Una pistola è pericolosa come un frullatore.

No, non è il titolo di una canzone di Elio e le Storie Tese o un testo di Pasquale Panella, ma le parole di Onix Lorenzoni, ministro di Jair Bolsonaro.
Secondo il simpatico Onix, se avete dei bambini e delle pistole in casa, non dovete preoccuparvi poi troppo, in quanto i vostri pargoli avrebbero la stessa chance di frullarsi il ditino della mano passandolo nel frullatore, per gioco, quanto di piantarvi un proiettile nel cervello, per scherzo.

Devo dirvi, però, che personalmente l'ultimo decreto del “fumaça” Jair, non mi sommuove più di tanto. Permettere alla gente di avere 4 revolver in casa invece di 2 e di evitare la seccatura di rinnovare la licenza d'arma ogni 5 anni, come fosse meno importante di una patente di guida, non farà, di per sé, battere altri record mondiali di omicidi al Brasile (circa 63.000 quest'anno).

Diverso il caso se dovesse andare in porto il progetto di legge (per il quale però sarà necessario un iter parlamentare più complesso), che legalizzerebbe il porto d'armi anche in luoghi pubblici (stile Far West).
Allora sì che ci sarebbe da divertirsi! Anche perché qui gli indiani ancora ci sono (e fra l'altro sono già sul piede di guerra dopo l'ultima invasione delle loro terre avvenuta nel Maranhão, per opera di alcuni latifondisti entusiasti di Jair).

La cachaça (grappa) scorre in terra brasilis, come il latte e il miele scorrevano nella Terra promessa di Jehovah e, per esperienze vissute, posso assicurarvi che ritrovarsi una pistola puntata contro per motivi futili o per fantasie etiliche, sarebbe, ancor più di quanto accade oggi, banalissima cronaca quotidiana; così come il ritorno dei cangaçeiros di Lampião e Maria Bonita, non sarebbe più una fantasia di un vecchio fumetto di Mister No.