Notifiche
Cancella tutti
Topic starter
11 Marzo 2013 16:42
Una nota che è meglio che i depressi non leggano
Il vicolo cieco
L'Italia è chiusa in un vicolo cieco. Non c'è via di uscita. Il Parlamento eletto è diviso in tre grandi blocchi. Il blocco capeggiato da Berlusconi è paralizzato dall'ingorgo giudiziario che lo estranea e gli rende difficile giocare un ruolo nella formazione di un nuovo equilibrio politico postelettorale; il blocco del PD è in preda alle convulsioni dovute alla esistenza di due diverse ambizioni e strategie: quella di Bersani e l'altra di Renzi. Entrambe le strategie adottate da questi signori sono deleterie e non portano che all'avvitamento della crisi o a nuove elezioni: il terzo blocco capeggiato da Grillo ritiene, non so se a ragione ma probabilmente sbagliando che si si fa a nuove elezioni PDL e PD evaporano a favore di una grande maggioranza grillina. Questo avviene nello scenario di un paese lugubre intristito dalla fame e dal freddo che soffrono milioni di famiglie e dallo stillicidio quotidiano della chiusura di fabbriche e negozi.
In questo tetro quadro l'appello di Benigni Saviano ed altri appare patetico grottesco e strumentale. L'appello è ispirato dall'ala bersaniana del PD e da "La Repubblica". Appello che lascia il tempo che trova.
La sinistra, traumatizzata dallo insuccesso della lista Rivoluzione Civile-Ingroia, è scomparsa dalla scena. Si invocano dimissioni di Di Liberto e Ferrero. Non so se saranno date e se questo servirà a qualcosa in un paese in cui si contano diciotto partiti comunisti ognuno con la sua bibbia che non risconosce quella degli altri. Un pulviscolo animato dalla litigiosità dei contendenti della "purezza".
Siamo chiusi in un gomito della storia e non sappiamo quale destino ci attende. L'Italia priva di sovranità monetaria e prigioniera nel letto di Procuste dell'Europa è prossima ad essere commissariata dal FMI. Da quarta potenza industriale del mondo discendiamo al livello di un qualsiasi paese sudamericano in preda alle Banche.
11 Marzo 2013 17:23
a me questa situazione piace, se ci fosse governabilità non sarebbe un vantaggio per l'italia, verrebbe ingoiata lentamente e digerita facilmente...
invece con una crisi palese ed evidente c'è qualche possibilità che i problemi chiave (euro-ue-banche) vengano veramenti rovesciati sul tavolo.
e poi non dimentichiamoci che i sintomi devono peggiorare prima della guarigione, meglio una febbre forte e rapida che una lenta agonia...
11 Marzo 2013 18:14
QUARTA POTENZA INDUSTRIALE DEL MONDO?????? Piantala.
Topic starter
11 Marzo 2013 21:08
QUARTA POTENZA INDUSTRIALE DEL MONDO?????? Piantala.
e seconda potenza manifatturiera europea.
11 Marzo 2013 21:16
Concordo con nuvoledelcielo, la situazione di ingovernabilità farà disperare gli eurocrati e chi aveva scommesso che l'esempio della Grecia sarebbe stato da monito per i paesi PIIG.
11 Marzo 2013 23:50
Seconda "potenza" (sai che potenza, assemblare roba senza avere materie prime, soprattutto raffinare prodotti nocivi che altri non vogliono trattare) manifatturiera europea puo' darsi (anche se queste graduatorie sono sempre risibili) ma quarta "potenza" industriale mondiale e' una CAZZATA SOVRUMANA.
Per un breve periodo ci hanno detto che l'italia al settimo posto di non si sa cosa, o all'ottavo (nel G8, appunto). A quanto pare pero' siete senza dubbio i primi in cialtroneria.
Le fonti da dove arrivano, da Topolino? (non che il Sole 24 ore sia piu' affidabile, per la verita'!).
12 Marzo 2013 9:50
Seconda "potenza" (sai che potenza, assemblare roba senza avere materie prime, soprattutto raffinare prodotti nocivi che altri non vogliono trattare) manifatturiera europea puo' darsi (anche se queste graduatorie sono sempre risibili) ma quarta "potenza" industriale mondiale e' una CAZZATA SOVRUMANA.
Per un breve periodo ci hanno detto che l'italia al settimo posto di non si sa cosa, o all'ottavo (nel G8, appunto). A quanto pare pero' siete senza dubbio i primi in cialtroneria.
Le fonti da dove arrivano, da Topolino? (non che il Sole 24 ore sia piu' affidabile, per la verita'!).
Magari non eravamo la QUARTA o forse nemmeno la QUINTA o la SESTA, ma stavamo benino, non c'era di che lamentarsi. Ah la Prima Repubblica!
12 Marzo 2013 10:01
Ah la Prima Repubblica!
Mette tristezza ma hai ragione.