C'è poco da aggiungere...
Si passa di strage in strage, non si riesce più a seguirle tutte. Impossibile recarsi ovunque. L’elenco di ieri è fitto: il mercato di Shujayea, la scuola Unwra di Jabaliya, Zaytun, Khan Yunis e tanti altri nomi che fanno più di 100 morti in una sola giornata e altre centinaia di feriti che stanno portando al collasso gli ospedali di Gaza. Da quando è cominciata «Margine Protettivo» sono stati uccisi circa 1.400 palestinesi (almeno il 70% sono civili tra i quali 243 bambini), oltre 7mila sono i feriti. Una striscia di sangue infinita che contribuiscono ad allungare anche le «finestre umanitarie». Israele ieri ha proclamato unilateralmente quattro ore di tregua, dalle 15 alle 19, nelle «zone dove non si combatte». Si è rivelata una trappola mortale per tanti palestinesi di Shujayea, popoloso quartiere di Gaza city raso al suolo in parte dai bombardamenti israeliani nelle ultime due settimane. Persone che hanno approfittato della «pausa» nei cannoneggiamenti per rifornirsi o per vendere generi di prima necessità nel mercato rionale. Una bomba sganciata da un F-16 ha ucciso 17 persone, tra i quali un giornalista, Rami Rayan, ennesimo operatore dell’informazione palestinese che paga con la vita il dovere di informare. 200 i feriti. [continua]
...se non che l'articolo del Manisfesto (QUI) da cui ho tratto il testo non è di questi giorni, ma di dieci anni fa... Il 31 luglio del 2014... Cosa aggiungere ? Che il primo antisemita è colui che approva oscenità del genere solo per non ricevere accuse di antisemitismo da chi semita non è per ragioni storiche...
Ma è potente abbastanza da coprire con la forza (della violenza) e l'arroganza ogni dissenso, con le sue scuse assurde. Eppure, c'è un limite anche alla corruzione e alla violenza. Non per questi catto~aschenzi storici, detentori della regola dell'ubbidiuenza (gesuita) da una parte e della deprivazione economica dall'altra in ossequio religioso all'osceno, ma almeno dovrebbe per noi che da troppo tempo subiamo queste imposizioni folli e prive di ogni equilibrio o misura sostanziale solo in quanto imbellettate di formalità quanto basta da renderle "accettabilmente ipocrite".
E' così apposta. Non è una ricaduta. Purtroppo...
Una possibile chiave di lettura:
In realtà la Terra Santa è importante a prescindere dagli ebrei, che ne sono solo gli ultimi possessori ma senza titolo legittimo e condiviso: lo derivano unicamente dal loro ‘dio’, il che è manifestamente una dichiarazione di impotenza circa la ‘legittimità’ secondo gli umani canoni. Questi richiedono il possesso continuativo, da cui farne derivare la condizione di ‘proprietà’, oppure un lascito donativo oppure ancora un acquisto formale.
Questa legittimità del possesso unilaterale è avvenuta attraverso il riconoscimento de jure della loro occupazione militare secondo una nota pronuncia ONU di tanti anni fa, a cui oggi l’ israele odierno negando il valore delle successive pronunce ONU contribuisce a delegittimarne la portata ed il significato, come le ultime esternazioni del loro rappresentante al Palazzo di Vetro dimostrano in modo volgare ed imbarazzante.
Attualmente le categorie consuete che ho indicato non esistono per l’ israele attuale, quantomeno per l’ intera porzione di terra che occupano militarmente rivendicandole di fronte ai legittimi proprietari, i palestinesi, i quali invece possono bengiustificarne la titolarità quantomeno nella loro legittimità del possesso continuativo da tempi immemorabili, in quanto non sono altro che quegli ebrei che dopo le Crociate si convertirono chi all’ islam chi al cristianesimo, più naturalmente gli ‘imprestiti’ dovuti agli invasori.
Secondo il Talmud, la qualifica di ‘ebreo’ è ‘eterna’, non si perde per conversione o abiura ( al più si richiedono ritualità apposite ), mentre è certa la loro permanenza dalla distruzione del II Tempio fino a tutto il Medioevo.
Dunque, distruggendo Gaza e massacrandone gli abitanti, israele attuale ha resecato il proprio titolo di legittimità fondato sugli elementi ‘personali’ di ‘continuità’ addirittura ‘etnica’ che ho detto…dimostrazione che la follia umana se non ha limiti crea le premesse per la propria distruzione.
Non riconoscendo ai ‘palestinesi’ alcun diritto sulla terra che essi abitavano ed in parte abitano tuttora, gli israeliani si privano dell’elemento di ‘continuità’ nel possesso che costoro detengono e che avrebbe benissimo potuto costituire una chiave di comprensione dell’ unità del genere umano al di là delle differenziazioni, e negoziarne le basi avrebbe significato condividere l’ unità al di là delle tragiche vicissitudini, realizzando in parte il dettato biblico su Gerusalemme sede di una ‘Nuova Umanità.
Ripere le vessazioni e le infamie criminali a danno dei loro confratelli palestinesi, oltretutto con spudorata esaltazione, dimostra la ‘diversità' degli ebrei attuali dalle loro origini storiche: una negazione che verrà loro opposta un giorno.
Cito da
''...Come ha sostenuto in modo convincente Sand ( Shlomo Sand, L'invenzione del popolo ebraico ) nel corso dei secoli molti di quegli ebrei alla fine si sono convertiti al cristianesimo e poi all’Islam in seguito alla conquista musulmana, e sono gli antenati dei palestinesi di oggi, lievitati da una mescolanza di tutti i vari gruppi conquistatori degli ultimi duemila anni, inclusi arabi, crociati e turchi. Pertanto, i discendenti diretti degli antichi Giudei vivevano ininterrottamente nella loro patria prima della creazione dello Stato di Israele nel 1948. La tremenda ironia storica è che gli attuali palestinesi – che ora subiscono orribili massacri a Gaza – sono quasi certamente i discendenti diretti più vicini..'' degli antichi giudei.
Sebbene questo punto di vista possa sembrare scioccante...Sand e Beaty non furono certo i soli a giungere a questa conclusione. David Ben-Gurion fu il padre fondatore di Israele e il primo primo ministro, mentre Yitzhak Ben-Zvi divenne il secondo presidente del paese dopo la morte di Chaim Weizmann, e nel 1918, come giovani leader sionisti, erano stati coautori di Eretz Israel in the Past and the Present , il libro sionista più importante di quell'epoca, pubblicato con grande successo sia in ebraico che in yiddish. In quell’opera riassumevano le forti prove storiche che i palestinesi locali erano ovviamente solo ebrei convertiti da molto tempo, esprimendo la speranza che sarebbero stati quindi assorbiti nel crescente movimento sionista e sarebbero diventati parte integrante del loro pianificato Stato di Israele; Ben-Zvi pubblicò un opuscolo successivo nel 1929 in cui sosteneva gli stessi punti. Fu solo dopo che i palestinesi divennero sempre più ostili alla colonizzazione sionista e iniziarono a scontrarsi violentemente con i coloni europei che l’ascendenza giudea dei palestinesi fu gettata nel buco della memoria e dimenticata..''. Erano diventati nemici nella stessa 'famiglia'.
Quello che indicavo senza fornire documentazione viene convalidato dunque dagli stessi giudei.
L'articolo merita di esser letto per intero ( nel menù a tendina è presente la traduzione in italiano ) in quanto tra l'altro porta prove a sostegno della dubitabilità dell' 'ipotesi Khazaria' anche se, nota mia, questa viene fondata sull'assimilazione certa dei kazaki medievali con le coeve popolazioni turche.
Questa ipotesi mi sembra criticabile: entrambi i popoli, a considerarli separati, erano formati almeno in parte da quelli che oggi si chiamano indoeuropei orientali, ramo tocario ( antenato ancestrale fu Togarma nella Bibbia ), senza escludere gli Unni Bianchi e neppure imprestiti ancorchè marginali di genti 'arya' situate molto più a sud-est come quelle poi entrate a far parte dell' India storica ( tra cui i Sakya ). Erano genti indoeuropee ed è significativo che dopo la loro conversione migrassero in Askenaz, ovvero Germania, introducendovi e praticandovi lo Yddish, dialetto renano a componenti indoeuropee, per loro più facile da parlare, essendo simile a quello che già avevano, piuttosto che l'antico complesso idioma dei giudei 'classici'.
Tutto deve esser ancora messo a fuoco, e geneticamente Cavalli-Sforza avrebbe probabilmente parecchio da dire, ma la cosa più significativa è quella sopra riportata: sterminando i palestinesi oltretutto nella pratica orribile dell' olocausto attraverso bombe incendiarie, sterminano i propri stessi antenati, perdendo ogni diritto alla 'continuità nel possesso' di quelle Terre.
Come altrove ho segnalato, la Menzogna si serve del Male ed è destinata a cadere insieme a questo: simul stabunt simul cadent.
Rimane una ultima considerazione 'esoterica'. Il 'sacrificio' umano attraverso olocausto, di cui gli ebrei attuali vanno fieri di praticarlo verso i disgraziatissimi 'palestinesi' ( non vi pongo link su Rafah di oggi, ve ne sono a bizzefe sul web, tra cui quelli con 'danze' apposite di fronte all' immolazione dei corpicini combusti dalle bombe incendiarie ) era sacrificio ampiamente praticato dai fenici, oltrechè raccomandato nella Bibbia stessa ( sia pure di 'animali': ma tenete conto che per l' ebreo tzaddik ogni non-ebreo è un animale...) come massimamente 'gradito' al loro 'dio'.
Ma quale ? Esiste una possibile commistione tra l'antico 'israele' e la fenicia storica, testimoniato da certe 'leggende' su Hiram, co-artefice del tempio di salomone, leggende a base oltretutto della massoneria ?
Sicuramente. Il link tra ebraismo, massoneria e sacrifici 'fenici' è proprio lì, nel 'dio' che in tempi antichissimi a Sichem fu 'sostituito' al vero Dio e che diede agli ebrei ogni sorta di poteri e saperi 'speciali'.
Quel 'dio' era Baal-Moloch.
Nell'articolo citato vi sono raffronti interessanti che non cito per non dilungarmi come anche interessanti notizie in https://www.unz.com/article/religious-implications-of-the-carthaginian-theory/
Cambiate 'dio' per favore, ebrei o cristiani o musulmani che siate. Quello vi porta all' inferno. E se proprio non ci riuscite, tenetevelo tutto per voi. Io ne faccio molto volentieri a meno.