Finale di spesa

«All'ombra de' cipressi e dentro l'urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?», chiedeva retoricamente Ugo Foscolo nei primi versi dei «Sepolcri» contestando l'editto napoleonico di Saint Cloud del 1804. Forse no, ma una cosa è certa: piangere i defunti è diventato un vero lusso, visto che i funerali costano sempre più cari. E la più cara di tutte è Milano dove gli eredi per onorare il «de cuius» nel 2007 per un funerale ordinario debbono spendere 4.000 euro.

L'indagine condotta da Help consumatori sostiene che la città dove conviene morire (gli eredi prendano nota) è Lecce: per un funerale si spendono «appena» 1.900 euro. Milano oltre a confermarsi la città più cara (tra le otto grandi città oggetto dell'inchiesta) è anche quella nella quale nel 2007 il caro estinto ha registrato l'aumento maggiore: il 12%, pari a 4.000 euro. Si vede che la domanda è scarsa o la concorrenza non è tanto libera. Quasi tutte le città rispetto al 2006 hanno subito un aumento nei costi dei funerali, fanno eccezione Roma, che rimane stabile (2.150 euro), mentre a Bari il costo addirittura scende del 10% a 2.200 euro. Ma la vera sorpresa è Palermo: la tariffa media aumenta dai 2.375 euro del 2006 ai 3.000 euro del 2007 con un incremento del 26%. I funerali confermano che il pubblico è meglio, visto che c'è una sproporzione tra le tariffe comunali e quelle applicate dai privati. Nei comuni che le prevedono infatti, il costo non supera i 1.350 euro, fatta eccezione per il Comune di Genova dove l'Azienda Servizi Funebri, di cui il Comune è proprietario, applica tariffe addirittura superiori a un privato, ossia 2.700 euro, il 35% in più.

P.s. I prezzi rilevati si riferiscono a un servizio «all inclusive», comprensivo cioè di trasporto della salma, pratiche per la tumulazione, feretro in legno massello, bara in legno di noce, zinco interno, valvola zorsol, suggello a fuoco, imbottitura feretro in raso, cofano di fiori, competenze dell'agenzia e certificati di morte. Insomma, un bel morire. Facendo le corna, ovviamente.

Galapagos
Fonte: www.ilmanifesto.it
26.10.07