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L'ubriacatura di Salvini


Arcadia
Noble Member
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Francesco Erspamer -1 h ·

La più grave conseguenza dell’ubriacatura di potere che ha portato Salvini a corrodere l’alleanza con il M5S e poi a commettere il clamoroso errore di quest’estate, non è la fine del governo gialloverde: anche se i liberisti (manichei all’anglosassone, con il bene e il male chiaramente distinti anche se mutevoli e privi di regole e dunque definibili solo attraverso la reciproca opposizione) vogliono far credere il contrario, in politica gli strappi si possono ricucire, anzi, sono spesso tattiche per favorire nuovi accordi.
Questo mi aspettavo: che Salvini pagasse per la sua arroganza e che M5S e Lega tornassero a dialogare sui programmi e sulla questione centrale della sovranità italiana, anche senza ritrovarsi sùbito al governo.

Ma Salvini non è Cincinnato e non sa neppure chi fosse: per cui invece di farsi da parte per il bene del paese e del suo stesso partito ha personalizzato la situazione politica, al prezzo di spaccare il fronte populista e di indebolire la resistenza contro la globalizzazione.
Sono giorni che polemizzo contro sovranisti di destra in cui oramai vedo solo il peggio della destra (il culto del leader, l’autoritarismo, il mito della crescita) e poco di sovranismo; mentre loro chiaramente vedono in me il socialista se non il comunista. Peccato.

Il neocapitalismo è il più potente e pervasivo regime della Storia ed è anche molto adattabile grazie alla totale assenza di valori e di etica, cioè di preoccupazioni di medio o lungo termine.
Solo un’ampia convergenza di forze antiliberiste e tradizionaliste, solo una comune azione nazionale popolare può, non dico sconfiggerlo, ma creare le condizioni di una sua possibile sconfitta. Invece i leghisti sembrano interessati solo ai nomi dei ministri e dei sottosegretari, personaggi in alcuni casi squallidi ma non peggiori di quelli passati e molto meno influenti (per il 90% di loro ho dovuto informarmi per capire chi fossero); e li usano per inventarsi dietrologie e lanciare profezie apocalittiche, come per un anno avevano fatto contro di loro i media piddini. Invece di verificare chi sia a favore di una drastica regolamentazione dell’immigrazione o di leggi severe ed efficaci contro criminalità e corruzione, preferiscono verificare chi sia a favore del governo con il Pd, ovviamente con l’intenzione di creare un manicheismo come quello sopra descritto, in cui il bene e il male non si identifichino con le scelte che facciamo su argomenti fondamentali bensì con la semplice appartenenza a un clan.
Peccato.

Non credo nella fine delle ideologie e nel superamento dell’opposizione destra-sinistra: ci sarà una resa dei conti sulla preminenza dei diritti individuali o collettivi, del merito o della solidarietà, della libertà o dell'eguaglianza.
Ma prima occorre contrastare l’imperialismo economico e culturale delle multinazionali e il contagio del modello americano (che peraltro piace a Salvini).
Non sarebbe opportuno abbandonare il tifo e identificare le nostre vere priorità?

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16.09.2019


Citazione
MarioG
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3055
 

" in politica gli strappi si possono ricucire, anzi, sono spesso tattiche per favorire nuovi accordi. Questo mi aspettavo: che Salvini pagasse per la sua arroganza e che M5S e Lega tornassero a dialogare sui programmi "

Lei mistifica un po'.
Offrire a Di Maio di fare il Presidente del Consiglio al posto di Conte (piuttosto che fare il ministro degli esteri...) non lo trova adatto a ricucire?


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