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Le “nuove verità” su Moro, tutte bufale ...

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Rosanna
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cut............il caso Moro è servito per eliminare il PCI ...

Buon giorno!
Un partito di governo che vuole un vuoto di potere eliminando l'opposizione?
Mi sembra fantascienza.....La politica è pragmatica,complessa...non libresca...
Bye,Bye The Essay
P.S.:precedentemente Ho parlato "di negazionismo rosso"=cioè qualcuno negaval'esistenza delle BR "come rivoluzionari politici" quindi...?
Tale negazionismo te ne ricordaun altro che negava l'esistenza della mafia tanti anni fa?
SE la risposta fosse positiva la tua tesi mi sembra un pochino "aerea"
Bye,Bye

Se tu riconosci che la morte di Moro è stata pilotata dalla Cia, Mossad, P2, Kissinger ... allora dovrai anhe riconoscere che le Br, mentre in un primo tempo sono state un fenomeno italiano, che affondava le radici nella storia partigiana e nella violenza degli anni di piombo,

in un secondo tempo alcuni capi brigatisti, tra cui Moretti, hanno tenuto strani viaggi a Firenze (il grande vecchio, Igor Caetani, più tardi identificato come Markevitch, marito della principessa Topazia Caetani, proprietaria di un Palazzo nell´ omonima strada, sposata nel ‘48 in seconde nozze, principessa dell’omonima casata e proprietaria del palazzo nobiliare che si trova all’angolo tra via Caetani e via dei Funari, a venti metri da dove la mattina del 9 maggio ‘78 fu ritrovato, all’interno della Renault rossa, il cadavere di Aldo Moro. Un palazzo con il passo carraio e due leoni in pietra nel cortile, che corrispondono alle indicazioni fornite da Pecorelli, il giornalista poi assassinato),

ed anche a Parigi, (Hyperion è una scuola di lingue fondata nel 1977 a Parigi (all'indirizzo Quai de la Tournelle 27) da Duccio Berio, Vanni Mulinaris e Corrado Simioni, esponenti della sinistra extraparlamentare italiana. La scuola è stata sospettata di essere una copertura per operazioni di terrorismo o servizi segreti. Nella scuola insegnerà anche Toni Negri durante la sua latitanza in Francia.),

per di più in molte dichiarazioni pubbliche delle Br viene rivendicata la loro lotta contro lo Stato imperialista delle multinazionali ... quello che oggi è diventato di dominio quasi pubblico, allora era conoscenza solo di gruppi politici, colti e informati, che però fcevano una guerra armata contro il capitale ... poi però Moretti sembra essersi lasciato convincere dal potere della Cia, che in questo modo è riuscita a far fuori non solo Moro, ma anche il Pci ...


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helios
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Rosanna, Moretti era un capo anomalo delle br.Ricorda come è andato al potere
Magari ricorda i Casati Stampa.

Ricordiamoci anche che quella mattina dovevano discutere riguardo l'ingresso del PCI nel governo.
Dovevano discutere, non era assolutamente detto che i comunisti entravano al governo.
Pertanto questo alibi che continua ad aleggiare, sta depistando tutti.
Non resterebbe altro da pensare che Moro lo volevano tirar fuori da quanto andavano a discutere con una sceneggiata che è cominciata male ed è finita peggio. A chi interessava che Moro non ci fosse quel giorno in parlamento?


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Rosanna
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Rosanna, Moretti era un capo anomalo delle br.Ricorda come è andato al potere
Magari ricorda i Casati Stampa.

Infatti, ed anche il dopo carcere fu per Moretti piuttosto strano:

Trasferito nel carcere di Cuneo, Mario Moretti subì il 2 luglio 1981 una grave aggressione durante l'ora d'aria da parte del detenuto comune ergastolano Salvador Farre Figueras che lo ferì seriamente colpendolo con un coltello al braccio e alla mano. Il brigatista venne soccorso da altri detenuti e scampò alla morte; trasferito all'ospedale di Pisa venne operato e curato[92]. Sulle reali motivazioni di questo episodio le interpretazioni dei vari autori sono discordanti: Sergio Flamigni ritiene l'aggressione un oscuro avvertimento rivolto a Moretti, quest'ultimo ha affermato che Figuereas lo aggredì per ucciderlo[93]. Enrico Fenzi ritiene possibile che si trattasse di una vendetta delle forze dell'ordine in un periodo in cui le Brigate Rosse avevano in corso quattro sequestri contemporaneamente, Roberto Ognibene infine considera l'atto di Figueras un'azione personale del detenuto per essere trasferito in un altro carcere[94].

Mario Moretti in carcere nel 1981.

Durante la detenzione Mario Moretti non collaborò con le autorità, si rifiutò di rispondere alle domande degli inquirenti e mantenne un atteggiamento di distacco e di riserbo nei confronti delle polemiche e dei contrasti in corso tra i vari raggruppamenti in cui si era frammentata l'organizzazione dopo il suo arresto[95]. In teoria egli rimase parte del cosiddetto "Partito Comunista Combattente" che in pratica seguì gli indirizzi delle Brigate Rosse ortodosse ed indicò la strada della cosiddetta "Ritirata strategica" ma in realtà Moretti riferisce nelle sue memorie che egli era ormai convinto dell'impossibilità di continuare e considerava necessario interrompere la lotta armata ed iniziare una riflessione politica collettiva[96].

Nel corso dei processi degli anni ottanta Moretti non collaborò mai con la giustizia e si rifiutò sempre di testimoniare ma si dimostrò scettico riguardo agli sviluppi della situazione interna delle Brigate Rosse e deluso per le divisioni in gruppi contrapposti e per l'estendersi del fenomeno della dissociazione e del pentitismo. Dopo aver rilasciato nel 1985 una prima intervista a Giorgio Bocca, nell'aprile 1987 redasse insieme a Renato Curcio, Maurizio Iannelli e Pietro Bertolazzi un documento in cui veniva considerata conclusa la parabola delle Brigate Rosse, ma si rifiutava ogni dissociazione dalla storia dell'organizzazione[97]. Nel marzo 1988 Moretti rilasciò, insieme a Curcio ed a Barbara Balzerani, una lunga intervista televisiva in cui ribadì queste posizioni e propose la ricerca di una "soluzione politica" per chiudere storicamente il periodo del terrorismo[98].

Preceduto nel 1993 da una serie di anticipazioni, venne pubblicato nel 1994 il libro-intervista di Rossana Rossanda e Carla Mosca con Mario Moretti, dal titolo "Brigate rosse: una storia italiana", in cui il dirigente brigatista confermò alcuni particolari nuovi emersi dalle indagini sul sequestro Moro, dichiarò di essere stato l'autore materiale dell'omicidio dell'uomo politico democristiano e rivendicò orgogliosamente il suo ruolo decisivo nella storia dell'organizzazione[99]. La casa editrice che pubblicò il volume fu l'Anabasi, che venne creata poco tempo prima da Sandro D'Alessandro, uno dei collaboratori di Corrado Simioni, e chiuse i battenti dopo tre anni[100][101].

Nel libro Moretti afferma con forza la sua tesi fondamentale che le Brigate Rosse furono un fenomeno interamente originale, sorto nella realtà sociale, economica e politica italiana, non sottoposto a controlli o condizionamenti esterni, cresciuto, sviluppatosi e decaduto in contemporanea e in conseguenza delle dinamiche di lotta di classe presenti nel corso degli anni sessanta e settanta in Italia[102]. Moretti ha inoltre respinto recisamente le insinuazioni ed i sospetti sul suo ruolo e sul suo comportamento presentati in vari occasioni da alcuni scrittori e dal suo ex compagno Alberto Franceschini[103]; altri autori, la quasi totalità degli altri brigatisti e lo stesso Francesco Cossiga hanno sempre affermato di considerare del tutto inattendibili le accuse rivolte a Moretti[104].

Condannato a sei ergastoli nel processi per i crimini commessi dalle varie colonne brigatiste di cui lui fu partecipe sia direttamente sia nel ruolo di dirigente del Comitato Esecutivo responsabile delle decisioni politico-militari, Mario Moretti nel luglio 1997 ha ottenuto grazie ai benefici di legge la semilibertà pur mostrando ancora, secondo la relazione dei giudici, "un atteggiamento altero" e avere "solo a tratti" dato la sensazione di "provare compassione" per il dolore causato alle vittime[105].

https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Moretti#Il_carcere


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helios
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Oltre alla semilibertà Moretti ha anche un assegno per un fantomatico lavoro quale informatico, chissà che cosa farà con il pc!

Perchè non sono riusciti a capire se veramente era in via Fani il 16marzo78
è un bel mistero. Sapere anche perchè c'era di mezzo una targa diplomatica, (sulla fantomatica auto guidata da Moretti) per altro un doppione, non dovrebbe essere stato un lavoro difficile.
Ma nessuno si è messo a fare qualche indagine.
Ma le connessioni ci sono.


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Rosanna
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Oltre alla semilibertà Moretti ha anche un assegno per un fantomatico lavoro quale informatico, chissà che cosa farà con il pc!

Perchè non sono riusciti a capire se veramente era in via Fani il 16marzo78
è un bel mistero. Sapere anche perchè c'era di mezzo una targa diplomatica, (sulla fantomatica auto guidata da Moretti) per altro un doppione, non dovrebbe essere stato un lavoro difficile.
Ma nessuno si è messo a fare qualche indagine.
Ma le connessioni ci sono.

Infatti ... molte indagini furono insabbiate dai membri della Commissione d'inchiesta, che erano quasi tutti appartenenti alla P2:

http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1987_05/19870503_0004.pdf&query=c.s.

Il convoglio con Aldo Moro era composto da sole due auto: quella su cui viaggiava lo statista e quella di scorta, che lo seguiva. Il piano venne attuato da 11 persone (come emerse dalle indagini giudiziarie, ma il numero e l'identità dei reali partecipanti è stato messo più volte in dubbio ed anche le confessioni dei brigatisti sono contradditorie su alcuni punti.

le sentenze dei brigatisti poi sono state piuttosto indulgenti:

Corrado Alunni: Arrestato nel 1978

Marina Zoni: Arrestata nel 1978

Valerio Morucci: Arrestato nel 1979 venne condannato a vari ergastoli. Fu lui a chiamare la famiglia di Moro durante il sequestro. Rilasciato nel 1994 oggi si occupa di informatica.

Barbara Balzerani: Catturata nel 1985 e condannata all'ergastolo. In libertà vigilata dal 2006.

Mario Moretti: Catturato nel 1981 e condannato a 6 ergastoli. Dal 1994 è in semilibertà e lavora da oltre 14 anni per la regione Lombardia.

Alvaro Lojacono: Fuggito in Svizzera non ha mai scontato un solo giorno di prigione né per il caso Moro né per l'omicidio dello studente Miki Mantakas.

Alessio Casimirri: Fuggito in Nicaragua, oggi gestisce un ristorante a Managua.

Rita Algranati: Catturata al Cairo nel 2004, sta scontando l'ergastolo.

Adriana Faranda: Arrestata nel 1979 è stata rilasciata nel 1994 per la sua collaborazione con le forze dell'ordine.

Prospero Gallinari: Già latitante per il sequestro del giudice Mario Sossi, durante il caso Moro e successivamente catturato nel 1979 è stato rilasciato nel 1994 per motivi di salute.


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GiovanniMayer
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Scusa Giovanni, radisol ha le sue ragioni e condivido con lui il fatto che la trasformazione del partito fosse già avvenuta anche prima, ma quando dice che le Br sono state un evento unicamente italiano, senza essere pilotato dai servizi segreti stranieri, sbaglia di grosso, così come quando mincuo dice che la P2 non c'entra nulla, una svista colossale ...

cosa ci vuoi fare ... anche le aquile qualche volta non riescono ad afferrare la preda ...

io però devo sbagliare sempre ... vero?

Ma hai manie di persecuzione?
Sui servizi dietro alle BR non so chi stia sbagliando. Contesta quello che vuoi a chi vuoi, aquile, gufi o piccioni. Non mi interessa.
Sbagli però quando parli del PCI, dell'inizio della sua fine a causa di Moro e della CIA che lo ha danneggiato. Semplicemente perché non è vero. Il PCI ha fatto tutto da solo si è occidentalizzato da solo, si è "migliorato" da solo, si è trasformato più volte da solo. Forse l'unica cosa in cui è stato aiutato è il passaggio indenne attraverso mani pulite. Infine si è anche renzizzato da solo.
Tutto questo è avvenuto indipendentemente da Moro.
Questo ti contesto e nient'altro. Poi se vuoi avere ragione prenditela... cosa ti devo dire.
La butti sempre su questo piano e poi ti contraddici pure per non farti cazziare da Radisol (forse è meglio dire ti arrampichi sugli specchi)

concordo con te sul fatto che l'evoluzione del partito in senso neoliberista fosse già iniziata

Dopo aver detto:

tant'è che da quel momento il neoliberismo si è progressivamente affermato

Poi dici:

Moro è servito per eliminare il PCI ... e chi poteva volerlo se non la Cia, gli Usa, il Mossad, e la P2 ??

Quando invece il PCI non è stato eliminato (e, come abbiamo visto, neanche danneggiato) ed è campato ancora più di un decennio, quando da solo si è trasformato.
Tutto questo però non vuol dire che dietro alle BR non ci fosse la CIA. Ma non vuol neanche dire che ci fosse. Sempllcemente io non lo so.


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GiovanniMayer
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@ GiovanniMayer

A volte certi avvenimenti imprimono delle svolte nel modo di pensare che magari non hanno effetti che si colgono immediatamente, ma che agiscono ugualmente, modificano la determinazione che sta alla base delle scelte, inducono riflessioni profonde che é difficile organizzare e manifestare coerentemente.

In questa vicenda ci sono molti aspetti che hanno lavorato nella mente degli italiani, oltre che in quelle dei componenti la struttura del PCI e di altri partiti.

Ti faccio notare che l'informazione sforna abitualmente, per ogni avvenimento, interpretazioni precotte che implicano magari letture divergenti, ma su un copione ben conosciuto. A riguardo di tutta questa vicenda, le varianti e le ipotesi sono state tali da impedire una gestione efficace in questo senso.

L'accurata ed appassionata versione di radisol poggia spesso su ipotesi conseguenti alla sua personale conoscenza delle attitudini di questo o quel personaggio, di questo o quel gruppo. Questo é un contributo di grande importanza, ma allo stesso tempo ne rappresenta il punto debole.

Anche le valutazioni di certi magistrati ed inquirenti, compresi quelli ritenuti di primo piano, andrebbero, secondo me, ridimensionate, alcuni non ci hanno capito nulla per inadeguatezza culturale, come accade molto spesso a queste categorie di persone, anche oggi.

Ok, concordo.
Ma, in sostanza, secondo te Moro è stato organizzato dalla CIA per eliminare il PCI che da quel momento ha iniziato la sua svolta neoloberista o no?
Perché questo è il punto per quanto mi riguarda, relativamente alla discussione con la Rosanna.


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The_Essay
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@ GiovanniMayer

A volte certi avvenimenti imprimono delle svolte nel modo di pensare che magari non hanno effetti che si colgono immediatamente, ma che agiscono ugualmente, modificano la determinazione che sta alla base delle scelte, inducono riflessioni profonde che é difficile organizzare e manifestare coerentemente.

In questa vicenda ci sono molti aspetti che hanno lavorato nella mente degli italiani, oltre che in quelle dei componenti la struttura del PCI e di altri partiti.

Ti faccio notare che l'informazione sforna abitualmente, per ogni avvenimento, interpretazioni precotte che implicano magari letture divergenti, ma su un copione ben conosciuto. A riguardo di tutta questa vicenda, le varianti e le ipotesi sono state tali da impedire una gestione efficace in questo senso.

L'accurata ed appassionata versione di radisol poggia spesso su ipotesi conseguenti alla sua personale conoscenza delle attitudini di questo o quel personaggio, di questo o quel gruppo. Questo é un contributo di grande importanza, ma allo stesso tempo ne rappresenta il punto debole.

Anche le valutazioni di certi magistrati ed inquirenti, compresi quelli ritenuti di primo piano, andrebbero, secondo me, ridimensionate, alcuni non ci hanno capito nulla per inadeguatezza culturale, come accade molto spesso a queste categorie di persone, anche oggi.

Ok, concordo.
Ma, in sostanza, secondo te Moro è stato organizzato dalla CIA per eliminare il PCI che da quel momento ha iniziato la sua svolta neoloberista o no?
Perché questo è il punto per quanto mi riguarda, relativamente alla discussione con la Rosanna.

Scusate se intervengo!
Leggete per cortesia tale passo della lettera di Moro a Zaccagnini,
del 24/04/1978, troverete diverse cose....
...Lo ripeto,non accetto l'iniqua e ingrata sentenza della Dc...
Non creda la Dc di aver chiuso il suo problema,liquidando Moro.
Io ci sarò ancora come punto irriducibile di contestazione e di alternativa..


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helios
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Ma, in sostanza, secondo te Moro è stato organizzato dalla CIA per eliminare il PCI che da quel momento ha iniziato la sua svolta neoloberista o no?

vi state dimenticano di questo
https://it.wikipedia.org/wiki/Piano_Demagnetize

Il nome esprime l'intento del piano di ridurre quella sorta di "attrazione magnetica" che le idee comuniste andavano esercitando sulle popolazioni di alcuni paesi, in particolare Italia e Francia e la smagnetizzazione ne era il "top priority objective", obiettivo di assoluta priorità. Faceva parte di una serie di iniziative con le quali il governo di Washington intendeva agire in diversi contesti internazionali (principalmente europei) onde premunirsi contro una crescita di influenza delle forze comuniste in seno ai singoli àmbiti politici nazionali (in Francia l'analogo piano prese il nome di Cloven).

L'obiettivo generale era il contrasto all'azione di espansione dell'influenza dell'Unione Sovietica con principale riferimento ai paesi dell'Europa centro-meridionale. Ad occuparsi della redazione del piano fu il Joint Chiefs of Staff. L'OPC era un ufficio della CIA per le operazioni clandestine che operava in piena indipendenza dagli altri dipartimenti.[2]

L'ambasciata statunitense a Roma era l'organo deputato a mantenere i contatti con i servizi segreti italiani. Fu sottoposto, nel 1951, per la parte italiana al generale Giovanni De Lorenzo (che dal 1955 sarà a capo del SIFAR), in termini di accordo internazionale segreto[3][1]; ciò avvenne all'insaputa del governo italiano [3] poiché si riteneva che tale piano avrebbe inevitabilmente interferito con la sovranità nazionale[3] (Le fonti in merito non sono tuttavia concordi[4]).

Nel 1953 la nuova ambasciatrice americana a Roma, Clare Boothe Luce, assunse l'incarico di rendere operativo il piano[2]. Per la prima volta si ha notizia pubblica del piano nel 1978 quando Roberto Faenza ne pubblica alcuni dettagli nel libro Il malaffare[5], edito da Mondadori. Successivamente soprattutto in sede di investigazioni della magistratura e di commissioni parlamentari inquirenti su altri fatti, saranno aggiunti ulteriori elementi di conoscenza.

I dettagli pratici del piano non sono noti, solo per via deduttiva si sono effettuate possibili ricostruzioni del tutto ipotetiche circa i modi di applicazione pratica degli accordi. Anche le analisi storiche si fermano alla congettura logica per la quale si è - sempre deduttivamente - concluso che, nel quadro di una teorica impostazione di contrasto psicologico all'eventuale crescita di consenso delle ideologie collettiviste, si sarebbero esplicitate attività militari e politiche di indirizzo e stile più pragmatici. Per alcune fonti, l'attuazione del piano era uno dei compiti dell'organizzazione Gladio[6] e comunque si inseriva nel complesso di operazioni segrete volte a controllare il paese e contrastare il comunismo[5]. Si è anche collegato il Demagnetize al perseguimento di operazioni finalizzate allo spionaggio di personaggi di alto livello come il papa [3].

..............

Il piano USA 'demagnetize' è iniziato nel 1952, nel 1978 era già avanti quindi che necessità c'era di eliminare il PCI che di per se era stato 'demagnetizzato'?

http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1997/02/03/Altro/ANTICOMUNISMO-ITALIA-1952-TROVATO-IL-PIANO-USA-DEMAGNETIZE_130400.php

ANTICOMUNISMO: ITALIA 1952, TROVATO IL PIANO USA 'DEMAGNETIZE'
RICERCATRICE FIORENTINA HA PRESO VISIONE DELLE CARTE TOP-SECRET

Roma, 3 feb. (Adnkronos) - Un piano americano per combattere l'influenza del comunismo in Italia, chiamato ''Demagnetize'', era conosciuto da tempo, ma finora non era stato trovato alcun documento negli archivi americani che confermasse la sua esistenza. Ora la lacuna e' stata colmata dalla ricercatrice fiorentina Maria Eleonora Guasconi, che e' riuscita a prendere visione delle carte top-secret conservate ai National Archives di Washingon. Una sintesi della documentazione -che permette di conoscere per la prima volta i reali obiettivi dell'iniziativa di ''guerra psicologica''- appare sul nuovo numero del periodico ''Storia delle relazioni internazionali'', diretto da Ennio Di Nolfo, che

Il piano ''Demagnetize'' fu elaborato tra il 1951-52 dallo Psychological Strategy Board, un'organizzazione dipendente dal Dipartimento di Stato statunitense, preoccupato da un'eventuale forte avanzata del Pci nelle elezioni politiche del '53. Secondo quanto si apprende dai documenti inediti, le azioni intraprese dal governo Usa in accordo con quello italiano prevedevano innanzitutto un intervento diretto nelle questioni sindacali al fine di favorire lo sviluppo di un unico movimento sindacale libero, che distruggesse il controllo comunista ridimensionando il ruolo della Cgil.

Per quanto riguardava il settore della difesa nazionale il piano ''Demagnetize'' prevedeva che il governo italiano rafforzasse la legislazione esistente sulla sicurezza militare e sui sabotaggi e utilizzasse il programma militare di riarmo italiano, che prevedeva la scelta delle posizioni per le installazioni militari, nonche' la costruzione di basi, in maniera da non favorire il Pci. [u]Il governo americano, invece, avrebbe dovuto selezionare i luoghi per la sistemazione di basi militari statunitensi in maniera tale da eliminare ogni possibile vantaggio per il partito comnunista e minimizzare il potenziale valore propagandistico di simili installazioni per i comunisti. Il governo americano avrebbe dovuto effettuare, infine, una selezione dei porti e delle attrezzature portuali utilizzate per l'invio degli aiuti militari, discriminando i centri italiani con piu' alta concentrazione sindacale comunista.[/b]
(Pam/Gs/Adnkronos)

Le basi americane nel 1978 c'erano e i comunisti pare che non si fossero opposti nemmeno.
Quindi che necessità c'era di voler eliminare il PCI nel 1978?

Da notare che era il governo americani che sceglieva i posti in cui fare basi militari e i porti. Non mi pare che qualcuno si sia opposto, comunisti compresi. Da notare la totale assenza in questo piano USA del parere degli italiani.


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Rosanna
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Scusa Giovanni, radisol ha le sue ragioni e condivido con lui il fatto che la trasformazione del partito fosse già avvenuta anche prima, ma quando dice che le Br sono state un evento unicamente italiano, senza essere pilotato dai servizi segreti stranieri, sbaglia di grosso, così come quando mincuo dice che la P2 non c'entra nulla, una svista colossale ...

cosa ci vuoi fare ... anche le aquile qualche volta non riescono ad afferrare la preda ...

io però devo sbagliare sempre ... vero?

Ma hai manie di persecuzione?
Sui servizi dietro alle BR non so chi stia sbagliando. Contesta quello che vuoi a chi vuoi, aquile, gufi o piccioni. Non mi interessa.
Sbagli però quando parli del PCI, dell'inizio della sua fine a causa di Moro e della CIA che lo ha danneggiato. Semplicemente perché non è vero. Il PCI ha fatto tutto da solo si è occidentalizzato da solo, si è "migliorato" da solo, si è trasformato più volte da solo. Forse l'unica cosa in cui è stato aiutato è il passaggio indenne attraverso mani pulite. Infine si è anche renzizzato da solo.
Tutto questo è avvenuto indipendentemente da Moro.
Questo ti contesto e nient'altro. Poi se vuoi avere ragione prenditela... cosa ti devo dire.
La butti sempre su questo piano e poi ti contraddici pure per non farti cazziare da Radisol (forse è meglio dire ti arrampichi sugli specchi)

concordo con te sul fatto che l'evoluzione del partito in senso neoliberista fosse già iniziata

Dopo aver detto:

tant'è che da quel momento il neoliberismo si è progressivamente affermato

Poi dici:

Moro è servito per eliminare il PCI ... e chi poteva volerlo se non la Cia, gli Usa, il Mossad, e la P2 ??

Quando invece il PCI non è stato eliminato (e, come abbiamo visto, neanche danneggiato) ed è campato ancora più di un decennio, quando da solo si è trasformato.
Tutto questo però non vuol dire che dietro alle BR non ci fosse la CIA. Ma non vuol neanche dire che ci fosse. Sempllcemente io non lo so.

Allora, se proprio vogliamo chiarirci le idee, io non evito di farmi cazziare da nessuno, invece a me sembra che tu stia ragionando in termini manicheisti, o bianco o nero, e le vicende storiche sono un po' più complicate di come sembrano, non sono né bianche né nere, ma grigie a pallini blu ...

invece su questo forum bisogna necessariamente scontrarsi, avere regione e mai torto ... alcune certezze credo che si debbano acquisire attraverso la lettura personale, e non scontrandosi in opposte fazioni, perché in questo modo non si va da nessuna parte ... e se tu sei andato alla ricerca delle mie "contraddizioni", io non lo farò perché non ho voglia né tempo ...

quello che mi disturba è che tu ti rivolga a me invitandomi ad ascoltare radisol, perché lui avrebbe tutte le ragioni, e dunque io dovrei imparare da lui ... non è così stavolta ... m i dispiace, perché anche se radisol ha ragione nel dire che l'evoluzione del Pci era già iniziata, ha completamente torto quando dice che il fenomeno BR è stato solamente italiano e la P2 non c'entra niente, quando ci sono volumi su volumi che affermano il contrario, filmati, video, fumetti, ecc ...

dunque io non voglio assolutamente avere ragione, espongo le mie conoscenze dei fatti, porto la mia testimonianza, cito autori e testi, e poi ognuno è libero di crederci o no. Se poi qualcuno non ha capito che nella complessità delle vicende di quel periodo le concause sono molteplici ... beh mi dispiace, vuol dire che gli piace stare su un forum per avere ragione a tutti i costi, e non ha voglia di leggere, però io la vedo diversamente ...

come ripeto per l'ennesima volta il fatto che l'evoluzione del Pci fosse già iniziata NON CONTRADDICE il fatto che la Cia volesse eliminare il Pci, e il caso Moro fu servito all'occorrenza su di un piatto d'argento appunto in previsione di quel progetto, che se non si verificò subito, però risentì fortemente di quel TERREMOTO politico ...

questa si chiama ARGOMENTAZIONE STORICA, se non ti va bene, mi dispiace, me ne farò una ragione ...


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Rosanna
Famed Member
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@ GiovanniMayer

A volte certi avvenimenti imprimono delle svolte nel modo di pensare che magari non hanno effetti che si colgono immediatamente, ma che agiscono ugualmente, modificano la determinazione che sta alla base delle scelte, inducono riflessioni profonde che é difficile organizzare e manifestare coerentemente.

In questa vicenda ci sono molti aspetti che hanno lavorato nella mente degli italiani, oltre che in quelle dei componenti la struttura del PCI e di altri partiti.

Ti faccio notare che l'informazione sforna abitualmente, per ogni avvenimento, interpretazioni precotte che implicano magari letture divergenti, ma su un copione ben conosciuto. A riguardo di tutta questa vicenda, le varianti e le ipotesi sono state tali da impedire una gestione efficace in questo senso.

L'accurata ed appassionata versione di radisol poggia spesso su ipotesi conseguenti alla sua personale conoscenza delle attitudini di questo o quel personaggio, di questo o quel gruppo. Questo é un contributo di grande importanza, ma allo stesso tempo ne rappresenta il punto debole.

Anche le valutazioni di certi magistrati ed inquirenti, compresi quelli ritenuti di primo piano, andrebbero, secondo me, ridimensionate, alcuni non ci hanno capito nulla per inadeguatezza culturale, come accade molto spesso a queste categorie di persone, anche oggi.

Ok, concordo.
Ma, in sostanza, secondo te Moro è stato organizzato dalla CIA per eliminare il PCI che da quel momento ha iniziato la sua svolta neoloberista o no?
Perché questo è il punto per quanto mi riguarda, relativamente alla discussione con la Rosanna.

La questione è stata trattata anche da Giovanni Fasanella e Giovanni Pellegrino in un libro dal titolo particolarmente significativo LA GUERRA CIVILE, un libro molto interessante che argomenta che l'Italia è rimasta per molti anni, dal dopoguerra, sull'orlo di una guerra civile e questo le ha impedito, nei fatti, di diventare un paese normale.

La guerra civile-Segreto di stato G.Pellegrino – G.Fasanella

erano gli anni di piombo, in cui si fronteggiavano gli opposti estremisti, c'era una guerra civile in atto, e naturalmente gli Usa miravano ad eliminare tutto ciò che puzzava di sinistra e di comunismo (guerra fredda).

il maccartismo non dice nulla? la guerra fredda tra Usa e Urss nemmeno? le analisi storiche vanno fatte tenendo conto del contesto, perché la storia non è solo un elenco di date e di fatti, slegati tra di loro, ma quei fatti vanno inseriti in un contesto ben preciso ... anche GLADIO è importantissimo capire cos'è

se non si conoscono le vicende dell'immediato dopoguerra, non si capisce nemmeno l'affare Moro ...

• L’Italia ha perso la guerra, dunque è stato un paese a sovranità limitata, paese di frontiera tra occidente e oriente. Patologia italiana: sovranità limitata, un grande partito filosovietico, MSI si richiama direttamente all’esperienza fascista e risulta estraneo alla Costituzione.

• La conferenza di Yalta, febbraio ’45, durante la seconda guerra mondiale, i tre grandi, Roosevelt Churchill e Stalin, si spartiscono il mondo in zone d’influenza, cade sull’Europa una cortina di ferro che la divide in due blocchi, est ed ovest, sistema capitalista e sistema comunista.

• Ancora prima della fine della guerra USA e URSS si avversano in segreto, Churchill dirà “Forse abbiamo ucciso il maiale sbagliato”.

• A guerra ormai conclusa ci furono vendette efferate, operazioni di giustizia sommaria, omicidi politici e sequestri, con processi e condanne a morte.

• Nel dopoguerra i servizi segreti americani salveranno e recluteranno nella CIA molti gerarchi nazisti, salvano Junio Valerio Borghese dalla giustizia partigiana, comandante della X Mas, gli stessi alleati durante i lanci dei viveri privilegiavano i partigiani bianchi rispetto a quelli rossi.

• Alla fine del 44 il generale Alexander invitò le formazioni partigiane a sospendere le azioni organizzate su larga scala, per paura che si verificasse quello che poi accadde in Grecia, dove i comunisti erano insorti contro gli alleati.

• I fascisti amnistiati tornavano a casa, repubblichini, torturatori, responsabili di deportazioni ed eccidi nei confronti dei civili, anche donne e bambini, tornavano a circolare liberamente e venivano reintegrati negli apparati di stato, gli antifascisti invece venivano espulsi dall’arma dei carabinieri, polizia, esercito, magistrature, prefettura, uffici, aziende, e venivano sostituiti con uomini cha avevano fatto carriera sotto il regime, e che avevano commesso crimini. Gli uomini che avevano combattuto dalla parte sbagliata e avevano perso, venivano di fatto premiati, chi invece aveva lottato per la libertà rischiando la vita veniva licenziato o emarginato. Agli occhi di molti partigiani era un’ingiustizia insopportabile.

• Nasce La Volante Rossa, fu un'organizzazione paramilitare in Valsesia in Piemonte, nell'immediato secondo dopoguerra, dal 1945 al 1949. La Volante Rossa aveva lo scopo di tenere vivi gli ideali “rivoluzionari”, l’organizzazione si ramificò in tutta Italia, ma soprattutto a Milano, Roma e nel “triangolo della morte” emiliano (Modena, Reggio, Bologna). I promotori furono ex partigiani della Valsesia, Pietro Secchia e Francesco Modanino, la Volante ebbe rapporti molti anni dopo con le BR.

• Palmiro Togliatti fu ministro della giustizia, nel governo del CLN, a iniziare il processo di pacificazione, cercò di educare nel frattempo le masse alle regole della democrazia parlamentare. La svolta di Salerno poi, avvenuta nell'aprile del 1944. La svolta avvenne a Salerno, città dove si insediò il governo Badoglio II.

• Gli alleati non si fidavano di Togliatti, del PCI, sempre in stretti rapporti con Mosca, con apparato paramilitare semiclandestino in grado di scatenare l’insurrezione popolare, controllato direttamente dagli uomini di Secchia, la componente insurrezionalista contraria alla via parlamentare del socialismo scelta da Togliatti, gli uomini di Secchia erano quei partigiani che alla fine della guerra non consegnarono le armi, ma le nascosero per riutilizzarle. (frequentavano scuole di sabotaggio e di guerriglia)

• Mosca non si fidava della dirigenza di Togliatti, il PCI era uno dei partiti comunisti più forti d’Europa, aveva firmato la Costituzione repubblicana, ma al tempo stesso mantiene solidi legami con l’URSS, e dispone di un apparato militare semiclandestino, potenzialmente in grado di scatenare un’insurrezione.

• L’anticomunismo allora si riorganizza di fronte a questo rischio potenziale reclutando uomini compromessi col nazifascismo, criminali di guerra, ufficiali tedeschi o repubblichini, riorganizzando i partigiani bianchi in un vero esercito clandestino (Gladio), e questo intreccio è la chiave per decifrare la strategia della tensione e lo stragismo. Gladio esisteva anche in altri paesi europei, ai suoi vertici c’erano anche partigiani bianchi democratici, Taviani, Mattei, il quale mirava a fare dell’Italia un paese leader del Mediterraneo (Eugenio Cefis).

• Di Gladio, rete clandestina anticomunista facevano parte civili e militari, ministero dell’Interno e della Difesa, servizi segreti angloamericani. Verso la metà degli anni 50 quella rete venne assorbita da Stay Behind e posta sotto il controllo della Nato.

• L’ambasciatore Edgardo Sogno aveva il compito di allestire questa struttura paramilitare dopo il ‘48. Sogno diceva che per combattere i comunisti non c’era di meglio che usare gli ex comunisti, perché conoscevano il partito dall’interno. Si era formato dunque un Doppio stato.

• Il PCI nel 47 viene estromesso dal governo (De Gasperi, Truman), sconfitto nelle elezioni del ‘48. però non cede alla tentazione del colpo di stato, nonostante la pressione della base e di una parte del suo gruppo dirigente. Nel luglio 48, dopo l’attentato a Togliatti, mezza Italia era nelle mani dei comunisti, che avevano occupato le fabbriche e gli uffici del centro nord, ed erano pronti a insorgere, Togliatti però dal letto di ospedale invitò i militanti alla calma. Fu un gesto di grande realismo. Dopo le elezioni del 48 aveva capito che i comunisti non avrebbero avuto alcuna possibilità di tornare al governo. Quindi non scatenò la rivoluzione e i democristiani rinunciarono a mettere fuori legge il PCI. La strategia della dirigenza mirava a emancipare il partito da Mosca, Togliatti puntava allo sviluppo della democrazia parlamentare, questo è il merito storico di Togliatti. Anche altri dirigenti del partito preferivano che l’Italia rimanesse sotto l’influenza della potenze occidentali.

• Togliatti proprio nel ‘50 ebbe un incidente stradale in Val D’Aosta, e si salvò per miracolo, attentato? Stalin poi gli chiese di trasferirsi a Mosca per dirigere il movimento comunista internazionale, il suo successore sarebbe stato Pietro Secchia. Ma Togliatti rimase in Italia, e dopo poco sostituì Secchia con Giorgio Amendola, figlio di Giovanni, il filosofo e politico liberale.

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Rosanna
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• Il “Consociativismo parlamentare” consentì al PCI di essere un consociato nella gestione del potere. La maggioranza proponeva una legge, l’opposizione sparava a zero, ma poi proponeva emendamenti che venivano quasi sempre recepiti, poi la legge passava. C’era molta ragionevolezza da entrambe le parti. I due mondi si controllavano a vicenda, i dc sapevano bene che i sovietici finanziavano i comunisti e fino al ‘56 anche i socialisti. La DC a sua volta riceveva finanziamenti dalla CIA e dal sistema delle partecipazioni statali, anche tra gli appalti, una fetta veniva sempre riservata alle cooperative rosse.

• All’estero però c’era un oltranzismo atlantico e uno filosovietico, che cercavano di impedire qualsiasi intesa tra PCI e DC.

• Gli anni 50 sono un periodo di stabilità politica intorno ai governi centristi, di pace sociale garantita dal togliattismo, di crescita economica, ma all’inizio degli anni 60 quell’equilibrio entra in crisi, la rinascita economica è avvenuta soprattutto a spese della classe operaia, non c’era un partito laburista o socialdemocratico che potesse andare al governo, così la tensione crebbe.

• Il 60 segna la crisi del centrismo col governo Tambroni, un monocolore democristiano appoggiato dai neofascisti del MSI. La sinistra reagì con la proclamazione di uno sciopero politico contro il governo, con la mobilitazione della piazza. La risposta delle forze dell’ordine fu ancora più dura, ci furono morti e feriti nel luglio. E’ l’anno d’inizio di tutte le degenerazioni. Il governo Tambroni aveva rimesso in gioco l’estrema destra ad appena 15 anni dalla fine della guerra, senza che avesse abiurato la sua fede fascista. La piazza rossa riesce a far cadere il governo e ciò suscita molta impressione soprattutto nelle formazioni della destra radicale. Era la prova che il PCI poteva sbarazzarsi dei governi che non avrebbe accettato. Si apre allora la stagione del centrosinistra, voluta da Aldo Moro, che trova una sponda in vaticano, con papa Giovanni XXIII, e in Usa con John Kennedy. A Mosca Krusciov aiuta la distensione. Il clima internazionale era mutato, si faceva strada l’idea di una convivenza pacifica tra i due blocchi.

• La P2 diventa soggetto protagonista oscuro dietro le stragi: Piano di rinascita democratica (documento trovato nelle valigia della figlia di Licio Gelli, gran maestro dell’ordine 82): Repubblica gollista, presidenziale, controllo dei mezzi d’informazione, neutralizzazione dei sindacati, emarginazione del PCI, modifica della Costituzione, governo autoritario, decreti legge e non disegni, controllo della magistratura. La P2 diviene rifugio dell’oltranzismo atlantico, Gelli ricatta i politici, la P2 decide di strumentalizzare il terrorismo rosso, per una svolta politica autoritaria.

• Intanto sul fronte dell’estrema sinistra sono nate le brigate rosse, Alberto Franceschini, fondatore delle BR, il filo della violenza di sinistra parte dalla Resistenza frustrata, si dipana attraverso la Volante rossa, a Reggio Emilia, nelle sezioni di partito molti ex partigiani e militanti vissero perennemente in attesa del segnale dell’insurrezione armata. Il partito della lotta armata ha sempre vissuto la paura di un ritorno del fascismo. Le BR nascono dal 68 e soprattutto da Piazza Fontana, fino ad allora nessuno aveva mai ucciso.

• Nascono anche altri gruppi di estrema sinistra: Potere operaio, Prima linea, Autonomia operaia, Gap – a destra: Ordine Nuovo, Avanguardia nazionale, NAR.

• Il PCI infatti non cavalca le mire estremistiche del 68, invece collabora per arginare il terrorismo rosso. Infatti la politica italiana si sposta a sinistra, nel 78 si ha il primo governo di solidarietà nazionale, con il voto favorevole dei comunisti (dopo 30 anni), poi la morte di Moro interrompe quel processo.

• Le BR provocano uno spostamento dell’elettorato verso le posizioni moderate, quindi sono infiltrate ed eterodirette, l’estremismo di sinistra fu un fenomeno genuino che però fece molto male al PCI, che infatti collabora per smantellare le BR.

• I due opposti estremisti, pur assolutamente inconciliabili, avevano però interesse comune a radicalizzare lo scontro per far fallire il dialogo tra Moro e Berlinguer.

• Intanto il dialogo Moro Berliguer venne formalizzato in una strategia politica, il “compromesso storico”, tra le forze comuniste e cattoliche, lanciato da Berlinguer nel 73, attraverso una serie di articoli apparsi su Rinascita, ma il paese non era ancora pronto per una politica di tal genere, era ancora diviso, l’avversari era considerato nemico, dialogare col nemico equivaleva a un tradimento. Ma Berlinguer era veramente un leader, aveva il senso della realtà e quello della prospettiva. Il patto tra De Gasperi e Togliatti si fondava sulla rinuncia da parte democristiana di mettere fuori legge il PCI, che in cambio rinunciava all’insurrezione armata, il nuovo patto tra Moro e Berlinguer era diverso, era un ulteriore passo avanti, l’impegno democristiano a rimuovere la Conventio ad excludendum nei confronti del PCI, Moro e Berlinguer volevano trasformare l’Italia in un paese normale, in cui ci fosse la possibilità dell’alternanza, dove il ricambio alla guida del governo venisse accettato senza traumi e conflitti.

• Berlinguer subì un grave incidente a Sofia, in Bulgaria, nel 73, non fu un incidente, fu un attentato, perché i sovietici temevano la sua politica. Tornato da Sofia, Berlinguer convocò un congresso e destituì Armando Cossutta dall’incarico di viceministro (era molto vicino alle posizioni di Mosca), proprio come aveva fatto Togliatti con Secchia dopo l’incidente in Val D’Aosta. Non passarono neppure tre anni che il PCI era già nell’area di governo, sia pure con un appoggio esterno, nelle elezioni politiche e amministrative del 75 – 76 vinte dai comunisti, si aprì la fase della Solidarietà Nazionale.

• Il fatto gettò nel panico gli ambienti più conservatori, Edgardo Sogno e i suoi amici avevano giurato di sparare contro quei democristiani che avessero fatto il governo con il PCI. Fallito il golpe fascista di Borghese del ‘70, bruciato il golpe gollista di Sogno e Pacciardi, in certi ambienti si cercò di giocare l’ultima carta, quella delle BR, che già esistevano, non c’era bisogno d’inventarle, bastava che agissero e crescessero.

• Le BR erano un’organizzazione rivoluzionaria per il comunismo, le loro radici affondavano nella storia della sinistra e del movimento operaio, ma al loro interno esistevano anche elementi ambigui, sin dall’inizio, che avevano ruoli diversi, non erano semplicemente degli infiltrati.

• Dopo l’arresto di Curcio e Franceschini, le BR si sono riorganizzate sotto forma di un gruppo ancora più esclusivo e segreto, il generale Dalla Chiesa ritenne di poterlo identificare nell’Hyperion di Parigi, dove Moretti, il nuovo capo si recava periodicamente per ricevere istruzioni. In Francia finirono per incrociarsi molti fili che partivano dall’Italia, Autonomia e BR, Feltrinelli.


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MarioG
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I fascisti amnistiati tornavano a casa, repubblichini, torturatori, responsabili di deportazioni ed eccidi nei confronti dei civili, anche donne e bambini, tornavano a circolare liberamente e venivano reintegrati negli apparati di stato, gli antifascisti invece venivano espulsi dall’arma dei carabinieri, polizia, esercito, magistrature, prefettura, uffici, aziende, e venivano sostituiti con uomini cha avevano fatto carriera sotto il regime, e che avevano commesso crimini. Gli uomini che avevano combattuto dalla parte sbagliata e avevano perso, venivano di fatto premiati, chi invece aveva lottato per la libertà rischiando la vita veniva licenziato o emarginato.

Ma la pagano per questi pezzi satirici?


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Rosanna
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• Movimento del 77. Cominciò tutto con l’aggressione di Luciano Lama durante un comizio all’università di Roma, nel febbraio del 77, furono quelli dell’Autonomia operaia a organizzare l’aggressione. Sono impressionanti le cifre delle violenze praticate quell’anno: 2128 attentati, 32 persone gambizzate, 11 assassinate, magistrati, dirigenti d’azienda, giornalisti, politici, forze dell’ordine, solo l’inizio del bagno di sangue che seguì all’omicidio Moro. Il compromesso storico era fortemente osteggiato.

• Inizia la lunga stagione di sangue e omicidi politici, fino a Moro. Moretti è l’uomo di contatto con i servizi segreti, o con quella rete di alleanze che legavano terrorismo rosso e nero. Uomo rivoluzionario e dallo spessore culturale notevole, diceva: Il nostro animo rivoluzionario è così forte che le nostre pistole sparano da sole. Curcio rispondeva: purtroppo talvolta ci sparano nei piedi.

• Le Br hanno avuto origine proletaria, ma l’intreccio con gli intellettuali e la borghesia è rimasto oscuro. Moretti rende subito pubbliche le lettere di Moro, così rende più complicata la trattativa, fece credere che Moro stesse svelando segreti importanti (Gladio, finanziamenti occulti ai partiti, strategia della tensione), il covo di via Gradoli era stato di proprietà dei servizi segreti, ci abita Moretti, la scoperta del covo segna una svolta (doccia lasciata aperta), insieme al falso comunicato n.7 del Lago della duchessa Rieti nel Lazio(probabili messaggi cifrati per dire alle BR che ormai si sapeva tutto e Moro doveva essere sacrificato), Moro stesso dice che quella è una prova generale della sua fine, probabilmente gli apparati fecero un’anteprima per saggiare le reazione dell’opinione pubblica.

• Steve Piecznik, consulente esperto in terrorismo mandato dal governo americano, dopo 15 giorni in Italia se ne tornò a casa. Dopo 30 anni scrive un libro: Abbiamo ucciso Aldo Moro. La vera storia del rapimento Moro. Poi nel 78 in via Montenevoso a Milano le carte di Moro riaffiorano e 10 anni dopo, durante lavori di ristrutturazione altre carte. Lo stesso Dalla Chiesa disse che mancava del materiale, trovato in un primo momento. Maccari, uno dei carcerieri di Moro, dice che Moretti arrivava con le domande già preparate, (c’erano degli esterni?), le risposte venivano registrate o scritte, poi molte domande non appartenevano alla cultura brigatista, (domande sulla Montedison).

• Nel Fumetto di Metropoli tutti i personaggi hanno un volto riconoscibile, l’unico senza volto è il brigatista che pone le domande, perché chi conduceva l’interrogatorio era un soggetto collettivo. Comunque le carte di Moro hanno avuto esiti diversi: o distrutte dalla polizia, o distrutte dal vertice stesso delle BR, o forse consegnate a qualcuno, o fatte sparire dallo stesso Dalla Chiesa per la sicurezza dello stato.

• Il Br Azzolini nel 78 perde il borsello, grazie al quale si trovano alcuni covi, tra cui quello in via Montenevoso. Il comitato esecutivo del sequestro Moro si riuniva a Firenze, Moretti portava proprio da Firenze le domande scritte, Giovanni Senzani è stato il leader fiorentino dell’ala sanguinaria delle BR, di alto livello culturale, con una rete di amicizie negli ambienti criminologi e intellettuali italiani ed esteri, docente universitario di giurisprudenza. Era allo stesso tempo uno dei cervelli politici delle BR e un consulente di polizia e magistratura, aveva forti rapporti con gli apparati, protetto dai settori deviati del Sismi, legati alla P2.

Scalfaro ha detto che un Grande Vecchio avrebbe tirato le file delle Br, (Igor Markevitch), Morucci disse che Moretti era una sfinge, non parlava mai, (condannato a sei ergastoli, fa solo 16 anni di carcere), durante il sequestro Moro le linee telefoniche vengono interrotte.

• Sergio Flamini: Mi sono convinto che i misteri insoluti sono da ricercare più nei Palazzi che non tra le Br.

• La morte di Moro ha provocato effetti a catena per tutto il 20ennio successivo, Andreotti diventò la figura di riferimento, veniva preclusa ogni possibile intesa con il PCI, Berlinguer allora si attesta su una posizione dura, la Dc perderà sempre di più la sua centralità, il PCI viene messo all’angolo, inizia la fase dei governi a guida socialista, la Dc dopo aver perso il suo uomo più lucido, perde anche il Quirinale, e la guida del governo, per la prima volta. La classe operaia stava mutando il proprio DNA, il PCI si trovò privo del proprio referente sociale, con la morte di Moro entra in crisi la democrazia basata sui grandi partiti di massa e cominciano ad affermarsi le grandi oligarchie, i “poteri forti”, i poteri economici, tanto più forti quanto più debole è la politica.

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Rosanna
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• Il primo governo a guida laica socialista è preceduto dall’esplosione dello scandalo della P2, scoperta dal giudice milanese Gherardo Colombo, e il primo atto del governo Spadolini è lo scioglimento della Loggia di Licio Gelli. La P2 era il rifugio dell’oltranzismo atlantico, legata alla destra repubblicana degli Usa.

• La democrazia appare bloccata, dove non vi era possibilità di alternanza, dopo la fine di Moro, è impressionante il crescendo di dichiarazioni antisovietiche espresse pubblicamente da Luigi Berlinguer, che si arrocca, sa che il PCI non può andare al governo fino a che si chiamerà comunista, ma non trovò mai un’intesa con Craxi. Berlinguer muore prematuramente nel 84 a Padova, e Ochetto non sarà più all’altezza, per esempio cambiò il nome al partito, ma solo dopo la caduta del muro di Berlino, quando B. lo avrebbe sicuramente cambiato prima. Al suo funerale il PCUS mandò un certo Michail Gorbaciov, che dichiarò pubblicamente che B. era stato un punto di riferimento anche per i riformisti dei paesi dell’Est.

• Le vittime delle Br sono state 124 morti e 200 feriti, le vittime dello stragismo 134 (49+85) morti e 535 feriti (strage di Bologna 85 morti)

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