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Un hacker offre 100.000 $ come premio per incoraggiare altri hacker ad attaccare le grandi aziende


Sirius
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L'hacker anonimo Phineas Fisher pagherà fino a 100.000$ in criptovaluta agli altri hacker che faranno trapelare informazioni dannose riguardanti aziende di alto profilo. Il programma, chiamato "Hacktivist Bug Hunting Program", è stato reso noto il 15 novembre e prende di mira le grandi aziende, tra cui il provider israeliano di spyware NSO Group e la compagnia petrolifera americana Halliburton, come riportato da Vice il 17 novembre.

L'idea del programma è quella di pagare gli altri hacker impegnati in attacchi politicamente motivati ​​contro aziende dal comportamento "scorretto", il che, secondo Vice, porterebbe alla divulgazione di documenti di interesse pubblico. Tra i bersagli della campagna ci sarebbero anche delle società mineraria e di allevamento di bestiame nell'America del Sud.

Phineas Fisher pagherà gli hacker in Bitcoin o Monero

Nel presunto manifesto pubblicato venerdì, Phineas Fisher ha dichiarato che pagherà gli hacker in criptovalute, come Bitcoin (BTC) o la privacy coin Monero (XMR).

Fisher, che non è mai stato identificato e potrebbe quindi essere un individuo o un gruppo di hacker, ha dichiarato:

"Fare hacking per ottenere e divulgare documenti di interesse pubblico è uno dei modi migliori che gli hacker hanno per utilizzare le proprie capacità a beneficio della società [...] Non sto cercando di arricchire nessuno. Sto solo cercando di fornire fondi sufficienti per consentire agli hacker di guadagnarsi da vivere facendo un buon lavoro."

L'anonimato dell'hacktivismo solleva grandi preoccupazioni

Come riportato da Vice, l'identità di Phineas Fisher non è mai stata resa pubblica, anche dopo l'indagine sul famoso attacco ai danni di Hacker Team. Nel 2015, Phineas Fisher ha violato i server dell'azienda, una società milanese che fornisce software di hacking e sorveglianza per autorità e aziende, svelandone tutti i segreti in un file torrent da 400 gigabyte contenente e-mail, file e codici sorgente interni. Dopo un'indagine approfondita, le autorità italiane non sono tuttavia riuscite a scoprire la vera identità di Phineas Fisher.

Essendo Fisher rimasto anonimo dal 2014, l'anonimato dell'hacktivismo ha sollevato grandi preoccupazioni tra tutte le nazioni. Il 17 novembre, Andrew Thompson, un manager della società di sicurezza informatica FireEye, ha scritto su Twitter di avere "zero fiducia in qualsiasi cosa presentata come hacktivismo, che è anonimo".

Come riportato da Cointelegraph il 14 novembre, un'organizzazione anonima chiamata Unknown Fund ha in programma di donare 75 milioni in Bitcoin a delle startup focalizzate sull'anonimato e sulla protezione dei dati personali.

FONTE QUI


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