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aggressione ai pubblici dipendenti

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makkia
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Mi fai l'elenco dei 15 di oggi?
O di un giorno qualsiasi a tua scelta?

si in efetti solo 7. Su 16

Non sono "scoperti oggi". Erano 15 al giorno (vuol dire "15 ogni giorno", lo sai vero? 450 al mese che vengono "scoperti").
E non sono 7 su 16 "scoperti".
Sono 7 dei 16 che lavoravano lì (gli altri 9 non sono stati né scoperti né indagati).

Ma va bene lo stesso, anche se si parla degli stessi quando vengono beccati, poi quando vanno a processo, poi quando arriva la condanna: tre notizie in giorni diversi ma sulle stesse persone 😉

poi nessuno ce l'ha coi dipendenti della PA

No, certo non tu. Chi potrebbe mai sospettarlo?

semplicemente si chiede che abbiano stessi diritti e stesso contratto dei privati

Magari sarebbe meglio il contrario, no?
A me non dispiacerebbe avere malattie pagate e tredicesima. E non dover piantare una grana ogni volta che vogliono straordinari senza dire quanto li pagano o come si conteggiano le mezze ore.

uno che timbra x 10 va licenziato in tronco lui e i suoi compari

Infatti quando li beccano, non solo vengono licenziati, ma finiscono anche dal giudice per truffa ai danni dello stato.

Oggi non è così perchè se viene licenziato va dal giudice del lavoro che gli dà ragione.

Non con una sentenza penale sul groppone. Si chiama giusta causa.

I privati invece vanno a casa.

Se hanno il contratto no. Anche loro vanno dal giudice. Anche per loro valgono le tre lettere di richiamo (se sono infrazioni lievi). Anche per loro ci vuole la giusta causa. Anche loro vincono le cause del lavoro.

La differenza è che adesso non vengono reintegrati, se vincono la causa, ma liquidati con due annualità di stipendio.
Grazie a Renzi. E non mi sembra un miglioramento. Né una cosa da auspicare che si estenda a NESSUN lavoratore.

Altra differenza è che per licenziarli non c'è nenache bisogno che abbiano fatto qualcosa: basta che l'azienda dichiari difficoltà economiche.
Sempre grazie a Renzi. Continuo a non vederlo come un miglioramento. Sarò strano ma anche questa mi sembra una cosa da non augurare a NESSUNO, pubblico o privato che sia.

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La tizia delle poste non è stata "sospesa". Non so dove l'hai letto. Non certo nella new che hai linkato. E' sotto processo per furto. Dubito che la tengano al lavoro.

E quanto a quelli della Just in Time (altra occasione in cui si parla parecchie volte in giorni diversi delle STESSE persone). Rileggiti quello che tu stesso hai linkato: otto sono già licenziati, di altri stanno valutando le posizioni, grane per tutti.

Hai inventato praticamente tutto 😉

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Lo sciopero durante la partita è la barzelletta del giorno qua a Roma, come gli scioperi "casualmente" di venerdì o a ridosso di un ponte.
Ma, guarda un po', li fanno anche nel privato.

Certo, non nei call-center o nella grande distribuzione. Lì son tutti precari e ti cacciano al volo. Immagino che ti piaccia un sacco come vengono trattati quei poveracci. Tutti così bisognerebbe, vero?
O, come lo chiameresti tu: "diritti uguali per tutti"


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MarioG
Famed Member
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Lo sciopero durante la partita è la barzelletta del giorno qua a Roma, come gli scioperi "casualmente" di venerdì o a ridosso di un ponte.
Ma, guarda un po', li fanno anche nel privato.

"Barzelletta" vuol dire che non e' vero, oppure che considera la cosa una
minuscola sciocchezzuola?
Solo per capire.


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makkia
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
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Lo sciopero durante la partita è la barzelletta del giorno qua a Roma, come gli scioperi "casualmente" di venerdì o a ridosso di un ponte.
Ma, guarda un po', li fanno anche nel privato.

"Barzelletta" vuol dire che non e' vero, oppure che considera la cosa una
minuscola sciocchezzuola?
Solo per capire.

Nessuna delle due, è l'ennesima porcata sindacale. Una pantomima in cui non si sa bene se i dipendenti hanno ricattato i sindacati o i sindacati l'hanno proposto spontaneamente senza neanche aspettare la richiesta-ricatto.

Tuttavia non hai torto a supporre una minimizzazione. Solo che non la faccio io.
L'Atac ha abituato i romani a tante di quelle cavolate (che si convertono in angherìe per chi usa il mezzo pubblico), fatte sia dai dipendenti che dai dirigenti, che oramai ci scherzano amaramente sopra.

12.000 dipendenti di cui solo 5.000 personale viaggiante: gli altri 7.000, si dice, sono parenti di Alemanno.
Si dice "in sha All'ATAC" (siamo nelle mani di All...'ATAC), per ironizzare sul fatto che sali sulla Metro, ma il quando arrivi dipende da un potere superiore, le cui strade sono imperscrutabili (certo non dagli orari previsti).
Se Marino cerca di obbligarli alla timbratura del cartellino, il successivo sciopero bianco ha dato luogo a standing ovations per il treno che finalmente arrancava in banchina con applausi sopra la testa e sarcastiche urla di "Eroeee!" indirizzate al macchinista.

C'è un po' di sconfortata rassegnazione in giro. E non mi piace. Finisco spesso a litigare perché "mi lamento sempre" di un servizio che, mi dicono, "non è poi così male" ("per una città del Burundi, no" rispondo io).

Personalmente, mi sto godendo questi primi giorni di "governo Raggi" da dentro una grossa municipalizzata (non da dipendente, da consulente esterno e precario).
Si stanno letteralmente cagando sotto: ogni capannello da macchina del caffé parlottano preoccupati dei possibili cambiamenti in arrivo (invece dei soliti turni, ferie, e quant'è stronzo il collega X).
Che poi non è detto che cambi chissà cosa, né qui né all'ATAC. Non è che si possono spazzare via migliaia di posti di lavoro a cuor leggero.
Quello di cui hanno paura, però, è della messa in questione di un "clima": quello "una mano lava l'altra" (o anche "il più pulito c'ha la rogna"), in cui sopravvivono tante piccole irregolarità (favori, privilegi, comodità), che possono essere revocate in qualsiasi momento. E senza "appello" sindacale o dirigenziale, perché sono semplicemente impossibili da "rivendicare" come diritti. In pratica sentono di non poter ricattare la Raggi, perché non è dentro "il Sistema", come "tutti gli altri".
Per cui le faranno la guerra, come hanno fatto a Marino (altro outsider).
Solo che Marino doveva per forza appoggiarsi agli apparati cittadini del PD, che sono sistemici eccome, e hanno avuto buon gioco a sgambettarlo continuamente.
Con la Raggi, se lo scontro si fa tropo frontale, rischiano di finire come i netturbini di Livorno (niente ripiano dei debiti, fallisci e si riparte da zero). O come gli informatici di Pizzarotti (quelli comunali non sanno lavorare? intanto li prendo esterni e i miei ridiventano "semplici impiegati", anno per anno si vedrà se reintegrarli).

Io ci spero un po'. Molti romani pure.


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