Spunti per leggere la crisi congolese

Così scriveva Le Monde Diplomatique nel luglio scorso...

[...]Al contrario degli occidentali, incapaci di sbloccare i crediti necessari alla ricostruzione di un paese grande otto volte l'Italia, i cinesi si sono prontamente messi all'opera: molti cantieri sono già stati aperti in Katanga, ma anche in Kivu e a Kinshasa, dove verranno costruiti 250 chilometri di reti viarie e un migliaio di alloggi sociali. Anche se la popolazione congolese è divisa tra la speranza e la paura di una nuova colonizzazione (i cinesi portano con sé ingegneri e mano d'opera...), e gli occidentali, in particolare i belgi, non nascondono il loro disappunto (che potrebbe comportare rischi di destabilizzazione del regime...), le autorità congolesi si mostrano decise a portare avanti la cooperazione con la Cina.

Nota a margine: per l'emergenza umanitaria che vede in Congo oltre un milione di sfollati, l'Italia ha stanziato 900.000 euro... pochi giorni fa ne stanziò 3.500.000 per i (presunti) centomila sfollati georgiani.