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La piovra divina incassa un bel colpo.


alinaf
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La piovra divina incassa un bel colpo. Prove riuscite del governo tecnico. Destra, centro e sinistra votano insieme contro gli emendamenti radicali che volevano tassare le proprietà immobiliari del Vaticano

di Sergio Di Cori Modigliani

Dire che è una delusione è falso, sarebbe stata una clamorosa e rivoluzionaria sorpresa se fosse accaduto il contrario.

Sconcerto, questo sì, per il fatto che radio e televisioni, in Italia, oggi, 5 settembre 2011, non hanno neppure dato la notizia mentre –a mercati aperti- in tutta Europa i media tedeschi, scandinavi, inglesi, olandesi, sloveni, slovacchi hanno interpretato la notizia “come un dato economico che inevitabilmente spingerà al crollo la borsa di Milano e aumenterà il differenziale tra i bpt tedeschi e quelli italiani” (Suddeutsche Zeitung, Die Welt, Der Spiegel).

Ecco la notizia.
Ieri notte, 4 settembre 2011 alle ore 22.45 gli emendamenti alla manovra economica della maggioranza del governo, rubricati ai numeri 2.0, 2.0.5 e 2.o.17 a firma dei commissari al bilancio Emma Bonino, Perduca, Carloni, Chiaromonte e Poretti (membri del Partito Radicale) relativi “all’abolizione dell’esenzione del Vaticano nel pagamento dell’Ici sulle attività commerciali più redditizie svolte sul territorio nazionale italiano” sono state bocciate.

Hanno votato contro il provvedimento: PDL, Lega Nord, Alleanza per l’Italia, Udc. L’Idv di Antonio Di Pietro si è astenuta (come Ponzio Pilato).

Il PD, partito di opposizione più forte in parlamento ha votato insieme alla maggioranza contro gli emendamenti (“ero stata molto chiara in qualità di presidente del partito: non avremmo mai votato un emendamento che impone una tassazione al Vaticano” benemerita dichiarazione di Rosi Bindi, presidente del PD).
Poiché la votazione è stata fatta ad alzata di mano, all’interno del PD si sono manifestati dei dissensi espressi durante la votazione. Sono stati soltanto tre, ma vale la pena dire i nomi: Agostini, Carloni, Vita.
L’emendamento è stato quindi bocciato in sede di commissione, ma verrà riproposto dai radicali in aula, ovverossia alla sovranità del parlamento, mercoledì 14 settembre in senato.

Dichiarando il proprio voto il senatore Marco Perduca ha ricordato -fornendo prove documentate- che tale provvedimento avrebbe “consentito un introito immediato per le casse dello Stato di una cifra tra i 700 e gli 800 milioni di euro, tali da andare immediatamente a compensare i tagli alle amministrazioni locali comunali e provinciali e quindi contribuendo, nella valutazione dei mercati, a fornire una immediata prova della volontà politica italiana di combattere con vigore l’evasione fiscale”.

Questa dichiarazione è stata identificata come contraria agli interessi della nazione dal 95% della rappresentanza parlamentare, maggioranza e opposizione in sintonia.

Da ricordare, per chi non lo sapesse, che lo stato estero Città del Vaticano nel solo territorio della Provincia di Roma, risulta proprietario del 26,3% dell’intero patrimonio immobiliare per un valore di mercato pari a 16 miliardi di euro ESENTASSE.

A Roma gli enti religiosi offrono ai turisti 5.432 posti letto per un giro d’affari annuo valutato intorno ai 250 milioni di euro ESENTASSE.

Chiunque volesse documentarsi sulle attività economiche del Vaticano in Italia, sulle cifre reali e sull’impatto negativo per l’economia italiana può andare a leggere una bellissima, coraggiosa, e documentata inchiesta pubblicata dal settimanale Il Mondo, a firma Sandro Orlando, in data 18 maggio 2007. Forse in rete la trovate ancora.
Basterebbe un unico dato tra i migliaia a disposizione:

il patrimonio immobiliare del Vaticano è controllato e gestito da due istituti: lo IOR (Istituto Opere Religiose) e la APSA (Amministrazione Patrimoniale Sede Apostolica) attraverso due società immobiliari, la Edile Leonina e la Sirea. Queste due società risultano proprietarie di circa 75.000 immobili nella capitale, di cui, attualmente 11.000 appartamenti sfitti. Tra questi (sorpresa!!) si trovano alcune chicche, ad es.: il Palazzo del Viminale, sede del Ministero degli Interni (proprietà vaticana, affittata alla Repubblica Italiana) la sede della Commissione antimafia (anch'esso affittato alla repubblica Italiana); un palazzo al centro di Roma –datato 1654- per complessivi 6.500 metri quadri del valore immobiliare attuale pari a 80 milioni di euro che ha un rogito nel quale è dichiarato un valore d’acquisto corrispondente a 52.000 Lire. E’ vero, corrisponde alla realtà. E’ la cifra pagata a un aristocratico romano nel 1697 quando il Vaticano acquistò l’immobile. Nel proprio bilancio, il Vaticano non ha mai aggiornato il valore. A Roma esistono attualmente 2.123 enti religiosi ESENTASSE che producono un’attività commerciale pari a 354 milioni di euro l’anno di profitti.

Nel solo 2010, la Repubblica Italiana ha dato un contributo al Vaticano pari alla cifra di 1.245.789.000, 97 euro (un miliardo, duecentoquarantacinque milioni e settecento ottantanove mila euro e novantasette centesimi) in cambio di nulla. Nada de nada. Nothing.

Questa cifra è stata conteggiata come “contributo al mantenimento del patrimonio artistico, culturale e istruttivo della Repubblica Italiana”.
Al Vaticano non è stata fatta nessuna richiesta di fornire né prova né documentazione per poter dimostrare che cosa abbia fatto con questa cifra, dove sia andata a finire, chi l’abbia incassata, a quale fine, per quale motivazione, con quale scopo.

Menzione patriottica d’onore ai parlamentari Emma Bonino, Perduca, Carloni, Chiaromonte e Poretti che hanno fortemente chiesto la tassazione di questi beni.

Loro hanno fatto la loro parte.

Cerchiamo di fare noi, la nostra.

(per quel poco che posso.... eccomi ! )

http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.com/2011/09/la-piovra-divina-incassa-un-bel-colpo.html


Citazione
dino23
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"Menzione Patriottica d'onore", si certo !
E magari anche una slinguatina acustica. Intoniamogli un solenne "Fratelli (massoni) d'Italia".


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alinaf
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
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Menzione Patriottica d'onore", si certo !
E magari anche una slinguatina acustica. Intoniamogli un solenne "Fratelli (massoni) d'Italia".

Lungi da me, sono anche stonata....... comunque
solo a quei fratelli lì è lecito provare, non lo sai ? Ciao.


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