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Fiera di Roma, il Tar commissaria il Comune


helios
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Fiera di Roma, il Tar commissaria il Comune: la delibera nelle mani del Prefetto

Il Campidoglio ha lasciato scadere i trenta giorni di tempo per esprimersi sulla delibera, ora toccherà a Paola Basilone, Prefetto di Roma
Redazione
01 agosto 2016 18:12

l Tar ha deciso: il prefetto della Capitale, Paola Basilone, sarà il commissario ad acta per la Fiera di Roma, sostituendo il Campidoglio sugli ultimi passaggi della delibera per la vendita della ex Fiera sulla Cristoforo Colombo. Con un decreto monocratico, la sezione seconda quater del Tribunale amministrativo del Lazio ha accolto dunque la richiesta urgente di Investimenti spa, la controllante di Fiera Roma partecipata da Camera di commercio, Regione Lazio e Roma Capitale.

Il cosiddetto Giudizio di ottemperanza con relativa richiesta di nomina di un commissario era stato presentato da Investimenti lo scorso 25 luglio, dopo che erano scaduti i 30 giorni dati dal Tar al Campidoglio per esprimersi circa le osservazioni riguardanti la delibera, ultimo step per inviare il testo alla Regione Lazio e far proseguire l'iter. Il giudice nomina dunque il prefetto di Roma "quale commissario ad acta, affinchè provveda (eventualmente tramite un suo delegato)- si legge nel decreto- a dare piena e completa esecuzione alla suindicata ordinanza cautelare entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione o notificazione del presente decreto". Il Tar fissa poi per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 30 agosto 2016.

Sarà dunque il prefetto a inviare alla Regione Lazio la delibera per la vendita della ex Fiera di Roma. Il Campidoglio si vede così sostituire le sue funzioni sull'iter amministrativo, dopo un tira e molla durato un anno. Già, perchè il testo era stato approvato dal Consiglio comunale a luglio scorso e pochi mesi dopo, a novembre, erano già pronte le controdeduzioni (step necessario prima dell'invio alla Regione). Ma l'iter si era bloccato a causa della brusca interruzione della consiliatura Marino e della volontà del commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca, di non inviare la delibera alla Regione, ritenendo la procedura un atto politico fuori dall''ordinaria amministrazione. Per questo i vertici di Investimenti spa si sono rivolti al Tar contro uno degli azionisti della stessa controllante di Fiera Roma, il Campidoglio (all'epoca commissariato).

Il tutto, nel tentativo di salvare la Fiera dal fallimento: stretta nella morsa dei debiti verso fornitori e banche, prima tra tutte Unicredit, Fiera Roma ha infatti aperto una procedura di concordato preventivo al Tribunale fallimentare di Roma i cui termini scadranno a novembre. La speranza è che per quella data la delibera abbia concluso tutto i passaggi, dall'approvazione da parte della Regione Lazio alla ratifica finale che spetterà alla Giunta Raggi. Solo la vendita dei padiglioni su via Cristoforo Colombo, infatti, permetterebbe al polo fieristico capitolino di avere ossigeno e di uscire da una situazione che la vede pagare 22mila euro di interessi al giorno.

Sono gli stessi giudici di via Flaminia a riconoscere la situazione a rischio fallimento di Fiera e a decidere così di accogliere la richiesta di un commissario ad acta che sblocchi l'iter della delibera: "Permangono le notevoli ragioni di danno (ulteriormente allegate e documentate dalla ricorrente anche con l'istanza in esame)- scrive la sezione seconda quater- tali da giustificare la concessione della richiesta tutela cautelare monocratica".

Del resto, il Campidoglio ha avuto un mese di tempo per ottemperare alla richiesta del Tar di decidere sulla delibera in questione. Ma la decisione non è arrivata, nonostante la promessa dell'assessore all'Urbanistica, Paolo Berdini, che prima ancora di essere nominato aveva rassicurato i soci: "La delibera sulla valorizzazione della ex Fiera di Roma? La guardiamo con grande attenzione- aveva detto ai cronisti- Se è tutto pronto va in Regione". Così non è stato, e per la seconda volta Investimenti si è rivolto al Tar con la richiesta di un Giudizio di ottemperanza e di nomina di un commissario ad acta. Adesso, dunque, la palla passa al prefetto.

(Fonte Agenzia Dire)

Potrebbe interessarti: http://www.romatoday.it/politica/fiera-di-roma-commissariamento.html
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Fiera di Roma, il Tar commissaria il Comune: la delibera nelle mani del Prefetto

Il Campidoglio ha lasciato scadere i trenta giorni di tempo per esprimersi sulla delibera, ora toccherà a Paola Basilone, Prefetto di Roma
Redazione
01 agosto 2016 18:12

l Tar ha deciso: il prefetto della Capitale, Paola Basilone, sarà il commissario ad acta per la Fiera di Roma, sostituendo il Campidoglio sugli ultimi passaggi della delibera per la vendita della ex Fiera sulla Cristoforo Colombo. Con un decreto monocratico, la sezione seconda quater del Tribunale amministrativo del Lazio ha accolto dunque la richiesta urgente di Investimenti spa, la controllante di Fiera Roma partecipata da Camera di commercio, Regione Lazio e Roma Capitale.

Il cosiddetto Giudizio di ottemperanza con relativa richiesta di nomina di un commissario era stato presentato da Investimenti lo scorso 25 luglio, dopo che erano scaduti i 30 giorni dati dal Tar al Campidoglio per esprimersi circa le osservazioni riguardanti la delibera, ultimo step per inviare il testo alla Regione Lazio e far proseguire l'iter. Il giudice nomina dunque il prefetto di Roma "quale commissario ad acta, affinchè provveda (eventualmente tramite un suo delegato)- si legge nel decreto- a dare piena e completa esecuzione alla suindicata ordinanza cautelare entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione o notificazione del presente decreto". Il Tar fissa poi per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 30 agosto 2016.

Sarà dunque il prefetto a inviare alla Regione Lazio la delibera per la vendita della ex Fiera di Roma. Il Campidoglio si vede così sostituire le sue funzioni sull'iter amministrativo, dopo un tira e molla durato un anno. Già, perchè il testo era stato approvato dal Consiglio comunale a luglio scorso e pochi mesi dopo, a novembre, erano già pronte le controdeduzioni (step necessario prima dell'invio alla Regione). Ma l'iter si era bloccato a causa della brusca interruzione della consiliatura Marino e della volontà del commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca, di non inviare la delibera alla Regione, ritenendo la procedura un atto politico fuori dall''ordinaria amministrazione. Per questo i vertici di Investimenti spa si sono rivolti al Tar contro uno degli azionisti della stessa controllante di Fiera Roma, il Campidoglio (all'epoca commissariato).

Il tutto, nel tentativo di salvare la Fiera dal fallimento: stretta nella morsa dei debiti verso fornitori e banche, prima tra tutte Unicredit, Fiera Roma ha infatti aperto una procedura di concordato preventivo al Tribunale fallimentare di Roma i cui termini scadranno a novembre. La speranza è che per quella data la delibera abbia concluso tutto i passaggi, dall'approvazione da parte della Regione Lazio alla ratifica finale che spetterà alla Giunta Raggi. Solo la vendita dei padiglioni su via Cristoforo Colombo, infatti, permetterebbe al polo fieristico capitolino di avere ossigeno e di uscire da una situazione che la vede pagare 22mila euro di interessi al giorno.

Sono gli stessi giudici di via Flaminia a riconoscere la situazione a rischio fallimento di Fiera e a decidere così di accogliere la richiesta di un commissario ad acta che sblocchi l'iter della delibera: "Permangono le notevoli ragioni di danno (ulteriormente allegate e documentate dalla ricorrente anche con l'istanza in esame)- scrive la sezione seconda quater- tali da giustificare la concessione della richiesta tutela cautelare monocratica".

Del resto, il Campidoglio ha avuto un mese di tempo per ottemperare alla richiesta del Tar di decidere sulla delibera in questione. Ma la decisione non è arrivata, nonostante la promessa dell'assessore all'Urbanistica, Paolo Berdini, che prima ancora di essere nominato aveva rassicurato i soci: "La delibera sulla valorizzazione della ex Fiera di Roma? La guardiamo con grande attenzione- aveva detto ai cronisti- Se è tutto pronto va in Regione". Così non è stato, e per la seconda volta Investimenti si è rivolto al Tar con la richiesta di un Giudizio di ottemperanza e di nomina di un commissario ad acta. Adesso, dunque, la palla passa al prefetto.

(Fonte Agenzia Dire)

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Basta farsi un giro su internet e vediamo chi è Paola Basilone ...

a me viene da piangere...

😉


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