Notifiche
Cancella tutti

Mister Andrew e il compagno Ercole

Pagina 2 / 2

Matt-e-Tatty
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2484
 

Non ho mica detto che bisogna allearsi con chiunque. Anzi la prima mossa sensata è demolire gli antichi steccati e costruirne di nuovi. Comprendere cioè chi è il vero nemico oggi per le classi produttrici (notare il plurale!) serve a capire che i parassiti ed i paraculi sono i veri nemici mentre non-parassiti e non-paraculi sono potenziali alleati, preziosissimi per creare un fronte unico che sappia dare l'assalto a questo soffocante accerchiamento.

Esiste un'imprenditoria ed un artigianato sano, sono una serie di attività e professionisti che vino in simbiosi con quella che un tempo era "la classe operaia". Poi ci sono attività che non producono nulla o che producono facendo concorrenza sleale... mi riferisco ai vari palazzinari che hanno saturato il mercato immobiliare per lo più sfruttando la schiavitù,(da Silviuccio nostro che ha operato in grande al truffatorino di basso livello che sognava di imitarlo e oggi lascia il buco di qualche milione in banca e qualche decina di cantieri pollaio) mi riferisco alle varie attività finanziarie/speculative/assicurative (heee la Milano da bere...) , ma ci si possono mettere dentro anche vari potentati cooperativi nati con ben altri scopi con il lavoro e l'impegno ben altre persone che poco avevano in comune con questi farabutti. Poi c'è il mondo della grande industria, da una parte han fatto i furbi, dall'altra gli è stato permesso, in alcuni casi è anche questione di sopravvivenza. Alle spalle c'è una malagestione politica ma non sono convinto che si tratti di errore.
Siamo al punto che l'impresa o se ne va a cercare mano d'opera dove costa meno, o la cerca qua la mano d'opera che costa meno... tutte attività per l'esportazione mi chiedo? Come han fatto i norvegesi? Come fanno gli svizzeri? Così vedi l'imprenditore che se la prende con i sindacati (quelli di un tempo, quelli attuali sono una associazione di farabutti) perché vuole gli schiavi come il suo amico che ha trasferito in India.
Ieri sera sono andato per la prima volta ad un comizio di Grillo, era proprio all'ora in cui io normalmente esco dall'ufficio, a due passi (infatti ci sono andato a piedi), ho ascoltato ciò che diceva, ho ascoltato i commenti della gente... la combinazione di questi mi ha fatto capire che è meglio trasferirsi fino a che sono in condizioni di farlo senza "viaggio della speranza" di novecentesca memoria, fino a che non sono ricattabile come quegli schiavi che ho visto in questi anni.


RispondiCitazione
Tonguessy
Membro
Registrato: 2 anni fa
Post: 2779
 

ti sembra che in italia negli ultimi 30 anni ci si sia interessati della cosa pubblica?
potrà anche non riguardarmi personalmente, e nemmeno riguardare te, ma in quanto italiani siamo sulla stessa barca e scontiamo le scelte della maggioranza.

la maggioranza vota questi rappresentanti, o si astiene per mancanza di alternative, o si divide per futili interessi di bottega non riuscendo ad avere una visione chiara del male minore.

e così in un modo o nell'altro, ce lo meritiamo, quello che ci sta capitando. quel "ce" è collettivo, anche se gli italiani al 70% li prenderei a calci nelle palle.

Forse non è abbastanza chiaro che l'offerta elettorale è un lauto banchetto di variegate carni offerto a dei vegetariani?
Cosa questa dimostrata dal crescente numero di cittadini che scelgono l'astensione, che con il 25% sul TOTALE degli aventi diritto (e non di chi vota) è il primo VERO partito italiano.

Se c'è quest'onda di disinteresse verso la res publica e se quest'onda viene mitigata da un inatteso cambiamento di copione (Grillo), somma questi due dati e dimmi: ma sei veramente convinto che nè l'astensionismo nè il voto a Grillo siano segnali di profondo interesse e di altrettanto profonda delusione?
Questo è il massimo che si può fare, data la situazione: astensione o Grillo (giusto per spaccare il mondo in due, sto semplificando enormemente).
Eppure ce lo meritiamo. Perchè? Ci sono lobbies economico/politiche che hanno ormai monopolizzato lo scenario dei partiti e di questo siamo noi i colpevoli?
Questo è quello che mi trova in disaccordo. Penso che l'elettore odierno sia come un bambino che ha fame ma a cui viene negato un pasto decente: perchè incazzarsi se poi mangia quello che trova oppure, disperato, preferisce lasciarsi morire di inedia per ribrezzo verso questa mancanza di attenzione?


RispondiCitazione
Pagina 2 / 2
Condividi: