le testate nucleari non sono petardi, nemmeno quelle della NATO.


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Matt-e-Tatty
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Ma in gioco non ci sono 2000 soldati e "la faccia di Putin".
In gioco c'è tutto il mercato del gas russo in Europa, e la stessa sopravvivenza della Russia che rischia così sia di perdere le entrate derivate dal gas, sia di trovarsi una minaccia diretta sul suolo.
In effetti fossi in Putin, alle strette qualche bomba da giorno del giudizio la sgancerei in qua e in la, soprattutto sugli intunicati, soprattutto sui loro siti di estrazione... e di quelle che per 1 milione di anni ci possono andare solo gli scarafaggi... giusto per rimettere in ordine il prezzo del greggio che è un altro artificio studiato per i russi.


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pingus
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ad Aleppo rimane tutto fermo, tregua, semiaccerchiamento e trattative per far uscire i ribelli
i turchi li lasciano entrare qualche km max nella fascia di confine aperta

il fronte si sposta con prossima rapida avanzata e liberazione Raqqa, dove i ribelli moderati non esistono. Fine.


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enzosabe
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x Flavio Bosio

I russi sono stati chiamati dal governo legittimo (ancora riconosciuto) della Siria. Non credo che ci sia quindi bisogno di un mandato Onu (rientra nelle regole internazionali generalmente riconosciute).

Però, nonostante tutto, penso:

se una persona stessa (che chiamo "vicino piromane") è l'organizzatrice dell'incendio nel giardino del proprio vicino, credo allora che il vicino che si trova a che fare con il vicino piromane (quale proprietario) abbia il diritto di prendere tutte le iniziative che gli pare per spegnere l'incendio: anche quella di chiamare i pompieri da fuori e rinunciare alle cortesi (e, a quanto pare, disinteressate) offerte del vicino piromane di spegnere lui stesso l'incendio.

E come la mettiamo con il vicino piromane (che continua a fare sempre questo?) Beh, se io fossi nei panni del vicino piromanizzato (e dei pompieri che lo aiutano) ... a fuoco risponderi adeguatamente (questo, quando il vicino piromane continua ad appiccare il fuoco e non ne vuole sapere di scendere a miti consigli e comportamenti).

A questo punto, per esempio, si potrebbe pensare di prendere qualche provvedimento in relazione all'incendio che già divampa nelle vicinanze o nel giardino stesso del vicino geneticamente piromane.
Nel caso specifico: finalmente iniziare ad armare bene con estintori antincendio coloro che si trovano a sud del giardino del piromane (e stiamo ancora in un giardino che non appartiene al vicino piromane, ma che il vicino geneticamente piromane considera già cosa propria in quanto si è autolegittimato a portare aiuto per spegnere un incendio che lui stesso ha appiccato) e soprattutto far divampare idee di libertà nella testa di coloro che abitano nel giardino del vicino geneticamente piromane stesso ma un poco più a est (visto che hanno fatto fuori colui che, in un certo senso, li teneva a freno).
Se poi si fa scoppiare qualche fuoco di artificio in prossimità di qualche tubo che corre sul giardino del vicino geneticamente piromane è ancora meglio. Così si ricorda al vicino geneticamente piromane che intromettersi negli affari degli altri con mezzi incendiari comporta sempre il rischio di un costo da pagare.
Tutto questo dipende naturalmente da quanto il vicino geneticamente piromane è disposto a pagare.


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FlavioBosio
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Ma in gioco non ci sono 2000 soldati e "la faccia di Putin".
In gioco c'è tutto il mercato del gas russo in Europa, e la stessa sopravvivenza della Russia che rischia così sia di perdere le entrate derivate dal gas, sia di trovarsi una minaccia diretta sul suolo.
In effetti fossi in Putin, alle strette qualche bomba da giorno del giudizio la sgancerei in qua e in la, soprattutto sugli intunicati, soprattutto sui loro siti di estrazione... e di quelle che per 1 milione di anni ci possono andare solo gli scarafaggi... giusto per rimettere in ordine il prezzo del greggio che è un altro artificio studiato per i russi.

Scatterebbe immediatamente l'embargo di qualsiasi cosa in entrata ed in uscita dalla Siria incluso il gas per cui sarebbe comunque un autogol.


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Matt-e-Tatty
Noble Member
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Ma in gioco non ci sono 2000 soldati e "la faccia di Putin".
In gioco c'è tutto il mercato del gas russo in Europa, e la stessa sopravvivenza della Russia che rischia così sia di perdere le entrate derivate dal gas, sia di trovarsi una minaccia diretta sul suolo.
In effetti fossi in Putin, alle strette qualche bomba da giorno del giudizio la sgancerei in qua e in la, soprattutto sugli intunicati, soprattutto sui loro siti di estrazione... e di quelle che per 1 milione di anni ci possono andare solo gli scarafaggi... giusto per rimettere in ordine il prezzo del greggio che è un altro artificio studiato per i russi.

Scatterebbe immediatamente l'embargo di qualsiasi cosa in entrata ed in uscita dalla Siria incluso il gas per cui sarebbe comunque un autogol.

Nel caso specifico al più l'embargo lo farebbero alla Russia, la Siria non ha armi atomiche e di fatto è già sotto embargo.
Però, nel caso, con la produzione della penisola araba azzerata sarebbe difficile fare embarghi, sempre che non inventino dall'oggi al domani motori e centrali che vanno con la pipì.

Ma ciò che succederà lo scopriremo presto, perché i terroristi pare stiano perdendo la guerra, i Turchi cannoneggiano i siriani che però continuano a chiudere la porta dei rifornimenti e ben presto saranno su Raqua.

Questa campagna sembra sempre più un flop, la Siria era li li per cadere, invece...


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