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Cosi' impediremo lo scippo dei referendum


marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8303
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Quello che segue e' la prima parte dell' editoriale di Liberazione di venerdi' 29 aprile.

Così impediremo lo scippo dei referendum
Tommaso Sodano

Ipocrisia, furbizia e indecenza sono le espressioni che vengono alla mente dopo le ultime iniziative del Governo e le dichiarazioni di Berlusconi sul nucleare e sui Referendum.
Mercoledì della scorsa settimana il Senato ha approvato un emendamento del Governo, all’interno del decreto legge “Omnibus”, con l’obiettivo dichiarato di evitare il referendum sul nucleare. Ora il testo deve essere approvato dalla Camera (senza modifiche, altrimenti tornerebbe al Senato) e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Solo a quel punto l’Ufficio centrale sui Referendum della Cassazione dovrà decidere se i quesiti referendari sono stati assorbiti o meno dalle modifiche legislative. La scadenza del decreto è il 30 maggio e quindi, anche considerando una corsia preferenziale al testo, ragionevolmente si avrà la certezza sullo svolgimento del Referendum a fine maggio, primi di giugno, dunque a pochissimi giorni dal voto.
Ma il testo dell’emendamento non è chiaro e la partita Referendum è tutta da giocare. Del resto, a dirimere i dubbi sulla effettiva volontà e strategia del Governo ci ha pensato lo stesso Berlusconi, nel corso del vertice italo-francese, dichiarando che «la decisione di una moratoria sul nucleare è stata presa anche per permettere all’opinione pubblica di tranquillizzarsi : un referendum ora porterebbe ad uno stop per anni del nucleare in Italia».
Dunque, sondaggi alla mano, si vuole evitare l’espressione popolare sabotando i Referendum. Berlusconi ha detto testualmente che «se andassimo oggi a quel referendum, il nucleare in Italia non sarebbe possibile per molti anni a venire. Il governo quindi, responsabilmente, ha ritenuto di introdurre questa moratoria per far sì che si chiarisca la situazione giapponese e magari, dopo un anno o due, si possa ritornare ad avere un’opinione pubblica consapevole della necessità di tornare all’energia nucleare»: un vero attacco alla democrazia e alla libera espressione della volontà popolare, a cui strumentalmente si rifà spesso il Cavaliere.
Davanti a tale arroganza e spregio delle regole democratiche bisogna mantenere alta l’attenzione e continuare la campagna referendaria, intrecciandola con le elezioni amministrative per chiedere con forza il mantenimento dei quesiti referendari non essendo stato assorbito, nel testo approvato, lo spirito di quei quesiti: un no netto e chiaro al ritorno del nucleare nel nostro Paese.

Fonte www.liberazione.it


Citazione
fix
 fix
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 44
 

IO non so'
Ma un referendum non impone di subito una decisione sul quesito da decidere, e al 50% + 1 degli avente diritto di voto se hanno votato,
rende il referendum valido, e la maggiornaza dei voti determina un si o un no?
Questa e' legge. Legge di uno stato che e' il popolo.

Perche' ora dicono che un referendum e' solo un sondaggio
di cui il governo ne terra' conto e vedra' se fare o non fare?

E perche' poi un referendum se fatto con questa prassi
puo' essee invalidato qual' ora un governo ne voti a maggioranza contro?

E perche', avendo posto piu' di 500.000 firme, i referendum
rimangono fermi e non vengono posti al voto?

L' italia o meglio , i partiti, dovrebbero fare politica e gestire il paese a suon di referendum, cosi gli italiani determinano come e i politici
almeno fanno qualcosa di concreto che rispecchia il vero della scelta della gente.

Molte cose sarebbero definitivamente ferme.
.


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