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Autorità Energia. Con rinnovabili grossi aumenti in bolletta

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giorgiogio48
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Per l'Autorità per l'energia e il gas in sostanza bisogna ridurre la durata e la quantità delle agevolazioni agli impianti fotovoltaici ed eolici. Dice l'Authority: "Nel 2010, come peraltro avevamo preannunciato quasi due anni fa, il costo delle incentivazioni per le rinnovabili,,, supererà i 3 miliardi di euro: quasi il 10% del costo annuale del sistema elettrico nel suo complesso...l'incentivo medio risulta pari a circa il doppio del valore dell'energia prodotta; così paghiamo l'energia incentivata 3 volte quella convenzionale...Senza interventi, c'è il forte rischio di un aumento delle bollette fino a oltre il 20%, da qui al 2020"
Appunto come sostenevano diversi seri scienziati. 5 miliardi, impegnati in impianti fotovoltaici, produrranno, nell'arco di vita di questi impianti, 30 miliardi di kWh elettrici, con un ricavo di 3 miliardi di euro, cioè con una perdita secca di 2 miliardi di euro.
Quanto alle turbine eoliche, esse costano le bellezza di un milione l'una e hanno un rendimento bassissimo dato che il vento spesso non soffia. Il tempo di vita di una turbina eolica è poi di 20 anni, un terzo di una centrale e carbone.
Secondo i piani dei potenti della UE dobbiamo ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020. Per ridurre del 20% le emissioni di CO2 l’Italia entro il 2020 dovrebbe essersi sbarazzata di tutte le automobili in circolazione, mantenendo le sue centrali tradizionali. Oppure aver sostituito tutte le sue centrali elettriche (diverse da quelle idriche) con altrettanti reattori nucleari: a occhio e croce una trentina, con un impegno economico di 100 miliardi.
Non vogliamo reattori nucleari? Vogliamo turbine eoliche o pannelli fotovoltaici? Il che, secondo calcoli del 2008, crea tre problemi. Uno economico, uno tecnico e uno ambientale. Per quello economico, basti sapere che impianti eolici e FV equipollenti a quelli nucleari detti costerebbero, rispettivamente, 200 e 2.000 miliardi. Per quello tecnico basti sapere che la loro presenza non evita l’installazione di centrali nucleari, che devono funzionare quando il Paese richiede energia elettrica anche se il sole non brilla o il vento non soffia. Per quello ambientale basti notare che servirebbero almeno 200.000 turbine eoliche e che smaltire pannelli FV dismessi è un problema molto grosso.
Da: http://amici-di-galileo.blogspot.com/2010/07/autorita-energia-con-rinnovabili.html
Riferimenti: http://www.repubblica.it/economia/2010/07/15/news/bollette_gas-5600636/


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dana74
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non sono molto d'accordo anch'io per quanto riguarda il sovvenzionare i pannelli e l'eolico con i soldi di tutti, MA il pretesto che si paga di più in bolletta è falso in quanto i CIP6 sono stati istituiti per coprire quelle sovvenzioni, CHE PERO' VANNO TUTTI AGLI INCENERITORI ED ALLE GESTIONE SCORIE NUCLEARI.

Non è vero che si abbisogna di centrali nucleari perché quando il vento ed il sole mancano non c'è energia, rendono meno ma la producono, almeno i pannelli e come avrebbero quantificato il costo di smaltimento dato che non i pannelli installat, i primi non hanno raggiunto i 30 anni di usura neancora, inoltre il silicio E' INTERAMENTE RICICLABILE.


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dana74
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l'autorità piuttosto indaghi su come mai impianti a carbone e di tutti i tipi autorizzati ma non attivi prendono i cip6?

un pò di storia dei cip6
http://sostenibile.blogosfere.it/2006/12/finanziaria-un-mistero-chiamato-cip6.html


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marcopa
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Sprechi:
i contratti per l' approvigionamento del gas prevedono che sia pagata l' intera quantita di gas prevista, indipendentemente dal loro consumo. Insomma se le energie rinnovabili faranno risparmiare gas l' Eni lo paghera' ugualmente. Ha interesse l' Eni, la piu' grande multinazionale italiana, allo sviluppo delle energie rinnovabili ?

Effettivi costi delle diverse fonti.
Ma davvero dopo il disastro del Golfo del Messico si osa dire che le energie rinnovabili costano troppo ? Quanta energia da impianti fotovoltaici sarebbe stata prodotta spendendo le risorse usate per provare ad arginare questa catastrofe?

Cambia il vento ma gli interessi colpiti sono moltissimi.
Su un giornale free-press stamani ho letto un trafiletto dove l' attore che interpretava il protagonista, petroliere miliardario, di una famosa serie televisiva degli anni '80, dopo il disastro del Golfo interpreta una pubblicita' di pannelli solari spiegando di essere rimasto colpito da quanto successo nelle ultime settimane.
Insomma tira una brutta aria per le energie tradizionali, la propaganda cerca di arginare e ritardare la transizione.

Non solo produzione di energia elettrica ma e' importante anche il riscaldamento di ambienti, acqua e il settore trasporti.
Sono utili le tecnologie rinnovabili per la produzione di energia elettrica ma occorre rivoluzionare anche i trasporti e il consumo di energia per il riscaldamento degli edifici.
Ricordo che ben il 97% dell' incremento di consumo di greggio, da ora al 2030, e' destinato al settore trasporti. Questo mentre in Italia arrivano i tagli al trasporto pubblico ed e' dimostrato il legame tra numero di immatricolazioni, e quindi consumo di carburante, e organizzazione del trasporto.


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Anonymous
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per tagliare tasse si potrebbe iniziare da quella che vanno a finanziare le missioni belliche ( o di aiuti umanitari ?) all'estero ...magari irretroattivamente...
Le energie rinnovabili hanno anche un valore strategico-economico per il futuro...in poche parole potrebbero anche essere considerate sotto il profilo dell'investimento...


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dana74
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sono d'accordo e grazie per le integrazioni marcopa e wiki 😉


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giorgiogio48
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Ma davvero dopo il disastro del Golfo del Messico si osa dire che le energie rinnovabili costano troppo ? Quanta energia da impianti fotovoltaici sarebbe stata prodotta spendendo le risorse usate per provare ad arginare questa catastrofe?

Ciao a tutti,
io mi sono limitato a portare dei dati. Poi ognuno può rimanere delle sue opinioni.
Ma ci sono ancora degli arricchimenti.
Secondo i dati del Gestore dei Servizi Elettrici, la Puglia ha la maggiore potenza installata da fotovoltaico: 214,4 Megawatt (Mw) contro i 126,3 della Lombardia e i 95 dell’Emilia Romagna (dati dicembre 2009). Ma anche gli impianti più grandi, con una dimensione media di 40,5 KW, e la più alta concentrazione di capacità per kmq (11,1 KW per km quadrato). Stessi numeri da record per l’eolico: Terna, ente gestore e proprietario della rete di trasmissione nazionale, ha stimato nel 2009 in 1.158 MW la potenza eolica installata in tutta la regione su un totale di 4.880 MW.
Cifre che farebbero pensare a un paradiso dell’energia pulita. Ma non è proprio così: le centrali termoelettriche che bruciano carbone, olio e gas producono ancora più del 90 per cento dell’energia elettrica consumata nella regione (anche perchè non sempre il sole brilla e il vento soffia).

(Vedere: http://amici-di-galileo.blogspot.com/2010/07/spreco-con-le-rinnovabili-in-puglia-una.html)
Per non parlare del flop del fotovoltaico in Germania.
L'energia immessa in rete da fotovoltaico in Germania, che è il paese con più impianti fotovoltaici al mondo, è appena lo 0,3% del fabbisogno nazionale.


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giorgiogio48
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[quote="giorgiogio48"]

Ma davvero dopo il disastro del Golfo del Messico si osa dire che le energie rinnovabili costano troppo ? Quanta energia da impianti fotovoltaici sarebbe stata prodotta spendendo le risorse usate per provare ad arginare questa catastrofe?

Ciao a tutti,
io mi sono limitato a portare dei dati. Poi ognuno può rimanere delle sue opinioni.
Ma ci sono ancora degli arricchimenti.
Secondo i dati del Gestore dei Servizi Elettrici, la Puglia ha la maggiore potenza installata da fotovoltaico: 214,4 Megawatt (Mw) contro i 126,3 della Lombardia e i 95 dell’Emilia Romagna (dati dicembre 2009). Ma anche gli impianti più grandi, con una dimensione media di 40,5 KW, e la più alta concentrazione di capacità per kmq (11,1 KW per km quadrato). Stessi numeri da record per l’eolico: Terna, ente gestore e proprietario della rete di trasmissione nazionale, ha stimato nel 2009 in 1.158 MW la potenza eolica installata in tutta la regione su un totale di 4.880 MW.
Cifre che farebbero pensare a un paradiso dell’energia pulita. Ma non è proprio così: le centrali termoelettriche che bruciano carbone, olio e gas producono ancora più del 90 per cento dell’energia elettrica consumata nella regione (anche perchè non sempre il sole brilla e il vento soffia).

(Vedere: http://amici-di-galileo.blogspot.com/2010/07/spreco-con-le-rinnovabili-in-puglia-una.html)
Per non parlare del flop del fotovoltaico in Germania.
La metà della potenza fotovoltaica mondiale è installata in Germania, ma dal fotovoltaico quel Paese ci ricava meno dello 0.5% dell'energia elettrica che consuma.


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dom
 dom
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ma se almeno le abitazioni fossero energeticamente indipendenti, chissene frega di quanta energia rimettono nella rete?


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giorgiogio48
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ma se almeno le abitazioni fossero energeticamente indipendenti, chissene frega di quanta energia rimettono nella rete?

In realtà la Germania dal fotovoltaico ricava meno dello 0.5% dell'energia elettrica che consuma e immette sulla rete elettrica all'incirca lo 0.3% della domanda nazionale


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dana74
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se ognuno avesse una pala eolica o un impianto solare sul tetto ognuno sarebbe autonomo ed avrebbe bisogno di quel poco di energia che rimane in rete.
Il problema di lor signori non ci dicono che nella rete si disperde intorno al 50% di energia in qualunque modo essa si produca?

Che facciamo dobbiamo metter più centrali perché la rete disperde?
Mossa astuta non c'è che dire, se si produce dove si consuma non c'è dispersione perciò la resa è del 100%.


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marcopa
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Per giorgiogio48

E' bene che siano riportate tutte le posizioni, ed alcuni problemi che hai citato sono veri, come l' energia che non e' costante. Ma sono problemi a cui stanno lavorando. La mia generazione ha visto lo sviluppo dell' informatica e della telefonia. Ha visto come i prezzi sono crollati con lo sviluppo quantitativo e qualitativo di queste tecnologie, mi sembra comprensibile avere le stesse aspettative per l' energia solare. Dal gennaio 2009 al gennaio 2010 i prezzi di vendita dei moduli solari alla produzione sono calati in media del 30 %. Il costo di un kilowatt e' passato da una media di 7000 euro a una media di 5000, mentre il prezzo del greggio e del gas e' destinato inevitabilmente a salire. Ma dove il fotovoltaico sfondera' non appena si vorra' e' nel produrre energia per chi ora ne e' escluso (un miliardo e mezzo di persone) e probabilmente almeno altrettanti non hanno la corrente elettrica 24 ore al giorno. Siamo "occidente-centrici", non ci informiamo sull' energia elettrica in Iraq, in Nigeria, in Bolivia, in Messico, nel Ghana. Se si trovassero i soldi per costruire in questi paesi impianti di produzione da fonte fossile, dove prenderemmo pero' petrolio, gas o carbone per alimentarli ? No. l' unica strada per dare energia elettrica a tutti e' il solare che per ora 'e' quasi esclusivamente fotovoltaico. Fotovoltaico "primitivo", perche' tra 10-20 anni sara' molto piu' evoluto e i pannelli di ora faranno ridere, come i computer degli anni '80.


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Anonymous
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In realtà la Germania dal fotovoltaico ricava meno dello 0.5% dell'energia elettrica che consuma e immette sulla rete elettrica all'incirca lo 0.3% della domanda nazionale.

In realtà in Germania il maltempo ed il cielo coperto sono molto pi frequenti che in Italia e quindi il rendimento di tecnologie fotovoltaiche o termo solari è meno redditizio rispetto ad un paese come l'Italia, nel quale il problema del rendimento di dette tecnologie da quel poco che so è principalmente da imputarsi a motivi di mala organizzazione e di stupida burocrazia...magari ispirata dalle lobbyes delle energie tradizionali...


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paolodegregorio
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le lobby delle energie fossili sono molto potenti e si inseriscono in tutto il sistema informativo, burocratico e politico per ostacolare le rinnovabili.
Questo avviene anche dando gli incentivi a campi eolici (anche della mafia)che non immettono energia nella rete, si limitano a emettere certificati verdi a ciò autorizzati in base alla potenza installata e non a quella immessa in rete.
Inoltre GSE e Terna che dovrebbero risolvere i problemi connessi alla immissione in rete della maggior produzione derivante da rinnovabili, non affrontano adeguatamente il problema della rete di distribuzione.
E' evidente che tutto procede per favorire lo status quo e la reintroduzione del nucleare.
Un caso particolarmente scandaloso sono gli incentivi Cip6 destinati alla energia prodotta con i termovalorizzatori (cancrovalorizzatori o inceneritori,come preferite), tali incentivi sono prelevati dalle nostre bollette e la fonte viene "assimilata" alle rinnovabili. Tutto questo frena la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti, perchè tali impianti vanno a ciclo continuo e hanno bisogno di materiale, plastica in particolare che produce grande calore ed energia.

Questo intervento della GSE non mi convince affatto, non la vedo attenta agli altri problemi, ai costi sociali, alle carenze della rete, e ritengo che consideri solo parzialmente i costi, sempre nell'ottica dello status quo.

A parer mio, gli incentivi dovrebbero essere destinati all'autorproduzione, alla microgenerazione diffusa su tutto il territorio. Su ogni tetto di case, di capannoni industriali,artigianali, agricoli, vanno installati pannelli fotovoltaici, dove le zone sono ventose vanno favoriti mini rotori.
Dove le condizioni climatiche non sono adatte e nelle case che non consentono l'installazione del fotovoltaico si può ricorrere alla microgenerazione con motore Golf della wv o con il totem della Fiat, e con tutte le altre modalità delle microgenerazione.

I monopoli non devono essere incentivati, gli incentivi vanno destinati alla microgenerazione diffusa, le centrali vanno realizzate nelle zone industriali soprattutto in quelle degradate, e assolutamente sono da evitare nelle zone agricole.

Diffido da chi fornisce dati parziali e prescinde dall'interesse alla salute e al benessere dei cittadini.

saluti a tutti
paolo


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dana74
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concordo pienamente paolo, chiarezza ineccepibile 😉


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