E siamo così arrivati alla schedatura di tutti i cittadini che viaggiano.
Questa, ai bei tempi in cui c'era la dittatura, era una prerogativa esclusiva dei regimi dittatorali. La democrazia era considerata il tempio della libertà di parola e di movimento. Eccoci serviti. Attenti quando prenderete un aereo, i vostri dati potebbero finire nei computer della CIA o del MOSSAD che naturalmente se ne serviranno con grande discrezione e rispetto della nostra privacy.
Ci vediamo nel prossimo millennio, quando viaggiare sarà un piacere e un divertimento, per ora mettiamoci tutti in fila e decliniamo le nostre generalità: adr, a domanda risponde....
Si beh, anche quelli che viaggiano.
Ho avuto il "privilegio" di lavorare per la più grande azienda di IT italiana, e già tre/quattro anni fa nelle brochures dei prodotti che ho trovato nel server aziendale c'erano sistemi per schedare e archiviare dati su TUTTI.
Dai movimenti che fai in banca, agli accessi col telepass, a tutte le volte che una telecamera di sicurezza ti inquadra il viso, a quando vieni fermato anche per un semplice controllo dalla stradale. Data e luogo, archiviati in un bel supercomputer utilizzato solo per quello (e per scansionare il traffico web, magari anche questo post... 8) ).
Ma se il viaggiatore nel seggiolino accanto al mio e' un ricercato per qualsiasi motivo (mafia, terrorismo, pedofilia etc), anch'io vengo attenzionato per lo stesso motivo?