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Eredità offshore e villa alle Bermuda per Marina Berlusconi


helios
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L’Espresso: “Eredità offshore e villa alle Bermuda per Marina Berlusconi”
Anticipazione del settimanale: nel 1990, il giorno prima del matrimonio con Veronica Lario, il Cavaliere creò - tramite l'avvocato David Mills - due "trust" nei paradisi fiscali per i figli avuti dal primo matrimonio
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 15 agosto 2013

Un patrimonio nei paradisi fiscali ‘confezionato’ per lei dall’avvocato Mills su cui far convergere il ‘nero’ di Mediaset. Questa la rivelazione dell’Espresso su Marina Berlusconi, promogenita di Silvio, delfino designato delle aziende di famiglia e – pur rinunciataria – del partito del Cavaliere. Le società e i conti, compresa una villa alle Bermuda – scrive il settimanale – sarebbero state intestate a Marina il 14 dicembre del 1990. E’ il giorno prima delle seconde nozze di Berlusconi con Veronica Lario, e il ‘pacchetto’ serve a evitare problemi di successione tra i figli e la seconda moglie. Ecco allora che l’avvocato David Mills – non a caso le carte sono emerse con il processo Mediaset – crea due “trust” per Marina e Piersilvio.

Così lo stesso Mills descriveva la cosa nel 2004: “Lo scopo era destinare una parte del patrimonio privato di Silvio Berlusconi ai figli del suo primo matrimonio: mi si chiedeva di costruire due veicoli societari per i diritti televisivi e destinare i profitti a Marina e Piersilvio. E si voleva che questa struttura rimanesse riservata”. Il trust della primogenita si chiama ‘Muesta’ e sull’atto costitutivo c’è la firma della stessa Marina. Ma per la procura di Milano – che ha chiesto l’archiviazione della donna nel procedimento Mediaset – a gestire i soldi è sempre stato il padre. Solo il vero proprietario del denaro, argomenta del resto l’Espresso, poteva destinarne una parte a Marina e Piersilvio.

La stessa Marina, scrive ancora il settimanale, avrebbe poi almeno una società offshore. Si chiama Bridgestone Properties Limited. Ai magistrati che gli chiedono conto della società Mills ammette nel 2003: “Bridgestone Limited è la società che aveva acquistato la villa di Silvio Berlusconi alle Bermuda e un’imbarcazione. So che la società apparteneva a Marina Berlusconi. E ne ho avuto conferma quando ho consegnato le carte di Bridgestone all’avvocato Maurizio Cohen di Montecarlo, che mi disse che le avrebbe consegnate a Marina Berlusconi». Nel 2004 Maurizio Cohen conferma tutto: “Ricordo di aver ricevuto nel 1999 o 2000, mi sembra dall’avvocato Mills, il dossier concernente la proprietà Blue Horizons (il nome della villa, ndr)”. A chi appartiene la villa? “Marina Berlusconi ha il godimento esclusivo della proprietà e lei stessa mi ha indicato che è registrata come proprietaria nei registri fondiari delle Bermuda. Mi ha detto che ne è diventata proprietaria per donazione».

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/15/lespresso-eredita-offshore-e-villa-alle-bermuda-per-marina-berlusconi/685081/

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Marina Berlusconi erediterà la guida di Forza Italia? Lei lo ha smentito. Ma un articolo de "l'Espresso" nel numero in edicola da giovedì ricostruisce come la primogenita abbia già ereditato dal padre la passione per le società offshore. Dalle carte del processo Mediaset salta fuori che a lei è stata intestata una parte di quel tesoro nascosto all'estero che è alla base della condanna definitiva per frode fiscale del miliardario di Arcore.

La traccia più vistosa porta a una villa da sogno alle Bermuda, frequentata più volte dall'ex premier e da sua figlia. I documenti ora pubblici, confermati dalle ammissioni di due avvocati internazionali del gruppo Fininvest-Mediaset, descrivono quella residenza caraibica come un regalo «riservato» di papà Silvio alla sua primogenita, indicata come la vera proprietaria, dietro lo schermo di una delle tante offshore.

La storia comincia il 15 dicembre 1990, quando Silvio Berlusconi sposa l'attrice Veronica Lario. Per Marina e Piersilvio Berlusconi, nati dal primo matrimonio, le seconde nozze del padre creano un problema: fino a quel giorno sapevano di dover dividere eventuali lasciti, dalle donazioni presenti all'eredità futura, con gli altri tre figli che Silvio aveva già avuto da Veronica, ma da quel 15 dicembre una fetta di torta spetta alla nuova moglie. Dunque, come evitare malumori tra le due famiglie? Secondo le carte del processo Mediaset, Silvio Berlusconi ha risolto tutto alla vigilia delle nozze, affidando il caso a un avvocato inglese, David Mills. Proprio lui, il mago dell'evasione internazionale, che nel 2004 ha descritto l'incarico ottenuto dal Cavaliere: «Lo scopo era destinare una parte del patrimonio privato di Silvio Berlusconi ai figli del suo primo matrimonio: mi si chiedeva di costruire due veicoli societari per i diritti televisivi e destinare i profitti a Marina e Piersilvio. E si voleva che questa struttura rimanesse riservata».

L'ammissione di Mills è una conferma dell'accusa, perché solo il vero padrone di un tesoro offshore può chiedere di intestarne una parte ai figli. Fatto sta che l'avvocato crea davvero «due trust» (società fiduciarie, che servono appunto a nascondere i veri proprietari) nel paradiso fiscale di Guernsey: quello della primogenita si chiama "Muesta". Sull'atto costitutivo, stipulato a Londra nello studio Mills, c'è la firma di Marina Berlusconi, sopra una data che parla da sola: 14 dicembre 1990, vigilia del matrimonio tra Silvio e Veronica.

Quei due trust, che Mills aveva tenuto nascosti ai pm di Tangentopoli insieme ad altre offshore segretissime, sono stati scoperti solo con il nuovo processo Mediaset. Quando ha potuto analizzare i conti esteri, la stessa Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione di ogni accusa per Marina e Piersilvio Berlusconi: i due trust erano intestati a loro, ma come «meri prestanome», perché in realtà è il padre che ha continuato a gestire tutti i soldi.

Non solo. Marina Berlusconi ha almeno una offshore con un vero patrimonio estero. Si chiama Bridgestone Properties Limited ed è una delle società costruite proprio da Mills, tra gli anni '80 e '90, per nascondere il nero creato dalla Fininvest. Nel 2003 i magistrati scoprono che Mills, sette anni prima, aveva sottratto alle perquisizioni le carte delle offshore più segrete, tra cui la Bridgestone. Scoperto il depistaggio, i pm gli chiedono a chi appartiene. A quel punto Mills ammette: «Bridgestone Limited è la società che aveva acquistato la villa di Silvio Berlusconi alle Bermuda e un'imbarcazione. So che la società apparteneva a Marina Berlusconi. E ne ho avuto conferma quando ho consegnato le carte di Bridgestone all'avvocato Maurizio Cohen di Montecarlo, che mi disse che le avrebbe consegnate a Marina Berlusconi».

La villa si chiama Blue Horizons: Marina ne figurava come semplice inquilina, stando alla versione scritta nei contratti esteri da lei firmati nel 2002 e 2003. Nel 2004 però i pm interrogano anche il suo avvocato Maurizio Cohen, che conferma tutto: «Ricordo di aver ricevuto nel 1999 o 2000, mi sembra dall'avvocato Mills, il dossier concernente la proprietà Blue Horizons, che è una villa alle Bermuda». E a chi appartiene quella villa? Cohen, in francese, risponde sicuro: «Marina Berlusconi ha il godimento esclusivo della proprietà e lei stessa mi ha indicato che è registrata come proprietaria nei registri fondiari delle Bermuda. Mi ha detto che ne è diventata proprietaria per donazione».

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/anche-marina-ha-i-soldi-offshore/2213221


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Anonymous
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cheppppallleeeee 😆


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helios
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cheppppallleeeee 😆

eh si, il nero di mediaset fa venire le palle 8)


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fabiodellalazio
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Sarà come lo scoop sul resort di Grillo?


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helios
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Sarà come lo scoop sul resort di Grillo?

sarà invece che non si vuole leggere?

Dalle carte del processo Mediaset salta fuori che a lei è stata intestata una parte di quel tesoro nascosto all'esteroche è alla base della condanna definitiva per frode fiscale del miliardario di Arcore.

e che cosa ha a che fare il resort di Grillo?


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