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10 Marzo 2008 21:35
da http://www.federicolippi.it/content/view/162/1/
Il fidanzamento ufficiale era già avvenuto il 4 aprile 2007, data in cui ABI e ANIA hanno firmato un Protocollo di Intesa. Da quel momento l'organizzazione del futuro matrimonio, in procinto di avvenimento, ha portato che, dalla passata primavera, Corrado Faissola (ABI) e Fabio Cerchiai (ANIA) partecipassero, con cadenza mensile alle riunioni di entrambi i direttivi delle Associazioni.
Da novembre 2007 si ha già una importante novità, ovvero ogni mese si stende un bel rapporto congiunto di queste riunioni, con i dati circa gli andamenti dei mercati bancario ed assicurativo.
Attualmente, poi, a livello territoriale, nel momento in cui sono state rinnovate le nomine nelle Camere di Commercio, ABI ed ANIA hanno già concepito una rappresentanza congiunta: le damigelle d'onore sono già state scelte.
Quindi è prossima, per questa primavera, una Federazione fra le due Associazioni, la quale sarà una sorta di "organo misto" di cui farebbero parte i vertici delle due strutture.I matrimoni, si sa, sono sempre momenti gioiosi, però questo non fa commuovere né il Presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà, che definisce "patto scellerato" questa romantica unione, né ADUSBEF che, in un comunicato stampa ricorda alcune questioni che si tentava di far uscire di straforo dalla porta di servizio, come la mancata applicazione da parte delle Banche dell' Art. 10 del Decreto Bersani riguardo alla simmetria dei tassi e il conseguente lucro di 5,9 miliardi di euro dei correntisti; oppure una già vecchia condanna dell'Antitrust per 700.000.000 di vecchie lire alle Assicurazioni per danni di circa 4,2 miliardi di euro... Insomma: di trust in trust.
Catricalà, quindi, è decisamente preoccupato di questa "Federazione" che vede, anzi, come una "pericolosa fusione": "Siamo del tutto contrari a questa fusione, che è quasi un pactum sceleris" afferma il Presidente dell'Antitrust in una intervista al Sole 24 Ore domenica 9 marzo. "I cittadini segnalano aumenti ingiustificati delle tariffe nonostante miglioramenti nella posizione bonus-malus". Bè, di certo non siamo sicuri quanto un super-trust di trust sia utile per l'abbassamento di certe tariffe ed, in effetti si prescinde da quella "promozione della concorrenza" prevista dal Decreto Bersani. Come, prescindendo ancora, ABI ed ANIA, hanno deliberato la costituzione di un fondo interpersonale, a prescindere (per l'appunto) dal For.Te, ovvero il fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione del terziario che è, fino ad ora, servito come contenitore con cui venivano realizzati progetti formativi, appunto, per il terziario.
Ovviamente ABI ed ANIA si sono offese delle parole di Catricalà, ed hanno oggi, 10 marzo, affermato che questa Federazione (e non trust!) non sarebbe altro che una "semplificazione della rappresentanza delle forze sociali" per ridurre la frammentazione degli interessi (appunto).
Le due Associazioni controbattono rifacendosi ala Costituzione Italiana, in cui si afferma la libertà e il diritto di associazione. Quindi, la loro unione sarebbe legittima, così legittima che non dovrebbe spaventare l'utente... "banco-assicurativo" (come scritto su Libero Mercato, per rimanere in tema di unioni anche grammaticali) il fatto che ABI e ANIA abbiano intenzione di presentare congiuntamente proposte di Legge ed emendamenti a testi in discussione in Parlamento su temi finanziari. Peccato, però, che contravvengano agli Artt. 3, 4 e 5 della Costituzione Italiana stessa,a cui tanto si appellano...http://www.ania.it/home/liberomercato3novembre.pdf
http://www.ania.it/home/sole9marzo.pdf
http://notiziarioassicurativo.wordpress.com/al-via-la-federazione-abi-ania/
http://www.ania.it/sala_stampa/comu_conf/vediComunicato.asp?id=279