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Il sindaco leghista ordina “Non fatela mangiare”

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lantipatico
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era solo una risposta ai consueti nonsense ed insulti gratuiti de lantipatico

ma nonsense sarà la tua vita!
capra


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lantipatico
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Post: 372
 

..e aggiungendo visto che La dana spesso fa le differenze coi colori politici se si tratta dei rossi ma si esaltà nel complotto se ci sono in ballo i neri. Che in reltà ci difendono, non capite? E' tutto un complotto. Fidatevi di casa pund, sono intellettuali validi!!!! ma seeee PRRRRRRRRRRRRRRR!!!
E figuriamoci se poi c'è in ballo la Lega... il suo moroso sarà un Giovane Padanalmente Modificato?

..lucido....
(levategli il fiasco..)

battutina che corrisponde a insulto. io non ho insultato epr primo.

è verificabile scorrendo la pagina html

se ne sei in grado


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Pellegrino
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Post: 2635
 

se li mangiano i comunisti è una tragedia se lo fanno i leghisti sono scusati...

guarda che casi di cannibalismo (anche di bambini) nei regimi comunisti sono parecchi e ben documentati.

i leghisti semmai i bambini li affamano.

non so poi cosa sia meglio.

patetica


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lantipatico
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Post: 372
 

se li mangiano i comunisti è una tragedia se lo fanno i leghisti sono scusati...

guarda che casi di cannibalismo (anche di bambini) nei regimi comunisti sono parecchi e ben documentati.

i leghisti semmai i bambini li affamano.

non so poi cosa sia meglio.

patetica

patetico


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Pellegrino
Famed Member
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Post: 2635
 

io non ho insultato epr primo.

è verificabile scorrendo la pagina html

se ne sei in grado

e tu?
...dai, che la ricreazione è fintia e non vorrei arrivare ai livelli di "specchio riflesso..."


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lantipatico
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Post: 372
 

io non ho insultato epr primo.

è verificabile scorrendo la pagina html

se ne sei in grado

e tu?
...dai, che la ricreazione è fintia e non vorrei arrivare ai livelli di "specchio riflesso..."

quanto tenpo perdi in internet? lavorare no?


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Truman
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Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

Ho spiegato più volte che qui si discute sull'argomento del post e che risse ed insulti vanno evitati.

Ripeto che su Comedonchisciotte la diversità di opinioni è accettata e non è lecito pensare che l'altro sia in mala fede, stupido o ignorante solo perchè la pensa diversamente.


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Giancarlo54
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2622
 

Bah, come al solito non si riesce a trovare il bandolo della matassa. I genitori della bimba non hanno pagato la retta, chi deve pagare per questo? Sicuramente non la bimba, ma qualcun altro si. Inoltre lo studio è un diritto, la mensa un servizio e perciò un DOVERE.

Chi deve assolvere il dovere? Secondo me i genitori della bimba.


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helios
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Post: 16537
Topic starter  

Inoltre lo studio è un diritto, la mensa un servizio e perciò un DOVERE.

lo studio è anche un OBBLIGO ......... e la mensa non è un obbligo.
Non si capisce come mai lo è diventato mentre la scuola dell'obbligo 'dovrebbe' essere gratuita. E allora perchè aggiungere un surplus, per le famiglie di spesa, cambiando tutti gli orari di scuola dell'obbligo per inserire il servizio mensa? questo giova ai ragazzini ai genitori o ad altri (esempio insegnati e appalti mensa?)

Pertanto se la scuola dell'obbligo è gratuita dovrebbero fare in modo che i ragazzini non debbano usufruire della mensa A PAGAMENTO.

Chi deve assolvere il dovere? Secondo me i genitori della bimba.

ma i genitori della bimba potrebbero non essere d'accordo del 'dovere'del servizio mensa.
La scuola dell'obbligo riguarda lo studio e non la mensa che qualcuno appalta.


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Giancarlo54
Famed Member
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Post: 2622
 

Inoltre lo studio è un diritto, la mensa un servizio e perciò un DOVERE.

lo studio è anche un OBBLIGO ......... e la mensa non è un obbligo.
Non si capisce come mai lo è diventato mentre la scuola dell'obbligo 'dovrebbe' essere gratuita. E allora perchè aggiungere un surplus, per le famiglie di spesa, cambiando tutti gli orari di scuola dell'obbligo per inserire il servizio mensa? questo giova ai ragazzini ai genitori o ad altri (esempio insegnati e appalti mensa?)

Pertanto se la scuola dell'obbligo è gratuita dovrebbero fare in modo che i ragazzini non debbano usufruire della mensa A PAGAMENTO.

Chi deve assolvere il dovere? Secondo me i genitori della bimba.

ma i genitori della bimba potrebbero non essere d'accordo del 'dovere'del servizio mensa.
La scuola dell'obbligo riguarda lo studio e non la mensa che qualcuno appalta.

Appunto è quello che, magari confusamente sostengo anche io. La mensa NON E' UN OBBLIGO, per cui i bimbi possono anche mangiare un panino o un frutto o portarsela da casa come si faceva ai miei tempi.
Mi da l'idea che ci siano parecchi "furbetti" tra i genitori.


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helios
Illustrious Member
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Post: 16537
Topic starter  

Mi da l'idea che ci siano parecchi "furbetti" tra i genitori.

purtroppo chi detta legge anche nelle scuole dell'obbligo sono sempre quelli che hanno più soldi e interessi.
Gli altri devono sottostare e pagare che lo vogliano o meno.
Ma al giorno d'oggi non tutti ce li hanno e la disparità si vede maggiormente.
Nessuno però va incontro alle famiglie che hanno figli per esonerarli dalla mensa scolastica se sono senza lavoro o con stipendi miseri.
I figli allora subiscono un trattamento disparitario proprio per la cattiva scelta di fare le mense a pagamento quando esiste un OBBLIGO di studio ma non un OBBLIGO di mensa. Ma chi lascerebbe allora un figlio mangiarsi un panino mentre gli altri vanno in mensa alle elementari o alle medie?
Quello che sarebbe normale è di fare degli orari di studio in modo che possano TUTTI andare a mangiare nelle loro famiglie. Se qualche ragazzino non ha una famiglia dove andare a mangiare dovrebbe esserci una mensa a pagamento (i genitori lavorano e quindi la possono pagare).
Il guaio è che gli insegnanti mettono anche il pomeriggio degli orari di lezioni e quindi tutti sono COSTRETTI a rimanere a scuola.

E'lo sfascio della scuola dell'obbligo il problema e chi specula su questo, mense comprese.


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Giancarlo54
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2622
 

Mi da l'idea che ci siano parecchi "furbetti" tra i genitori.

purtroppo chi detta legge anche nelle scuole dell'obbligo sono sempre quelli che hanno più soldi e interessi.
Gli altri devono sottostare e pagare che lo vogliano o meno.
Ma al giorno d'oggi non tutti ce li hanno e la disparità si vede maggiormente.
Nessuno però va incontro alle famiglie che hanno figli per esonerarli dalla mensa scolastica se sono senza lavoro o con stipendi miseri.
I figli allora subiscono un trattamento disparitario proprio per la cattiva scelta di fare le mense a pagamento quando esiste un OBBLIGO di studio ma non un OBBLIGO di mensa. Ma chi lascerebbe allora un figlio mangiarsi un panino mentre gli altri vanno in mensa alle elementari o alle medie?
Quello che sarebbe normale è di fare degli orari di studio in modo che possano TUTTI andare a mangiare nelle loro famiglie. Se qualche ragazzino non ha una famiglia dove andare a mangiare dovrebbe esserci una mensa a pagamento (i genitori lavorano e quindi la possono pagare).
Il guaio è che gli insegnanti mettono anche il pomeriggio degli orari di lezioni e quindi tutti sono COSTRETTI a rimanere a scuola.

E'lo sfascio della scuola dell'obbligo il problema e chi specula su questo, mense comprese.

Hai perfettamente ragione.


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Tonguessy
Membro
Registrato: 2 anni fa
Post: 2779
 

http://groups.google.com/group/comitato_nogelmini/browse_thread/thread/4ef553c7361c7223?hl=it

W le maestre “comuniste” di Fossalta di Piave
Pubblicato da comitatonogelmini su 9 febbraio 2011
da ReteScuole
9 febbraio 2011
IL SINDACO DI FOSSALTA DI PIAVE ATTACCA LE MAESTRE PER L’AIUTO A UNA MINORE STRANIERA. “VOLEVA LICENZIARCI”
Le maestre: “Ci dicono comuniste perché sfamiamo una bambina”
Da tre giorni il caso della bambina di Fossalta di Piave a cui le maestre avevano ceduto il loro pasto, incorrendo nelle ire del sindaco, faceva discutere l’Italia. Tutti i giornalisti cercavano – ovviamente – un loro parere: ma fino ad ora le protagoniste del caso non avevano detto una parola. Cinque insegnanti per cinquanta bambini, nell’asilo “flauto magico”, quasi una famiglia. Eppure le maestre – come i genitori – non volevano intervenire per non alimentare polemiche inutili. Poi, ieri mattina, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Con due esternazioni ai due principali quotidiani veneti, il sindaco Sensini le riempiva di accuse incredibili. Fra cui quella di essere “maestre comuniste”. E poi quella di non aver fatto “le furbe”. È stato a questo punto che Laura Camerotto e Giuliana Fornasier (le uniche due assunte a tempo indeterminato) hanno deciso che, a nome di tutte, dovevano intervenire.
Da quanto insegnate?
(Giuliana) da 36 anni (Laura) da 25 anni.
Quando avete scelto di rinunciare al vostro pasto immaginavate questa polemica?
(Giuliana) Nemmeno per sogno. (Laura) Speravamo di risolvere un problema.
Soluzione illegale, vi hanno detto…
(Laura) Assurdo. La cosa fondamentale è che abbiamo agito nella legalità facendo votare la proposta in consiglio dei docenti. (Giuliana) Non è stata una reazione emotiva. Ma una proposta votata dalla maggioranza del collegio dei docenti.
Cedere il vostro pasto a rotazione era un sacrificio…
(Laura) Assolutamente no. Ma avevamo la consapevolezza che non dovesse essere un gesto risolutivo, solo un modo per risolvere l’emergenza.
Quale?
(Giuliana) Nel pomeriggio ci sono i progetti di integrazione. Dovevamo tutelare il diritto di quella bimba ad esserci. (Laura) E poi lo spettacolo era insostenibile: la nostra fila per la mensa e la bambina che se ne va a testa bassa.
Volevate mettere in difficoltà l’amministrazione?
(Laura) Non c’era per noi la minima implicazione politica. (Giuliana) Semmai il problema politico lo ha innescato il sindaco con il suo veto.
Dice Sensini: se fossero state più furbe avrebbero fatto lo stesso senza dire nulla.
(Laura) Io devo educare dei minori, non posso fare la furba! (Giuliana) Siccome poi ci ha accusato di violare la legalità, come minimo era un consiglio strano.
Quindi nessuna battaglia ideologica? (Giuliana) Provo disgusto a parlare di politica quando c’è di mezzo la tutela di un minore. (Laura) La nostra gioia è stata quando ieri abbiamo detto: andiamo in cortile a fare la merenda. E la bambina si è messa a gridare: evviva!
Vi siete pentite?
(Laura) No. Dovevamo farlo, Come maestre e come mamme.
Il sindaco dice: non potevano girare il buono ad altri.
(Giuliana) Noi non abbiamo fisicamente il buono! Abbiamo diritto al pasto da contratto.
Temete il licenziamento?
(Laura) Non credo. Non abbiamo mai disobbedito alla preside. La nostra superiora è lei.
Chi ve l’ha fatto fare?
(Giuliana) Di fonte a una bambina che deve andare a casa la nostra professionalità non ce lo poteva permettere. Ci sono stati venti giorni di telefonate tra me e la preside per trovare una soluzione!
Lei che diceva?
(Giuliana) Il sindaco ci ha detto che che se facevamo un danno erariale rischiavamo anche il licenziamento.
Dicono: gli stranieri ritardano gli italiani…
(Laura) Abbiamo il 40 per cento dei bambini di origine straniera. Tutti nati in Italia. Parlano bene l’italiano. E i genitori imparano l’italiano grazie ai figli. (Giuliana) I figli fanno da traduttori ai colloqui.
Vi siete sentite sole?
(Laura) Mai. I genitori sono stati straordinari. È stata una gara di solidarietà.
Sensini ha detto che siete maestre comuniste…
(Laura) Non so se più ridicolo o più folle. I comunisti non li mangiavano i bambini? Noi semmai li abbiamo sfamati. (Giuliana) Io sono cattolica. Se ho Cristo dietro le spalle, sul muro della mia classe, non posso negare il pane a una bimba.
Articoli correlati (cliccate sul titolo):
Il Fatto quotidiano (prima parte)
Il Fatto quotidiano (seconda parte)
Com’è umano, lei! Nella fattispecie, la “belva umana” è un sindaco leghista che ….
Il comunicato stampa del sindaco Massimo Sensini del 06 febbraio 2011


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