Notifiche
Cancella tutti

Bologna - Renzi fa dietrofront!


radisol
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8261
Topic starter  

Martedì 21 Ottobre 2014

Renzi fa dietrofront! Domani in strada la lotta per l'autorecupero

Il Premier ha rinunciato alla visita al SAIE data la risonanza e l'attenzione mediatica sulle proteste che quella parte di Bologna meticcia e solidale porterà comunque domattina al salone del mattone. Nondimeno, i contenuti che la piazza intenderà portare rimangono intatti di fronte a un palcoscenico come quello del SAIE, che vede raccolti molti dei politici e degli impresari che stanno avallando la linea di condotta del Governo, tutta mirata a garantire nuove ondate speculative e colate di cemento, che assicurano lauti profitti a pochi in nome di una necessità di crescita economica. Le misure in realtà adottate da questo Governo – come lo Sblocca-Italia e il famigerato Piano Casa – danno un segnale inequivocabile di scelte volte all'impoverimento, per il quale non ci sono decreti che tengano, ma solo la tenacia e la cooperazione solidale che i movimenti e le persone portano avanti dal basso.
E' per questo che domani Bologna scenderà in piazza a portare avanti la sua grande opera fatta di autorecupero dell'esistente e di contrapposizione all'impoverimento, fatta giorno dopo giorno tramite le lotte sociali, come quella che stamane ha impedito a Rosa di essere sfrattata, e porterà al cospetto del SAIE la sua dignità, irriducibile alle politiche di austerity e devastazione del Governo.

Qui di seguito i comunicati del Social Log Bologna verso la giornata di domani e riguardo al picchetto antisfratto di stamane:

L'ufficio stampa del SAIE fa sapere che il premier Renzi ha rinunciato a tagliare il nostro alla fiera dei padroni del cemento e della speculazione immobiliare. Dopo il disastro di Genova e l'annunciata contestazione il presidente del consiglio preferisce starsene lontano dai riflettori puntati per battezzare lo scellerato consumo di suolo, grandi opere inutili, cemento e speculazione edilizia di cui il SAIE è l'esposizione ufficiale. Per quanto riguarda il movimento per il diritto all'abitare SocialLog di Bologna vogliamo confermare la nostra iniziativa di lotta per mostrare alla città le nostre mani sporche di calcinacci, berretti antinfortunio, mascherine e sudore che vengono dal tenace e paziente lavoro di autorecupero del patrimonio immobiliare abbandonato, sfitto e lasciato in mano alla speculazione edilizia di privati che guadagnano sulla sofferenza di migliaia e migliaia di abitanti della nostra città sotto sfratto o già senza casa.
Proprio oggi abbiamo difeso l'anziana signora Rosa, ammalata da tempo, da uno sfratto crudele che l'avrebbe lasciata sul marciapiede, e domani con la stessa passione e determinazione porteremo in piazza la dignità e il coraggio di chi sta lottando per il diritto all'abitare per tutti e tutte, e nella pratica dell'autorecupero ha trovato una soluzione differente dal marciapiede o da un ponte.
Con lo stesso spirito diamo appuntamento alle 18:30 a SocialLog in Viale Masini 10 dove verranno da Genova i compagni di Re-up, protagonisti insieme alla popolazione della risposta all'emergenza alluvione, e i compagni di Alessandria NoTav-Terzo Valico che da tempo si battono contro le devastazioni ambientali della grande opera che sta scatenando calamità e disastri.
No Piano Casa! No articolo 5! CASA REDDITO E DIGNITA' PER TUTTI E TUTTE!

_______________________________________________________________

Questa mattina è stato rinviato per la quarta volta lo sfratto della signora Rosa in via S. Isaia. La signora Rosa come abbiamo già scritto altre volte è una donna italiana emigrata dal sud a Bologna, città in cui vive da oltre 30 anni. A Bologna aveva trovato un lavoro, una casa, una famiglia e aveva fatto nascere i suoi figli. Fino a quando con la crisi, all'improvviso si è ritrovata senza marito e poi anche senza lavoro. Crisi aziendale, ristrutturazione e riorganizzazione del personale, questi sono i mostri della crisi e che la signora Rosa ha dovuto affrontare.
Prima la mobilità, poi il licenziamento e nessuna speranza di riassunzione, perché la signora Rosa non ha certo l'età per essere competitiva sul mercato del lavoro. A tutto questo, come se non bastasse, ha fatto seguito l' impossibilità di pagare l'affitto,
quindi l'ingiunzione di sfratto dalla casa dove vive da 25 anni. Nell'ultimo mese inoltre Rosa ha dovuto affrontare anche un intervento chirurgico che l'ha resa convalescente e impossibilitata a muoversi.
Nella situazione della signora Rosa sono in molte e molti in questa città e lo vediamo tutte le settimane quando come Social Log apriamo i nostri sportelli per il diritto all'abitare. Questo squarcio di società: quella che non ha niente; quella dei senza casa e dei disoccupati; quella delle famiglie che vivono in auto con i propri figli sarà domani a contestare l'inaugurazione del SAIE perché è inutile progettare nuove costruzioni e continua cementificazione soltanto per speculare, quando in questo paese ci sono case senza persone e persone senza casa. L'autorecupero del costruito contro la continua speculazione è la soluzione che i poveri di questa città porteranno domani mattina alle porte del SAIE.

Social Log - Bologna

http://www.infoaut.org/index.php/blog/precariato-sociale/item/13036-renzi-fa-dietrofront-domani-in-strada-la-lotta-per-lautorecupero


Citazione
radisol
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8261
Topic starter  

Mercoledì 22 Ottobre 2014

Bologna: contestazione al SAIE. La città del futuro siamo noi!

Bologna Meticcia ha mantenuto la sua promessa e anche dopo il dietrofront del presidente del consiglio Matteo Renzi questa mattina ha bloccato l’accesso principale di Bologna Fiera, agghindata per inaugurare il cinquantesimo anniversario del SAIE, la fiera expo dei padroni del cemento e della speculazione edilizia. In un clima cittadino in cui le autorità si scaraventano contro i movimenti e le realtà di lotta a seguito dell’iniziativa antifascista della scorsa settimana, il movimento di lotta per il diritto all’abitare per niente intimidito ha portato la rabbia di precari, occupanti di case, studenti e facchini alla contestazione dell’ignobile kermesse della speculazione.

Da circa le 9 della mattina fino a mezzogiorno almeno 250 manifestanti hanno bloccato le strade intorno alla fiera fino a raggiungere l’ingresso principale, dove decine di occupanti hanno raccontato , microfono in mano, il loro passato di sofferenza e dolore e il loro presente di gioia e dignità garantito dall’occupazione delle case e dalla pratica dell’autorecupero. Torce, striscioni, slogan, bandiere stop-sfratti e anche del S.I.Cobas che ha deciso di aderire all’iniziativa con una nutrita delegazione di operai, provenienti soprattutto dalla Mirror di Ferrara dove da giorni vanno avanti picchetti e provocazioni leghiste. I facchini hanno avuto così l’occasione di contestare il Padron Squinzi che è capo dell’associazione industriali del loro magazzino presente al taglio del nastro. Ma l’inaugurazione oggi l’hanno fatta gli occupanti di case che contro la fiera della devastazione ambientale hanno portato un messaggio di forte solidarietà alla città di Genova e alla Val Susa puntando il dito non solo contro il famigerato Piano Casa ma anche contro lo Sblocca Italia. Dopo aver raggiunto anche gli altri ingressi del grande polo fieristico la manifestazione è proseguita con blocchi del traffico e striscioni appesi durante il percorso nel quartiere Bolognina che è terminato in Piazza dell’Unità. Gli interventi conclusivi hanno lanciato l’appuntamento del prossimo 14 novembre, nuova data di convergenza per le lotte che durante lo scorso 16 ottobre hanno costruito in città il primo Sciopero sociale, logistico e metropolitano dell’anno. L’iniziativa di oggi per la composizione sociale che ha espresso è il risultato del potenziamento che ha prodotto lo sciopero sociale da poco trascorso che ha visto scendere in strada e bloccare la città e l’interposto centinaia di facchini, occupanti, studenti medi e universitari. Oggi in giornata lavorativa e con un clima politico avvelenato dall’ipocrisia e dall’infamia delle autorità cittadine le lotte si sono riabbracciate e hanno proseguito determinate l’agenda autonoma di lotta collettiva. Un messaggio di solidarietà è stato rivolto ad Angelo, tratto agli arresti domiciliari da ieri pomeriggio, che assume maggior valore in una Bologna che non si fa intimidire, e che con niente da vendere ma tutto da difendere, continua a spingere in avanti alla conquista di CASA - REDDITO E DIGNITA’.

La giornata di lotta continuerà con una discussione ospitata a Social Log a cui saranno presenti i compagni genovesi di Re-Up e di Notav Terzo Valico, e in cui gli occupanti di case di Bologna metteranno a confronto la lotta contro il Piano Casa e la lotta contro lo Sblocca Italia, e le grandi opere inutili.

Di seguito il comunicato di Social Log:

La città del futuro siamo noi! L’autorecupero la soluzione, il Saie è il problema!

Questa mattina come movimento di lotta per il diritto all’abitare siamo andati a contestare l’inaugurazione del Saie (salone internazionale dell'industrializzazione edilizia). Un corteo partecipato dagli occupanti di case, dagli studenti che non riescono a pagare gli affitti, e dai facchini in lotta nelle cooperative. Ci siamo diretti alle porte del SAIE, e abbiamo bloccato l’ingresso per ore, per dire ai signori del cemento e a tutti i partecipanti al SAIE che l'unica possibile via d'uscita alla devastazione e alla crisi abitativa è L'AUTORECUPERO E LA RIQUALIFICAZIONE DEL COSTRUITO E NON UTILIZZATO.

Il 30% del suolo del nostro paese è coperto da edifici e si stima che ogni famiglia potrebbe possedere più di un appartamento a testa. Interi territori sono stati devastati da costruzione selvaggia che è le principale responsabili di catastrofi ambientali come quelle avvenute a Genova, Olbia e in Maremma.

Eppure oggi il presidente di Confindustria Squinzi ha avuto il coraggio di affermare che l’unica soluzione per uscire dalla crisi è altro consumo di suolo, altro cemento e altre grandi opere!

A questa provocazione rispondiamo con la lotta allo Sblocca Italia e Piano Casa di Renzi, entrambi provvedimenti utili a riempire le tasche delle cricche di costruttori, palazzinari, e speculatori.

Noi che l’emergenza abitativa la combattiamo tutti i giorni sappiamo che non c'è bisogno di costruire nuovi immobili, ma di AUTORECUPERARE ciò che già esiste ed è già stato costruito, solo in questo modo potremo salvare le nuove generazioni e i nostri figli dalle catastrofi ambientali e contemporaneamente risolvere l'emergenza sociale determinata dal dramma della morosità incolpevole che porta allo sfratto e alla perdita della casa. Così come riteniamo che l’unico atto di civiltà nella nostra città come altrove sia una moratoria immediata di sgomberi e sfratti, accompagnata dall’abolizione dell’articolo 5 del Piano Casa che abolisce il diritto all’infanzia, sanità, maternità, salute e accesso al lavoro e alla residenza per tutti quelli che sono costretti ad occupare per vivere dignitosamente.

Quella di oggi è stata un’altra tappa dei movimenti di lotta per il diritto all’abitare che, forti dello sciopero sociale del 16 ottobre, in tutta Italia sono pronti a nuove occupazioni per continuare a togliere spazio agli speculatori e alla rendita immobiliare. Il 14 novembre sarà una nuova occasione di convergenza per i movimenti che al grido di “Sciopero Metropolitano” avranno l’occasione per dare battaglia alla precarietà e all’austerità.

Questa è la nostra Bologna, città meticcia, città del futuro, dove il sogno per cui nessuno sia più senza una casa sta diventando realtà.

Social Log - Condomini Sociali Occupati


RispondiCitazione
Condividi: