Notifiche
Cancella tutti

M5S: anche la Pinna rischia l'espulsione


gianni72
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 917
Topic starter  

LO SCONTRO: DI STEFANO ALL'ATTACCO DELLE DUE RIBELLI: SONO UNA MISERABILE E UNA MIRACOLATA
C'è un'altra richiesta di espulsione:
la deputata Pinna «rea» di intervista
Lei si difende: clima da psicopolizia. Altri verso l'addio «Non portiamo le nostre vergogne all'esterno»

ROMA - «Sarà un bagno di sangue», chiosava nel pomeriggio Adriano Zaccagnini, per nulla spaventato dall'ipotesi ma, certo, non entusiasta. «Una gogna pubblica», aggiungeva un altro deputato, in odor di scomunica. Clima surreale, tra i 5 Stelle, con una divisione sempre più netta, ormai difficilmente sanabile. Da una parte chi considera un'eresia anche solo esprimere un'idea. Dall'altra chi considera devastante la tesi per cui i parlamentari a 5 Stelle, in quanto portavoce, non abbiano diritto di pensare con la testa propria. La faglia che separa i due territori è ormai visibile a occhio nudo. E la scissione, dice un dissidente, «è ormai questione di poco, forse settimane».

Adele Gambaro, più che agnello sacrificale, sarà ricordata probabilmente per il coraggio con cui ha sfidato l'assemblea, dicendosi dispiaciuta, ma ribadendo le critiche e rifiutando un passo indietro. Intanto, una nuova richiesta di espulsione è sul banco dei parlamentari a 5 Stelle, firmata dal deputato Andrea Colletti: destinataria Paola Pinna, come sempre rea di intervista (alla Stampa ). E la Pinna anche ieri non si sottrae: «C'è un clima da psicopolizia. Se non sei d'accordo, dicono che è per i soldi o perché sei del Pd: ti delegittimano».
Senatori e deputati, ormai, viaggiano a velocità diverse. Non è un caso che i primi siano i più recalcitranti all'idea di ordalie ed espulsioni. Bastava vedere Alessandra Bencini ieri alla buvette. La senatrice toscana, temperamento incandescente e coraggio da leoni, emetteva lingue di fuoco: «Ormai questi sono in preda a un delirio di onnipotenza». Di fronte a lei, la deputata Federica Daga, che sosteneva: «Ancora a parlare della Gambaro? Ci sono altre cento cose più importanti». Di qui un duetto sempre più feroce. Bencini: «Ah, non è importante? E allora a che riunione stai andando? A discutere di cosa?». Daga: «Non so, non ho visto l'ordine del giorno». Bencini: «Ah certo, non hai visto l'ordine del giorno. E chi l'ha chiesta questa espulsione? Se non sai di cosa si discute è meglio che non ci vai alla riunione e che stai a casa».

Mondi sideralmente lontani. Come quelli di Aris Prodani e Walter Rizzetto, contrari a questa espulsione, e dei molti che non hanno un'opinione loro e non la vogliono avere. Perché è la Rete che deve decidere, la Rete il tribunale ultimo, la Rete l'appiglio di parlamentari che non vogliono avere un proprio punto di vista. E se il codice di comportamento prevede che prima si esprimano i parlamentari e poi la Rete, Gianluca Rizzo porta alle estreme conseguenze il ragionamento, rimettendo al giudizio della Rete anche la propria opinione: «Per decidere aspetto il parere del mio meet up di Caltagirone. Faccio come dicono loro».

Cortocircuito paradossale. Ma non è l'unico. Lo streaming, per esempio. Passa nell'istruttoria processuale, al Senato, ma non alla riunione congiunta. Perché? «Non portiamo le nostre vergogne all'esterno», dice qualcuno. Cristian Iannuzzi scrive: «Niente streaming, la mia mozione non passa. Mi scuso con gli attivisti M5S». Si associano Walter Rizzetto e Francesco D'Uva. C'è chi lo streaming lo voleva per motivi opposti, a scopi esemplari: una gogna pubblica da esibire per la rabbia morbosa del pubblico. Serenella Fucksia, a proposito di eretici, posta la statua di Giordano Bruno: «Libertà di pensiero, che sia sovrana sempre come il popolo».

E se l'idea dell'espulsione fa rabbrividire più d'uno, e fa diventare più concreta l'ipotesi di un'emorragia di parlamentari, se non di una vera e propria scissione, c'è chi non è pago. Come Manlio Di Stefano. Che scrive un post, citando Diego Cugia, nel quale si parla di «miserabili» e si definisce Paola Pinna una «laureata disoccupata che vive a Quartucciu, Cagliari, e che difende la Gambaro, una miracolata che si crede Che Guevara».

Alessandro Trocino

http://www.corriere.it/politica/13_giugno_18/M5S-deputata-Pinna-nuova-richiesta-espulsione_6ce298e0-d7d5-11e2-98e6-97ca5b2e4e27.shtml


Citazione
ireneo
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 134
 

Ottimo, eccellente articolo del Corriere della serva, che ci sia ( o fosse) un Movimento che minaccia (minacciava) il Potere, è (era) inaccettabile all'establishment che ha ridotto gli Italiani a mendicanti.


RispondiCitazione
gianni72
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 917
Topic starter  

a perchè, il corriere queste cose se le sta inventando vero? 😆
invece di risolvere tutto con una battuta e stemperare la situazione, si fanno addirittura i processi. Ma finitela che vi rendete ridicoli.

poi minaccia il potere? ma ci credi davvero? Ma se ogni volta che passa un parlamentare del m5s sono tutti lì a darsi le botte di gomito e a ridere di nascosto, come si fa con gli idioti. E non è una battuta, è vero.


RispondiCitazione
Condividi: