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la manipolazione spirituale dei mass media

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greiskelly
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c'è una domanda che mi attanaglia. Spesso si fa riferimento e si contrappongono occidente-materialista ed oriente-spirituale.
Allora dunque, la riflessione è la seguente: la questione cinese. Si può dire che la Cina fa parte di quell'oriente spirituale? quasi 2 miliardi di individui.... mi sembra una bella fetta d'oriente. Ed è una delle peggiori dittature mondiali.... il materialismo più sfacciato e più sfruttabile.... mi chiedo: cos'ha di spirituale questo paese?
è un eccezione? non mi si dica che è stato contaminato dall'occidente, perchè in tal caso comincio a pensare che il materialismo la vince sullo spirito....

Qualcuno riuscirebbe a spiegarmi il dilemma dello sfruttamento cinese?
grazie...
So, a grandi linee, che alla base ci sta un problema culturale di servilismo da parte della popolazione, ma farsi sfruttare in quel modo barbaro ed incivile cos'ha in comune con lo spirito? fa parte dello spirito?
cosa significa?
qualcuno mi illumini... grazie


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helios
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greisskelly, si parla di mondo orientale e mondo occidentale cioè di due sistemi di vita diversi che di per se si contrappongono.
Tutte le religioni principali del mondo sono nate in oriente, nessuna in occidente e anche il medio oriente è pur sempre oriente. Pertanto quella che dicono la prinicpale religione dell'occidente, cioè il cattolicesimo, ha le sue radici proprio in medio oriente e non in occidente.
I 2 miliardi di individui in Cina pensi che siano tutti dediti a far soldi o piuttosto che siano solo una minina parte di cinesi che hanno voluto (o sono stati corrotti) per stabilire anche in Cina il sistema capitalistico?
La Cina è un vasto territorio e proprio i cinesi anticamente si autodefinivano ' la terra di mezzo ' probabilmente perchè segna il confina fra il mondo occidentale e quello orientale.
Che la Cina sia una delle peggiori dittature mondiali lo potremmo attribuire al fatto che è diventata comunista oppure perchè prima gli imperatori cinesi erano dei dittatori? A quale scopo c'è stato lo sconvolgimento della Cina da parte dei comunisti se non per sradicare il culto dell'imperatore cinese che si fondava anche sulla religiosità del popolo? E è la stessa identica cosa fu fatta in Giappone da parte degli USA per stabilire il capitalismo in una popolazione che da tempo ancestrali considerava il loro imperatore una divinità?

i mass media hannogiocato su questo fecendoci credere che in un sol colpo l'oriente sia diventato materialista. Ma in realtà chi sono i veri materialisti in oriente? non vorrei sbagliarmi ma occhio e croce sono sempre gli stessi dell'occidente, multinazionali comprese che, dopo aver messo al potere i loro sodali depredano delle risorse il resto della popolazione. Africa, Asia che differenza fa per loro? e noi qui a credere ancora che la Cina è un pericolo?

So, a grandi linee, che alla base ci sta un problema culturale di servilismo da parte della popolazione, ma farsi sfruttare in quel modo barbaro ed incivile cos'ha in comune con lo spirito? fa parte dello spirito?

non si tratta di problema culturare ma proprio di sistema di vita anche religioso.Non esiste servilismo ma esiste il fatto che ogni persona nasce e vive in un determinato ruolo conferito dalla nascita e questo ruolo è dato dal loro karma.La loro concezione della vita è ancora questa e nessuno glielo può togliere.Pertanto ognuno nel proprio ruolo deve svolgere la propria vita.Dopotutto anche in India esistono ancora le caste proprio per questo motivo. In realtà in Oriente credono che al di sopra di tutto esista un ordine di cose immutabile che trascende il mondo materiale e quello che vediamo nel mondo materiale è solo illusione.

In altre parole il mondo non è governato dagli uomini ma da un disegno del cielo che nessuno conosce.

Qualcuno riuscirebbe a spiegarmi il dilemma dello sfruttamento cinese?

la popolazione era sfruttata sotto l'imperatore e ha pagato con la rivoluzione comunista e ora che cosa potrebbe fare?si tratta di una larga parte di cinesi mentre il resto, ai confini del territorio, forse non sa nemmeno che cosa succede e continua la vita di sempre senza che nessuno se ne curi.

Se i mass media hanno il potere di condizionare tutto non hanno il potere di condizionare le religioni quindi non resta altro mascherare il tutto o far finta che non esista. Ancora la Cina è accessibile a pochi.


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Awa
 Awa
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c'è una domanda che mi attanaglia. Spesso si fa riferimento e si contrappongono occidente-materialista ed oriente-spirituale.
Allora dunque, la riflessione è la seguente: la questione cinese. Si può dire che la Cina fa parte di quell'oriente spirituale? quasi 2 miliardi di individui.... mi sembra una bella fetta d'oriente. Ed è una delle peggiori dittature mondiali.... il materialismo più sfacciato e più sfruttabile.... mi chiedo: cos'ha di spirituale questo paese?
è un eccezione? non mi si dica che è stato contaminato dall'occidente, perchè in tal caso comincio a pensare che il materialismo la vince sullo spirito....

Qualcuno riuscirebbe a spiegarmi il dilemma dello sfruttamento cinese?
grazie...
So, a grandi linee, che alla base ci sta un problema culturale di servilismo da parte della popolazione, ma farsi sfruttare in quel modo barbaro ed incivile cos'ha in comune con lo spirito? fa parte dello spirito?
cosa significa?
qualcuno mi illumini... grazie

L'IMPERIALISMO OCCIDENTALE E IL DECLINO DELLA CINA

La conquista imperiale britannica ed occidentale dell’Oriente si è basata sulla natura militarista dello Stato imperiale, sulle sue relazioni economiche non reciproche con i paesi commerciali d’Oltreoceano e sull’ideologia imperiale occidentale che ha motivato e giustificato questa conquista.

A differenza della Cina, la rivoluzione industriale britannica e la sua espansione oltreoceano furono trainate da una politica militare. Secondo Hobson, durante il periodo 1688-1815 la Gran Bretagna era impegnata in guerre per il 52% del tempo3. Mentre i cinesi contavano sui loro mercati aperti, sulla loro produzione superiore e sulle sofisticate competenze commerciali e bancarie, gli inglesi facevano affidamento sulla protezione tariffaria, sulla conquista militare e sulla sistematica distruzione della competitività delle imprese d’oltreoceano, nonché dell’appropriazione e saccheggio delle risorse locali. Il predominio globale cinese si basava sui “vantaggi reciproci” con i partner commerciali, mentre la Gran Bretagna poteva contare su eserciti mercenari di occupazione, sulla repressione selvaggia e su una politica di divide et impera per fomentare le rivalità locali. Di fronte alla resistenza posta dai nativi, i britannici (così come altre potenze imperiali occidentali) non esitarono a sterminare intere comunità4.

Incapace di prendere il posto del mercato cinese attraverso una maggiore competitività economica, l’Inghilterra basava la propria forza su un brutale potere militare. Ha mobilitato, armato e guidato mercenari prelevati dalle sue colonie in India e altrove, per forzare le esportazioni ed imporre alla Cina trattati impari per abbassare le tariffe. Di conseguenza la Cina è stata inondata di oppio britannico prodotto nelle sue piantagioni in India, nonostante le leggi cinesi vietassero o disciplinassero le importazioni e la vendita di narcotici. I governanti cinesi, a lungo abituati alla propria superiorità produttiva e ai propri canali commerciali, erano impreparati al “nuovo dominio imperiale” per la conquista del potere globale. La sollecitudine occidentale nell’uso del potere militare per accaparrarsi colonie, i saccheggi e il reclutamento di enormi eserciti mercenari comandati da ufficiali europei, segnò la fine della Cina come potenza mondiale.

La Cina aveva basato il suo predominio economico sulla “non-interferenza negli affari interni dei propri partner commerciali”. Al contrario, gli imperialisti britannici intervennero violentemente in Asia riorganizzando le economie locali per soddisfare le esigenze dell’impero (eliminando concorrenti economici, compresi i più efficienti produttori di cotone indiani) e presero il controllo degli apparati politici, economici ed amministrativi locali per stabilire lo Stato coloniale.

L’impero britannico è stato costruito con le risorse sequestrate dalle colonie attraverso la militarizzazione massiccia della sua economia5. Così l’impero britannico è riuscito a garantire la sua supremazia militare sulla Cina. La politica estera cinese venne ostacolata dall’eccessiva dipendenza della sua classe dirigente dalle relazioni commerciali. I funzionari cinesi e le élite mercantili cercarono di placare gli inglesi e convinsero l’imperatore a concedere devastanti concessioni extra-territoriali, aprendo i mercati a scapito dei produttori cinesi e allo stesso tempo cedendo sovranità locale. Come sempre, gli inglesi fomentarono le rivalità interne e le rivolte, che destabilizzarono ulteriormente il paese.

La penetrazione e la colonizzazione occidentale e britannica del mercato cinese crearono una classe completamente nuova: i ricchi “compradores” cinesi che importavano le merci britanniche e facilitavano l’acquisizione di mercati locali e di risorse. Il saccheggio imperialista costrinse ad un maggior sfruttamento e ad una tassazione della grande massa di contadini e operai cinesi. I governanti della Cina furono obbligati a pagare i debiti di guerra e a finanziare i deficit commerciali imposti dalle potenze imperiali occidentali schiacciando i contadini. Questo spinse i contadini alla fame e alla rivolta.

All’inizio del XX secolo (meno di un secolo dopo le Guerre dell’Oppio), la Cina discese da potenza economica mondiale a paese semi-coloniale dilaniato e con un’enorme popolazione di indigenti. I porti principali erano controllati da funzionari imperiali occidentali e la campagna era soggetta al dominio di signori della guerra corrotti e brutali. L’oppio britannico schiavizzò milioni di persone.

continua...fino ai nostri giorni...se interessa:
http://www.geopolitica-rivista.org/16886/cina-ascesa-caduta-e-risalita-come-potenza-mondiale/


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helios
Illustrious Member
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L’impero britannico è stato costruito con le risorse sequestrate dalle colonie attraverso la militarizzazione massiccia della sua economia5. Così l’impero britannico è riuscito a garantire la sua supremazia militare sulla Cina.

in realtà i britannici hanno fatto quello che hanno fatto più tardi le multinazionali. Resta sempre il fatto che anche allora la Cina era un territorio enorme con tanta popolazione e certamente la supremazia militare gli inglesi la no poteva avere, per forza di cose,, fino ad un certo punto.


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Awa
 Awa
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L’impero britannico è stato costruito con le risorse sequestrate dalle colonie attraverso la militarizzazione massiccia della sua economia5. Così l’impero britannico è riuscito a garantire la sua supremazia militare sulla Cina.

in realtà i britannici hanno fatto quello che hanno fatto più tardi le multinazionali. Resta sempre il fatto che anche allora la Cina era un territorio enorme con tanta popolazione e certamente la supremazia militare gli inglesi la no poteva avere, per forza di cose,, fino ad un certo punto.

L’intera professione accademica occidentale, ed in primo luogo gli storici imperiali britannici, attribuirono il dominio imperiale britannico in Asia alla “superiorità tecnologica” inglese, alla miseria della Cina e allo status coloniale di “arretratezza orientale”, omettendo qualsiasi accenno al millennio di progresso e superiorità commerciale e tecnica cinese fino all’alba del XIX secolo. Alla fine del 1920, con l’invasione imperiale giapponese, la Cina cessò di esistere come Stato unificato. Sotto il tallone del dominio imperiale, centinaia di milioni di cinesi soffrirono la fame, vennero espropriati o massacrati e l’economia cinese venne saccheggiata ad opera delle potenze occidentali e del Giappone. L’intera élite collaboratrice dei compradores venne screditata davanti al popolo cinese.

Quello che è rimasto nella memoria collettiva della grande massa di cinesi, ed è totalmente assente nei resoconti di prestigiosi accademici britannici e statunitensi, è il senso della Cina come potenza mondiale di spicco che una volta fu prospera e dinamica. I commentatori occidentali hanno respinto questa memoria collettiva dell’ascesa cinese attraverso pretese assurde e prive di diritto da arroganti padroni nostalgici.


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