Il Fatto Quotidiano 26 aprile 2016
“Noi per strada abbiamo bisogno di carne”. E’ stata questa la reazione di alcuni clochard dopo la visita dello chef vegano Simone Salvini noto anche per l’imitazione di Maurizio Crozza su La7, alla mensa dei poveri di Bologna.
A riferirlo è stato frate Alessandro Caspoli, direttore dell’Antoniano, che però ha spiegato come l’iniziativa continuerà anche nelle prossime settimane. “La reazione”, ha spiegato, “di pochi senzatetto era dovuta alla sorpresa per un cuoco diverso e per un sapore diverso. Il suo lavoro è quello di aiutarci a dare qualità al cibo che offriamo”.
Lo chef vegano il 20 aprile scorso ha inaugurato la serie di incontri che lo vedrà ogni mercoledì a cucinare per i poveri all’Antoniano di Bologna. “Salvini”, ha spiegato Caspoli, “ha avuto qualche ospite non abituato a mangiare vegetariano. E uno gli ha detto: ‘Noi per strada abbiamo bisogno di carne, io dormo fuori’. Simone gli ha spiegato però che c’è poca differenza a livello nutrizionale, ma è stata una cosa tranquillissima. E comunque durante la settimana continuiamo a servire carne”.
Il clima in mensa “era serenissimo”, ha specificato Caspoli. “Uno o due sono intervenuti per chiedere della carne, e Simone ha risposto con amicizia e franchezza. Il suo contributo è preziosissimo e aiuta la cuoca a capire come trasformare gli elementi. Con Simone il discorso era iniziato da tempo”. E ha poi annunciato: “Il 9 maggio invece partirà una nuova iniziativa con lo chef Bottura per offrire pasti serali a famiglie e persone in difficoltà. Queste iniziative servono a dare maggiore dignità al luogo e infatti lavoriamo anche sull’abbellimento”.
Breve commento personale.
I frati dell'antoniano di Bologna sono quelli che ponevano come condizione l'acquisto di costose enciclopedie per far cantare i bambini allo Zecchino d'Oro.
http://www.tvblog.it/post/16770/zecchino-doro-lantoniano-si-dissocia-dallepurato-cino-tortorella
I tempi son cambiati e se non si vendono più enciclopedie i quattrini arriveranno dalle marchette di cuochi alla moda che cucinano per i poveri per far notizia ed attirare gonzi ai loro ristoranti da cento euro a commensale.
Ma la cucina vegana non era soprattutto uno stile di vita?
manco i poveri lasciano in pace...
😕 😕 😕
Non capisco il senso di tutto ciò: perché alla mensa dei frati ci dev'essere lo chef di grido (vegano o carnivoro)? Non basta qualche volontaria casalinga che sa cucinare bene, magari anche piatti più appetitosi? Se i "clienti" sono gente senza fissa dimora e senza risorse saranno ben contenti di mangiare un bel piatto di pasta condita bene, o un arrosto con patate o trippa al sugo, che gliene frega dello chef?
manco i poveri lasciano in pace...
😕 😕 😕
Guarda che so' sordi...mica ostie...direbbe il frate.
😉
Non capisco il senso di tutto ciò: perché alla mensa dei frati ci dev'essere lo chef di grido (vegano o carnivoro)? Non basta qualche volontaria casalinga che sa cucinare bene, magari anche piatti più appetitosi? Se i "clienti" sono gente senza fissa dimora e senza risorse saranno ben contenti di mangiare un bel piatto di pasta condita bene, o un arrosto con patate o trippa al sugo, che gliene frega dello chef?
C'e' da ridere va!
Sarebbe stato anche meglio se fossero volati i piatti.