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Governo, parla Meluzzi: “Speranza per l’Italia, élite troppo nervose”


Hito
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“Senza un lavoro stabile non c’è prospettiva, famiglia, figli. Non è possibile che il 20% degli italiani usi psicofarmaci, spesso per mancanza di speranza, fiducia, prospettive”. E’ quanto dichiarato dal leader della Lega Matteo Salvini al termine dell’incontro al Quirinale con il Presidente Mattarella per chiudere la partita del governo. Lo Speciale ha chiesto un commento in merito allo psichiatra Alessandro Meluzzi. Salvini ha anche detto che il nuovo governo nascerà per il popolo contro le élite, concordando sulla candidatura a premier del professor Giuseppe Conte proposto dal M5S.

Professore, Salvini ha detto che il 20% degli italiani usa psicofarmaci, ma c’è chi gli fa notare che presto potrebbe doverli usare lui per governare con il M5S. Condivide?

“Ho sempre considerato il M5S un partito allo stato fluido, liquido, capace di contenere tutto e il contrario di tutto, ed è questo che l’ha portato ad avere il 32% dei consensi nel Paese. Nel mio libro ‘I Dorostellati’ preconizzavo già due anni fa come i 5S nel panorama politico, avrebbero occupato il posto ed il ruolo dei vecchi dorotei democristiai, che non avendo una precisa linea politica si appoggiavano ora alla destra ora alla sinistra della Dc, spostando anche il consenso delle masse. Erano il ventre molle gravitazionale della Balena bianca. Oggi i 5S sono identici ai vecchi dorotei. Bisognerà capire se Salvini, che ha invece ideologie, punti di vista e orientamenti molto chiari, saprà dare una colonna vertebrale ai 5Stelle o sarà liquefatto anche lui. Ma questo potrà dircelo soltanto la storia”.

Lei come pensa andrà a finire anche alla luce dell’indicazione di un premier come Giuseppe Conte definito di scarso profilo politico?

“Salvini dovrà mostrarsi capace di indirizzare la politica del Governo sulle posizioni anti-europeiste, anti-globaliste, anti-migrazioniste che tutti auspichiamo. Se non ci riuscirà vorrà dire che si sarà sciolto lui. Che il Presidente del Consiglio sia scelto dai partiti è normale, soprattutto nell’ambito di un sistema proporzionale. Ma badi bene che ai tempi della prima repubblica non era il premier a contare, bensì il segretario del partito. Era questo ad imporre la linea politica, non il primo ministro che non a caso cambiava continuamente anche nel giro di pochi mesi. Forse soltanto con Bettino Craxi il Presidente del Consiglio ha iniziato a contare davvero qualcosa, ma erano i segretari della Dc e del Partito Socialista a dirigere i giochi. Mi sembra che si stia tornando a quella fase”.

Salvini ha detto che questo sarà il governo del popolo contro le élite. Sarà davvero così?

“Sicuramente le élite sono scatenate contro questo governo, da quelle europee a quelle finanziarie e bancarie. Non so sinceramente se questo sarà un governo contro le élite, so per certo che se tutte le élite sono contro questo governo in base al principio di reciprocità, Salvini ha pienamente ragione”.

Risulta anche a lei che il 20% degli italiani faccia ricorso agli psicofarmaci di fronte alla mancanza di speranza per il futuro?

“Il Paese è alle prese con una modestissima ripresa economica ed in compenso è depresso, ipocondriaco, spaventato, ansioso e questo deriva da un lunghissimo periodo di insoddisfazione nel rapporto fra rappresentanti e rappresentati. Un piccolo slancio di entusiasmo da questo punto di vista potrà sicuramente servire a renderlo meno depresso”.


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