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Cassazione conferma,Gomorra nato da plagio(Saviano copione)


helios
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giugno 16
07:46
2015

La Corte di Appello aveva scritto che “Saviano non si è limitato a riferire nella loro rigorosa oggettività notizie desunte aliunde, ma si è appropriato anche delle modalità con cui esse erano state esposte, nonché delle parole più significative adoperate dal giornalista (di Cronache, ndr). Si è quindi in presenza di una riproduzione abusiva in senso stretto”…

Una bella tegola sul groppone di Roberto Saviano. La Cassazione, a quanto apprende Dagospia, ha riconosciuto che lo scrittore ha copiato articoli di “Cronache di Napoli”, quotidiano partenopeo, nella stesura del suo bestseller “Gomorra”.

La Corte ha infatti rigettato tutti i motivi sul punto contenuti nel ricorso presentato da Saviano contro la sentenza di appello, che lo condannava a 60mila euro più 20mila di spese legali nei confronti della Libra Editrice, che edita i quotidiani “Cronache di Napoli” e “Cronache di Caserta”, rinviando per il solo punto (il numero VI), relativo alla riquantificazione del danno.

La Corte di Appello, quindi, non potrà più decidere se Saviano ha copiato o no, circostanza ormai acclarata, né potrà negare il plagio nei casi già accertati nella pronuncia precedente.

Quanto alle questioni di merito, che hanno visto il rigetto delle contestazioni di Saviano, questi alcuni dei punti principali della sentenza di Appello confermata dalla Cassazione: con riferimento a uno degli articoli oggetto di controversia, la Corte di Appello aveva scritto che “Saviano non si è limitato a riferire nella loro rigorosa oggettività notizie desunte aliunde, ma si è appropriato anche delle modalità con cui esse erano state esposte, nonché delle parole più significative adoperate dal giornalista (di Cronache, ndr). Si è quindi in presenza di una riproduzione abusiva in senso stretto”.

A proposito di un altro articolo, il giudice scrive: “Il raffronto del brano di “Gomorra” con l’articolo di Libra dimostra la fondatezza delle lagnanze dell’appellante (Libra, ndr). In “Gomorra” il Saviano ha infatti realizzato un’abusiva riproduzione pressoché letterale della parte iniziale del pezzo giornalistico, cui ha fatto seguire una contraffazione (o plagio camuffato) della restante parte dell’articolo…”. Ora, con la pronuncia della Cassazione, la vicenda è finita. Almeno dal punto di vista giudiziario.

Fonte: Dagospia

http://www.informarexresistere.fr/2015/06/16/saviano-copione-gomorra-nato-da-un-plagio-conferma-in-cassazione/


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helios
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No, Caro Saviano, per Gomorra ha copiato, altrochè

16/06/2015 1 giorno fa - Claudia Carotenuto

“Sono contento che il mio ricorso in Cassazione sia stato accolto” dice Roberto Saviano. Peccato che non sia affatto così, gli piacerebbe. La fantasiosa interpretazione di Saviano, riguardo la sentenza della Cassazione che lo riguarda, è degna davvero di uno dei suoi romanzi. Qui la sentenza.

Nel suo best seller da milioni di copie Gomorra, Roberto Saviano ha copiato per filo e per segno tre articoli da due quotidiani napoletani, senza citarne la fonte. Tra l’altro i quotidiani in questione sono Cronache di Napoli e il Corriere di Caserta, giornali da sempre attaccati da Saviano in quanto (secondo lui) manovrati dalla Camorra (ricordiamoci che per Saviano la Camorra è ovunque). La Cassazione ha confermato che si tratta di plagio, bocciando il ricorso di Saviano.

Il nostro romanziere però si dice contento, anzi sui social posta un articolo di Repubblica (giornale per cui scrive, la cui posizione quindi è abbastanza soggettiva) dichiarando addirittura che la Cassazione gliel’ha data vinta. Ad avvalorare questa tesi anche il Fatto Quotidiano: “Non fu plagio, Gomorra, Saviano vince in Cassazione”. In realtà no. E’ opportuno spiegare come stanno realmente le cose, anche a Saviano.

Nel 2008 Libra (casa editrice dei quotidiani plagiati) fa causa a Saviano in merito ai tre articoli. Nel 2010 la sentenza di primo grado stabilisce che Saviano ha ragione, e che gli spettano solo 5.000 euro di risarcimento. Bene. Nel 2013, però, la Corte d’appello di Napoli, al secondo grado di giudizio, ribalta la sentenza stabilendo che quella di Saviano è “illecita riproduzione” e che lo scrittore deve risarcire Libra di 60.000 euro. Ovviamente Saviano non ci sta. E fa ricorso in Cassazione. Legittimo, peccato che la Suprema Corte l’abbia respinto.

Dunque, come riportato dal Giornale, “la Corte d’appello non potrà più deliberare sulla questione se Saviano abbia copiato o meno – perché su questo non c’è alcun dubbio – né potrà negare il plagio nei casi già accertati nella pronuncia precedente”.

L’unica cosa di cui si può dire contento il nostro eroe di verità è che, trattandosi di una parte minima del suo libro, verrà stabilito se i 60.000 euro sono un risarcimento equo o meno. Saviano quindi, che presenzia a destra e a manca in nome dell’onestà intellettuale e della verità assoluta a tutti i costi, si dice contento (forse) per una questione puramente economica. Sul fatto che ormai la sua credibilità sia andata a farsi benedire neanche una parola. Contento lui…

http://www.lultimaribattuta.it/27976_no-caro-saviano-per-gomorra-ha-copiato-altroche


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