Slovenia. Clamoroso no referendario alla riforma previdenza

In Slovenia clamoroso no referendario alla riforma previdenziale caldeggiata da Bruxelles

Brutto risveglio per il governo sloveno guidato dal social-democratico Borut Pahor in coalizione con altri tre partiti di centro-sinistra, i liberal-democratici, i social-liberals di Zares e l’Unione dei Pensionati. Un referendum convocato per decidere la sorte della progettata riforma previdenziale ha in pratica seppellito questà velleità. L’innalzamento dell’età pensionabile da 63 a 65 anni è stato inequivocabilmente bocciato dagli elettori di Lubiana con una percentuale quasi plebiscitaria del 72%. L’entrata a regime della riforma avrebbe consentito un risparmio di circa 400 milioni di Euro per il bilancio statale. L’Unione Europea si era spesa, nei mesi scorsi, in ammonimenti e consigli a favore di questa misura, anche se, va detto, la situazione dei conti pubblici sloveni non destava particolare allarme almeno riguardo il debito pubblico, il terzo più basso di tutta l’Unione a 27. Diverso il discorso per il deficit di bilancio che ha di poco superato il 6% del PIL nel 2010, una situazione piuttosto seria pur se non al livello dei famigerati PIGS. Il fatto che le eventuali economie avrebbero inciso poco sull’andamento di questo parametro è testimoniato dalla prima reazione di S&P, una delle principali agenzie di rating internazionali, che ha lasciato invariate le aspettative sul piccolo paese balcanico. Non un dramma, quindi, ma di certo una disfatta bruciante per l’Esecutivo ed un ulteriore colpo al residuo prestigio delle istituzioni comunitarie. Mentre gli economisti deplorano l’accaduto parlando di giornata triste per la Slovenia, si diffonde tra i commentatori politici l’opinione che il Presidente Turk possa decidere uno scioglimento anticipato del parlamento per andare alle urne prima della scadenza naturale della legislatura prevista per l’ottobre 2012.

Fonte: www.rischiocalcolato.it
Link: http://www.rischiocalcolato.it/2011/06/in-slovenia-clamoroso-no-referendario-alla-riforma-previdenziale-caldeggiata-da-bruxelles.html
8.06.2011