La Consulta fa quello che il PD non ha voluto fare, nella sua disastrosa campagna elettorale, in cui non ha promesso nemmeno una patrimoniale.
ROMA - Il legislatore deve affrontare il nodo delle unioni gay. Lo ha detto il presidente della Consulta, Franco Gallo, nella sua relazione letta stamane alla presenza delle più alte cariche dello Stato, proprio nel giorno in cui i saggi salgono al Colle per consegnare il loro rapporto. "La Corte ha escluso l'illegittimità costituzionale delle norme che limitano l'applicazione dell'istituto matrimoniale alle unioni tra uomo e donna, ma nel contempo - ha detto Gallo - ha affermato che due persone dello stesso sesso hanno comunque il diritto fondamentale di ottenere riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri, della loro stabile unione". La Consulta, ha ricordato Gallo, "ha perciò affidato al Parlamento la regolamentazione della materia nei modi e nei limiti più opportuni".
Il mondo è veramente strano. abbiamo il paese che sta precipitando nel burrone e il parlamento dovrebbe interessarsi dei diritti gay........o mio dio...!!
Appunto...è decisamente la priorità per l'Italia....poi dicono l'agenda massonica...
Non sono d'accordo con i due commenti di sopra.
L'Italia ha perso da tempo la sovranità in fatto di politica economica. Chi comanda è l'UE.
Almeno si facciano leggi che alleggeriscano i disagi sociali della gente.
Quanto alla situazione economica, un comunismo vero potrebbe cambiare tutto.
Visto che non siamo piu' padroni di nulla, ci lasciano "scannare" su questioni marginali. Mi aspetto un ritorno del dibattito sul crocifisso nelle aule scolastiche. Che tristezza..... 🙄
L'Italia ha perso da tempo la sovranità in fatto di politica economica. Chi comanda è l'UE.
Non esiste alcun ente che possa invalidare una decisione della Corte costituzionale italiana:
Art. 137 Contro le decisioni della Corte costituzionale non è ammessa alcuna impugnazione.
Ripeto: la Corte non deve render conto a nessuno (almeno dal punto di vista giuridico).
Non per nulla in Portogallo la relativa Corte ha annullato alcune richieste dei banchieri consorziati (cioè di quella che i media chiamano "Europa").
E qualcosa di analogo ha fatto la Corte costituzionale tedesca.
L'Italia ha perso da tempo la sovranità in fatto di politica economica. Chi comanda è l'UE.
Non esiste alcun ente che possa invalidare una decisione della Corte costituzionale italiana:
Art. 137 Contro le decisioni della Corte costituzionale non è ammessa alcuna impugnazione.Ripeto: la Corte non deve render conto a nessuno (almeno dal punto di vista giuridico).
Non per nulla in Portogallo la relativa Corte ha annullato alcune richieste dei banchieri consorziati (cioè di quella che i media chiamano "Europa").
E qualcosa di analogo ha fatto la Corte costituzionale tedesca.
Non ho capito però se condividi le decisioni della Consulta