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Corteo 28 giugno,media presi in contropiede


marcopa
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da Contropiano.org
28 giugno: presi in contropiede

Lunedì, 30 Giugno 2014 12:37
Sergio Cararo

Non stiamo parlando dei mondiali di calcio ma della manifestazione di sabato a Roma. Era infatti palpabile l’imbarazzo e il disagio dei corrispondenti del sistema media mainstream di fronte alle caratteristiche e ai contenuti della manifestazione che ha aperto il Controsemestre popolare in opposizione al semestre europeo guidato da Renzi.

Lo schema voleva essere quello della solita manifestazione degli “antagonisti” con fotografi, cameraman e inviati pronti a raccontare tensioni, scontri e conseguenze sul traffico cittadino. Ma lo schema è saltato in più punti:

a) la manifestazione aveva un carattere dichiaratamente politico, di opposizione all’Unione Europea, ai suoi trattati e alle sue politiche di austerità

b) La manifestazione ha dichiarato la sua opposizione frontale al governo Renzi e alle sue misure concrete in materia di lavoro, disoccupazione, privatizzazioni

c) La manifestazione ha visto come protagonisti operai, lavoratori, disoccupati e precari del Meridione, immigrati impegnati nelle mobilitazioni europee, dipendenti pubblici. In pratica un pezzo di società, o meglio di blocco sociale antagonista, difficilmente liquidabile come marginale.

“Perché vi definite antagonisti?” ci ha chiesto una giornalista. “In realtà siete voi che avete scelto questa definizione e ci avete costruito un modello informativo” è stata la risposta “ma la definizione non ci dispiace. Rispetto all’Unione Europea costruita dalle classi dominanti siamo antagonisti”.

I contenuti politici e le caratteristiche della composizione sociale della manifestazione hanno così fatto saltare parecchi schemi precostituiti. Una prima prova sono stati i servizi giornalistici del giorno stesso e poi anche quelli di lunedì mattina che hanno segnalato in alcuni talk show proprio questo fattore. Un pezzo di società reale è sceso in piazza contro il tabù dell’Unione Europea e il coccolatissimo premier Renzi. Una manifestazione di “rottamatori di incantesimi” avevamo scritto nel nostro precedente editoriale.

Ma occorre essere onesti fino in fondo. I numeri della manifestazione di sabato sono stati più che dignitosi, in linea con quelli delle manifestazioni di questa primavera (12 aprile, 15 maggio) frutto di divaricazioni ripetute e pervicaci tra le diverse realtà dei movimenti antagonisti e d’opposizione. Ma si tratta ancora di numeri sicuramente insufficienti rispetto alla posta in gioco e alle necessità. Il che conferma che i processi di ricomposizione e mobilitazione comune sperimentati il 18 e 19 ottobre scorsi restano ancora il parametro di riferimento più efficace e includente. Aver fatto saltare quell’alleanza politica e sociale e quello schema di mobilitazione, si conferma un clamoroso errore politico, così come si è rivelato un errore politico – da parte di molte realtà - rimuovere o mettere scarsa convinzione nella manifestazione del 28 giugno che ha aperto la campagna del Controsemestre popolare.

Il corteo di sabato scorso e il percorso del Controsemestre costituiscono una occasione importante per mettere in campo mobilitazione, approfondimento, confronto sulle questioni strategiche attinenti al conflitto di classe e alla lotta politica nel nostro paese. Il primo passo da compiere era quello di rompere il tabù paralizzante della paura di dichiarare la propria opposizione e la richiesta di rottura dell’Unione Europea, un tabù sul quale rischia di indebolirsi la sinistra e di rafforzarsi la destra, anche estrema.

Questa dichiarazione di frontale alterità ai diktat di Bruxelles e Francoforte sabato è stata declinata nei termini corretti, con una composizione e una visione di classe adeguati alla partita che si è aperta.

C’è materia abbondante di riflessione per molti.

http://contropiano.org/editioriali/item/24947-28-giugno-presi-in-contropiede


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marcopa
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radisol
Illustrious Member
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Si, vabbè ...

Che certi pseudo-giornalisti che non sapevano bene di che tipo di manifestazione si trattasse ... e che magari si aspettavano i mitici "Black Blok" ... possano essere rimasti sorpresi di trovarsi di fronte dipendenti comunali, vigili del fuoco e tramvieri in divisa, Lsu della Calabria, facchini, operai dell'Ilva di Taranto, maestre d'asilo .... è senz'altro vero ... e probabilmente anche l'età media dei manifestanti, 40 e forse anche più, ha fatto vacillare chi appunto era arrivato lì magari alla ricerca compiaciuta di scontri tra pischellame vario, con forte presenza anche di ultras da stadio, e sbirri da riprendere ed enfatizzare come era invece avvenuto il 12 Aprile ...

E questa era la parte "sindacale", certo quella preponderante del corteo di sabato, gestita soprattutto dalla Usb ... ma ieri i numeri della Usb erano solo un decimo di quelli portati in piazza, allora anche insieme ai Cobas, il 18 Ottobre dell'anno scorso sempre a Roma ... non c'erano quel giorno i giornalisti ? Dov'è questa sconvolgente novità ?

Ma, al di là della parte "sindacale" del corteo, senz'altro la più interessante dal punto di vista sociale ed anche antropologico, ma come dicevo ridotta ad un decimo rispetto ad altre situazioni simili anche abbastanza recenti ... c'erano poi gli spezzoni "militanti" ( o militonti?) di tutta la galassia dei partitini comunisti esistenti, con età media ancora più alta, tutti in una logica a dir poco autoreferenziale, con almeno una bandiera se non due a testa, che tu stesso hai fatto notare non avevano proprio nulla di unitario ... e nemmeno nulla di "includente", anzi ...

E mancavano invece i movimenti sociali reali, quelli che hanno riempito le piazze romane ( e non solo romane) quasi ogni settimana da ottobre 2013 fino ad oggi ... quelli che, nel bene e nel male, fanno la differenza ... e che portano in piazza anche un sacco di giovani delle periferie, ultras compresi.

Che adesso, dalla coglionaggine e dalla impreparazione assoluta di certi pseudo-giornalisti che appunto non sapevano nemmeno che tipo di corteo andavano a visionare .... i compagnucci di Contropiano/Rete dei Comunisti, peraltro i più "settari" di tutti in quel Circo Barnum di sigle e siglette .... quelli che più di ogni altro hanno contribuito ad allontanare da sè i movimenti sociali reali ( e sabato scorso anche la parte meno politicizzata della stessa Usb) a causa delle loro pretese di "egemonia politica" da partitino autoreferenziale che non si è mai troppo allargato, in oltre 30 anni, dal territorio di Roma e dintorni .... vogliano strumentalmente ritagliarsi un ruolo positivo e di sagacia politica rispetto invece ad una iniziativa che visto il can-can con cui era stata preparata e presentata come un "inizio" quasi biblico di una poderosa stagione di lotta, se non è stato proprio un fallimento, poco ci è mancato ... mi sembra veramente un pò patetico e persino un tantino politicamente squallido ...

Del resto, da sempre, gli stalinisti di ogni risma ... e i Contropiano lo sono alla massima potenza .... non sono capaci della minima autocritica, non è una novità ... ma qui si sfiora pure la involontaria comicità ...

Io credo che la "poderosa stagione di lotta" contro il semestre Ue renziano, fatalmente ci sarà ... ma credo pure, senza offesa alcuna, che prescinderà totalmente dalla Rete dei Comunisti/Contropiano ...

Che se hanno il merito ... quando non sono del tutto ottenebrati dalla maledetta "geo-politica" come nel caso recente del Brasile .... o quando non vedono inesistenti fascisti dappertutto, come fu per i "forconi" ... di fare sul loro sito interessantissime analisi, soprattutto economiche, sulla Ue e sui suoi meccanismi ... che spesso io stesso ho ripostato su CdC ... invece poi rispetto a piazze e movimenti " in carne ed ossa" sono solo capaci di fare danni ... ed anche gravi ... persino letali ...


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