Rolling Stones, L'Avana ed il Dipartimento del Tesoro

Che cosa hanno in comune i Rolling Stones, L'Avana ed il Dipartimento del Tesoro USA?

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Justo Cruz

Non so se Mick Jagger lo saprà, ma casomai qualcuno di quelli che leggono questa nota lo conosce, si prega di fargliela arrivare. Chiedo questo favore, perché quando lui stette all'Avana ripeté in più di una occasione sul palco "i tempi cambiano".

I Rolling Stones arrivarono ​​a L'Avana cinque giorni dopo di Obama. Il presidente più "potente" del mondo diede un "concerto" nel Grande Teatro dove ci fece molti racconti sulla "grande impresa", la "democrazia", ​​i "diritti umani" e sulle sue "buone intenzioni" verso il popolo di Cuba. Alcuni lo applaudirono. Altri li lasciò a bocca aperta.

I Rolling Stones diedero, anche, un concerto a L'Avana, mezzo milione di persone sono state ad ascoltarli, nessuno rimase senza applaudire.

Una marcata differenza, ma a ciascuno il suo.

Per fine settembre è prevista la presentazione di un documentario di 120 minuti "Best-of" del concerto a L'Avana. Le stesse si realizzarono in sale di cinema scelte, in modo casuale, in tutto il mondo.

Una splendida idea, chiunque potrebbe pensare.

Ma ciò che forse non sanno i Rolling Stones è che quando si tratta di Cuba la cosa non è così facile come molti pensano con quelli del "grande business", della "democrazia" e dei "diritti umani". E' quindi molto importante che qualcuno glielo spieghi.

Guarda un po' ora ci accorgiamo che bisogna stare molto attenti al momento di effettuare l'acquisto dei biglietti, attraverso transazione bancaria, tramite l'agenzia di servizi Paypal, una delle più utilizzate in Europa. A più di un centinaio di clienti, che avevano fatto l'acquisto degli stessi attraverso questa agenzia, gli sono stati restituiti i soldi. Rimasero senza biglietti. Così, di punto in bianco.

Tutto indica che poiché il numero di persone colpite era così numeroso che si salvarono dal fatto che gli si confiscasse il conto. A partire da ora, il cittadino che voglia comprare il biglietto del cinema tramite Paypal per vedere il concerto dei Rolling Stones, a L'Avana/Cuba, dovrà astenersi da scrivere come "causale del trasferimento", le parole "Cuba" o "Avana", perché secondo il Dipartimento del Tesoro USA, questo cittadino sta commettendo un crimine e potrebbe essere qualificato come terrorista. So che voi non mi credete, ma leggete questo.

Secondo un portavoce di Paypal in Germania, Sabrina Winter, "il titolo del documentario stesso è per noi già un indizio che in questo caso si sta violando l'embargo (per me blocco) e perciò la persona sarà oggetto di un'indagine minuziosa".

Lo stesso vale per parole come "Corea del Nord" e "Damasco". Ossia che, casomai Mick Jagger volesse comprare, per questa via, un libro di storia della "Corea del Nord" o comprare un coltello da cucina di "acciaio di Damasco" dovrebbe immaginarsi un'altra parola come "causale di trasferimento" al fine di per non cadere nelle mani degli ispettori di Paypal e degli specialisti di Langley. Questo non è uno scherzo.

E' molto importante che i Rolling Stones sappiano di ciò affinché la prossima volta ci pensino due volte prima di tornare a dare un concerto a L'Avana/Cuba. I tempi cambiano, sì, ma a quanto pare non per Cuba.

Quel paese apparentemente continua ad essere un pericolo per gli USA, il paese più "potente" del mondo, anche se Obama all'Avana ci ha raccontato ben altro.

Così stanno le cose da queste parti in Europa. Glielo si dica a Mick per favore. Magari lui qualcuno lo ascolterebbe.