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Fattoquotidiano-Se scrivi dell' inchiesta l'Eni ti leva la pubblicità


marcopa
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Se scrivi dell’inchiesta l’Eni ti leva la pubblicità
Dopo l’articolo sui beneficiari finali del miliardo pagato al governo nigeriano, il gruppo cancella 20 mila euro di inserzioni sul “Fatto”| 24 gennaio 2017
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Domenica 15 gennaio il Fatto Quotidiano ha pubblicato l’articolo “Tangenti Eni Nigeria – Jet, Cadillac e contanti: ecco chi ha preso il miliardo”, a firma di Stefano Feltri e Carlo Tecce. Subito dopo, Eni ha deciso di cancellare una campagna di inserzioni già pianificata per circa 20.000 euro sul Fatto Quotidiano.

L’articolo dava conto di due documenti, entrambi contenuti negli atti depositati per l’inchiesta della Procura di Milano per corruzione internazionale che i pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro hanno chiuso il 22 dicembre. L’inchiesta riguarda il pagamento di 1,092 miliardi di dollari al governo nigeriano per lo sfruttamento del giacimento Opl245 in Nigeria. Quei soldi, secondo l’accusa dei pm milanesi, hanno alimentato una corruzione internazionale. Il primo documento rivelato dal Fatto era la ricostruzione a cura di Banca d’Italia e delle autorità finanziarie di Stati Uniti e Gran Bretagna sui beneficiari ultimi del pagamento: non un solo centesimo di quel miliardo è finito al popolo nigeriano.

L’intera somma è andata a prestanome dell’allora presidente nigeriano Goodluck Jonathan e a soggetti riconducibili a un ex ministro del Petrolio, Dan Etete, che aveva assegnato la concessione del giacimento Opl245 alla società Malabu, di cui è considerato il proprietario occulto. Il secondo documento riguardava le conclusioni dell’indagine interna che Eni aveva affidato agli avvocati americani della Pepper Hamilton: da lì si scopre che fin dal 2007 l’Eni sapeva che dietro la Malabu c’era proprio Etete. L’azienda sapeva anche che il governo avrebbe versato l’intero corrispettivo per l’Opl245 alla Malabu, facendo da intermediario (in cambio di tangenti, per i pm).

Nessun giornale italiano ha ripreso le notizie pubblicate dal Fatto. Ieri, invece, l’agenzia Ansa e tutti i principali siti di informazione hanno dato immediato risalto a un comunicato stampa diffuso dall’Eni: “Eni e il governo della Nigeria rafforzano la cooperazione nel settore dell’energia”. Nel comunicato non si accenna all’inchiesta per tangenti sulle quali indaga anche una commissione di inchiesta parlamentare nigeriana sui crimini economici e finanziari.


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marcopa
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41,7 milioni a giornali e tv per difendere la propria immagine
Come farsi tanti amici nei media. Il Cane a sei zampe è tra i maggiori investitori pubblicitari ma di solito promuove il marchio, non prodotti specifici

Questo articolo del Fatto è accessibile sul web solo agli abbonati. Al suo interno c'e' una tabella

Chi riceve i soldi degli spot Eni

Totale investimenti 41.700.000 euro

Publitalia 11,6% 4.800.000 euro

Rai 6,9% 2.900.000 euro

Rcs 9,8% 4.100.000 euro

Manzoni 7,7% 3.200.000 euro

Google 6,0% 2.500.000 euro

Sole24ore 5,3% 2.200.000 euro

Piemme 3,8% 1.600.000 euro

Cairo 1,1% 500.000 euro

Mediamond 3,3% 1.400.000 euro

In totale le principali concessionarie elencate nelle righe precedenti ricevono

il 55,5% della pubblicità Eni, pari 23.200.000 euro


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MarioG
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Hanno fatto bene!
Dopotutto chi investe in pubblicita' e' padrone di cio' che investe, o no?
Ma a parte questo, la cosa importante e' un'altra.
La magistratura italiana credo sia l'unica magistratura nazionale che persegue le imprese nazionali per corruzione internazionale. Questo perche' e' a servizio extra-nazionale. Come ben noto a partire da "mani pulite" in poi.
Che sia la magistratura nigeriana a indagare sui propri funzionari corrotti!
Invece no! Arriva il solito pm milanese, come ai bei tempi della liquidazione della cosiddetta prima repubblica. Sempre di "liquidazione" si tratta, in fin dei conti.


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marcopa
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1) L' Eni ha sempre una proprieta' pubblica, quindi dovrebbe avere un comportamento esemplare.

2) L' Eni fin dalla sua fondazione ha avuto un grande impegno a condizionare l' informazione. Investe molto in pubblicita', allo scopo di condizionare l' informazione che finanzia, ed anche in altri modi. Ha avuto persino un quotidiano, Il giorno di Milano.

3) L' influenza dell' Eni sull' informazione incide molto sia nelle notizie sull' energia sia nelle notizie di politica estera. Il condizionamento non dimentica la stampa di sinistra. C'e' un libro della giornalista Sabina Morandi che racconta come Liberazione giornale del prc le censurava con il direttore Sansonetti le notizie sull' Eni. Molta della poca pubblicita' del manifesto e' dell' Eni.


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Non vedo perchè la gente deve ricorrere al'eni è una cosa molto facile da boicottare. I lubrificati che si comprano nei benzinai sono cari e salati e andando in qualunque supermercato hai roba pari specifiche e meno costosa.
I carburanti si comprano anche da altre parti,bè .....Ah dimenticavo,le bombole dell'ENI per i fornelli hanno l'attacco differente con quel regolatore a sgancio rapido,cosicchè se resti senza gas il sabato mangi freddo anche la domenica.

io posso vivere senza l'eni


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@ MarioG: chi investe non è solo proprietario di ciò che investe ma lo diventa evidentemente anche del destinatario dell'investimento.
Il che evidenzia quanto sia pretestuosa la polemica di FQ, basata sulla doppia morale tipica del sinistrato. Il quale, insieme a FQ prima esalta le virtù del libero mercato a cui aderire è obbligatorio e i destini magnifici e progressivi che garantisce a tutti noi, ma poi urla e strepita quando le conseguenze di ciò che idolatra lo vanno a colpire in prima persona.
Giornali "di sinistra": primi responsabili dell'idiotizzazione di massa e dell'aver reso impraticabile persino il concetto stesso di sinistra.


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MarioG
Famed Member
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1) L' Eni ha sempre una proprieta' pubblica, quindi dovrebbe avere un comportamento esemplare.

Capisco che questo discorso lo possa fare un Travaglio o un Grillo. Non ci si metta anche lei...

Non e' la prima volta che la magistratura sega le gambe a imprese nazionali (per lo piu' semi-pubbliche) per questioni legate a cosiddetta "corruzione internazionale".
Le ricordo il caso dell'affare della vendita di elicotteri al governo indiano!
La magistartura italiano accuso' Finmeccanica di corruzione (e quindi anche gli indiani). Risultato: gli indiani hanno mandato grillescamente a fanculo Finmeccanica e hanno comprato gli elicotteri da altri (con le relative mazzette).
Ma le pare che le corti degli Stati Uniti avrebbero mai messo sotto accusa Lockheed Martin per passare mazzette negli appalti internazionali?
E mi viene a parlare di comportamento esemplare!

A scanso di equivoci e per evitare repliche fuori posto, nessuno dice che la corruzione e' desiderabile!
Sicuramente la magistratura italiana deve vigilare sulla corruzione nell'ambito nazionale, in cui (si puo' presumere) sia organismo arbitro superiore e sopra le parti.
Non sono invece pensabili azioni assurde e dannose come quella citata!
Vi sembra che il solito pm milanese sia in grado di indagare, o comunque di procedere efficacemente contro la corruzione dei competitori esteri negli affari esteri? Che possa mandare un avviso di garanzia ai dirigenti di Lockheed Martin?

Ecco... allora SVEGLIATEVI.
Altro che "comportamento esemplare".
Il travaglismo e il grillismo sta erodendo i cervelli.


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cedric
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..... Ma le pare che le corti degli Stati Uniti avrebbero mai messo sotto accusa Lockheed Martin per passare mazzette negli appalti internazionali? ...... Vi sembra che il solito pm milanese sia in grado di indagare, o comunque di procedere efficacemente contro la corruzione dei competitori esteri negli affari esteri? Che possa mandare un avviso di garanzia ai dirigenti di Lockheed Martin?..........

I più giovani farebbero bene a leggere cosa accadde nel 1976 quando per vendere i suoi C130 (peraltro eccellenti aerei da trasporto) la Lockheed Martin ammise di aver sborsato circa 22 milioni di dollari in mazzette ai dignitari pubblici italiani, giapponesi, tedeschi ed olandesi , come si fa con i selvaggi con le ossa di pollo infilate nel naso. Una lettura abbastanza semplificata da essere accessibile a (quasi) tutti la si trova su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_Lockheed

Negli Stati Uniti già nel 1975 la commissione Church del senato statunitense aveva messo tutto in piazza ed nel 1977 fu emanato il FCPA (Foreign Corrupt Practices Act) proprio per ridurre la corruzione delle ditte americane all'estero.

Fu proprio per alcuni pm italiani che chiesero le carte agli USA che furono condannati parecchi dignitari pubblici nostrani


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MarioG
Famed Member
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Bene! Vorrei pero' far notare che in quel caso, a situazione ribaltata, la cosa ha un senso completamente diverso: si condannano funzionari italiani per aver preso soldi al fine di agevolare l'acquisto, con soldi pubblici, di beni prodotti all'estero. Immagino che che cio' abbia significato un danno potenziale ad aziende nazionali in gara (potenziale nel senso che magari gli aerei della Lockheed erano ugualmente meritevoli, ma questo non e' il punto ora).
Interessante sarebbe invece capire i motivi che hanno permesso l'apertura dell'inchiesta in USA. Nell'articolo si dice solo una cosa vaga:

"Negli Stati Uniti il motore politico dello scandalo fu la scoperta di legami tra tangenti estere e caso "Watergate"[5],


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