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Gli usurai politicanti a difesa di Equitalia


dana74
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Grillo: capire le ragioni degli attacchi a Equitalia, è polemica
Pd: sono parole pericolose. Pdl: ragionare ma condannando la violenza

Roma, 2 gen. (TMNews) - E' Equitalia, l'ente generale di riscossione crediti dello Stato, a finire stavolta nel mirino di Beppe Grillo, anche dopo la serie di attentati contro singole sedi e funzionari di questi giorni. Con un intervento sul suo blog, infatti, il comico genovese ha dato la stura a una serie di invettive contro la ex Gerit, trasformata, nell'opinione comune, da ente esattore a lupo famelico. "Se Equitalia è diventata un bersaglio - ha scritto Grillo - bisognerebbe capirne le ragioni oltre che condannare le violenze. Un avviso di pagamento di Equitalia è diventato il terrore di ogni italiano. Se non paga l'ingiunzione 'entro e non oltre' non sa più cosa può succedergli. Non c'è umanità in tutto questo e neppure buon senso. Monti riveda immediatamente il funzionamento di Equitalia, se non ci riesce la chiuda. Nessuno ne sentirà la mancanza".

Se le parole di Grillo aprono vecchie ferite in più di un contribuente, per l'europarlamentare del Pd Deborah Serracchiani il performer genovese non fa altro che "cavalcare il malcontento". "E' estremamente pericoloso - ha replicato via web Serracchiani - associare gli attentati alle sedi di Equitalia a un giudizio di disumanità nei confronti del sistema esattoriale". "C'è sicuramente più di una riflessione da fare su Equitalia, ad esempio sui tassi di interesse raggiunti dalle cartelle esattoriali, sulla messa all'asta delle prime case o sull'impossibilità per le imprese di compensare debiti e crediti con lo Stato. Ma da qui ad accreditare in modo strisciante il concetto che gli attentati dinamitardi sono un fenomeno 'da capire' - ha sottolinea l'eurodeputata del Pd - corre la stessa distanza che c'è tra la protesta civile e il lancio delle molotov".

Anche l'ex ministro Gianfranco Rotondi non scusa Grillo per la sua presa di posizione, assicura che non sarà il comico a "dare la linea" ma riconosce anche che il suo intervento "non è peregrino", mentre il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, sottolinea che "qualunque ragionamento sui poteri di Equitalia va fatto condannando in modo assoluto, senza se e senza ma, senza alcuna subordinata, ogni atto piccolo o grande di violenza. E tutti, Grillo incluso, abbiamo il dovere di evitare che le nostre parole, magari forzate o distorte, possano suonare ad alcuni come giustificazione di ciò che non è in nessun modo giustificabile. Se non lo facciamo, è per tutti un pessimo modo di iniziare l'anno".

Ma alle parole di Grillo hanno risposto anche i lettori del suo blog e la rabbia contro Equitalia è esplosa senza mezzi termini. Nei molti commenti al post, infatti, i toni cambiano rispetto a quelli della politica e lasciano trasparire una tensione sociale esplosiva e un'opinione pubblica 'inferocita' con il braccio operativo dell'Agenzia delle entrate. Il denominatore comune di molti interventi, infatti, è il "regime di illegalità in cui Equitalia si muove", i metodi coercitivi, i tassi "di usura applicati" e il fatto che "se la prendono sempre con i piccoli e i deboli, mentre i grandi evasori non pagano mai". Insomma, per gli italiani, almeno a leggere la rete, Equitalia è un nome che evoca 'terrore' e, come si sa, in questi casi la gente va per le spicce, arrivando a liquidare con "ben gli sta" le vittime degli attentati dinamitardi.
http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20120102_191142.shtml#stampa

il Pd si distingue sempre....

Eh no Equitalia è giustizia divina, GUAI A CRITICARLA, in democrazia non si tollera la critica al sistema usurocratico

Befera, forse Grillo non fa ridere.

MA EQUITALIA ISTIGA AL SUICIDIO

Grillo su Equitalia, un caso sul web
"Capire le ragioni della violenza"
Il perfomer genovese invita all'analisi sui motivi degli attentati alle sedi dell'ente di riscossione: "Condannare non basta, è il terrore degli italiani". Ma i commenti al post hanno toni molto più accesi. Befera: "Non fa ridere" di TIZIANO TONIUTTI

Grillo su Equitalia, un caso sul web "Capire le ragioni della violenza" Beppe Grillo, leader del Mcs
ROMA - Beppe Grillo scrive ancora una volta di Equitalia, tema già affrontato molte volte sul suo seguitissimo blog. Ma stavolta, dopo gli attentati alle sedi dell'ente 1, e il pacco bomba recapitato al dg dell'ente, tocca un nervo particolarmente scoperto. Grillo usa toni moderati, prendendo le distanze dagli atti intimidatori, ma chiedendo analisi e interventi ("Non basta condannare la violenza, ne vanno capiti i motivi"). Ma alla Rete non basta, gli utenti del blog non condividono. E i commenti al post si infiammano, tra casi personali e denunce sulle modalità operative di Equitalia, che viene denunciata come un ente che "opera al di fuori della legalità".

Grillo: "Il terrore di ogni italiano". "Se Equitalia è diventata un bersaglio, bisognerebbe capirne le ragioni oltre che condannare le violenze", scrive il performer genovese, leader del Movimento Cinque Stelle. "Un avviso di pagamento di Equitalia è diventato il terrore di ogni italiano. Se non paga l'ingiunzione 'entro e non oltre' non sa più cosa può succedergli. Non c'è umanità in tutto questo e neppure buon senso". Grillo invita poi il presidente del consiglio Mario Monti, a rivedere "immediatamente il funzionamento di Equitalia. Se non ci riesce la chiuda. Nessuno ne sentirà la mancanza". Grillo poi osserva: "continuano gli attentati contro gli uffici di equitalia, nelle ultime ore sono avvenuti a Foggia e Modena. Si può dire tranquillamente che stiano per sostituire i tradizionali botti di San Silvestro con la differenza però che durano tutto l'anno".

La Rete inferocita. Ma alle parole moderate di Grillo rispondono i lettori del blog, molti con casi personali con Equitalia. E i toni cambiano, denunciando una tensione sociale esplosiva. E se il web fa da campione tornasole per la popolazione intera, in questo caso rivela un Paese inferocito con il "braccio operativo" dell'Agenzia delle entrate. Il denominatore comune di molti interventi è il "regime di illegalità in cui Equitalia si muove", e la conoscenza perfetta di casi di cronaca eclatanti 2 con protagonisti funzionari di Equitalia, ai danni dei cittadini. Spesso mutuati dal "terrore" che il nome Equitalia evoca, fino ad uscire dalle possibilità di intervento 3 dell'ente. Una realtà fatta di cartelle dagli interessi esorbitanti, economie soffocate 4, imprese che chiudono, suicidi. Una valanga di rabbia che non trova sfogo. In uno scenario che tocca profondamente il tessuto produttivo del Paese, come denunciato dal sindaco di Bari, che ha sospeso la convenzione di riscossione 5 con Equitalia, perché l'ente "distrugge le imprese".

Befera: "Battuta che non fa ridere". A Grillo risponde il presidente di Equitalia, Attilio Befera: "In un momento di difficoltà
bisognerebbe avere tutti il massimo senso di responsabilità e occorrerebbe difendere gli uomini che fanno il loro dovere al servizio della collettività. Questa volta la battuta non fa ridere nessuno", ha detto.

Insomma, al post di Grillo che anche ad una lettura sommaria appare tanto moderato quanto fermo nei contenuti, risponde una società esasperata dall'atteggiamento di Equitalia. E da quella che viene vissuta com e l'impossibilità per il comune cittadino contribuente di far valere i propri eventuali diritti. In cui si vede tutta la tensione sociale accumulata nel Paese al tempo della crisi, la faccia operaia e precaria dei suicidi degli imprenditori. "Solo chi evade le tasse può pagare gli avvocati che servono per dife
ndersi da Equitalia", recita un commento. I cittadini "normali" sono quindi costretti a pagare anche magari ciò che non è dovuto, e avere a che fare con meccanismi di esazione kafkiani 6 che aggiungono problemi a problemi.

Le reazioni della politica. Se le parole di Grillo aprono vecchie ferite in più di un contribuente, per l'europarlamentare del pd Deborah Serracchiani il performer genovese non fa altro che "cavalcare il malcontento". "E' estremamente pericoloso associare gli attentati alle sedi di Equitalia a un giudizio di disumanità nei confronti del sistema esattoriale".
Anche l'ex ministro Gianfranco Rotondi non scusa Grillo per la sua presa di posizione, assicura che non sarà il comico a "dare la linea" ma riconosce anche che il suo intervento "non è peregrino".

(02 gennaio 2012)

http://www.repubblica.it/politica/2012/01/02/news/grillo_su_equitalia_un_caso_sul_web_capire_le_ragioni_della_violenza-27507579/?ref=HREC1-1


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dana74
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LA CRISI
Imprenditore costretto a licenziare si suicida
Catania, l'uomo gestiva una concessionaria di motociclette. Era molto depresso, aveva 47 anni

MILANO - La depressione accentuata dalla grave crisi economica che lo aveva costretto a drastici tagli nell'azienda di famiglia. Questa la miscela che avrebbe portato al suicidio un imprenditore di 47 anni titolare, assieme al fratello, di una delle più note concessionarie di moto di Catania. R.M. ha deciso di farla finita proprio la notte di capodanno. Dopo aver cenato con parenti ed amici ha ingerito degli psicofarmaci poi si è impiccato, anche se il cadavere è stato trovato alcune ore dopo. L'imprenditore non ha lasciato alcun messaggio per spiegare il suo gesto. In ogni caso, stando al racconto di amici e conoscenti, è stato accertato che da anni era in cura con antidepressivi per problemi legali anche alla sfera personale.

VENDITE RIDIMENSIONATE - Un quadro aggravato dalla crisi. Gli affari del commerciante, raccontano alcune persone che lo conoscevano bene, nel corso dell'ultimo anno avevano subito un ridimensionamento con una notevole diminuzione delle vendite. Una situazione che lo aveva costretto a fare ricorso al licenziamento dei dipendenti, che considerava come una vera e propria famiglia. Grande folla ai funerali celebrati nella chiesa di San Placido a Catania mentre la famiglia si chiude nel silenzio e chiede il rispetto della privacy.

SPIA MALESSERE - Per sindacati e organizzazioni di categoria si tratta comunque di un segnale allarmante. «È un'altra spia del malessere, dilagante, che affligge la Sicilia». «Quando muore un imprenditore da tutti conosciuto per successo e capacità, tutti devono interrogarsi - afferma Claudio Melchiorre, presidente dell'Adoc- non bastano le condoglianze, si devono fare politiche economiche degne di questo nome,e e invece da noi aumentano solo le tariffe e i prezzi dell'energia. Facendo esplodere ancora di più la crisi economica».
Redazione Online

http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_02/catania-imprenditore-suicida_61e1431c-354f-11e1-a9e9-f391576f69b4.shtml

Qui non c'entra Equitalia direttamente poiché, stranamente in Sicilia non è presente.


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dana74
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Quest'uomo, nonostante lavorasse non poteva permettersi una casa e viveva nella roulotte parcheggiata all'interno dell'area dell'azienda presso la quale lavorava.
La figlia vive in una casa famiglia.

Ecco come lo Stato esercita la sua funzione di protezione dei cittadini.
Ma che bello vivere sotto il totalitarismo della finanza usuraia.

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/01/02/news/prato_uomo_trovato_morto_all_interno_di_una_tipografia-27490622/index.html?ref=search


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mimmogranoduro
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Non ci sì suicida per i debiti,è uno stato d animo complesso,dovute dall accumularsi di molte emozioni e sensazioni,tra cui anche i debiti,tuttavia equitalia più chè istigare al suicidio ,istiga all omicidio,e prima o poi ci sì arriverà,vedersi portare via una vita da sacrifici perchè non sì è riusciti a pagare le tasse è inaccettabile,in un paese dove si scudano 100 miliardi di euro al 5% (frutto di evasione,corruzzione e malaffare)vessare fiscalmente chi le tasse le ha sempre pagate ed è impossibilitato nel continuarlo a fare a causa della crisi economica è da delinquenti itituzionali,ma è chiaro chè equitalia è solo uno strumento per espropriare legalmente il popolo dalle proprie proprietà,ed è per questo chè prima o poi ci scapperà il morto,non appena si andrà a casa di gente onesta e con le palle piene di questi abusi cì sarà la reazione,non è chè i suicidi erano del tutto colpevoli,è solo chè per il momento erano soggetti indeboliti dà più eventi,non appena si andrà nella casa di chi ha sempre tribolato per vivere e come solo bene ha solo la casa ,quello anzichè suicidarsi ,sparerà e allora si salvi chì può,poichè con il clima chè gira basterà un cerino per far saltare tutto,poi questi politici farebbero bene a stare proprio zitto,porci.


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grillone
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premesso che la violenza non va bene mai, equitalia, cosi com'è, non va!! i pignoramenti delle case vanno aboliti, e gli sforzi vanno concentrati per scovare l'evasione, non per vessare chi ha un momentaneo problema di liquidità


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bysantium
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premesso che la violenza non va bene mai, equitalia, cosi com'è, non va!! i pignoramenti delle case vanno aboliti, e gli sforzi vanno concentrati per scovare l'evasione, non per vessare chi ha un momentaneo problema di liquidità

Ok, no alla violenza.

Se però cominciassimo a chiamarla "giusta forza" cambierebbe qualcosa? E ,soprattutto, non sarebbe ora di impiegarla in tante situazioni che hanno oltrepassato il limite della legittimità e della sopportazione? Saluti.


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