Tiger Woods: malato di sesso

Il campione di golf Tiger Woods, miliardario, bello, esuberante,sanamente attratto dal sesso, sempre in giro per il mondo, con vagonate di femmine che fanno a gara per infilarsi nel suo letto (cosa che succede quando qualcuno è ricco e famoso) ha dovuto mortificarsi ed accettare la punizione di frequentare un centro specializzato per curare la dipendenza dal sesso, esattamente come se fosse un drogato o un maniaco.
Mi rendo conto che negli USA i divorzi costano cari e che la legittima moglie lo avrebbe spolpato, ma sacrificare così di colpo la propria identità ed indole così chiaramente poligama, in nome della famigliola, mi sembra di una stupidità e di un conformismo che solo la ipocrita e puritana società americana riesce ad imporre ai propri idoli.

Ripensaci Tiger! Non farti ricattare dai benpensanti, la maggior parte dei quali va a puttane di nascosto e a pagamento, obbligati dalla frigidità delle loro spose, dichiara al mondo che la poligamia è bella, piace a donne e uomini, che però ancora di mimetizzano nel matrimonio, fanno finta, tradiscono, imbrogliano, invece di ostentare e vivere senza sensi di colpa la propria identità sessuale.

E’ tutta invidia (direbbe il Cavaliere), e credo che in fondo ne provi anche lui che, per portarsi qualcuna a letto la deve pagare, o deve promettere un posto di assessore o sottosegretario o qualche licenza edilizia, ma con tutta la sua arroganza e il suo potere è costretto anche lui, il sultano, a nascondere le sue avventurette, invece di ostentarle e gustarsele alla faccia dei baciapile e dei preti che gli tirano le orecchie.
Se poi vogliamo fare una piccola verifica, non scientifica, ma di buon senso, osserviamo l’enorme numero di battone per le strade, gli annunci ovunque di viados transessuali, sado-masochisti, fisioterapiste, massaggiatori, giornali specializzati, studentesse universitarie che si mantengono agli studi offrendosi su internet, e se teniamo conto che i giovani non hanno i soldi per permettersele, dobbiamo obbligatoriamente dedurre che sono gli uomini sposati gli utlizzatori finali, che lo fanno di nascosto, come i ladri.

Uomini e donne spesso si imbrogliano a vicenda e continuano a comportarsi secondo schemi tracciati dai preti che ci vogliono ingabbiati e repressi, negli egoismi della cellula familiare, e spesso è un ergastolo da scontare. Ma alla fine ci si rassegna pure alla prigione.

Paolo De Gregorio
3.03.2010