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Fornero denunciata per mobbing sociale:ribellione di191esoda


helios
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Fornero denunciata per mobbing sociale: arriva la ribellione di 191 esodatiù

maggio 07
12:15
2015

Detto fatto: arriva la denuncia contro l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero per mobbing sociale. Tutto questo perché la Riforma delle Pensioni, secondo la Ragioneria di Stato, ha prodotto 314.576 esodati, di cui solo 130mila sono stati salvaguardati nel raggiungimento della pensione. La denuncia parla di risarcimento dovuto e di danno psicologico da patema d’animo. E i tutelati non se la sono vista meglio.

ESODATI CONTRO LA FORNERO – I non salvaguardati sono 184.500 e proprio da loro è partito l’esposto contro il Ministro.

Come si sono organizzati? Si sono costituiti in comitati (contributori volontarie Quindicenni) e hanno presentato a nome delle persone giuridiche la denuncia al ministro.

Le cose ora stanno così: sono ormai partite le prime pratiche di salvaguardia, sullo scaglione di 65.000 relativo al primo iter legislativo (in totale gli interventi sono stati tre), e ora l’Inps mette i numeri online: sono 11mila ad oggi ad aver ricevuto la pensione.

Sulla denuncia ha invece spiegato tutto Francesco Flore, portavoce dei Contributori Volontari: “Sono serviti sei mesi per mettere assieme i documenti, tra cui i certificati medici di tanti esodati che hanno sofferto di patologie psicologiche derivanti dall’enorme stress subito”. Ci scrivono: “La Riforma Fornero delle pensioni, è ormai di pubblico dominio, era finalizzata a fare cassa immediata e ha finito per stravolgere la vita di centinaia di migliaia di persone. Si tratta di un procedimento giudiziale prima di tutto di natura dichiaratamente etico-morale ed è importante sottolineare che gli attori in giudizio chiedono un simbolico risarcimento danni di 10.000 euro ciascuno, che sarà quasi totalmente devoluto ad una costituenda associazione senza fini di lucro, con il fine di sostenere le famiglie indigenti dei colpiti dalla riforma previdenziale Monti-Fornero”.

Il ministro del lavoro Giovannini ha voluto precisare nell’imminenza di una ricognizione della platea. “Sia ben chiaro che la denuncia attiene esclusivamente all’operato del precedente Ministro”, ci scrivono gli esodati. “E non certamente del ministro Giovannini che, ne siamo certi, ed anche a seguito dei solenni impegni presi dal Presidente Letta nelle sue dichiarazioni programmatiche, si impegnerà proficuamente per risolvere alla radice il dramma dei cosiddetti esodati”.

LA RABBIA DEI 191 – Centonovantuno sono gli esodati coraggiosi che hanno partecipato attivamente alla denuncia. Altri 73 invece sono starti soltanto sostenitori. Hanno firmato l’atto di citazione del risarcimento del danno morale da sofferenza e patema d’animo seguito dallo studio legale Alleva di Bologna.

Sei mesi ci sono voluti per il raccoglimento del materiale che verrà man mano allegato nel procedimento civile durante le varie fasi.

Sono i comitati a spiegarci il perché del patema d’animo: “Il procedimento chiede il risarcimento del danno morale causato dalla gestione negligente, imperita ed assolutamente dilettantesca di questa riforma, che ha procurato un continuo allarme sociale e psicologico nei soggetti interessati dai provvedimenti in esame, mediante uno stillicidio di dichiarazioni e controdichiarazioni formali, ordini e contrordini, una vera e propria sequela di ‘docce gelate’ ininterrotta durata mesi e mesi e fatta di promesse (poi mancate) che, nel loro insieme, hanno letteralmente demolito la tenuta nervosa degli attori. Vi sono state, addirittura, in questa triste vicenda della politica italiana, le finali pubbliche ammissioni di un ministro del lavoro che ha candidamente confessato di essersi sbagliato nel computo dei soggetti esodati”.

POCHI SALVAGUARDATI – Sono loro stessi a raccontare l’inferno patito durante l’anno del Governo di Mario Monti. Una esigua parte di loro è stata sottoposta a vere e proprie lotterie nelle quali veniva estratto il diritto alla pensione.

Dovevano essere rispettate cavillose e capziose condizioni studiate a tavolino per escludere decine di migliaia di cittadini dal legittimo diritto alla pensione.

“Il senso della azione civile contro il Ministero del Lavoro – ha dichiarato ancora Francesco Flore – è quello di richiedere il risarcimento del danno morale patito in questi lunghi mesi. Con questo atto intendiamo pertanto chiamare il ministro responsabile a rispondere, nella sede più adeguata, del suo grave operato contro decine di migliaia di famiglie italiane”.

Per contattare i vari comitati di esodati che si stanno muovendo in questo senso postiamo tutti i contatti a disposizione:

Per la “Rete dei Comitati degli Esodati”:

Angelo Moiraghi (Organizzazione “Rete dei Comitati di Esodati”);

e-mail [email protected];

I Comitati aderenti alla Rete:

COMITATO MOBILITATI ROMA E NAPOLI

Segreteria Comitato [email protected]

COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LODI

[email protected]

COMITATO ESONERATI P.A.

[email protected]

COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LIVORNO

[email protected]

COORDINAMENTO ESODATI ROMANI

[email protected]

COMITATO MOBILITATI MILANO

tedesco40@libero.it

COMITATO AUTORIZZATI CONTRIBUTI VOLONTARI

[email protected]; [email protected]

COORDINAMENTO ”MOBILITATI, ESODATI” MILANO

[email protected]

COMITATO DIRIGENTI ESODATI

alessandro.costa@alice.it

COMITATO ESODATIBANCARI

[email protected]

GRUPPO DONNE ESMOL (ESODATE MOBILITATE LICENZIATE)

[email protected]

COMITATO FONDI DI SOLIDARIETA’ di SETTORE FERROVIERI

stluca@libero.it

COMITATO ESODATI PARMA

[email protected]

COMITATO LICENZIATI E CESSATI SENZA TUTELE

comitato.licenziati@libero.it

COMITATO “I QUINDICENNI”

bicrebu@libero.it

http://www.informarexresistere.fr/2015/05/07/fornero-denunciata-per-mobbing-sociale-arriva-la-ribellione-di-191-esodati/


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Fornero denunciata per mobbing sociale: arriva la ribellione di 191 esodatiù

maggio 07
12:15
2015

Detto fatto: arriva la denuncia contro l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero per mobbing sociale. Tutto questo perché la Riforma delle Pensioni, secondo la Ragioneria di Stato, ha prodotto 314.576 esodati, di cui solo 130mila sono stati salvaguardati nel raggiungimento della pensione. La denuncia parla di risarcimento dovuto e di danno psicologico da patema d’animo. E i tutelati non se la sono vista meglio.

ESODATI CONTRO LA FORNERO – I non salvaguardati sono 184.500 e proprio da loro è partito l’esposto contro il Ministro.

Come si sono organizzati? Si sono costituiti in comitati (contributori volontarie Quindicenni) e hanno presentato a nome delle persone giuridiche la denuncia al ministro.

Le cose ora stanno così: sono ormai partite le prime pratiche di salvaguardia, sullo scaglione di 65.000 relativo al primo iter legislativo (in totale gli interventi sono stati tre), e ora l’Inps mette i numeri online: sono 11mila ad oggi ad aver ricevuto la pensione.

Sulla denuncia ha invece spiegato tutto Francesco Flore, portavoce dei Contributori Volontari: “Sono serviti sei mesi per mettere assieme i documenti, tra cui i certificati medici di tanti esodati che hanno sofferto di patologie psicologiche derivanti dall’enorme stress subito”. Ci scrivono: “La Riforma Fornero delle pensioni, è ormai di pubblico dominio, era finalizzata a fare cassa immediata e ha finito per stravolgere la vita di centinaia di migliaia di persone. Si tratta di un procedimento giudiziale prima di tutto di natura dichiaratamente etico-morale ed è importante sottolineare che gli attori in giudizio chiedono un simbolico risarcimento danni di 10.000 euro ciascuno, che sarà quasi totalmente devoluto ad una costituenda associazione senza fini di lucro, con il fine di sostenere le famiglie indigenti dei colpiti dalla riforma previdenziale Monti-Fornero”.

Il ministro del lavoro Giovannini ha voluto precisare nell’imminenza di una ricognizione della platea. “Sia ben chiaro che la denuncia attiene esclusivamente all’operato del precedente Ministro”, ci scrivono gli esodati. “E non certamente del ministro Giovannini che, ne siamo certi, ed anche a seguito dei solenni impegni presi dal Presidente Letta nelle sue dichiarazioni programmatiche, si impegnerà proficuamente per risolvere alla radice il dramma dei cosiddetti esodati”.

LA RABBIA DEI 191 – Centonovantuno sono gli esodati coraggiosi che hanno partecipato attivamente alla denuncia. Altri 73 invece sono starti soltanto sostenitori. Hanno firmato l’atto di citazione del risarcimento del danno morale da sofferenza e patema d’animo seguito dallo studio legale Alleva di Bologna.

Sei mesi ci sono voluti per il raccoglimento del materiale che verrà man mano allegato nel procedimento civile durante le varie fasi.

Sono i comitati a spiegarci il perché del patema d’animo: “Il procedimento chiede il risarcimento del danno morale causato dalla gestione negligente, imperita ed assolutamente dilettantesca di questa riforma, che ha procurato un continuo allarme sociale e psicologico nei soggetti interessati dai provvedimenti in esame, mediante uno stillicidio di dichiarazioni e controdichiarazioni formali, ordini e contrordini, una vera e propria sequela di ‘docce gelate’ ininterrotta durata mesi e mesi e fatta di promesse (poi mancate) che, nel loro insieme, hanno letteralmente demolito la tenuta nervosa degli attori. Vi sono state, addirittura, in questa triste vicenda della politica italiana, le finali pubbliche ammissioni di un ministro del lavoro che ha candidamente confessato di essersi sbagliato nel computo dei soggetti esodati”.

POCHI SALVAGUARDATI – Sono loro stessi a raccontare l’inferno patito durante l’anno del Governo di Mario Monti. Una esigua parte di loro è stata sottoposta a vere e proprie lotterie nelle quali veniva estratto il diritto alla pensione.

Dovevano essere rispettate cavillose e capziose condizioni studiate a tavolino per escludere decine di migliaia di cittadini dal legittimo diritto alla pensione.

“Il senso della azione civile contro il Ministero del Lavoro – ha dichiarato ancora Francesco Flore – è quello di richiedere il risarcimento del danno morale patito in questi lunghi mesi. Con questo atto intendiamo pertanto chiamare il ministro responsabile a rispondere, nella sede più adeguata, del suo grave operato contro decine di migliaia di famiglie italiane”.

Per contattare i vari comitati di esodati che si stanno muovendo in questo senso postiamo tutti i contatti a disposizione:

Per la “Rete dei Comitati degli Esodati”:

Angelo Moiraghi (Organizzazione “Rete dei Comitati di Esodati”);

e-mail [email protected];

I Comitati aderenti alla Rete:

COMITATO MOBILITATI ROMA E NAPOLI

Segreteria Comitato [email protected]

COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LODI

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COMITATO ESONERATI P.A.

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COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LIVORNO

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COORDINAMENTO ESODATI ROMANI

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COMITATO MOBILITATI MILANO

tedesco40@libero.it

COMITATO AUTORIZZATI CONTRIBUTI VOLONTARI

[email protected]; [email protected]

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COMITATO DIRIGENTI ESODATI

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GRUPPO DONNE ESMOL (ESODATE MOBILITATE LICENZIATE)

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http://www.informarexresistere.fr/2015/05/07/fornero-denunciata-per-mobbing-sociale-arriva-la-ribellione-di-191-esodati/

Grazie.


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Anonymous
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Dovrebbero denunciare tutti quei parlamentari, inclusi gli esponenti della cosiddetta sinistra PD (vedi Fassina già ministro del Governo Monti), grazie ai quali il capro espiatorio Fornero ha potuto produrre la riforma di cui sopra.
La Fornero va condannata solo DOPO tutti questi mascalzoni che l'hanno usata allo scopo di lasciare che lei e Monti si sporcassero le mani al loro posto.


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CAzioppo
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Oggettivista, Monti si sara' pure sporcato le mani ma da un pezzo siede siede su di una bella poltrona di senatore a vita, PORCAPUTTANA!


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helios
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La legge alla quale la Fornero ha dato il nome nessuno (uomo) sano di mente l'avrebbe firmata.Hanno dovuto,come al solito, andare ad abbindolare qualche donna.
Pertanto la prima vittima della legge Fornero è la Fornero stessa, anche se non esiste attenuante a quello che ha fatto.
Il fatto che ora sia denunciata con tanto di risarcimento potrebbe essere l'occasione giusta per capire se la stessa voleva quella legge o invece l'hanno costretta a firmarla. Le lacrime che tutti hanno visto non è escluso che siano state per lei stessa, vittima (suo malgrado?).Se fosse stato per le condizioni in cui metteva i lavoratori non avrebbe firmato la legge.
Forse adesso si capirà chi l'ha voluta quella legge che è evidente era in programma prima del goveno Monti vista la celerità con quale è stata approvata, oltre alla celerità di Napolitano di farlo senatore a vita non si sa per quale merito.
E prima del governo Monti c'era Berlusconi,quello che non tirava fuori i soldi dalle tasche degli italiani.
Considerato che parlano di 10mila euro di risarcimento in questo momento in cui devono anche rimborsare i pensionati, con la UE che li bacchetta sui conti pubblici, è una grana che Renzi deve grattarsi e che, insieme alle altre che fanno finta che non ci siano, fa traballare il già esile governo in pieno expo da pagare e con il giubileo al quale devono stanziare un miliardo (grazie ai patti lateranensi che il 'giovane' governo ignora che esistano ancora.
L'idea di fare le scarpe a Letta a questo punto non è stata una buona idea per Renzi, supposto che anche in questo caso l'idea sia stata sua.E non di altri,per ridurre a questo punto la situazione sociale italiana.


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