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E' guerra alla banconota

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pascu
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Se vuoi mescolare Parmalat con le banche centrali fai pure...non serve a nulla, ma se ti fa piacere... e per quanto riguarda Parmalat c'erano tanti segnali che si trattava di un'azienda con problemi.

Proprio casi come quello dimostrano che le fantasie sul signoraggio sono solo cretinate, perchè certe bugie nascoste dalla contabilità falsa hanno le gambe corte... Le conseguenze economiche di un certo sistema, se fosse quello descritto, si farebbero sentire e farebbero venire a galla il sistema, se esistesse. Figuriamoci in 200 anni con tutti i cambiamenti politici ecc che ci sono stati: nessuno ha svelato un segreto che farebbe arricchire

Purtroppo la soluzione di stampare moneta per risolvere ogni problema si sa bene che non funziona e non regge alla prova dei fatti, come si sa bene che la banca centrale non gestisce l'economia, ma solo la politica monetaria

Il rsto sono solo illusioni per gli allocchi, che forse tra 200 anni continueranno a illudersi allo stesso modo


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Ezechiele
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Certo che c'erano segni che qualcosa non andava in Parmalat, infatti quelle opere pie che sono le Banche hanno pensato bene di alleggerire il loro portafogli titoli riversando la carta straccia delle obbligazioni sugli ignari clienti.
E chi doveva svelare il trucco: i politici ovvero i "camerieri dei banchieri"?

Henry Ford, ovviamente uno che non ne saperva nulla di economia, disse:
«È un bene che gli abitanti della nazione non capiscano abbastanza il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo facessero, credo che ci sarebbe una rivoluzione prima di domattina».

Ovviamente un'altro incompetente analizza i bilanci delle banche:
http://www.disinformazione.it/misterideibilanci.htm

A proposito di «moltiplicatore del sistema bancario» o anche «l’espansione multipla dei depositi bancari». Le parole di due famosissimi incompetenti:il premio Nobel Paul A. Samuelson e William D. Nordhaus.
"Prendiamo ora in considerazione il più misterioso aspetto della mone­ta e del credito, e cioè il cosiddetto processo di «espansione multipla dei depositi bancari». Forse avrete sentito dire che le banche, in qual­che modo incomprensibile, creano moneta dal nulla. In realtà, la crea­zione di depositi bancari non ha alcunché di mistico: si può seguire passo passo ciò che accade alla contabilità delle banche. La vera spie­gazione della creazione dei depositi è semplice; ciò che è difficile ca­pire sono le false spiegazioni che circolano ancora.
Secondo queste false spiegazioni, gli amministratori di una banca or­dinaria riescono, come se le loro penne fossero bacchette magiche, a prestare parecchie lire per ciascuna che essi ricevono in deposito. Non c'è da stupirsi se i banchieri del mondo reale si infuriano quando si sentono attribuire poteri del genere. Magari li avessero! Come ognuno di loro sa bene, non si possono investire soldi che non si hanno; e i sol­di investiti nell'acquisto di un titolo o nella concessione di un prestito lasciano la banca. Perciò i banchieri abbracciano spesso la tesi opposta, sostenendo che il sistema bancario non può creare moneta (e in realtà non la crea). Dicono: «Dopo tutto, possiamo investire soltanto ciò che ci viene affidato. Noi non creiamo alcunché: ci limitiamo soltanto a trovare sbocchi per il risparmio della collettività». I banchieri che sostengono questa tesi sbagliano; si sono lasciati intrappolare dall'errore di composizione: ciò che è vero per ciascuno non è, per ciò soltanto, vero per tutti. La verità è che il sistema bancario, nel suo insieme, può fare ciò che una piccola banca non può fare: può espandere il volume dei prestiti, e così la moneta bancaria, di parecchie volte rispetto alle nuove riserve create a questo scopo, anche se ogni piccola banca presta sempre soltanto una frazione dei suoi depositi. Alla domanda fondamentale rispondiamo quindi in senso affermativo: sì, il sistema bancario e il pubblico creano realmente, insieme. circa 10 lire di depositi bancari per ogni nuova lira di riserve create per le banche. "

Altri incompetenti parlano:
"Essenzialmente, l'attuale creazione di denaro ex nihilo operata dal sistema bancario è identica alla creazione di
moneta da parte di falsari. In concreto, i risultati sono gli stessi. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne
traggono profitto" (Maurice Allais, La crise mondiale aujourd'hui, Parigi 1991).
Come ha scritto uno che il trucco lo ha praticato: "solo a posteriori l'osservazione del bilancio di ogni banca fa'
apparire che essa ha trasformato certi depositi in certi crediti. Mentre il processo fondamentale [del funzionamento
bancario] è esattamente inverso: le banche prese nel loro insieme creano dei crediti, che solo in seguito alimentano con
le masse monetarie e semi-monetarie [col flusso degli interessi lucrati sul denaro ex nihilo]". Il sincero esperto in
questione è Jean-Yves Haberer, ispettore alle finanze del governo francese, segretario di Stato (1986-88), e presidente
esecutivo del Crédit Lyonnais (Haberer, Monnaie et politique, Parigi, 1996, p.240)."


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pascu
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Ford devi contestualizzarlo se vuoi capire davvero perchè un secolo fa ha detto sciocchezze. Se conoscessi la storia delle banche USA sapresti perchè non ha nessuna credibilità e che anche se l'avesse avuta ormai è acqua passata

D'altro canto oltre un secolo fa negli USA se ne sono dette tante contro le banche e i banchieri. Se solo chi strumentalizza questi pezzi di storia dell'economia monetaria e bancaria conoscesse la materia... da una parte se fosse onesto capirebbe da solo che sono frasi che non meritano di essere citate come, in medicina, non si considerano attuali le cure praticate 200 anni fa; dall'altra i disonesti potrebbero trarre molti spunti per dire sciocchezze, se solo conoscessero la materia

In questo caso sapresti anche come il sistema bancario americano sia stato molto diverso da quello europeo e da quello canadese e quanto questa diversità, imposta da pregiudizi che si spiegano solo conoscendo le peculiarità della storia economica americana, siano stati un elemento di fragilità per il sistema economico americano

Samuelson lo conosco bene. E' chiarissimo e dice il contrario di quel che sostengono molti ciarlatani che si occupano di riserva frazionaria. C'è anche scritto nel testo che hai citato che è identico a quello che conosco io, che ho letto in una versione precedente del suo testo di economia diffuso in tutto il mondo. Purtroppo hai citato solo un pezzo. Nel resto spiega per filo e per segno come stanno le cose. E si dice il contrario di quanto affermano i ciarlatani che si occupano di riserva frazionaria. Si fanno le scritture contabili, si va oltre grossolani ragionamenti di tipo qualitativo. Si dimostra con i dati e si dice a chiare lettere che le banche prestano parte dei soldi che raccolgono e non prestano ciò che non hanno.

Si spiega che il sistema del moltiplicatore monetario funziona a livello di sistema bancario e non di singola banca. Esattamente il contrari odi quanto dicono molti ciarlatani che, in malafede o per ignoranza, si occupano di riserva frazionaria sparandola grossa, senza fornire alcuna prova che le cose nella realtà (e non nelle loro teorie errate) stanno davvero in un certo modo.

E quanto dice Samuelson (contenuto nelle frasi che hai riportato) spiega in ogni caso il perchè molti non hanno le idee chiare su quanto accade, benchè rivestano ruoli importanti in banche e istituzioni finanziarie

Dopo aver premesso lungamente cosa non succede e quali sono gli errori comuni (evidentemente se tanto spazio viene dedicato al tema significa che gli errori sono assai diffusi, come dimostrano i ciarlatani che si occupano di riserva frazioanria e signoraggio), Samuelson passa poi a dire come stanno le cose

Il gironalista Ori citava un ministro, Donat Cattin, famoso per aver detto, qualche tempo prima di morire che occorreva consolidare il debito pubblico. Si è fatto ridere dietro da mezza Italia. L'altra se l'è fatta addosso temendo il consolidamento del debito pubblico. In realtà nessuno ha creduto a una parola di quel che disse allora il ministro Donat Cattin

Quanto al testo del giornalista mi sa che avrebbe avuto bisogno di qualche ripetizione di contabilità

Nel passivo dei bilanci figurano, infatti, delle voci che non possono essere considerate "perdite" e neppure "spese"

Perdite e spese di solito non stanno nel passivo (dello stato patrimoniale), ma nel conto economico. In ogni caso i costi stanno in dare, mentre il passivo è in avere... ne avessa azzeccata una!

è il caso, per esempio, di quegli accantonamenti effettuati a fronte di presunte, possibili ed eventuali perdite. Queste somme, quasi sempre rilevantissime, possono essere, tutto al più, considerate delle vere e proprie riserve (tassate, tra l'altro, soltanto in parte); al minimo, veri e propri incrementi del patrimonio.

Contabilità creativa... almeno si fosse deciso cosa dovevano essere... e poi non sa che gli accantonamenti sono accantonamenti alla riserva XY... anche qui l'ignoranza la fa da padrona

Insomma, il solito minestrone in cui il solito individuo che sa poco di ciò di cui scrive mescola di tutto, confidando nell'ingenuità di chi legge, che non sa cosa sia la contabilità e si rinfranca sapendo che c'è qualcosa di poco pulito

E' l'economia del minestrone... tutto insieme, tutto mescolato, legami fantasiosi, somme di mele e pere... quel che conta davvero è poter gridare alla truffa e al complotto. Il resto sono dettagli.


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Ezechiele
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Niente da dire sulle altre due citazioni. Che so un "siamo sicuri che abbiano detto una cosa del genere". Dovrebbe essere facile essendo assolutamente incompetenti per definizione (nobel economia e presidente di banca).
Su che ce la fai!


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pascu
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Divertiti da solo, se questo è il tuo scopo...tre paroline prese qui e là e si può dire tutto quel che si vuole... a cominciare da un sacco di cavolate... se si vuol capire davvero qualcosa non serve una cultura da settimana enigmistica. Le citazioni tolte dal contesto vanno bene per fare qualche chiacchiera sull'ascensore o dire un sacco di banalità, cosa che ti riesce assai bene

Come già detto, ricordati di quel che leggi. Tra vent'anni ne riparliamo e vedrai che chi scrive cavolate sul signoraggio continuerà a cercare un modo per gestire le proprie frustrazioni


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Ezechiele
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C.V.D.
Quando non riesci ad usare la solita banale scusa dell'incompetenza dell'interlocutore non rispondi o fai, malamente, lo spiritoso.
Quelle due frasi non vanno contestualizzate anche perche' sono estremamente chiare e difficilmente interpretabile in altro modo in qualsiasi contesto tu le inserisca.

Chiudiamola qui veramente e poi sicuramente tra 20 anni non si parlera' di questo perche' da molto tempo sara' vietato dire alcunche' di diverso dal "verbo" ufficiale.

Un consiglio per finire, giusto per rilassarsi tra un libro di economia e un altro, leggiti "1984" di Orwell.


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pascu
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Un consiglio per finire, giusto per rilassarsi tra un libro di economia e un altro, leggiti "1984" di Orwell.

Mi sa che tu abbia qualche difficoltà a distinguere realtà da fantasia.

Non c'è alcun bisogno di essere spiritosi per rispondere alle sciocchezze che si trovano in rete e che possono interessare solo chi non conosce la materia.
Essere spiritosi può servire a far capire alle persone intelligenti che stanno dicendo castronerie molto grandi

Per il resto basta conoscere l'economia e si evita di scrivere banalità e cose false. Tra 20 anni le cretinate che si leggono sul signoraggio e sulla finanza resteranno tali. E' solo una perdita di tempo occuparsi di questi argomenti del tutto irrilevanti se non per qualche allocco troppo ignorante per sapere che le frasi -che anche non contestualizzate non dicono assolutamente nulla di preciso, ma solo concetti generici che possono andare bene in mille circostanze- vanno capite, inserite nel contesto, messe in bocca a chi le ha dette.

Di solito chi ha un minimo di cultura e di intelligenza sa bene che tirare fuori dal contasto le frasi è un giochino da persone ignoranti e in mala fede.

Come anche citare di alcuni autori solo i pezzi che interessano (vedi la citazione di Samuelson e Nordhaus)

PS: visti gli auguri di inizio anno di www.signoraggio.com (vedi http://www.signoraggio.com/signoraggio_auguricapodanno2007.html )
fore è la volta buona che cessa questo inutile tormentone sull'aria fritta che è il signoraggio


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Ezechiele
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....come pure continuare a vedere la realta' con le fette di salame davanti agli occhi

"Come anche citare di alcuni autori solo i pezzi che interessano". Infatti sarebbe meglio citare passi che non c'entrano nulla con l'argomento.

Un ultimo saluto da "allocco troppo ignorante "" ignoranti e in mala fede".


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sandropascucci
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ma uno che si firma PASCU che credibilità puo' avere?

e non parlo di TITOLI perché sicuramente è LAUREATO e
(al 90%) con lode. Ci scommetto perché la lezioncina
banca-buona e società consumistica-cattiva
(perché non consuma abbastanza) l'ha imparata benissimo
e la lode gli spetta di diritto.

Io parlo di credibilità sulla propria SALUTE MENTALE.

No, non sto offendendo gratuitamente...
'sto proprio invitando TUTTI ad analizzare CHI parla e COME parla.

Una persona che NON HA UN NOME (ma sai.. la privacy, blablabla...)
e che ne prende un altro (e guarda caso la scelta è caduta sul mio nome)
è una persona che ha PROBLEMI.

Poco male, ognuno ha problemi anche gravi
ma il fatto è che questo tomo vieni qui a SFOGARSI
e lo fa in maniera STUPIDA.

Non stupida perché non ha la mia stessa idea, ci mancherebbe!
ma stupida perché NON INTELLIGENTE,
nel senso di mancanza di logica
(non parliamo di ETICA e MORALE!! non è il caso!)

Leggiamo insieme:
"Ford devi contestualizzarlo se vuoi capire davvero perchè un secolo fa ha detto sciocchezze. Se conoscessi la storia delle banche USA sapresti perchè non ha nessuna credibilità e che anche se l'avesse avuta ormai è acqua passata"

Come dire: "non ammetterò MAI quello che non ho già IN ZUCCA!"

Come dire: "no, non è giorno e se anche fosse giorno è in corso un'eclissi"

Questo è già stato etichettato e si chiama ESSERE PREVENUTI.

Mai ammetterà che il sistema bancario è una truffa. MAI.

Voi che leggete capite la parola MAI?

MAI vuol dire che il giorno in cui la Guardia di Finanza trascinerà via un banchiere in manette il tipo qui dirà "ah si ma è una mela marcia, capita!" e quando la GdF arresterà TUTTI i banchieri del mondo lui dirà "Si però..."

Perché è questo quello che sanno fare questi personaggi:
arroccarsi su monti imprendibili e morire pazzi.

ps:
caro idiota, rileggiti ciò che linki perché è evidente che non hai capito che il mio impegno sarà centuplicato nel 2007. Il tuo bisogno estremo di tornare alla tranquillità ti ha fatto leggere B quello che era scritto A.

povero fesso!

sandro

________________________________
sandropascucci : www.signoraggio.com


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pascu
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....come pure continuare a vedere la realta' con le fette di salame davanti agli occhi

meglio vedere la realtà che fantasticare a occhi aperti. Ma si può sempre sbagliare. Per cui cambierò idea volentieri quando porterai le prove a sostegno delle teorie inventate da qualche personaggio fantasioso che vede complotti anche quando fa pipì e sogna mondi in cui la guardia di finanza mette in galera i banchieri, dimenticando che finora il solo condannato a pagare è stato un professiore di diritto della prestigiosissima università di Harvard (o forse era un'irrilevante università di provincia?) che aveva la pretesa di dare lezioni di economia anche se nei suoi scritti non ce n'è proprio traccia

Per gli 87 euro hanno mandato in avanscoperta un altro, sostenuto da un avvocato che -casualmente- ha lo stesso cognome del professore di diritto. E il poverino è stato condannato a pagare: un migliaio di euro per togliersi lo sfizio (per conto terzi, probabilmente) di fare causa alla Banca d'Italia (che non è neppure entrata nel merito della questione) e perdere definitivamente (sentenza della Cassazione)

Peccato che certa gente non abbia lo stesso coraggio e la stessa abnegazione del professore che non è riuscito a ottenere neppure 87 euro (e nonostante questo i suoi ignoarnti allievi pensano di mettere in galera i banchieri: davvero divertente!!) e peccato che qualche avvocato non li usi come prestanome per avviare una causa contro le banche e i banchieri. Peccato perchè andare davanti a un tribunale è sempre un fatto positivo, quando si crede di avere diritti lesi

Se solo certa gente conoscesse l'economia capirebbe che certe fantasie resteranno tali per sempre e userebbe meglio la propria fantasia

Bello fantasticare.... la realtà però è diversa come sanno i tanti che riempono i siti e i forum di poveri contenuti pieni di errori e non hanno il coraggio di andare nei tribunali (o se lo fanno non ci fanno sapere com'è andata a finire) a denunciare le truffe che essi vedono e che nella realtà esistono solo nelle loro menti. Così si scoprirebbe chi inventa frottole e chi no

Quanto al signore che scrive sopra è un vero onore che certe parole provengano da una persona amatissima da tutti gli utenti di wikipedia e che ha un lungo passato di ottime relazioni e di amorevoli disussioni con gente che non vede l'ora di chiamarlo nel proprio forum che grazie alui diventa + interessante, perchè è un vero esempio di tolleranza e capacità di discutere serenamente con gli altri (Beppe Grillo, Daniele Luttazzi, Jacopo Fo, tra gli altri ne sanno qualcosa, ma anche nel sito luogocomune.net si sono accorti di che pasta è fatto e Beppe Grillo nel suo famoso blog -uno dei + letti al mondo- ha anche pubblicato nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di questo signore affinchè le migliaia di visitatori del suo blog potessero mettersi in contatto con questo grazioso personaggio comunicandogli l'affetto e l'ammirazione che provano nei suoi confronti).

Se lui mi accusa di qualcosa, ne sono davvero onorato, perchè è bello essere messi sullo stesso piano di Grillo, Luttazzi e tanti altri


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Ezechiele
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Signor Pascucci, se permette mi arrogo il diritto di darle un consiglio. Io eviterei di aggredire ed offedere chicchessia anche perche' cosi' facendo offre il fianco alla classica scusa. Non parlo con i maleducati. Se poi e' lo stesso interlocutore a comportarsi male ed ad offendere, motivo in piu' per non abbassarsi al suo livello.

Tornando a noi pascu, io sono assolutamente garantista. Pero' non mi venite a dire che il mercato bancario-finanziaro e' la terra dell'etica e della trasparenza. Come pure credere ciecamente ai bilanci delle aziende puo' portare a trovarsi con una mano davanti ed una di dietro (Parmalat docet) a meno che tu non sia un grande istituto-societa' di gestione che, quando sente puzza di bruciato, non solo non si mette a gridare allo scandalo denunciando la societa' insolvente, ma scarica sugli ultimi (i suoi clienti, il suo "partimonio") la bomba ad orologeria che quando scoppia non le sporca nemmeno i vestiti.
Anche Galileo quando disse che era la Terra a girare intorno al Sole venne preso per pazzo perche' i dotti del tempo dicevano: fesso guarda il cielo, non vedi che il Sole si muove, e' palese e davanti agli occhi di tutti; il sole si muove e la terra e' ferma...i conti tornano.


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pascu
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Io non credo che tutto sia trasparente o che non ci sia alcun rischio di scoprire che una banca o un banchiere (o anche tutti) sono disonesti.

Se domani scoprissi che tutte le banche commettono reati non mi stupirei. Ma non perchè so che lo fanno. Non mi stupirei perchè così come c'è stato Parmalat ci possono essere -almeno in teoria- banche e imprese non bancarie che commettono reati, fanno falsi per nascondere la realtà.

Non si può escludere che succeda e chi pensa che questo accada veramente non ha che da rivolgersi alla procura delle Repubblica + vicina

Di qui a credere che chi emette moneta crea reddito ce ne passa... quello è un errore banale che solo gente che non sa di cosa parla o che crede a Babbo Natale può commettere.

Ma siccome al di là delle definizioni, della contabilità e di tutto ciò che è in qualche modo teorico, ci sarebbero (se fosse vero che emettere moneta vuol dire creare reddito) i soldi, cioè il reddito, basta dimostrare che questo esiste davvero affinchè tutte le teorie e le definizioni siano cancellate dalla realtà

Si può discutere di contabilità per 100 anni. Ma le registrazioni contabili non fanno esistere quel che non c'è nè scomparire quel che c'è.
Se un reddito non esiste non lo si crea cambiando a piacimento le regole della contabilità. Se esiste non scompare perchè non lo si registra

Per cui se si dimostra che il reddito esiste e che qualcuno se lo mette in tasca il problema è risolto. Bisogna trovare i soldi. Le prove. Che sono assai + serie e credibili di qualsiasi deduzione e di qualsiasi giochetto che chiama in causa le definizioni e le registrazioni contabili


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Ezechiele
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"Ma le registrazioni contabili non fanno esistere quel che non c'è nè scomparire quel che c'è"...ma che dici, sono proprio le registrazioni contabili false che permettono di nascondere quel che c'e' e far apparire quello che non c'e' come nel caso di Parmalat o della Enron.

I soldi...ci sono mille modi, volendo, per far sparire i soldi, sopratutto se hai la sede in un paradiso fiscale delle Cayman.


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pascu
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Se qualcosa è possibile non vuol dire che succede davvero. La possibilità di un fatto non è la prova del fatto.

E poi si parla di redditi presunti generati da tutte le banche centrali nei loro rispettivi paesi. Non occorre andare a cercare il denaro solo alle Cayman. Quella potrebbe essere la destinazione finale.


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Ezechiele
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Amen.


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