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Chi ha veramente vinto le elezioni amministrative


PietroGE
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Maurizio Belpietro per “la Verità”

Molti commentatori sono impegnati in questi giorni a spiegare chi abbia perso le elezioni amministrative, mentre nessuno sembra prestare attenzione a chi in realtà le abbia vinte. Eppure, scorrendo i risultati nelle città chiamate a rinnovare i consigli comunali, si scopre facilmente che esiste un partito che ha trionfato su tutti.

Non è il Pd, non è la Lega o Forza Italia, e non è neppure il Movimento 5 stelle. Ad avanzare praticamente ovunque, guadagnando consensi come nessun altro, è il partito Basta immigrati, quello che si ribella all' obbligo di aprire le porte ai clandestini.

Il caso più clamoroso si è registrato a Lampedusa, isola eletta a simbolo dell' accoglienza, la cui sindaca è stata premiata dall' Unesco ma anche da Renzi, che l' ha portata come un' icona alla Casa Bianca e quindi nella direzione nazionale del Pd. Un trionfo personale che però non ha trovato conferma nelle urne.

Giusi Nicolini infatti è stata mandata a casa senza alcuna esitazione dai suoi concittadini e al suo posto le è stato preferito il proprietario di alcuni alberghi, le cui prime dichiarazioni non lasciano spazio ai dubbi in fatto di profughi. «Adesso sul piano dell' accoglienza deve cambiare tutto. Le nostre braccia resteranno aperte, ma vogliamo prima sapere quanti ne debbono arrivare, quanto tempo debbono restare, dove debbono andare. E non ne possiamo più di vedere migranti ovunque per strada», ha dichiarato Salvatore Martello, il neo eletto, che oggi intervistiamo a pagina 3. Parole che sarebbero potute tranquillamente uscire dalla bocca di Matteo Salvini.

Controllando l' elenco delle città chiamate al voto, moltissime delle quali amministrate da giunte di centrosinistra, si scopre che i candidati che hanno pagato di più sono stati quelli disposti a ospitare gli extracomunitari. I sindaci uscenti del Pd, in prima fila quando si tratta di sostenere gli accordi Sprar, ossia le intese che consentono la distribuzione dei profughi in ogni Comune a gentile richiesta dei prefetti, sono finiti tutti in coda per numero di preferenze.

In genere chi ha già governato è favorito davanti alla scelta dell'elettore e, a meno che non abbia combinato disastri, succede non di rado che venga confermato. Questa volta, invece, la maggior parte dei primi cittadini in cerca di rielezione è costretta al ballottaggio, quando normalmente passa al primo colpo. Succede a Belluno, ma anche ad Alessandria e Pistoia, mentre a Rieti l' uscente è addirittura secondo.

Per non dire poi di coloro che nel centrosinistra si sono candidati subentrando a sindaci rossi che hanno gettato la spugna. Quasi da nessuna parte figurano in vantaggio. Da Como a Monza, da Carrara a La Spezia, passando per Genova e Oristano, ai compagni tocca sempre la seconda fila, mentre ad Asti addirittura alla aspirante sindaco a quanto pare è spettata la terza e per pochi voti è finita fuori dal secondo turno: al suo posto, salvo ulteriori colpi di scena nel riconteggio delle schede, ci andrà un grillino.

Un pentastellato è avanti anche nel ballottaggio di Carrara, mentre il candidato del centrosinistra insegue. Sarà un caso, ma ieri, dopo aver appreso i risultati delle elezioni, quelli del movimento hanno sterzato proprio sul tema immigrati. La sindaca di Roma ha scritto al prefetto chiedendo di limitare l'arrivo degli extracomunitari nella Capitale, sollecitando un incontro urgente con il responsabile del ministero dell'Interno che si occupa di flussi. Svolta rafforzata dallo stesso Beppe Grillo, che sul suo blog ha commentato il piano di Virginia Raggi per fronteggiare l' emergenza dei campi rom: «Stop. Questa storia si chiude qua. Ora a Roma si cambia musica.

Chiusura dei campi rom, censimento di tutte le aree abusive e le tendopoli. Chi si dichiara senza reddito e gira con auto di lusso è fuori. Chi chiede soldi in metropolitana, magari con minorenni al seguito, è fuori». Parole che anche in questo caso potrebbe aver pronunciato Salvini, ma che soprattutto sembrano lontane anni luce dalle polemiche di qualche settimana fa sulle case per i nomadi e gli stranieri. Forse, anche i grillini si sono accorti che il partito Basta immigrati sta ingrossando le sue fila. Speriamo. Soprattutto che ne tenga conto il centrodestra.


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Cataldo
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Alcune considerazioni sulla tornata amministrativa, diciamo OT, ma "tout se tient" in questi ragionamenti.

1) Commentando con altri politici esperti di tante elezioni non si è riscontrata memoria di una Cancellazione Mediatica come quella che abbiamo visto in opera in questa tornata, l'oblio è terminato solo la sera del sabato, qualcosa di impressionante e pervasivo, anche se in parte previsto, ma non a tali livelli di efferata, inquietante, uniformità. Questo elemento genera a cascata una filiera di ragionamenti da sviluppare a tempo debito, qui diciamo solo che l'astensione è stata cercata ed ottenuta, come risultato atteso discernibile in prima istanza.

2) Al livello locale a me percepibile di prima mano, c'è stato un accordo di massima tra PD e Forza Italia-Centrodestra, profittando della loro sostanziale connivenza locale incatramata nella gestione partitica delle cariche pubbliche e partecipate, con ampio utilizzo di liste civiche in questa prospettiva generale.

3) Il movimento 5 stelle inizia a scontare la patetica prosecuzione del "carisma" di Casaleggio per via dinastica e aziendalistica: un viatico di dissoluzione, si perpetua quindi un "peccato originale" che se non trova un "Battista" alla svelta porterà le critiche al movimento ad un livello superiore e definitivo, almeno per una fascia di elettori più attenta ai nodi della democrazia e della trasparenza, che fino ad oggi avevano dato "beneficio di inventario" al movimento .


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PietroGE
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Questo succede ad un movimento che campa con ottimi sondaggi e voti perchè non si vuole definire con programmi per i problemi concreti. I 5S sono : per il blocco della accoglienza, per lo ius soli, contro il reato di immigrazione clandestina, per dar la casa e il premio natalità a tutti. Non parliamo poi del reddito di cittadinanza che vorrebbero estenderlo a chi ha la residenza in Italia. Sono per tutto e il contrario di tutto. Sono contro l'euro (? Boh) ma volevano andare dagli europeisti più accaniti. Gli elettori ora vogliono vederci chiaro su questo movimento, e come si fa a dargli torto?


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Tibidabo
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Alcune considerazioni sulla tornata amministrativa, diciamo OT, ma "tout se tient" in questi ragionamenti.

1) Commentando con altri politici esperti di tante elezioni non si è riscontrata memoria di una Cancellazione Mediatica come quella che abbiamo visto in opera in questa tornata, l'oblio è terminato solo la sera del sabato, qualcosa di impressionante e pervasivo, anche se in parte previsto, ma non a tali livelli di efferata, inquietante, uniformità. Questo elemento genera a cascata una filiera di ragionamenti da sviluppare a tempo debito, qui diciamo solo che l'astensione è stata cercata ed ottenuta, come risultato atteso discernibile in prima istanza.

2) Al livello locale a me percepibile di prima mano, c'è stato un accordo di massima tra PD e Forza Italia-Centrodestra, profittando della loro sostanziale connivenza locale incatramata nella gestione partitica delle cariche pubbliche e partecipate, con ampio utilizzo di liste civiche in questa prospettiva generale.

3) Il movimento 5 stelle inizia a scontare la patetica prosecuzione del "carisma" di Casaleggio per via dinastica e aziendalistica: un viatico di dissoluzione, si perpetua quindi un "peccato originale" che se non trova un "Battista" alla svelta porterà le critiche al movimento ad un livello superiore e definitivo, almeno per una fascia di elettori più attenta ai nodi della democrazia e della trasparenza, che fino ad oggi avevano dato "beneficio di inventario" al movimento .

D'accordo sul punto uno.
La gente non va a votare e si fa una sciocchezza perché non ci si rende conto di cosa implica.
Speravo in un progressivo incremento di consapevolezza e partecipazione e invece dopo la prima fiammata di malcontento sta già subentrando l'assuefazione e la consueta rassegnazione.

Riguardo al secondo punto intendi dire che secondo te questo finirà per normalizzare Salvini?

I cinque stelle devono trovare il (di) Battista che entri in gioco e a mio avviso lo hanno programmato da tempo solo che vogliono farlo al momento opportuno.
Di Maio non ha le qualità necessarie per essere quel leader di carisma che oggi è più che mai indispensabile per il movimento.

Per il m5s sarebbe importante riuscire a crearsi una intellettualità organica che elabori meglio "anche" in forme più evolute gli ideali del movimento che se si limitano a "onestà" non possono coinvolgere le fasce più istruite e benestanti della popolazione, che sono quelle decisive per il voto (il popolo o si astiene o si adegua a loro).
Onestà non deve essere dimenticata ma si deve saper parlare su diversi piani culturali.
Hanno bisogno di uno o due economisti e di un filosofo, non possono rimanere sul semplice piano "tecnico" della comunicazione.


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Hito
 Hito
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Alcune considerazioni sulla tornata amministrativa, diciamo OT, ma "tout se tient" in questi ragionamenti.

1) Commentando con altri politici esperti di tante elezioni non si è riscontrata memoria di una Cancellazione Mediatica come quella che abbiamo visto in opera in questa tornata, l'oblio è terminato solo la sera del sabato, qualcosa di impressionante e pervasivo, anche se in parte previsto, ma non a tali livelli di efferata, inquietante, uniformità. Questo elemento genera a cascata una filiera di ragionamenti da sviluppare a tempo debito, qui diciamo solo che l'astensione è stata cercata ed ottenuta, come risultato atteso discernibile in prima istanza.

La cosa ha colpito anche me. Chiunque su twitter sta dicendo che sembra quasi al PD non freghi più nulla dei consensi, e fanno specia certi titoli e certi commenti:
http://www.corriere.it/politica/17_giugno_09/senza-patto-borsa-vola-00f5a380-4c8d-11e7-a0c3-52aebd58a53d.shtml
http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2017/06/08/stop-a-l.lettorale-borsa-milano-vola_936537c3-0320-432d-8dea-3e792b82caea.html


poi ho letto questo articolo, che è allo stesso tempo illuminante ed allarmante:
https://orizzonte48.blogspot.it/2017/06/astensionismo-figlio-e-padre-dello.html?showComment=1497428371773#c4058946985731468140
Quanto tempo ci rimane da vivere in "democrazia"? E in che modo eventualmente cambieranno il sistema? Secondo me uno "stato di emergenza" sarebbe utile allo scopo, tipo una "bella" guerra alla Russia con strascichi nucleari. Fungerebbe anche da "mito fondativo" degli Stati Uniti d'Europa. (se la vincessimo, ma io tifo contro :))


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Cataldo
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Ma noi non viviamo in democrazia !
Abbiamo dei residui di libertà solo grazie a quanto rimane dell'assetto costituzionale, ma non può esistere democrazia quando c'è un controllo ferreo delle fonti di informazione come quello attuale, che arriva ad oscurare del tutto una tornata elettorale. Questa è la realtà.
La progressiva restrizione delle opportunità di esprimere la critica al potere per vie istituzionali prosegue ad ogni livello.
Ogni modalità di obnubilamento del dibattito politico è perseguita, nel caso di queste amministrative non ci dovevano essere elementi di dibattito che andassero oltre le situazioni locali, non ci dovevano essere prese di posizione che alimentassero un qualsiasi ragionamento su alleanze e programmi, da qui la necessità di oscurare. Credo, per esperienza storica, che sia stata anche una "prova generale" per eventi futuri.

In ogni caso non si potrà mai vincere nessuna guerra con la Russia, cosi come è illusorio pensare di limitare un eventuale scontro diretto con Russia o Cina, hanno tante altre strade per continuare lo stato di emergenza, ricordo che abbiamo ancora più di 6000 uomini in armi all'estero in operazioni militari di varia natura, tutte "emergenziali" da oltre 15 anni, quindi siamo da tempo in "emergenza", legislazioni di emergenza sono in vigore in Francia, in Inghilterra e parzialmente in Germania ed Italia, per non parlare degli USA.
Si tratterà di stringere ulteriormente il nodo al cappio, ma l'opera è avviata per bene.


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Hito
 Hito
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Ma noi non viviamo in democrazia !
Abbiamo dei residui di libertà solo grazie a quanto rimane dell'assetto costituzionale, ma non può esistere democrazia quando c'è un controllo ferreo delle fonti di informazione come quello attuale, che arriva ad oscurare del tutto una tornata elettorale. Questa è la realtà.
La progressiva restrizione delle opportunità di esprimere la critica al potere per vie istituzionali prosegue ad ogni livello.
Ogni modalità di obnubilamento del dibattito politico è perseguita, nel caso di queste amministrative non ci dovevano essere elementi di dibattito che andassero oltre le situazioni locali, non ci dovevano essere prese di posizione che alimentassero un qualsiasi ragionamento su alleanze e programmi, da qui la necessità di oscurare. Credo, per esperienza storica, che sia stata anche una "prova generale" per eventi futuri.

In ogni caso non si potrà mai vincere nessuna guerra con la Russia, cosi come è illusorio pensare di limitare un eventuale scontro diretto con Russia o Cina, hanno tante altre strade per continuare lo stato di emergenza, ricordo che abbiamo ancora più di 6000 uomini in armi all'estero in operazioni militari di varia natura, tutte "emergenziali" da oltre 15 anni, quindi siamo da tempo in "emergenza", legislazioni di emergenza sono in vigore in Francia, in Inghilterra e parzialmente in Germania ed Italia, per non parlare degli USA.
Si tratterà di stringere ulteriormente il nodo al cappio, ma l'opera è avviata per bene.

Vedi, Trump e la brexit sono lì a dimostrare che con i "residui di libertà" che abbiamo possiamo ancora giocare qualche breutto scherzo (e poi rimangono mille ostacoli da superare), altrimendi ci sarebbe la Clinton e saremmo già in guerra con la Russia come da programmi. Fai conto che prevedevano di avere già nel 2018 una moneta unica mondiale... mi azzarderei a dire che non fanno più in tempo ed ogni cosa che gli picchia nel posteriore e scombina loro i piani mi fa immensamente piacere.


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