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22 Febbraio 2015 18:24
Il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho parla del rischio di avere "tagliagole fra i migranti" col supporto delle cosche. “Le ‘ndrine possono fornire ai terroristi basi logistiche in Calabria in cambio di droga o altro”. Saranno “ospitati in aziende agricole”, zone franche in larga parte sotto il totale controllo dell'organizzazione criminale più potente del mondo. Allera tra 007 e procure... Leggi
22 Febbraio 2015 19:49
dalla stessa fonte aprrendiamo:
"Alfano ha anche parlato della minaccia di infiltrazioni con i barconi di immigrati. “Non c’è traccia reale di un nesso tra immigrazione e terrorismo. Ma non si può escludere nulla”. A confermare le sue parole arriva da Londra la notizia che una donna di 25 anni di Birmingham è stata arrestata all’aeroporto londinese di Heathrow appena scesa da un volo in arrivo dalla Turchia ed è stata accusata di terrorismo".
come dire: " non appiamo prove dell'esistenza di babbo natale. ma non si può escludere nulla".
22 Febbraio 2015 23:32
Non ho sufficienti elementi per contrastare il procuratore di Reggio Calabria, ma in prima battuta mi sembra aria fritta, fantasie sulla 'ndrangheta appoggiate su fantasie dell'ISIS.
Comunque 30 anni fa sembrava strano dire che la ndrangheta stava a Milano, non in Calabria. Oggi lo sanno anche i giornalisti.
Ma se la criminalità organizzata si è spostata a Milano (passando per Roma, chiaramente) seguendo giustamente i soldi, cosa resta in Calabria?
Poco crimine e poca organizzazione, direi.