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Le parole di Amato su Ustica

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LuxIgnis
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Dal link https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-le_parole_di_amato_su_ustica_e_la_disumanit_della_nato_ieri_come_oggi/39130_50693/

dove trovate anche i vari riferimenti.

Non è tanto la notizia in sé, quello si sapeva da tempo, ma il fatto che proprio Amato che è un atlantista abbia fatto queste dichiarazioni. Cosa si nasconderà in pentola?

 

Farà rumore l’intervista a Giuliano Amato sull’abbattimento a Ustica del DC-9 Itavia pubblicata oggi su Repubblica, nella quale il dottor sottile dice quel che tutti sapevano ma non si poteva dire, cioè che la NATO voleva abbattere il Mig sul quale avrebbe dovuto volare Gheddafi e, per errore, ha colpito l’aereo civile, sulla scia del quale si era posizionato il velivolo libico nell’idea che la NATO non sarebbe stata così folle da rischiare di tirar giù un volo di linea, follia invece avvenuta.

Gheddafi non era sul Mig, dice Amato, perché, avvertito da Craxi che volevano eliminarlo, si sarebbe sottratto all’attentato. Non essendo a conoscenza del cambio di programma, i jet francesi avrebbero intercettato il mig libico sul quale avrebbe dovuto volare, che poi è precipitato sulla Sila perché, per eludere i missili nemici, avrebbe esaurito il carburante.

Ci sono altre versioni del fatto più o meno credibili, cioè che il velivolo trasportasse invece effettivamente Gheddafi e che i missili NATO abbiano colpito sia il DC-9 Itavia che un Mig di scorta e ciò spiegherebbe forse meglio il precipitare del Mig libico sulla Sila piuttosto che il mero esaurimento del carburante (il pilota, nel caso, si sarebbe paracadutato fuori).

L’atro particolare non evidenziato è che sarebbe stato Andreotti a far pressioni su Craxi per evitare l’omicidio del leader libico, così come fu Andreotti, come ormai provato, a dettare la linea a Craxi su Sigonella (vedi Piccolenote), da cui i successivi guai giudiziari del divo Giulio (come lo chiamava Pecorelli).

DC-9 Itavia, coperture insanguinate
Ma si tratta di particolari che hanno importanza per la storia, quel che conta oggi sono le rivelazioni di Amato, non certo un kamikaze anti-atlantista, che oltre a parlare del crimine di Ustica ha accennato alle coperture postume dello stesso da parte dei circoli Nato.

Amato non dettaglia, ma sotto la voce coperture prima o poi si dovrebbero incasellare (e non avverrà) tutte le morti a oggi definite solo come “sospette” che hanno costellato l’inchiesta del giudice Rosario Priore. Dodici le vittime in questione, a iniziare dai due piloti delle Frecce tricolore uccisi nell’incidente aereo di Ramstein del 1988 (che fece anche 70 morti e oltre 400 feriti fra gli spettatori della manifestazione aerea), i cui velivoli, secondo il Tageszeitung e Der Spiegel (e altri), sarebbero stati sabotati.

Lo ricorda Wikipedia, che riporta un passaggio della requisitoria di Priore, nel quale si spiegava che “i due ufficiali piloti, del gruppo intercettori, in servizio presso l’aeroporto di Grosseto, la sera del 27 giugno 1980 fossero in volo su F104, fino a 10 minuti circa prima della scomparsa del DC9 Itavia – il loro atterraggio all’aeroporto di Grosseto è registrato alle 20:45 e 20:50 locali; che questo velivolo, insieme ad altro con ogni probabilità quello dell’allievo, avesse volato per lunga tratta di conserva al velivolo civile; che durante questo percorso e al momento dell’atterraggio avesse sbloccato i codici di emergenza”.

Altri sono morti in circostanze misteriose (impiccati, pugnalati ect) prima di poter rivelare quanto avevano visto sui cieli di Ustica. Tutte cose note, per chi voglia approfondire rimandiamo al libro di Rosario Priore e Giovanni Fasanella “Intrigo internazionale, dalla strategia della tensione al caso Ustica“, uno dei pochi che racconta in modo realistico come l’Italia sia stata vittima di una guerra ibrida da parte dei circoli atlantisti perché troppo autonoma (guerra che alla lunga hanno vinto, come si evince dalla cronaca politica attuale).

Per inciso, nel volume si annota anche il collegamento tra la strage di Ustica, avvenuta il 27 giugno ’80, e la bomba scoppiata un mese dopo, il 2 agosto, alla stazione ferroviaria di Bologna, per ritorsione verso l’Italia per aver avuto l’impudenza di sfidare i circoli atlantisti salvando la vita al leader libico (Francesco Cossiga ebbe a dire che Bologna è stata “bombardata”).

La “disumanità” della NATO e la guerra ucraina
Insomma, sollevare il coperchio sulla strage di Ustica rischia di spalancare un pozzo senza fondo che non potrà mai essere aperto. Chiedere al giovane Macron di scusarsi per l’accaduto, come da prima pagina di Repubblica, è così limitativo da suscitare ironia. I jet francesi erano solo il braccio armato, nulla più. I responsabili veri sono i mandanti, che sono ben altri.

Non si comprende perché Giuliano Amato, uomo di fiducia dei circoli atlantisti per l’Italia, si sia deciso a tali rivelazioni. Si sa che sta scalpitando per ottenere quelle cariche che la sua prossimità a tali circoli avrebbe dovuto consegnargli da tempo senza successo, essendo stato primo ministro solo per meno di un anno e non essendo mai asceso al Quirinale. Un mistero che si chiarirà, forse.

A meno che il dottor sottile non abbia voluto dar voce a quella parte di mondo che non ne può più della guerra ucraina a trazione NATO, ma appare davvero improbabile. Fu lui, solo per fare un esempio, che, in qualità di presidente della Corte Costituzionale, ebbe a legittimare l’invio di armi italiane in Ucraina, interpretando in modo surreale l’articolo della Costituzione che rigetta la guerra come modalità di risoluzione dei conflitti internazionali.

Forse un tentativo di porre nuove criticità alla Francia, già scossa dal tramonto della Françafrique? O qualcosa di ancor più sottile, che ha a che vedere con i più sacri obiettivi dei suoi usuali procuratori?

Al di là degli scopi, personali e non, la rivelazione di Amato giunge benvenuta e peraltro aiuta a comprendere come il tiro al bersaglio su Gheddafi sui cieli di Ustica dica tanto sull’intervento umanitario in Libia del 2011. Di umanitario in quell’intervento non c’era nulla, come dimostra la “disumanità” della NATO, e qui citiamo Amato, evidenziata dall’eccidio di Ustica.

Da ultimo, si può rilevare che tale disumanità non sia limitata al passato, come palesa la guerra per procura lanciata, tramite NATO, alla Russia, che vede il popolo ucraino mandato al macello a maggior gloria della NATO stessa e dei circoli internazionali che la governano. Si potrebbe continuare, ci fermiamo qui per non annoiare i lettori.


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Detrollatore II
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E' secondo me collegabile con tutti gli avvenimenti che stanno succedendo nel senso del crollo dell'impero coloniale francese in Africa (Niger, Mali, Gabon e tutti i paesi africani che si stanno avvicinando ai BRICS). E' come se i poteri cui fa capo tutto ciò stiano perdendo il controllo e ora i loro manutengoli possono cominciare a "cantare" liberamente.
E, a proposito di Gheddafi, sembra che tutto stia andando nella direzione del ripristino della situazione che aveva creato lui in Africa (immigrazione sotto controllo e accolta dalla Libia, non nei lager, ma a lavorare in vari settori e in generale programmazione e realizzazione di programmi per lo sviluppo e il benessere dei popoli africani)

https://www.huffingtonpost.it/economia/2023/09/01/news/francia_africa_sub_sahariana_impero_crolla-13251691/


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Martin
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L'articolo mischia fondati sospetti con mere supposizioni (il collegamento con la strage di Bologna, l'incidente di Ramstein come preordinato) che sono prive di qualunque riscontro. Il sospetto di una operazione della Francia con la copertura della Nato e' fondato e confermato da valanghe di indizi. Non e' poi certo una novita' che Francia USA e GB non hanno mai tollerato ne' Gheddafi e ne' la nostra politica in Libia, infatti hanno distrutto la Libia ed azzoppato il nostro Paese con la nota aggressione.

I fondati sospetti sulla Francia e sulla Nato sono vecchi di decenni.

Amato - personaggio battuto solo dall'irraggiungibile  Prodi per i danni esponenziali inferti al nostro Paese, insieme a Andreatta e Ciampi- se ne esce ORA fuori cosi' per chiamare l'attenzione su di se'. Evidentemente mira al post Mattarella.

Bisognerebbe solo chiedergli con quale faccia e' stato zitto per decenni, e quale credibilita' pensa di avere.

Chiedere la verita' dopo averla nascosta per 40 anni e' infatti solo disonesto, ossia l'esatto contrario del comportamento che ci si attende da una alta autorita'.

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BrunoWald
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la NATO voleva abbattere il Mig sul quale avrebbe dovuto volare Gheddafi e, per errore, ha colpito l’aereo civile, sulla scia del quale si era posizionato il velivolo libico nell’idea che la NATO non sarebbe stata così folle da rischiare di tirar giù un volo di linea, follia invece avvenuta.

Ciò dimostra quanto sia difficile per molti farsi un giudizio lucido sui criminali che si sono impadroniti del mondo. La mafia aschenazita e il suo golem NATO, in particolare i pirati angloamericani, sono capaci letteralmente di tutto. Non hanno nessuno scrupolo, nessun rispetto, nessun principio, nessun barlume di empatia, nessun senso del limite: li caratterizza il brutale istinto di sopraffazione, assistito da un cinismo assoluto e dalla ferocia con cui si vendicano di chiunque osi sfidarli, o comunque intralci i loro piani. Il DC9 dell'Itavia non è certo l'unico aereo civile che hanno abbattuto, per non parlare delle città calcinate e rase al suolo e le nazioni devastate che hanno disseminato sul loro cammino. Hanno, in breve, le caratteristiche classiche dello psicopatico omicida, con la differenza che non si tratta di singoli individui, ma di intere consorterie potentissime. Hanno esattamente la stessa psicologia dei narcos messicani o colombiani, sono che hanno avuto un successo incomparabilmente superiore.

 


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sarah
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Se ne avete il tempo e se volete leggere anche questo... E' un articolo di circa dieci anni fa che considera l'esistenza di un rapporto tra Italia e Iraq basato sullo scambio di forniture militari con petrolio. I fatti risalirebbero alla fine degli anni Settanta  e sarebbero stati motivo di "irritazione" da parte israeliana. Non è la primissima volta che ne sento parlare ma questo pezzo include anche documenti. Chi legge potrà valutare la verosimiglianza di questa versione.

Ustica: la strage di Israele insabbiata dalla NATO (ariannaeditrice.it)


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BrunoWald
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Grazie @sarah, ottimo articolo che, personalmente, ritengo molto più che verosimile. L'esistenza in quell'epoca di accordi tra Roma e Baghdad è un fatto, nei cantieri di La Spezia si costruivano delle fregate modernissime destinate alla marina irachena. Se c'era di mezzo anche la tecnologia nucleare, l'identità di chi fosse interessato a infliggere all'Italia una vendetta di stampo mafioso, a futuro monito, è piuttosto evidente. Del resto, se a suo tempo hanno platealmente affondato un nave da guerra americana, figurati se si facevano il minimo scrupolo nei nostri confronti. Anche il nesso tra Ustica e la strage di Bologna mi sembra abbastanza chiaro.


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LuxIgnis
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di Francesco Santoianni

Levata di scudi del Governo (“non bastano le deduzioni…”, “sono parole di un privato cittadino che non si possono commentare…”) davanti alle dichiarazioni di Giuliano Amato, sbandierate come una novità da Repubblica (nonostante fossero state già fatte da Cossiga nel giugno 2008) sul DC9 Itavia abbattuto dalla Francia sui cieli di Ustica nel tentativo di uccidere Gheddafi.

Sul battage mediatico contro la Francia e Macron, che, secondo Repubblica, per questa strage dovrebbe chiedere scusa, la motivazione più verosimile è certamente il tentativo degli USA di mettere in riga un “alleato” (in questi giorni già colpito da un golpe USA nel Gabon) che aveva osato parlare di “morte cerebrale della NATO” o ipotizzare una sua partecipazione al vertice BRICS di Johannesburg. Una surreale messa sotto accusa della sola Francia nonostante che il Mar Tirreno, nella notte del 27 giugno 1980, inspiegabilmente, risultasse affollato anche da portaerei e aerei militari statunitensi e britannici; per una imminente battaglia aerea che, ovviamente, non fu preannunciata alle autorità italiane che, difatti, permisero ad aerei di linea come il DC9 Itavia di sorvolare la zona.

Invece di tifare pro o contro Amato, quindi, ci sarebbe da denunciare l’assoluta sudditanza del nostro Paese nell’ambito Nato che, dopo aver subito l’affronto di un tentato omicidio di un Gheddafi - al tempo un nostro alleato - e di una strage, ha mobilitato la propria magistratura, i servizi di sicurezza, i vertici delle Forze armate, i mass media… per realizzare depistaggi. Una infamia perpetuata da quarant’anni da TUTTI i governi succedutisi in Italia anche secretando o “perdendo” importanti documenti della Commissione parlamentare di indagine su Ustica o archiviando come “suicidi” strane morti di testimoni della strage. Come il maresciallo Dettori o il maresciallo Parisi.

Niente di nuovo, quindi dall’avvelenamento di Gaspare Pisciotta che, 99 anni fa, stava per rivelare che dietro la strage di Portella della Ginestra c’era l’antesignana della struttura Gladio, messa su dagli Usa per impedire ai comunisti di prendere il potere. Per non parlare di tante altre “oscure trame” o eventi (quali Unabomber o la strage di Peteano) sulle quali non sapremo mai la verità. Un secolo di sudditanza dagli USA. Garantito da protocolli segreti come quello denunciato, nel 1984, dall’allora ministro Rino Formica e che hanno generato strutture segrete subite passivamente da tutti i partiti succedutisi al Governo dell’Italia.

 

Per i riferimenti il link originale: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-amato_ustica_e_la_nostra_proverbiale_sudditanza_alla_nato/6119_50701/


sarah hanno apprezzato
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Detrollatore II
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Noooo il golpe in Gabon fatto dagli USA contro la Francia non si può sentire! E nemmeno le ragioni che stanno sotto!

Propendo per questa versione, anche se in molti faticheranno a crederci:

https://www.tempi.it/amato-parla-di-ustica-per-abbattere-meloni/


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sarah
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@ Detrollatore II. Anch'io sono un po' perplessa da questa versione prontamente formulata dei golpe made in usa. Tra l'altro, facendo riferimento all'articolo condiviso da @LuxIgnis, si potrebbe aggiungere un'osservazione non irrilevante su giu.liano amato: egli è l'uomo cresciuto nel PSI che ricoprì ruoli importanti nel governo Craxi e che fu del tutto immune agli "effetti" di tangentopoli. Nei primi anni Novanta, durante l'ondata di foga giustizialista che polarizzò l'Italia nel nome di mani pulite, sembrò quasi irrilevante che le inchieste e i vari avvisi di garanzia che stavano facendo letteralmente "a pezzi" il partito socialista avessero risparmiato proprio lui. Egli fu trattato come una sorta di superpartes, un soggetto comunque intoccabile. Dopo che il lancio delle monetine e l'esilio in Tunisia sembravano aver pareggiato i conti con il capro espiatorio dei malfattori della prima repubblica, ci fu addirittura l'ascesa del suddetto amato che prese parte attiva nella costituzione di quelle prime esperienze di "governi tecnici" che gli consentirono ampie manovre sull'economia italiana senza la fatica di militare in alcuno schieramento politico. Tralasciando il giudizio su queste iniziative, si può comunque affermare che egli avesse "le spalle ben coperte" dal potere. Superata la soglia degli ottant'anni, qualcuno afferma che egli "non abbia mai sbagliato un colpo", alludendo alla sua affidabile capacità diplomatica sempre e solo favorevole al patto atlantico. Chissà cosa pensava egli quando Andreotti, lo stesso Craxi e il ministro Demichelis mediavano con la Lega A.raba sventando probabilmente l'attentato a Gheddafi? Forse lasciava fare, in silenzio, in attesa di sviluppi: infatti poi gli altri compagni di partito caddero come birilli e lui semplicemente no. Si tende a credere che anche questa sua sorprendente ultima uscita non sia un semplice péché de vieillesse e nemmeno un segno di demenza senile ma piuttosto il frutto di un ennesimo calcolo, quindi perché no?


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Martin
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Non ha mai sbagliato un colpo..... ha semplicemente affossato l'Italia in tutte, dico tutte le scelte fatte, dalla difesa ad oltranza del cambio sul marco nel 1992, con migliaia di miliardi di riserve bruciati insieme a Ciampi, all'ok alla distruzione dell' IRI, voluta da una nullita' metafisica come il commissario UE belga Van Miert. Per chi non l'avesse ancora capito, e' il quartetto Prodi Amato Ciampi e Andreatta che ha distrutto l'Italia. Prodi con l'ok al cambio dell' Euro a 1936, quando era il Presidente della Commissione UE, resta obiettivamente irraggiungibile per i danni di migliaia di miliardi inferti al nostro Paese. Sono invece ammesse discussioni sul ranking degli altri tre: io metto Amato al secondo posto, Ciampi al terzo e Andreatta al quarto, ma e' opinabile. Non so se qualcuno ricorda il decreto con cui l'onestone Ciampi regalo' le frequenze telefoniche a De Benedetti, due ore prima delle previste e sicure dimissioni per sfiducia da Presidente del Consiglio: un regalo di centinaia di miliardi, un atto semplicemente incostituzionale e vergognoso, che pero' gli ha fruttato la Presidenza della Repubblica. Siamo stati governati da un gruppo di incompetenti totali che hanno sbagliato tutte le scelte fondamentali. Amato dovrebbe solo nascondersi, ma evidentemente aspira al post Mattarella.... povera Italia.............

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oriundo2006 hanno apprezzato
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sarah
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@ Martin. Ha ragione, è tutto vero. Evidentemente l'espressione è stata usata in modo direi ironico proprio per sottolineare il suo fedele asservimento a quelle cause. Motivo per cui la giustizia avrebbe avuto "un occhio di riguardo" per lui.


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Detrollatore II
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Sarah, giusto! Non ci avevo pensato che fu graziato da Mani Pulite.
A riprova del fatto...


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Detrollatore II
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Non ha mai sbagliato un colpo, certo. Ma qui trattasi di velleità da disperato, se l'intenzione è quella di infognare Italia e Francia (alle prese con le lotte intestine nell'UE contro la Germania per "ammorbidire" il patto di stabilità) con l'outing su Ustica.
Anzi, è appena uscita la notizia che la Germania ha truccato il bilancio...


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oriundo2006
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Teniamo conto che Matterella ed in parte la Meloni sono esponenti del partito 'francese': i baci e gli abbracci con Macron lo suggellano, insieme a 'strane' visite e omaggi ad autorità e simbolismi di cui si conoscono le connessioni col Grande Oriente di Francia. Cosa indica questa 'fratellanza' al di là di questioni di una mera possibile 'simpatia' di Loggia ?

Semplice: l' istituzione di un 'nucleo' forte europeo, i soliti tre stati ex Carlo Magno più alcuni satelliti di contorno, alla cui base c'è una Europa militare con un suo esercito, una sua politica estera e presumibilmente una sua economia sottratta ( ma inserita comunque ) nelle mire di una BCE, 'estesa' alla sua colonizzazione dell'Europa dell' Est ma nel contempo formalmente ed in parte sinergicamente intessuta con un atlantismo che, a questo punto, sarebbe solo di facciata.

Una riedizione dei tanti discorsi presidenziali, delle tante tavole rotonde che si sono succedute nel tempo ma che a questo punto diviene dirompente per lo stesso atlantismo storico, che è fondato sulla sottomissione de facto ( Francia ) e de jure dell' Europa italo-tedesca costi quello che costi: ovvero sino a promuovere in ogni modo la fine dell'Eu stessa, partendo dalla moneta ma anche dalla guerra in Ucraina ( che è contro l' Eu come partner naturale della Russia ) come dalla riduzione delle sue complessive ambizioni geopolitiche.

In prospettiva parrebbe evidente che l' intervento di Topo Gigio ( massone di vaglia ed ebreo inserito nei circoli di potere sovrastanti la politica corrente: la sua impunita saccenza sui retroscena 'romani' del pentapartito insieme al suo 'understatement' lo testimoniò assai bene in una intervista dell'epoca ) stia ponendo un alt importante a questa 'amicizia', facendo notare quanto la strategia francese sia stata sempre a nostro discapito.

Se a questo uniamo la situazione tedesca, in estrema difficoltà su tutti i piani, a partire dall'economico e finanziario ( i bilanci dello stato tedesco sono falsi: una bomba enorme sui valori 'prussiani' ) sino alle relazioni con la Cina, anche qui in difficoltà, abbiamo chiara la situazione.

Questo matrimonio non s'ha da fare.

Questo di Amato è un avvertimento iniziale cui potranno seguire atti e fatti decisivi sulla tenuta 'democratica' del nostro Paese qualora venga proseguita la strada paneuropea 'forte'.

Dopotutto non fu Kissinger a dire che essere nemici degli USA era drammatico ma esserne amici era esiziale ?

L' amicizia per gli yankee significa sottomissione e qualsiasi 'scarto' nella 'linea' ha da essere punito con la massima durezza in qualità di 'tradimento' di una proprietà a cui si nega qualsiasi entità individuale autonoma.

N.B.: oltretutto la caratteristica jewish del Topo preclude ogni possibile assist mediatore di Gerusalemme...


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Martin
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Mi dispiace ma divergo dalla tua intepretazione. Primo, Amato cerca solo attenzione narcisistica, forse sperando nel post Mattarella, ed e' a mio parere errato cercare di costruirci dietro chissa' quale logica. Anche perche' non ha prodotto NULLA di nuovo rispetto a quello che si sospetta da oltre 40 anni, ossia un atto della Francia con copertura della Nato e dei nostri vertici militari. Siamo al punto che la Nato si e' permessa ripetutamente di opporre il Segreto Nato allo Stato italiano.....un Paese solo normale avrebbe aperto un deciso fronte politico e giuridico.....

Ma entrando nel merito delle tue ipotesi, purtroppo anche a te, come al 95% degli osservatori europei, continua a sfuggire il gigantesco mammouth nella stanza: con il gruppo di pupazzi  guidato dalla Albrecht VDL, i Dem USA hanno occupato e colonizzato la Commissione UE, che condivide il progetto Dem USA di continua pressione sulla Russia, al fine di arrivare al suo smembramento. E' un cambiamento epocale noto nelle Cancellerie europee, anche se nessuno ne parla. L'autonomia dei Macron, Scholz o Meloni e' ormai ridotta a ZERO. Questo e' il risultato della folle espansione dei poteri della Commissione UE: l'Europa e' diventata da ormai oltre 15 anni, a partire dalla Presidenza Obama, una colonia USA. Non e' sempre stato cosi', neanche un po', come dimostrato dall'opposizione di Francia e Germania alla seconda invasione dell' Iraq e dall'accordo strategico con la Libia di Berlusconi. Il fatto che nessuno parli di questa svolta la dice lunga su quanto siamo colonizzati, cosi' come il fatto che l'unica chance visibile di un cambiamento di tale oscena situazione non e' nelle mani di noi Europei, ma solo degli USA, ossia nella speranza di una vittoria alle prossime elezioni presidenziali di Donald Trump.


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