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fotovoltaico da record in Italia


paolodegregorio
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-fotovoltaico da record in Italia -
di Paolo De Gregorio, 6 marzo 2010

L’Italia sale al 2° posto in Europa, preceduta solo dalla Germania, nella classifica dei produttori di energia solare, con produzione pari a un “GigaWatt” di potenza.
Gli impianti certificati in funzione sono più di 70.000 e forniscono energia a un milione e duecentomila persone.
Dunque, in pochissimo tempo e nonostante grandi rallentamenti prodotti da intralci burocratici e da un ministro nuclearista (Scaiola) che vede in pericolo la costruzione di centrali nucleari se il fotovoltaico soddisfa la domanda di elettricità, siamo arrivati alla autosufficienza energetica per oltre un milione di persone.

Figuriamoci che tipo di accelerazione ci sarebbe in materia di indipendenza energetica se la regione Sardegna, dove mi trovo, che ha un milione e seicentomila abitanti, con un sistema industriale in crisi, reso precario dagli umori e dalle convenienze di multinazionali straniere, trasformasse le due zone industriali, quella al nord di Porto Torres, e quella a sud-ovest di Porto Vesme, in due poli di produzione di pannelli fotovoltaici, i più moderni ed efficienti e oggi anche meno costosi, con l’obiettivo dichiarato di rendere la Sardegna una isola verde, totalmente indipendente dal petrolio.
Non ci sarebbe modo migliore per allontanare ogni ipotesi su una possibile centrale nucleare a Oristano o, peggio, su un eventuale deposito di scorie radioattive in una zona già sotto servitù militare.
Sarebbe bellissimo veder partire un progetto del genere, coinvolgere le università di ingegneria di Sassari e Cagliari con ricche borse di studio per chi si specializza nel fotovoltaico, in sinergia con una struttura produttiva da riconvertire, ma che già possiede professionalità e maestranze con esperienza industriale.
Quell’inutile evento del G8, spostato da La Maddalena a L’Aquila, ci è costato 500 milioni di euro di denaro pubblico, lasciando nell’isola manufatti incompiuti che nessuno vuole gestire.
Ma quanto ci costa il partito del “fare” e del “buon governo”? Vuoi vedere che se ci fosse un progetto serio per l’autosufficienza energetica della regione Sardegna, per venire incontro ai tanti disoccupati, per una isola verde con il fotovoltaico diffuso sul territorio, senza concentrazioni in grandi centrali, e che farebbe decadere anche la costosissima metanizzazione con gas proveniente dalla Algeria, i nostri ottimi governanti piangerebbero miseria, non tirerebbero fuori un euro, e parlerebbero di sognatori e di illusi??

Oggi, di fronte alla possibilità reale, semplice e pulita, di moltiplicare per 50 il fotovoltaico esistente, equamente su tutto il nostro territorio e diventare così autosufficienti, ecco dei mascalzoni che se ne fregano delle nostre paure e della nostra salute, che con arroganza vogliono imporre la scelta nucleare contro la volontà del popolo italiano che già votò un referendum che cancellava l’opzione nuclearista.

Anche lo stabilimento industriale di Termini Imerese in Sicilia, che presto chiuderà, dovrebbe essere immediatamente convertito in fabbrica di pannelli fotovoltaici, per rendere autosufficiente energeticamente tutta la Sicilia, assorbendo tutti gli operai che saranno licenziati dalla Fiat, per fare del sole il petrolio siciliano.
Con l’elettricità si cucina, ci si illumina, ci si scalda e ci si rinfresca, ci si sposta con un’auto elettrica, e per fare questo non si emette un solo grammo di Co2.
Paolo De Gregorio


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remox
Reputable Member
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Post: 393
 

De Gregorio, rischi come sempre di arrivare tardi su ogni tematica che affronti. Il successo del fotovoltaico è stato garantito dalla massiccia presenza dello stato che lo ha finanziato. Se domani cessassero i finanziamenti, il mercato del fotovoltaico in Italia crollerebbe perchè non può reggersi sulle proprie gambe.Di fatto il mercato esiste perchè è finanziato da chi paga le tasse. Io spero che possa diventare presto autosufficiente mediante l'introduzione di nuove tecnologie ma al momento è un pianto. Prima o poi i soldi finiranno di affluire e allora cominceranno i dolori.


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marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8303
 

Bell' intervento quello di Paolo De Gregorio sul fotovoltaico. Vorrei rafforzare ulteriormente due o tre concetti gia' ben illustrati da lui.
Faccio pero' una premessa che puo' essere utile per seguire meglio la questione energetica.
Le diverse fonti energetiche sono in competizione tra loro e lo sviluppo di una fonte indebolisce, impoverisce chi lavora con le altre.Ogni fonte ha dunque le sue lobby economiche che fanno pressione su politica e informazione per favorire la propria.Caso a parte il nucleare che ha la sua lobby fondamentale nell' apparato militare mondiale e nelle nazioni piu' ricche uniche in grado di progettare e costruire autonomamente le centrali.
La fonte piu' utile per il cittadino comune sarebbe il risparmio, che puo' essere notevolissimo, ma per il momento non ci sono lobby che spingono questo.
L' Italia grazie ai conti energia, 2005-6 e 2007, e' passata da 31 MW a 1050 MW circa e negli ultimi due anni e' stata una dei primissimi paesi per nuove installazioni.Questo ha fatto crescere un settore economico nuovo che potrebbe essere utile a installare e diffondere il fotovoltaico anche in altre parti del mondo.Almeno 2/3 degli attuali impianti del mondo sono nell' Unione Europea,soprattutto in Germania, Spagna, Italia. Pensate quante potenzialita' di sviluppo ha questa tecnologia.
Speriamo che l' Italia non si comporti come ha fatto con l' informatica dove al momento del boom mondiale invece di aiutare la ricerca e la produzione italiana esistente ha smantellato quello che c'era.
Gli incentivi.
Per essere competitivo il fotovoltaico ha ancora bisogno di incentivi pubblici. Ma nel fare il confronto dei costi delle diverse fonti energetiche, cosa che qualcuno ha fatto nel rispondere a un mio precedente scritto,dobbiamo tener di conto di alcune cose.
I costi del fotovoltaico tendono a diminuire e il prezzo degli impianti e' inversamente proporzionale alla crescita quantitativa delle installazioni.Chi , come la mia generazione, ha visto la diffusione e il crollo dei prezzi dell' informatica e della telefonia, non puo' che essere ottimista sul futuro del suo sviluppo.
Viceversa il costo delle fonti fossili tende a crescere e potrebbe tornare fuori controllo come nel 2008(148 dollari il barile di petrolio).Nella produzione di energia elettrica il petrolio non e' molto utilizzato ma il gas si,soprattutto in Italia. E il prezzo del gas e' legato al prezzo del petrolio.
Inoltre le fonti fossili sono limitate e sono, in primo luogo il petrolio ma anche le altre, vicine al loro picco cioe' al momento di loro massima produzione dopo di che la loro estrazione comincera' inesorabilmente a diminuire.

nb.Nel 2010 e' previsto per il fotovoltaico quasi il raddoppio della potenza installata attualmente. Nel 2011, ultime indiscrezioni, gli incentivi dovrebbero diminuire del 12% circa, ma questa diminuzione e' in linea con la diminuzione dei prezzi degli impianti. Cosi' i prossimi tagli degli incentivi negli anni futuri saranno neutralizzati dal calo dei prezzi.La potenza installata mondiale e' attualmente sui 15.000 Mw, nel 2000 (non ho i dati sottomano ma si possono rintracciare) era sotto i 1000 MW. Insomma di energia solare si parla da tempo ma lo sviluppo e' appena iniziato.


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