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L'appello sul clima bocciato dai fisici italiani


giorgiogio48
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ROMA. Manca una firma nella "Dichiarazione sui cambiamenti climatici", il documento pubblicato da 12 associazioni scientifiche italiane per la Conferenza di Parigi. La Società italiana di fisica (Sif), infatti, ha tolto il suo logo dal documento. "Alcune certezze non sono certezze, occorre fare attenzione" spiega la presidentessa Luisa Cifarelli, che insegna fisica sperimentale all'università di Bologna. "Non esistono le equazioni del clima. E io non mi trovo d'accordo con l'affermazione che il ruolo dell'uomo nel riscaldamento sia inequivocabile". Continua..
Riferimenti:
- http://www.repubblica.it/ambiente/2015/12/05/news/l_appello_sul_clima_bocciato_dai_fisici_il_ruolo_dell_uomo_non_e_provato_-128823434/?ref=HREC1-14
- http://www.attivitasolare.com/


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PietroGE
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Hanno fatto benissimo ad essere prudenti. La Terra ha subito riscaldamenti e raffreddamenti in passato senza intervento umano. L'unica cosa che andrebbe portata avanti è il controllo della popolazione umana che rischia di distruggere l'ambiente a prescindere dal riscaldamento.


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giorgiogio48
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Hanno fatto benissimo ad essere prudenti. La Terra ha subito riscaldamenti e raffreddamenti in passato senza intervento umano. L'unica cosa che andrebbe portata avanti è il controllo della popolazione umana che rischia di distruggere l'ambiente a prescindere dal riscaldamento.

Sono pienamente d'accordo con te


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vic
 vic
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L'altro lato della dubbia medaglia delll'ICCP e' la pretesa che si possa intervenire sul clima controllando (anche questa una pretesa, perche' l'uomo ne controlla si' e no un misero 5%) esclusivamente la quantita' di CO2 in atmosfera. Una semplificazione pazzesca, direbbe Paolo Villaggio.

L'ho gia' reiterato qui su CDC, non hanno la saggezza di chiamare le cose per nome: l'inquinamento lo devono chiamare emissione di CO2. Non esiste gas meno inquinante del CO2, tant'e' che e' vitale per i vegetali. Non si tratta solo di linguaggio scritto o parlato, ma anche di linguaggio visivo. Mostrano in continuazione immagini fuorvianti che fanno confondere CO2 e inquinamento.

L'altro giorno mi sono visto il solito servizio televisivo dove mostravano l'inquinamento atmosferico in Indonesia dovuto all'incendio delle foreste. Lo mostravano come prova del fatto che l'Indonesia sia il 3zo emettitore mondiale di CO2. Fatto sta che negli incendi si sviluppa monossido di carbonio, CO, quello si' tossico, ma che non e' CO2, perdinci!
Mi riesce difficilissomo capire questi giornalisti. Non possono essere tutti scemi. Ne' ci vuole chissa' quale laurea per capire che CO e CO2 non sono la stessa cosa. Oppure per capire che se la CO2 e' trasparente, mostrare dei fumi o delle nebbioline, non e' che ne indichi la presenza.

E mi da' molto, anzi moltissimo fastidio che mai, proprio mai, nemmeno per sbaglio, si ricordi che il principale "gas" a effetto serra sono le nuvole, responsabili del 90-95% di tale effetto.

Questo del CO2 sembra un mantra, un dogma che e' stato imposto sia ai politici sia ai giornalisti dei media mainstream.

Ormai non vado nemmeno piu' a sentire gli esperti di clima non allineati col ICCP. Basta il buon senso, alla fin dei conti.

La societa' Italiana di Fisica un po' di buon senso, e buon dissenso, finalmente, lo manifesta.


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Petrus
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...Questo del CO2 sembra un mantra, un dogma che e' stato imposto sia ai politici sia ai giornalisti dei media mainstream...

Banalmente la bioingegneria è praticamente pronta a vendere piante e alghe geneticamente modificate atte ad assorbire CO2. Non hanno ancora "gadgets" da vendere per altri inquinanti e gas serra, sicché eccoti spiegato il perché di questa pubblicità mirata...
http://www.dailytech.com/Researchers+Fight+Global+Warming+with+Genetically+Altered+Trees+/article19776.htm

😉


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Coilli
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Se scoprono che respirando emettono CO2...


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Petrus
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Se scoprono che respirando emettono CO2...

...metterebbero una tassa su queste emissioni, la famosa "tassa sull'aria che respiriamo", ultimo balzello mancante all'appello...


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makkia
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Non hanno ancora "gadgets" da vendere per altri inquinanti e gas serra, sicché eccoti spiegato il perché di questa pubblicità mirata...

Non è proprio così... il business dell'ambiente è tutt'altro che a corto di "business opportunities".
La CO2 è solo il più efficace dei mantra, che dà luogo a miliardi di Euro di indotto. La CO2 è un "ipse dixit". Un incontestabile. Un dogma.
Come dice Vic siamo alla follia di chiamare CO2 (DUE atomi di ossigeno) il MONOssido del fumo di legna. E non si discute.
Ma non è che non ci siano soldi da arraffare altrove. Ci sono e vengono arraffati alla grande.

E quindi, senza discutere, ecco adesso promuovere la "casa disinquinata" con (rullo di tamburi...) LA VENTILAZIONE FORZATA.
Ricambio completo ogni 2 ore di tutto il volume d'aria, rivelatori di CO2 che ti terrorizzano facendoti vedere "quanta schifezza stai respirando" e filtri di categoria industriale che tirano dentro aria pulita che manco in alta montagna. Non solo i PM10 e gli allergeni (che una casa normale non si sogna di aspirare dentro se non in quantità minime) non entrano, ma la "pericolosissima" CO2 (che abbiamo inalato per secoli in quantità industriali) viene espulsa.
Il tutto al modico investimento di 15-20.000€ ad abitazione, ma la salute - vuoi mettere? - ne guadagna.

Essendo aria esterna (alla relativa temperatura) il tutto è naturalmente uno spreco enorme di riscaldamento e raffrescamento...
... ma niente paura! Abbiamo degli efficientissimi (e tutt'altro che gratuiti) scambiatori di calore che minimizzano lo spreco...
... sempre che la tua casa sia ermetica, perché se no: eh, beh, sei un inquinatore che "spreca" energia...
... ma niente paura! Cappotto termico (con apposito studio termografico di prevenzione dei ponti termici), tripli vetri, riscaldamento a pavimento, caldaia a condensazione, materiali "naturali" (ma trattati chimicamente per essere antincendio) dappertutto... una ristrutturazioncina da 1.000-2.000€ al m2 e passa la paura.
E ovviamente mobili riciclati ma "di design". Così le pedane di pallet o i cartoni da imballaggio, che si buttano via, a te costano 800€ al pezzo.

Sfortunatamente, ti accorgi che questa casaclima in Classe A+ è talmente stagna che non smaltisce l'umidità ambientale, come le normali case, e ti fa muffe e persino muschietto...
... non c'è problema! C'è la ventilazione forzata, che se prima non ti eri fatto fregare o ti costava troppo, adesso te la devi fare per forza: la puzza di muffa e il rischio-malattie polmonari (prima quasi inesistente e adesso molto reale) e allergie, ti convincerà. In più ti montiamo dei deumidificatori, perché non si sa mai (e poi non sappiamo davvero se la forzata elimina del tutto la muffa dal bunker ecologico che ti abbiamo costruito intorno). E qualche de-ozonizzatore, se sei proprio un fesso.

E non scordarti dei pannelli fotovoltaici, che mandano avanti con grandi risparmi tutti gli impianti tecnologici della tua "casa passiva" (così passiva che contiene più apparecchiature di una centrale nucleare), il cui surplus di produzione devi vendere di giorno al monopolista (a prezzo d'igrosso) e ricomprare di sera (prezzo al dettaglio, ovviamente, non è mica beneficenza!). Così loro si rivendono le PR che fanno le rinnovabili e tu gli fai la manutenzione d'impianto.

Il tuo architetto però ti ha fatto tutto (e quasi senza sovrapprezzo) secondo i principii del Feng-Shui, così puoi godere i benefici di una dimora con la naturalità della casa secondo l'antica saggezza cinese.

(peccato solo per quel leggerissimo rombo continuo che pompe e ventilatori producono... è inquinamento acustico, ma leggerissimo, porta solo alterazione dei ritmi circadiani, disturbi del sonno e simili... ma essere ecologici comporta anche dei piccoli sacrifici, in nome dell'armonia con la natura... non sarai mica un troglodita anti-tecnologico?)


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giorgiogio48
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E non dimentichiamo miliardi sprecati con gli incentivi statali alle rinnovabili senza poter fare a meno nemmeno di una centrale tradizionale per evitare black out quando il sole non c'è e il vento non soffia


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makkia
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E non dimentichiamo miliardi sprecati con gli incentivi statali alle rinnovabili senza poter fare a meno nemmeno di una centrale tradizionale per evitare black out quando il sole non c'è e il vento non soffia

E credi davvero che i black-out siano incidenti inevitabili?
Servono a dirti che non puoi fare a meno di comprare energia da chi ha le centrali nucleari, quindi tanto varrebbe averle anche tu.

Parliamo piuttosto della ricerca sugli accumulatori.
Da sempre si sa che la debolezza delle rinnovabili è la difficoltà a stoccare l'energia prodotta. Sarebbe dunque normale investire in quel tipo di ricerca. Batterie più capienti renderebbero davvero competitive le rinnovabili.

Ad es. ci sono batterie al piombo fabbricate ai primi del '900 che sono ancora funzionanti. Il piombo è un inquinante pericolosissimo, certo, ma se dura decenni e si può riciclare (più correttamente "rigenerare"), per giunta a basse temperature...
Perché invece puntare tanto sulle batterie usa e getta a metalli nobili (scarsi e costosi)? Ufficialmente è per contenerne peso e dimensioni.
Cioé perché servono a spingere le rinnovabili nel trasporto.
Lì sono cazzi a farle diventare competitive. E guarda caso è proprio lì che c'è ricerca (e pure parecchia) sulle modalità di accumulazione.

Sullo stanziale lo stoccaggio non avrebbe problemi di occupazione di spazio o di peso.
Ma si rischierebbe di sottrarre il controllo ai monopolisti dell'energia: se una bella batteria di accumulatori in cantina mi desse qualche giorno di autonomia e mi evitasse la penosa scelta fra vendere l'energia all'ENEL o buttarla...


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vic
 vic
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Quelli della Tesla qualche tempo fa avevano intrapreso un marketing di un loro accumulatore casalingo. Si tratta di un armadietto da appendere in garage. Il suo scopo e' proprio quello di accumulare l'energia prodotta dai pannelli solari o da altre fonti intermittenti.

Non ho idea se l'amrmadietto/accumulatore abbia avuto successo. Sicuramente non e' gratis.

Nel racconto della casa ipermoderna hai dimenticato il radon in cantina. Rifacimento delle pavimentazione che sia a tenuta stagna, percio' niente pavimento di terra battuta, e per sicurezza ventilazione forzata del terribile gas radioattivo (di cui mio nonno mai si preoccupo') attraverso un'apposita conduttura.

Oh yes, poi qualche sensore di radioattivita' ci vuole sempre per sicurezza.

Uh, ci sarebbe anche la faccenda del bunker antiatomico, ma lasem perd...


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makkia
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Non ho idea se l'amrmadietto/accumulatore abbia avuto successo. Sicuramente non e' gratis.

No, certo. NON DEVE essere economico.
E comunque Tesla si è visto dove va a parare: adesso è in trattative con Apple e Google per la macchina elettrica del futuro.
Il TRASPORTO a rinnovabili, che ti rende schiavo di chi produce l'elettricità (magari con belle centrali a carbone) per dare da bere alla tua vettura ecologica.
Non la rinnovabile stanziale, che rischia di renderti autonomo.


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Petrus
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Quelli della Tesla qualche tempo fa avevano intrapreso un marketing di un loro accumulatore casalingo. Si tratta di un armadietto da appendere in garage. Il suo scopo e' proprio quello di accumulare l'energia prodotta dai pannelli solari o da altre fonti intermittenti...

Proprio oggi ne parlano su un importante quotidiano Australiano, presentando il prodotto pronto alla vendita: http://www.theaustralian.com.au/business/technology/tesla-presses-the-button-on-australian-powerwall-battery-sales/news-story/b37153fe06f1ad53302bcc96ca47d8fe

3000/3500 dollari, neanche troppo caro visto il design da fighetti della batteria.


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makkia
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Proprio oggi ne parlano su un importante quotidiano Australiano, [...] 3000/3500 dollari, neanche troppo caro visto il design da fighetti della batteria.

Non regge neanche un ciclo di lavatrice... siamo ancora a livello di gadget per newagers. (ioni di litio... certo: quanti cicli di ricarica prima di dover ricomprare tutto l'ambaradan?)
Ridicolo anche solo PARLARE di "off the grid" (staccarsi dalle distribuzioni nazionali) con questo giocattolino dal prezzo e l'ingombro imbarazzanti.


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