- "Il Movimento Roosevelt: fuori i dati, basta segreti sui contratti per i vaccini. Raccolta di firme e azione legale per pretendere trasparenza sul piano vaccinale italiano
Carpeoro: chiederemo alle Prefetture di rendere pubbliche le condizioni di acquisto dei vaccini Covid pagati dagli italiani. Inaccettabile il segreto sul denaro dei cittadini.
Una raccolta di firme nazionale per chiedere trasparenza sui contratti per le forniture dei vaccini Covid: i dati verranno anche richiesti alle Prefetture italiane dagli avvocati del Movimento Roosevelt, che ha attivato un servizio di Sostegno Legale per supportare i cittadini colpiti da sanzioni ingiuste. E' un'offensiva a tutto campo quella annunciata dall'avvocato Gianfranco Pecoraro, vicepresidente "rooseveltiano" e autore di saggi e romanzi firmati con il popolare pseudonimo di "Carpeoro". Imperativo categorico: la trasparenza. «E' vero che l'ente che ha trattato l'acquisto dei vaccini-Covid è l'Ue. Ma visto che l'Italia quei vaccini li paga, quanto meno, le condizioni di quei contratti dovrebbero essere rese note alle persone da cui quel denaro proviene, cioè noi», afferma l'avvocato. «Una norma generale impone allo Stato di essere trasparente, sull'impiego dei soldi pubblici. I cittadini devono sapere: basta, con queste clausole secretate e questi accordi sottobanco, "catacombali". Mi meraviglio che nessuno protesti: rinfacciano i cappucci alla massoneria, e poi fanno i contratti incappucciati?».
«E' uno scandalo», insiste Carpeoro: «Per questo, il Movimento Roosevelt lancerà una pubblica sottoscrizione per chiedere la desecretazione di questi contratti, nonché - attraverso gli avvocati del Sostegno Legale "rooseveltiano" - una diffida, a tutte le Prefetture, perché esibiscano i contratti per la fornitura dei vaccini (perché è la Prefettura che rappresenta il governo). L'eventuale diniego verrebbe poi impugnato dai nostri legali, davanti agli organi competenti». Conferma il presidente del Movimento Roosevelt, Gioele Magaldi: «Al di là del fatto che il vaccino Pfizer non sia stato sufficientemente testato e possa esporre l'organismo a reazioni avverse, ci siamo accorti del fatto che le dosi recapitate in Italia (acquistate dall'Ue per spuntare un prezzo più conveniente) sono calate in modo brusco. E così abbiamo scoperto che c'è il segreto, privatistico, su una materia che in realtà è di interesse pubblico».
Per Magaldi, siamo di fronte all'ennesimo fenomeno di privatizzazione indebita: «Il contratto ha natura privatistica, ma è stato stipulato con istituzioni pubbliche: e il pubblico deve rendere conto ai cittadini». E' vero, ammette Magaldi, che la stessa Commissione Ue non risponde al Parlamento Europeo democraticamente eletto, «preferendo rapportarsi direttamente con gruppi d'interesse privati». Ma appunto, proprio per questo, «forse è venuto il momento di vederci chiaro: non solo sui vaccini, ma anche su altre cose (opache) che turbano l'interesse pubblico». Se poi qualcuno «si è improvvisato avvocato, e ha detto che l'Italia non avrebbe titolo per pretendere di rendere pubblici i termini dei contratti per i vaccini», l'avvocato Pecoraro risponde che l'Italia - che usufruisce del servizio - ha gli stessi diritti del contraente: «Nei confronti delle ditte che producono i vaccini l'Italia ha i medesimi diritti legali dell'Unione Europea, che infatti quei contratti li ha stipulati per conto dell'Italia».
La Pfizer inoltre è inadempiente, non avendo consegnato le dosi nelle modalità prestabilite? Tanto peggio: «Non potrebbe in nessun modo, essa stessa, invocare l'adempienza di un contratto al quale essa stessa non ha adempiuto». Per Carpeoro, «questo dei contratti vaccinali secretati è uno scandalo». Precisa l'avvocato: «Io non sono un no-vax, e questa non è un'iniziativa contro i vaccini: è un'azione che stabilisce il diritto, dei cittadini, di sapere cosa lo Stato fa dei loro soldi. Fare contratti secretati, impiegando soldi pubblici, sono convinto che non faccia parte delle auspicabili regole di trasparenza e di democraticità del nostro sistema». In Israele, Netanyahu ha stretto un accordo con la Pfizer per diventare una sorta di centro sperimentale mondiale? «Ognuno ha fatto i suoi interessi, e la cosa non mi stupisce. Quello che mi meraviglia, invece, è che noi italiani non facciamo mai i nostri».
Tutto è stato gestito da Domenico Arcuri. «E' assolutamente inaccettabile che lo stesso soggetto riceva un tale numero di incarichi, anche per cose non collegate tra loro». Quanto al capo del governo, Giuseppe Conte, Carpeoro lo considera «una persona ipocrita, bugiarda e opportunista». Rincara la dose Gioele Magaldi: «Il governo Conte ha campato solo sull'emergenza: senza il Covid sarebbe crollato un anno fa». Il presidente del Movimento Roosevelt segnala il caso della Svizzera, che a giugno - con un apposito referendum - chiamerà i cittadini a pronunciarsi sui lockdown, giudicati poco utili ma, in compenso, molto dannosi. «Dalla Svizzera giunge una esemplare prova di democrazia diretta, per limitare i poteri dell'esecutivo. Da noi, invece - dice Magaldi - dominano figure come quelle di Ricciardi e Galli, che vedrei bene agli arresti domiciliari: questi profeti di sventura, che raccomandano i lockdown, non hanno fatto nulla, finora, per diffondere notizie utili sulle terapie: che oggi esistono, sono efficaci e riducono il Covid a malattia per lo più curabile da casa, senza intasare gli ospedali».
Il lockdown, aggiunge Magaldi, «è la scelta più facile e più conveniente: per chi governa, ma non per i cittadini, dei quali nessuno si preoccupa. E non solo per il disastro dell'economia, ma anche per le conseguenze psico-fisiche del distanziamento, che lede la libertà». Se questa lesione dovesse diventare permanente, dice ancora Magaldi, citando le strutture di reclusione che si stanno approntando in Germania per i cittadini che resistono alle restrizioni, «ricordiamoci che nel '900 la democrazia è costata milioni di morti, ben più vittime di quante ne avrebbe mietute il Covid, e nel secolo scorso la Germania non ha certo brillato in tema di democrazia e diritti umani». E a proposito di segreti da portare alla luce, il Sostegno Legale "rooseveltiano" (che ora assiste anche i ristoratori aderenti all'iniziativa "Io Apro") ricorda che il Tar Lazio ha appena chiesto di pubblicare, con la massima visibilità possibile, il piano nazionale di emergenza finora rimasto nell'ombra, per volontà del ministro della salute Roberto Speranza."
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