Spagna nazionalizza casse risparmio

La Spagna nazionalizza le casse di risparmio

La crisi del debito mette in ginocchio la Spagna e il suo sistema creditizio: a rischio ancora una volta tutta l’Eurozona.
Il governo spagnolo ha annunciato di aver preparato un piano per accelerare la riforma del sistema finanziario e in particolare delle casse di risparmio (cajas). A confermarlo venerdì a Madrid al termine della riunione settimanale del Consiglio dei ministri il vicepremier Alfredo Perez Rubalcaba (nella foto). Il numero due del governo socialista del premier, Josè Luis Zapatero, ha precisato che non c’è una scadenza per l’adozione formale del piano, in preparazione fra ministero dell’Economia, Unione delle casse di risparmio e Banca di Spagna. Rubacalba ha spiegato come il piano presupponga “una maggiore trasparenza per il nostro sistema finanziario e l’esecutivo sta lavorando in stretto contatto con il settore bancario”, sottolineando che il piano servirà ad “aumentare la solvibilità e la credibilità” delle banche regionali.
La strategia adottata dal governo iberico quella di perseguire la nazionalizzazione parziale di alcune banche sull’orlo del fallimento. Si tratterebbe in particolare di alcune banche regionali in cui però vi sarebbe depositata la metà del totale dei risparmi dei correntisti iberici. Istituti di credito fortemente esposti alla bolla immobiliare scoppiata nel 2008, che ha favorito l’entrata in recessione del Paese iberico. Da tempo, infatti, le casse di risparmio regionali spagnole costituiscono l’anello debole del sistema finanziario iberico ma al tempo stesso rappresentano circa la metà del risparmio spagnolo. Su un totale di 45 istituti, ben 40 sono interessati da processi di fusione, alleanze operative e partnership nell’ambito del programma di riassetto del sistema creditizio.
La notizia era già stata annunciata, giovedì scorso, dal quotidiano statunitense Wall Street Journal, quando aveva reso noto che Madrid era pronta a iniettare miliardi di euro nelle proprie banche, ricordando maliziosamente i fallimenti dei precedenti tentativi di mettere in salvo il sistema bancario.
La Spagna si prepara ora a emettere 3 miliardi di euro di titoli di Stato per raccogliere fino a 30 miliardi di euro. Fra le altre iniziative allo studio da parte delle autorità per far riguadagnare agli investitori la fiducia nelle casse di risparmio c’è quella di semplificare le loro complesse strutture, per farle diventare banche più tradizionali. Una crisi inarrestabile che denota la crisi dell’economia reale del Paese iberico.
Il quotidiano El Mundo ha ricordato che le casse di risparmio spagnole hanno registrato alla fine dello scorso anno un “buco” pari a 26 miliardi di attivi inesigibili, a causa soprattutto del deprezzamento degli attivi immobiliari. Secondo il giornale, la Banca di Spagna sta studiando una formula in base alla quale buona parte della copertura del “buco” verrebbe coperta dal patrimonio delle casse. A fargli eco anche El Pais, ricordando che il governo ha in preparazione un decreto sulla ricapitalizzazione della casse di risparmio, considerate l’anello debole del sistema finanziario.
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