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L'Aquila: riassunto breve


RobertoG
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 210
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Le cose io le ho raccontate dal di dentro. Lo sapete. Le ho percepite, le ho viste, le ho patite.
Se la gestione del dopo terremoto fosse stata condotta linearmente, ed efficacemente, lo avrei detto. E ne sarei stata felice. Per me, per la cittadinanza tutta, per la mia terra. Ma le cose sono andate diversamente. Ed ho iniziato a capirlo subito. Lentamente la matassa si è dipanata sotto i miei occhi. Giorno dopo giorno la condizione si è andata delineando sempre più chiaramente. Scosse che duravano da mesi. Intense, meno intense. Le ultime prima del disastro, intensissime. E la netta volontà di minimizzare, di rassicurare, di ignorare gli allarmi, da parte di chi ci governa e di chi è preposto a salvaguardare le nostre vite.

Il giorno dopo il disastro annunciato, il premier arriva qui e ci rassicura ancora: ricostruirà L'Aquila subito, con un progetto già pronto. Una nuova L'Aquila.
E la città vera, devastata, dopo le prime immagini mostrate al mondo intero, viene blindata. Interdetta a noi ed alla vista di tutti.
La popolazione viene sapientemente indotta ad abbandonare la propria terra. La si nasconde sotto l'ala protettrice della protezione civile: hotel lontani chilometri dal disastro, pronti ad accoglierli, non già per tamponare una prima emergenza. Il numero degli sfollati ancora in hotel, oltre 16.000, dopo dieci mesi, parla chiaramente. Coloro che restano vengono accolti nei campi tenda, preparati velocemente. Restano in città, ma chiusi nell'ovattata atmosfera creata da chi tende a non farli pensare. E li blinda davanti al televisore. E li distrae con spettacoli di clown ed animatori.
Pochi restano liberi, nella città fantasma. Quelli che hanno percepito. Quelli che vogliono vedere. E capire. E che tentano di organizzare una forma di resistenza al sopruso che si sta perpetrando. Ma sono tenuti sotto controllo. E neutralizzati. Viene loro impedito di comunicare con i concittadini nelle tende. L'operazione di comando e controllo è efficacissima. Si ottiene che gli Aquilani, sulla costa e nei campi, ricevano la medesima informazione, falsata, che passa nell'Italia intera: a L'Aquila si sta lavorando, tutto procede al meglio. E si inizia a lavorare davvero. Indisturbati. Per la prima volta nella storia dei terremoti italiani, la protezione civile gestisce la costruzione di alloggi definitivi. Si localizzano aree da espropriare. Lo si fa insieme con il Comune, ma non si capisce chi le sceglie. Non si rendono noti i contenuti dei pareri delle amministrazioni locali. E si inizia ad agire in deroga ad ogni legge dello stato italiano. In nome dell'emergenza. Si espropriano terreni agricoli, si salvano tutti quelli edificabili, o del demanio, o della curia. E iniziano gli appalti per quel progetto di case durevoli che trasforma L'Aquila in una città smembrata. Diciannove aree lontane l'una dall'altra. Si corre, in nome dei tempi ristretti. Qui il freddo arriva ad ottobre. Per la fine di settembre tutti nelle case, con un tetto sulla testa. Ma questo non accade. I tempi slittano per il G8 farsa, spostato da La Maddalena e arrivato qui a levare le castagne dal fuoco al protettore, ma a complicare la nostra precarissima sopravvivenza.
A tempo record si inizia a costruire, si lavora anche di notte. Si ha fretta. E la protezione civile non fornisce alcun dato. Non è tenuta a dire come spende il danaro pubblico. Gli appalti sfociano in centinaia di subappalti, resi noti con il contagocce. E' impossibile controllare.
Intanto negli hotel, come nelle tende, gli sfollati costano più di 1.500 euro a persona, al mese. E le case durevoli, di cartongesso, montate su piastre antisismiche, che sono colate e colate di calcestruzzo, costano più di 2.500 euro al mq. Ma il governo ha messo poco danaro su questo terremoto, e viene speso tutto sulle c.a.s.e. E sulla gestione dell'accoglienza degli sfollati.

Il progetto della nuova L'Aquila, spacciato per risolutivo, in realtà sistemerà, quando sarà terminato, ché a febbraio ancora non lo è, solo 17.000 cittadini. A fronte degli oltre 50.000 senza casa. E, poichè il danaro è stato riservato solo alle new town, i lavori di ripristino delle abitazioni senza gravi danni strutturali non inizia. Si rendono farraginose le ordinanze. I tecnici stessi non le capiscono. Le banche non anticipano danaro. E tutto resta fermo. La città disabitata. Solo le c.a.s.e per pochi. E la cittadinanza addormentata. Comprata per un piatto di lenticchie.

Dopo dieci mesi, in queste condizioni, con un città devastata nel suo tessuto urbano e sociale, ed economico, Guido Bertolaso se ne va. Dichiara terminata la fase di emergenza. Con 40.000 persone senza un tetto che possa chiamarsi casa. Non dovrei meravigliarmi se qualcuno che lui conosce bene, e con il quale intrattiene rapporti di vario tipo, la notte del 6 aprile 2009, sfregandosi le mani, come i cattivi dei film, abbia riso nel letto, pensando alla nostra emergenza. No, non dovrei meravigliarmi. Che si meraviglino e si indignino quanti, soprattutto qui, hanno dato credito a questa gestione. Che aprano, finalmente, gli occhi. E che le amministrazioni locali parlino, una volta per tutte. E dicano come davvero sono andate le cose. E' un atto dovuto a tutta la cittadinanza.

http://miskappa.blogspot.com/2010/02/riassunto-breve.html


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Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

Come Haiti.


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helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
 

Come Haiti.

qui c'è molto da dubitare...


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Lince
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8
 

mamma mia che scempio...gente presa letteralmente in giro da speculatori assoldati dal governo... da Bertolaso...da tutti...che scempio...


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marcoda
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 38
 

basta vedere in america la fema che razza di industria è diventata

lo stato è il principale datore di lavoro fisso in un Paese dove c' libertà di licenziare. 1 lavoratore su 5 è dipendente pubblico e le strutture che assumono di più sono la fema e l'esercito

le tecnologie militare PER PROVOCARE I TERREMOTI sono complementari al business della ricostruzione. Altro che volontari e obiettori di coscienza contrapposti a chi fa il militare

cercate su google MAGNETOIDRODINAMICA. esiste dal '700, l'acqua salata è un conduttore elettrico e può essere accelerata e diretta con campi magnetici (vedi le maree)


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