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Siria-Al Qaeda,Fratelli Musulmani,Qatar.Opposizione e caos


marcopa
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Pubblico un collage di notizie sull' opposizione siriana. Perche' per decifrare meglio la situazione dobbiamo iniziare a vedere chi opera in quello scenario, ben vengano poi analisi piu' precise. Dovranno partire pero' dalla complessita' della situazione esistente, complessita' nascosta dal martellamento mediatico.
marcopa

Gli editoriali di PeaceLink

A Roma la Tavola per la Pace partecipa ad una manifestazione organizzata dal CNS siriano

Perché io non parteciperò alla manifestazione del 19 febbraio

Le nostre linee di lotta sono sintetizzate dal nostro slogan dei “quattro no”.
No alla violenza. No alla repressione. No al settarismo. No all’intervento militare esterno.
13 febbraio 2012 - Ossamah Al Tawil

Io non posso andare a manifestare sentendo degli slogan in arabo che inneggiano all’intervento militare o alla no fly zone, perché mi considererei complice nel tradire la mia patria.

Non facciamo della Siria una nuova Libia

Come secondo motivo, l’esperienza ci dice che il Cns non ha un pensiero molto differente dal regime, quando uno viene escluso o minacciato o attaccato con violenza perché la pensa diversamente. Vorrebbe dire che butteremo giù un regime per mandarne su un altro.

Io temo veramente a stare nei cortei del Cns. Abbiamo avuto un’esperienza negativa al Cairo quando un gruppo di loro hanno attaccato la nostra delegazione provocando diversi feriti. Io stesso sono stato minacciato qui in Italia dopo diversi incontri dove ho spiegato le cose come stanno.

Per tutti questi motivi sono contrario a partecipare a queste manifestazioni.

Note:
Il 19 febbraio la Tavola della Pace ha invitato a partecipare alla manifestazione indetta a Roma dal CNS. Ma emergono contrarietà e dissociazioni in quanto il CNS ha siglato un accordo di collaborazione con l'Esercito Siriano di Liberazione che organizza la lotta armata contro il governo siriano di Assad.

Ossamah Al Tawil è un obiettore di coscienza ed è membro del Comitato Esecutivo del CNSCD (Coordinamento Nazionale Siriano per il Cambiamento Democratico). Vive in Italia da vent'anni, è italo-siriano, ha 40 anni, lavora come designer, è stato perseguitato in Siria a 18 anni.

L'intervista completa da cui è tratto questo testo è stata pubblicata qui http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/noguerra/NotizieCommenti_1328967644.htm

Vedi anche
Editoriale di Peacelink

Gilles Jacquier, il giornalista dimenticato
Ucciso in Siria, la colpa era stata data subito alle forze di sicurezza siriane. Invece la pista che emerge è un'altra e il caso è ormai così scomodo che molti vogliono archiviarlo
5 febbraio 2012 - Associazione PeaceLink


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marcopa
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Altre notizie inserite da Lorenzo nella lista Pace di Peacelink.it

L'Intelligence USA attribuisce ad Al Qaeda le stragi di Damasco e Aleppo,
e l'attentato ad un generale siriano. Il governo siriano lo diceva da
settimane. Tutt'a un tratto i media occidentali ammettono che ci sono stragi
civili a opera di formazioni armate appartenenti ai cosiddetti ribelli. Il
Corriere costretto ad ammettere che la presenza di Al Qaeda è stata
"volutamente ignorata per non frenare il supporto ai ribelli siriani e dice
di stare attenti a chi vogliamo aiutare"

WASHINGTON - Prima le stragi con gli attentatori suicidi a Damasco e Aleppo.
Poi un generale ucciso nella capitale siriana. Issa Al Khouli è stato
assassinato da tre uomini armati che lo hanno sorpreso mentre si recava al
lavoro, all' ospedale militare. Un agguato che segnala un salto di qualità,
con scenari che inquietano la diplomazia. Perché adesso è emerso il fattore
Al Qaeda. Era lì, nascosto dalla «nebbia di guerra», e volutamente ignorato
per non frenare il supporto ai ribelli siriani....

Una situazione che potrebbe allarmare i Paesi occidentali, decisi a
sostenere la rivolta in Siria. Serve cautela e la fuga di notizie, ispirata
dagli 007, è un avviso. Stiamo attenti a chi aiutiamo. Potrebbe accadere che
americani, con gli europei, si trovino a fianco degli islamisti. È avvenuto
in Afghanistan, poi in Bosnia, infine in Libia. Adesso lo schema torna in
Siria. C' è poi un altro risvolto e riguarda l' opposizione siriana nel suo
complesso. A Washington inquietano le divisioni tra i ribelli e la mancanza
di controllo da parte dei dirigenti in esilio.
Qui:
http://archiviostorico.corriere.it/2012/febbraio/12/Damasco_assassinato_gene
rale_siriano_co_8_120212010.shtml

Ieri l’ennesimo attentato nel Paese ha scosso la città di Aleppo.
L’obiettivo è stato un complesso di intelligence militare del regime, ma
l’attacco ha causato 28 morti e circa 200 feriti, tra cui anche molti
civili. Il solito botta e risposta tra i palazzi del potere di Damasco e
l’Esercito Libero Siriano lasciava intendere che la vicenda si sarebbe
conclusa con il reciproco scambio di accuse che ha segnato i due incidenti
di Damasco del 23 dicembre e del 6 gennaio scorsi. E’ stato però proprio
dall’attentato di Aleppo che l’intelligence Usa ha pubblicato un report che
sosterrebbe l’infiltrazione del ramo iracheno di al-Qaeda in territorio
siriano.
Qui un'analisi del report dell'intelligence USA:
http://www.meridianionline.org/2012/02/11/e-se-in-siria-ci-fosse-al-qaeda-gl
i-007-americani-ne-sono-convinti/

E qui la fonte americana che ha pubblicato queste notizie:
By Jonathan S. Landay | McClatchy Newspapers
WASHINGTON — The Iraqi branch of al Qaida, seeking to exploit the bloody
turmoil in Syria to reassert its potency, carried out two recent bombings in
the Syrian capital, Damascus, and likely was behind suicide bombings Friday
that killed at least 28 people in the largest city, Aleppo, U.S. officials
told McClatchy.

Read more here:
http://www.mcclatchydc.com/2012/02/10/138593/us-officials-al-qaida-behind-sy
ria.html


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marcopa
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Ripropongo infine un mio post di alcuni giorni fa, una scheda di M.Correggia sul CNS
marcopa

Questa e' una scheda che Marinella Correggia sta facendo girare su varie liste pacifiste.Ricordo che la CGIL ha aderito alla manifestazione del CNS insieme alla Tavola della Pace, cosi' ha scritto. Non sono sicurissimo pero' che la Tavola della pace abbia gia' aderito.
marcopa

SIRIA. MENZOGNE MEDIATICHE.
QUARTA PUNTATA.

Chi è davvero e cosa chiede il Cns (Consiglio nazionale siriano), organizzatore della manifestazione del 19 febbraio a Roma

E’ stato il nuovo governo della Libia, frutto della guerra della Nato, il primo a riconoscere già lo scorso ottobre come “legittimo rappresentante del popolo siriano” il Consiglio nazionale siriano (Cns), in inglese Syrian National Council
( http://latimesblogs.latimes.com/world_now/2011/10/syria-libya-opposition.html). Il Cns a sua volta aveva riconosciuto il Cnt libico già prima della conquista di Tripoli.

Basato in Turchia (ma il suo leader Bhouran Gharioun vive a Parigi da decenni; sostiene però di rappresentare l’80% dei siriani), il Cns, attraverso i suoi “osservatori sui diritti umani” da Londra e i cosiddetti “Comitati di coordinamento locale”, è la fonte quasi esclusiva delle notizie pubblicate sui media che accreditano la versione di una “rivolta a mani nude contro il dittatore”. Peraltro c’è uno scontro interno fra “attivisti” che si accusano reciprocamente (vedi la Seconda puntata di questa serie).

A differenza dell’altra opposizione che vuole il negoziato e non accetta la lotta armata né l’ingerenza, il Cns rifiuta ogni negoziato e mediazione (come il Cnt libico, a suo tempo).Non ne ha bisogno, perché ha trovato molti alleati fra i paesi occidentali e petromonarchici, ai quali ha chiesto da tempo l’imposizione di una no-fly zone “per la protezione dei civili” (per esempio in ottobre: http://globalpublicsquare.blogs.cnn.com/2011/10/11/time-to-impose-a-no-fly-zone-over-syria/; e in gennaio: http://www.wallstreetitalia.com/article/1307700/siria-opposizione-invoca-intervento-onu-serve-no-fly-zone.aspx). Del resto come vari analisti hanno spiegato, anche nel caso siriano la no-fly zone non avrebbe senso e dovrebbe piuttosto sfociare in un vero e proprio sostegno aereo anti-governativo o Cas (close air support).
Il Cns ha stretto in dicembre un patto di collaborazione ( http://www.nytimes.com/2011/12/09/world/middleeast/factional-splits-hinder-drive-to-topple-syrias-assad.html?_r=1&pagewanted=all)
con il cd Esercito siriano libero (Free Syrian Army).

Il rappresentante del Cns in Italia e organizzatore della manifestazione a Roma del prossimo 19 febbraio (che ha già avuto diverse adesioni di associazioni italiane) è Mohammed Noor Dachan. Sul sito del Syrian National Council risulta affiliato come appartenente alla Muslim Brotherhood Alliance ( http://www.syriancouncil.org/en/members/item/241-mohammad-nour-dachan.html). Egli sostiene che l’Esercito siriano libero “sono soldati, sottufficiali e ufficiali che hanno scelto di rifiutare di sparare alla gente comune disarmata e non è un esercito di guerra, ma ha solo l'obiettivo di difendere le manifestazioni”. La realtà appare molto diversa.

Il cd Esercito libero appare responsabile di uccisioni di soldati e civili siriani (ci sono elenchi nominativi documentati) e atti di sabotaggio e terrorismo (di recente decine di morti in esplosioni ad Aleppo).

Accanto all’Esercito siriano libero, l’intervento armato occidentale e petromonarchico c’è già e da tempo. Non sotto forma di bombardamenti ma di finanziamenti e invio di armi, consiglieri e mercenari. In appoggio a gruppi armati anti-Assad. Che il Cns avalla e con i quali collabora. Mentre la Turchia offre la base logistica alla Free Syrian Army, Qatar e altri paesi non fanno mistero del loro appoggio “diplomatico” e finanziario e in armi; a metà gennaio lo sceicco Bin Khalifa Thani ha dichiarato la volontà di mandare truppe. Inglesi e francesi hanno confermato di aver mandato unità ad assistere i rivoltosi. Sono state scoperte armi inglesi avviate clandestinamente. A Homs truppe inglesi e qatariote dirigono l’arrivo di armi ai ribelli e consigliano sulle tattiche della battaglia, secondo il sito israeliano Debka file.

Da tempo l’opposizione siriana ottiene quotidianamente partite di armi ( http://rt.com/news/syria-opposition-weapon-smuggling-843/). Obama chiede apertamente di sostenere gli armati anti-Assad e pensa di replicare i successi libici: nessun uomo, nessun morto, ma consiglieri e molti soldi. Fonti americane rivelano al Times un piano in fase di elaborazione da parte di Stati Uniti e alleati per armare i ribelli. Indiscrezioni che si incrociano con quelle del Guardian sulla presunta presenza di reparti speciali britannici e americani al fianco degli insorti, così come quella del sito israeliano Debka su una infiltrazione sul terreno, a Homs, di consiglieri militari sia britannici sia del Qatar. A queste indiscrezioni la Russia ha reagito affermando che si tratta di informazioni ''allarmanti'', secondo il portavoce del ministero degli Esteri, Aleksandr Lukashevich ( http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/siria-homs-strage-senza-fine-times-piano-1113360/www.peacelink.it).

Poi ci sono i mercenari libici. A dicembre il presidente del Consiglio nazionale siriano Burhan Ghalioun incontra a Tripoli i nuovi dirigenti. E scatta il piano che porta diverse centinaia di volontari libici in Siria, sparpagliati tra Homs, Idlib e Rastan ( http://www.corriere.it/esteri/12_febbraio_10/olimpio-siria-insorti_a9528996-53da-11e1-a1a9-e74b7d5bd021.shtml). La missione è coordinata dall’ex qaedista Abdelhakeem Belhaj, figura di spicco della nuova Libia, e dal suo vice Mahdi Al Harati.

Intanto il sito di petizioni Avaaz, dopo aver diffuso per la Libia notizie di bombardamenti su civili ( http://www.avaaz.org/it/libya_stop_the_crackdown_eu) in seguito ampiamente smentite, invita alla "battaglia mondiale" per la Siria dicendo: "Questo è il culmine della primavera araba e della battaglia mondiale contro i despoti sanguinari".

Dalla lista Pace di Peacelink.it
consultabile da tutti, vi invito a darle un occhiata, oltre a qualche scambio di opinione talvolta confuso si trovano anche notizie interessanti.


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marcopa
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Terzi: peacekeeping per sostenere opposizione (!?!?)
Le missioni di pace questa volta hanno un nome inglese, ma nascondono sempre la guerra.
marcopa

Siria: Terzi, si' a missione peacekeeping Onu-Lega araba
Ministro, piena sintonia su necessità sostenere opposizione
13 febbraio, 12:37

(ANSAmed) - ROMA, 13 FEB - "Da parte italiana si condivide l'urgenza di far cessare in Siria ogni forma di violenza ed a tal fine si sostiene la proposta dell'invio in quel Paese di una forza di mantenimento della pace congiunta delle Nazioni Unite e della Lega Araba per verificare sul terreno l'applicazione di un cessate il fuoco". Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi, auspicando "che su queste indicazioni possa convergere, alle Nazioni Unite, il più ampio consenso possibile della comunità internazionale".

"L'Italia continua a sostenere fortemente l'azione della Lega Araba per la ricerca di una soluzione pacifica e democratica alla crisi siriana, e saluta con favore l'esito della riunione dei Ministri degli Esteri dell'Organizzazione svoltasi ieri al Cairo", ha affermato il titolare della Farnesina in una nota.

"Vi è in particolare piena convergenza di vedute fra l'Italia e la Lega Araba - afferma Terzi - sulla necessità di assicurare un forte sostegno politico all'opposizione siriana. Incoraggiare il collegamento e l'unificazione tra le sue varie componenti - conclude Terzi - è un'assoluta priorità affinché si avvii un processo politico siriano con il sostegno della comunità internazionale".(ANSAmed).


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