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Il potere violento (sulla riforma Gelmini)


pietroancona
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2649
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Il potere è violento e non fa prigionieri. La Riforma Gelmini che avvia la privatizzazione di una istituzione millenaria come l'Università è stata approvata da un Parlamento consenziente appena appena animato da una opposizione che era quella di sua maestà il re come lo era stato per il collegato lavoro. La votazione è avvenuta in una Roma occupata militarmente dalla polizia e dai carabinieri che hanno segregato lontano dal Parlamento l'immensa folla degli studenti definiti con disprezzo dal capo del governo "fuori corso" e " dei centri sociali".

Un dispiegamento di forze armate impressionante che ha sottratto la città ai suoi abitanti riducendola in vero e proprio stato d'assedio. Dopo la devastazione della scuola privata dei mezzi di sussistenza e di duecentomila insegnanti ora è l'Università che viene stravolta e modellata più sulla Cepu che sulla Bocconi e sulla Luis che sono gli atenei che hanno avuto una loro identità non molto dissimile da quella statale. Viene meno lo strumento di promozione sociale delle classi meno abbienti e l'università diventerà preda della cosiddetta meritocrazia e cioè di centri di potere sottratti ad ogni controllo. L'accusa demagogica ed assurda della Gelmini agli studenti di difendere i "baroni" vuole coprire la creazione di una nuova autocrazia. E' allarmante il consenso della Magna Charta presieduta da Gaetano Quagliarello a questo progetto concepito e studiato per fare della università un’istituzione sempre più colonizzata culturalmente dalla destra ed a disposizione dei ceti benestanti. La Magna Charta a suo tempo creata da Marcello Pera, ex Presidente del senato già craxiano ed ora senatore berlusconiano, ha sostenuto i "principi" della riforma e ne ha agevolato l'approvazione.

Il Parlamento non è più quello voluto dalla Costituzione in cui vengono rappresentate le tendenze e gli interessi degli italiani ma soltanto il luogo in cui la maggioranza esercita la sua dittatura imponendo la sua volontà senza tenere in nessun conto la volontà e le opinioni degli altri.

Gli studenti sono stati lasciati soli, nonostante la demagogica ascesa sul tetto della Sapienza di Bersani. Fini si è schierato contro di loro e non ne ha riconosciuto le ragioni. La CGIL non ha aperto bocca e, a differenza della sua consorella francese, è rimasta immobile ed estranea alla grande appassionata lotta degli studenti.

Ma si sta tirando troppo la corda su tutto, dalla fabbrica alla università. C'è un limite oltre il quale sarà naturale la rivolta sociale. Questo limite si è avvicinato di molto con il voto della Camera di ieri.

Pietro Ancona
1.12.2010


Citazione
Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

Il Parlamento non è più quello voluto dalla Costituzione in cui vengono rappresentate le tendenze e gli interessi degli italiani ...

Gli studenti sono stati lasciati soli, nonostante la demagogica ascesa sul tetto della Sapienza di Bersani.

Al posto degli studenti io lascerei perdere le alleanze con sindacati e partiti e andrei a cercare i tifosi di calcio.
Il problema non è più la scuola o il governo, ma un parlamento nemico del popolo.
E allora ci vogliono alleanze trasversali ed efficaci per recuperare la sovranità popolare.


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grillone
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 880
 

a me sembra che gli studenti, piu che per la riforma, stiano protestando per i tagli 😕 se il governo avesse fatto questa riforma senza i tagli, forse gli studendi un pò l'avrebbero digerita 🙂


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