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L’Onu ha un consiglio da darci sull’immigrazione: “Fatevi invadere, sarà bellissimo”


Hito
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http://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/ripresi-gli-sbarchi-sicilia-presa-dassalto-1600-clandestini-arrivo-78622/

Sono ripresi gli sbarchi. Sicilia presa d’assalto con 1600 clandestini in arrivo
Di Anna Pedri

Palermo, 19 gen – Una nuova ondata di sbarchi si sta abbattendo sulle coste italiane. E la Sicilia è la regione più colpita. Fino a due giorni fa erano oltre mille gli sbarcati secondo i dati ufficiali del cruscotto statistico sull’immigrazione del ministero dell’Interno. Ma tra chi è sbarcato in queste ore e chi deve ancora sbarcare ci sono altre 1600 persone. Secondo l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati sono già oltre 3mila gli sbarchi nei primi 18 giorni di quest’anno. Mai così tanti da quando sono in vigore gli accordi con la Libia

Nelle ultime ore oltre 700 persone sono arrivate tra Palermo e Catania: precisamente 523 a Catania e 210 a Palermo. Altri 179 clandestini sono in procinto di sbarcare ad Augusta da una nave dell’operazione Sophia. A Pozzallo arriva la nave Golfo Azzurro di Open Arms che trasporta oltre a 494 immigrati anche tre salme, tra cui quella di un neonato di tre mesi deceduto durante la traversata. Domani è previsto una sbarco di altri 400 migranti a Messina.

Le condizioni del mare sono peggiorate, come è naturale in questa stagione, e i naufragi sono una certezza. Le richieste di aiuto da barchini e gommoni in balia del mare in tempesta sono sempre più numerose. Solo negli ultimi giorni sono 11 le operazioni di soccorso che si sono susseguite al largo della coste della Libia, e dalla Guardia Costiera fanno sapere che non ci sono più imbarcazioni disponibili per i trasbordi urgenti.

La situazione in Libia, luogo da cui partono sempre più barconi, continua a essere incandescente e la Guardia Costiera libica, che ieri è intervenuta per salvare 234 migranti a bordo di due gommoni in avaria, già nei giorni scorsi aveva avvertito che a causa della ripresa degli scontri tra milizie rivali ci sarebbero circa un milione di persone pronte a imbarcarsi.

Anna Pedri

http://www.ilprimatonazionale.it/primo-piano/lonu-ha-un-consiglio-da-darci-sullimmigrazione-fatevi-invadere-sara-bellissimo-78617/

L’Onu ha un consiglio da darci sull’immigrazione: “Fatevi invadere, sarà bellissimo”

Roma, 19 gen – L’immigrazione è bellissima. Parola dell’Onu. Nel rapporto “Making migration work for all”, presentato nei giorni scorsi dal segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres, l’ideologia immigrazionista fa un ulteriore passo avanti: non si tratta più di accogliere chi fugge dalle guerre, ma di spalancare le porte a una invasione che, ci assicurano le Nazioni unite, è piena di vantaggi per tutti.

L’Onu calcola che il numero totale di migranti internazionali sia cresciuto, a partire dal 2000, del 49%. I migranti, oggi, sono passati da 2,8 al 3,4% della popolazione mondiale. Al 4 dicembre 2017, nel corso dell’anno sono morti 5.136 migranti, mentre dal 2014 le vittime in tutto il mondo sono 22.432. Certo, “c’è la tentazione di creare una divisione binaria tra migranti regolari e irregolari”, ma, spiega il rapporto, queste categorie non funzionano, bisogna aggiornarsi. Tutti devono essere i benvenuti.

“La migrazione – si legge nel documento – è un motore di crescita economica, innovazione e sviluppo sostenibile. Permette ogni anno a milioni di persone di cercare nuove opportunità, creando e rafforzando i legami tra paesi e società”. Ecco, quindi, quello che dobbiamo garantire: la ricerca di nuove opportunità ai lavoratori del terzo mondo. Che l’immigrazione sia un affare per tutti, Guterres lo ribadisce più volte. “I migranti – spiega – danno un contributo positivo sia ai paesi ospitanti che a quelli di origine. Dal punto di vista finanziario, i migranti, compresi i migranti irregolari, contribuiscono pagando le tasse e immettendo circa l’85% dei loro guadagni nelle economie delle società ospitanti. Il restante 15% viene rispedito alle comunità di origine tramite le rimesse. Nel 2017, circa 596 miliardi di dollari sono stati trasferiti in rimesse a livello globale”.

Il capo dell’Onu ha addirittura parlato di “autolesionismo economico” da parte delle “autorità che creano ostacoli alla migrazione, pongono severe restrizioni alle opportunità di lavoro dei migranti o peggio ancora, incoraggiano involontariamente la migrazione illegale”. Inoltre, “studi empirici hanno stabilito che i migranti spesso prendono posti di lavoro che i locali non desiderano occupare, e quindi stimolano l’attività economica”. Pompare esseri umani dai Paesi poveri per avere manodopera a basso costo: e fortuna che loro sono i buoni.

Certo, il rapporto ammette che “quando un gran numero di migranti entra rapidamente nel mercato del lavoro, può avere un impatto destabilizzante a breve termine su posti di lavoro e salari”, ma non c’è da preoccuparsi, perché “la presenza di migranti non ha un effetto negativo a lungo termine sugli stipendi di altri lavoratori nei paesi di accoglienza”. E pazienza se, come diceva Keynes, nel lungo periodo saremo tutti morti. Non manca, poi, la solita tirata antirazzista. L’Onu invita quindi a “evitare un linguaggio disumanizzante” e lancia l’allarme: “Dobbiamo tristemente riconoscere che le narrazioni politiche xenofobe su la migrazione sono oggi troppo diffuse. Non dobbiamo permettere a tutto ciò di distorcere la nostra agenda”. In un passaggio si cerca, certamente, di prendere in considerazione i legittimi timori delle popolazioni che si vedono invase, ma, beninteso, solo per ribadire che queste paure sono errate e ingiustificate. Tranquilli, lo dice l’Onu.

Adriano Scianca


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