da www.corriere.it
Piazza Affari, l’euforia è già finita
In apertura il listino milanese lascia sul terreno il 3,65% dopo il rimbalzo della vigilia
di Marco Sabella
Apertura in forte calo per Piazza Affari, dopo il brillante exploit della chiusura di ieri che aveva marcato un rialzo dell’indice Ftse Mib del +5,03%. Nella prima mezz’ora di contrattazione l’indice delle grandi capitalizzazioni del listino milanese lascia sul terreno il 3,65% del suo valore.
Aprono in ribasso anche le borse europee: a Londra l’indice Ftse 100 cede 66 punti, pari all’ 1,16%, a 5.606,29 punti.
La borsa di Parigi perde l’1,75% a 3.990,33 punti e Francoforte arretra dell’1,44% a 8.887,89 punti. Le borse asiatiche di Tokyo, Shanghai e Taipei sono chiuse per festività.
Molto pesante, in Italia, soprattutto il settore bancario. Sospese Ubi, Mediobanca e Banco Popolare, Intesa SanPaolo, che ieri era cresciuta del 16%, arretra oggi del 6%. Sospesi anche alcuni dei principali titoli del settore del risparmio gestito, tra cui Anima e Azimut.
Anche lo spread Btp-Bund è in rialzo, dopo un picco a 153 punti base, ora viaggia a 151,73, con un rendimento all’1,6912% per il titolo decennale e un tasso allo 0,1738% per il Bund di pari scadenza.
Intanto il prezzo del petrolio continua la sua discesa a quota 26,72 dollari al barile, mentre l’oro riconquista la sua funzione di bene rifugio, ultimamente molto appannata, riportandosi a quota 1.214 dollari per oncia.
11 febbraio 2016 (modifica il 11 febbraio 2016 | 09:55)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alle 10,30
Milano -5%
ma il crollo è europeo
INDICI EUROPA
Nome Ora Ultimo Var%
Parigi 10:15 3895.01 -4.09%
Francoforte10:15 8710.2 -3.41%
Londra 10:15 5508.77 -2.88%
Madrid 10:15 7792.2 -4.32%
A questo link
http://borsa.corriere.it/azioni/xpisapi.dll?page=MercatiInternazionali&ID=2
potete seguire la giornata delle Borse europee e del mondo
C'è troppa volatilità e questo non è un buon segnale. Basta un niente per far perdere o guadagnare miliardi di euro alle borse europee. Questo è il regno degli speculatori e dimostra il dilettantismo di molti gestori di fondi che si adeguano come pecore allo sbando. Oltre tutto non c'è alcuna selettività tra i titoli tranne rare eccezioni. Ci sono alcune aziende che hanno capitalizzazioni ridicole e nonostante ciò continuano a scendere.
Con la vendita di un palazzo a Londra si potrebbe acquistare una multinazionale italiana.
Ridicolo che si salvi ( per il momento) solo la moneta europea dal crollo globale... 😳 😳