Vidocq nel Mondo: senza dire niente

Vidocq in Italy: MAVAFFANZUUUUM!!!!!!

In effetti non servono poi tante parole

Domanda, ma "Vidocq" come parola fa riferimento al film o ha un altro significato che ignoro qui?

Ciao @GioCo, io vivo in Irlanda e qua la situazione è strana e contraddittoria. La gente devo essere onesta ha fatto un cambiamento da marzo 2020 che fa pensare, sopratutto se si pensa alla famosa cordialità irlandese. Siamo di fatto in lockdown, tutto chiuso eccetto supermercati, farmacie e bar da asporto (bar, tipo caffetterie, non pub. Quindi locali che non vendono alcool. Ho notato una certa politica proibizionista, almeno qui). Non c'è coprifuoco e dovresti stare a 5km da casa, regola che infrango quasi quotidianamente, perchè difatto non ci sono controlli e se ci sono è roba alla topolino. Nonostante ciò se vai al parco ci sono centinaia e centinaia di persone e notavo con piacere che i bambini SENZA mascherina sono tutti insieme a giocare e a far del casino come si addice alla loro età. La mascherina non è obbligatoria all'aperto, ho notato però un numero crescente di persone che la indossa. 

Vidocq nel mondo, o Italia fuori dal mondo?

Postato da: @simsim

Domanda, ma "Vidocq" come parola fa riferimento al film o ha un altro significato che ignoro qui?

Grazie della domanda @simsim,

la ragione è un mio articolo di non ricordo quanto tempo fa in cui notavo dei paralleli interessanti tra il film (che in tanti dichiarano discutibile ma che non ho mai visto) e l'attuale situazione. Film che secondo me non a caso è Francese. A questo proposito sto per realizzare un articolo che cerca di dare una risposta parziale al perché la Francia (oltre la Germania e l'Inghilterra più ragionevolmente) è in prima fila nei cambiamenti epocali degli ultimi secoli, "storicamente" parlando (a me fa specie ad esempio "la statua della Libertà" nel Porto di New York, collocata in mare e rivolta verso la terra ferma e non direttamente in terra ferma o rivolta verso il mare, cioé la Francia, perché?) dal momento che le cose evidenti che non notiamo sono al solito abbondanti e mi danno infinito materiale su cui lavorare.

Tra i paralleli più evidenti c'era che Vidocq è una forza demoniaca che attraverso uno specchio (nel film quello che forma la maschera) assorbe l'essenza di una persona. Non la Vita ma la sua essenza. Curiosamente ciò che fa un dispositivo "black mirror", come la TV o uno smartphone. Spengono la voglia di farsi domande. A questo va aggiunta l'ovvietà che se leggi il nome al contrario... di mezzo c'è solo una Q che curiosamente appartiene a un preciso movimento di protesta "fantomatico" esploso più che altro come fenomeno della rete e associato al trampismo. Ma non solo.

Tante evidenze simboliche insomma. Poi mi pare carino trasformare il nome di un concetto sanitario cavalcato politicamente in un demone. No? Sempre di poteri si tratta...

Postato da: @primadellesabbie

Vidocq nel mondo, o Italia fuori dal mondo?

Si lo so che è retorica la domanda ma non resisto alla tentazione di rispondere. Direi con un efemismo "d'appertutto e in nessun posto" come un GAS o meglio un pensiero che come tale è "inafferabile". Ciò non lo rente inesistente ma invisibile e quindi inappurabile. Come una notizia in iternet d'altronde. A questo proposito ho intenzione di pubblicare un articolo che riguarda il passaggio EPOCALE tra il concetto che riguarda la realtà che manipola l'informazione che ha dominato per millenni la Storia con la "S" maiuscola dell'umanità e il passaggio all'era moderna ancora in gran parte incompreso e inesplorato (intellettualmente) in cui a dominare sulla realtà è l'informazione. Penso (ma non ne sono certo) che sarà lo stesso di quello sulla Francia, che dicevo a @simsim nella mia rsp precendete a questa.

Postato da: @kami

Ciao @GioCo, io vivo in Irlanda ...

Aah, piccola @kami, quanti strani collegamenti che conservo con quella Terra Magica. Quello che è stato per più lungo tempo il mio migliore amico ha lavorato e abitato per anni a Dublino. Curiosamente le distanze tra di noi da quando è tornato in Italia sono decisamente aumentate. Sono stato diverse volte in Irlanda e solo una per altri motivi oltre andarlo a trovare e quella volta l'ho girata tutta in macchina. Strana la guida a sinistra. Ma ho il vanto (quando lo dico mi fa ridere) di averla restituita al nolo intatta nonostante l'abbia sfruttata a fondo tutti i giorni. Siccome ero Italiano, alla prima esperienza di guida Irlandese (un posto dove "si guida a culo" seguendo le indicazioni più schizzate che abbia mai visto, su strade inenarrabili, abitate da coducenti spesso ubriachi e in condizioni meteo a volte indescrivibili) quando ho resituito quell'automobile i commessi non ci credevano, hanno fatto 5 volte il giro per cercare il più minuscolo graffietto, ma niente. Non ho nemmeno squarciato le gomme, cosa che invece una coppietta in fila prima di noi era riiuscita a fare il terzo giorno della loro visita, per evitare una delle tante gigantesche macchine agricole che in modo spericolato avevano l'abitudine di entrare in strada dal bordo campagna in spazi non più larghi della macchina stessa, cioé reti che compongono poi la maggioranza assoluta della viabilità irlandese.

Però però, il mio cruccio è di non essere riuscito a vedere abbastanza la campagna e la popolazione rurale irlandese che vi abita, vedere il loro stile di vita ed ascoltare le loro storie e i loro miti locali. Anche perché mastico male tutte le lingue per problemi di apprendimento (più generici). La dislessia non aiuta, soprattutto con quel tipo di idiomi.

E' un popolo fiero quello Irlandese e varrebbe la pena conoscerlo meglio avendone l'occasione.

@gioco

É una curiosa prospettiva quella che proponi, quando penso alla storia delle informazioni mi viene immancabilmente alla mente Ulisse interrogato dal Re dei Feaci, Marco Polo che detta il racconto delle sue avventure e i messaggeri a briglia sciolta che portano a Londra le ultime da Waterloo.

L'Irlanda è davvero una Terra Magica, @GioCo, costellata di meraviglie. Ho la fortuna di conoscerla bene. E la guida e improponibile, sono d'accordo. Minimo 80 km/h su stradine dissestate; sentivo che molte incomprensioni sorsero quando cambiarono da miglia a km con l'entrata nell'UE e l'adozione del sistema decimale. Stesso vale per le distanze, in molti casi le vecchie 3 miglia sono adesso 3 km. Ho avuto amare sorprese! Ti devo purtroppo dire che la fierezza se ne è un po' andata a puttane. È un po' una delusione, devo dire. Non vivo a Dublino, dove mi immagino il fenomeno sia ancora più estremo, ma si respira anche in cittadine più piccole una americanizzazione molto repentina che gli irlandesi, popolo senz'altro molto fiero, ma anche molto semplice e contadino, non dimentichiamocelo, non hanno esitato a considerare la manna dal cielo. Non ha aiutato lo status di paradiso fiscale che ha snaturato Dublino stessa, adesso solo una Londra in miniatura. Ma questo processo che da noi è iniziato con la fine della 2a guerra mondiale più o meno, qua e avvenuto in meno di 30 anni. Il mio marito si ricorda la nonna che andava a prendere l'acqua in un pozzo al margine della strada, per capirci..non si parla di tanto tempo fa.  L'immigrazione di massa (e aiutami a dire ben peggiore di quel che ho visto in Italia) ha distrutto completamente il senso identitario, ma da un lato quasi piace alla nuova classe politically correct degli universitari (che in termini di Irlanda è quasi un abominio, come mettete il tutù al maiale)..gran contrasto con quei vecchietti di vecchia leva che vanno in giro con il cappello e gli wellington sporchi di cacca di mucca e salutano tutti per strada, manco si fosse in montagna (ma che bello). Difatto, col 2020 ho visto questa fierezza piegarsi completamente, fino a rompersi. Chiudere i pub, ormai da marzo 2020, (ma N.B. non le caffetterie, nuova introduzione global chic diventata una vera e propria mania..di nuovo, nel giro di pochi anni) è stato sbarrare le porte a dei posti davvero magici, che coltivavano la socialità e la "ceol agus craic", musica e divertimento, i capisaldi di una società ancora ancorata al mito e alla sua storia. Non mi sbilancio se dico che il pub era quasi una esperienza mistica. Ma ALT! I pub dove si serve anche cibo, i GastroPub, come vengono chiamati (e mi fa venire il vomito), anche questi relativamente recenti, sono rimasti aperti, chissà perchè. Detto ciò, faresti bene a venire un giorno. Tutt'ora mi stupisco di quante meraviglie possa conservare un'isolotto tanto piccolino. 🙂 

Postato da: @primadellesabbie

@gioco

É una curiosa prospettiva quella che proponi, quando penso alla storia delle informazioni mi viene immancabilmente alla mente Ulisse interrogato dal Re dei Feaci, Marco Polo che detta il racconto delle sue avventure e i messaggeri a briglia sciolta che portano a Londra le ultime da Waterloo.

@gioco

Si, succede (ed é in qualche modo rassicurante), ma a volte scrivere é un esercizio in sé, aiuta a capire che cosa si può provare a trasmettere, di un pensiero, in questo contesto.