Il premier: basta soldi pubblici per ripianare i debiti dei club
L'ira di Zamparini: stupidaggini
La proposta è di quelle choc. Ma di fronte al «malcostume continuo» che affligge il calcio italiano bisogna chiedersi se non sia il caso di «sospendere» i campionati per due o tre anni. Pur precisando che non si tratta di una proposta del governo, il j’accuse di Mario Monti al mondo del pallone è talmente veemente da provocare un putiferio. Il più duro di tutti contro il premier è il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, che definisce «stupidaggini» le frasi del premier.
L’occasione per parlare degli scandali del calcio non è la più consona. Monti è a palazzo Madama; accanto a lui, dopo il vertice intergovernativo, c’è il «colleg» polacco Donald Tusk, anch’egli alle prese con il calcio visto che dovrà ospitare gli Europei. È il presidente del Consiglio a fare un riferimento ai guai del pallone quando, scherzando sulla «ospitalità» della squadra dei parlamentari italiani che ieri ha perso contro la rappresentativa polacca, accenna agli «alti è bassi» del calcio. Poi, rispondendo ad una domanda specifica, si lancia in un’invettiva che non risparmia niente e nessuno. Quanto sta emergendo, premette, prova che è un «errore localizzare tutti i mali dell’Italia nella politica». E fa anche «rabbrividire» perchè dimostra come un mondo che dovrebbe essere espressione dei «valori più alti» in realtà è un «un concentrato di aspetti tra i più riprovevoli della vita umana: la slealtà, l’illegalità, il falso, la ricerca demagogica di popolarità».
Parole già durissime. Ma non è che l’incipit. Il professore, forse anche preoccupato dal danno all’immagine del Paese, parla di «fenomeni indegni» e li elenca uno ad uno: a cominciare dall’episodio «incredibile» di Marassi, quando gli ultras hanno fatto sospendere Genoa-Siena per mezzo di un «invisibile ricatto pieno di omertà», spingendo i giocatori a «inginocchiarsi e togliersi le maglie» di fronte a «chiss… quali minacce». Una «manifestazione spaventosa» di «soggezione a poteri occulti» che, avverte, il governo intende «ancora approfondire».
Ma non basta: di scandaloso ci sono anche i «soldi dei contribuenti che periodicamente finiscono» nella casse dei club per ripianare i debiti, come tentò di dimostrare lui stesso indagando da commissario Ue sul cosiddetto Salva-calcio. Insomma, il mondo del pallone è afflitto da un «malcostume continuo» aggravato dal risalto mediatico che questo sport «giustamente merita».
Ce n’è abbastanza per lanciare quella che appare una provocazione: «Non sto facendo una proposta del governo», premette, ma forse «gioverebbe molto alla maturazione di noi cittadini italiani» se vi fosse una «una totale sospensione di questo gioco per due o tre anni».
Parole che, nella pressochè totale indifferenza dei partiti (a parte il presidente della Camera Gianfranco Fini che invita a «non leggere alla lettera» le frasi del premier, praticamente nessuno ha commentato), scatenano la reazione compatta del mondo del calcio. «Nessuno sconto per chi ha barato, ma fermare i campionati significherebbe mortificare tutto il calcio, penalizzare chi opera onestamente», afferma il presidente della Figc, Giancarlo Abete, che sottolinea come i club professionistici non ricevano «neanchè un euro» dallo Stato. «Non è certo questo il modo di risolvere i problemi», dice l’ex campione di Milan e Nazionale, Gianni Rivera, e d’accordo con lui Š anche il presidente del Cagliari, Massimo Cellino. Ma il più duro è certamente il suo collega del Palermo, Zamparini: «Monti dice solo delle stupidaggini. Dovrebbe pensare prima di parlare» e in particolare «a tutto quello che sta distruggendo lui con i suoi provvedimenti».
Fonte: www.lastampa.it
29.05.2012
Monti ti prego, sii così stupido da farlo davvero.
Molto strano che al Monti venga in mente di sospendere la principale distrazione del popolo italiano.
Potrebbe essere la solita sparata detta senza pensarci su del sempre molto sobrio e onnipresente monti ma potrebbe essere invece una idea di chi tira i suoi fili.
Il calcio raggruppa grandi numeri di persone e in una situazione prossima futura di grande tensione sociale e povertà reale potrebbero partire da lì disordini e sommosse.
Il calcio in qualche modo unisce le persone e va contro il modello di cittadino solo e impaurito che serve al vero potere.
Già, e perchè non sospendere l'economia viste le tangenti? E la politica vista la corruzione ( questo l'hanno già fatto per altri motivi )? E buona parte dell'Italia visti i vari imbrogli? E anche le celebrazioni liturgiche visto il Vaticano?
E una volta fatto tutto ciò, con qualche milione di disoccupati in più e qualche X% di PIL in meno ?
Pura demagogia per non fare nulla di veramente incisivo.
Monti ha detto una stupidaggine o meglio ha detto una cosa giusta, il calcio per essere rimesso in riga necessita della sospensione per almeno un paio di anni ed un repulisti generale, ma l'ha detta sapendo benissimo essere una boutade. Sig. Monti lo spiega lei ai padroni delle TV a pagamento che per 2/3 anni non avranno più i proventi della trasmissione delle partite? E chi paga?
Il calcio italiano ha avuto nel 2006 una occasione irripetibile per fare piazza pulita di tutti i maneggioni e i farabutti che gli girano attorno. Rossi ed Albertini stavano iniziando un buon lavoro e, dopo pochi mesi, sono stati cacciati via. E' tornato Lippi e sono tornati i vecchi "marpioni" alla guida della FGCI. E Moggi? Moggi è tornato ad imperversare su TV e giornali. E poi ci si stupisce che il calcio sia marcio alle fondamenta?
Ipocriti!
Il premier: basta soldi pubblici per ripianare i debiti dei club
Zamparini: «Monti dice solo delle stupidaggini. Dovrebbe pensare prima di parlare» e in particolare «a tutto quello che sta distruggendo lui con i suoi provvedimenti».
Per una volta hanno ragione entrambi!
In tempo di crisi quale sollievo per l'erario se incamerasse tutto il gettito dell'industria del pallone e del gioco d'azzardo! Altro che finaziaria, IMU, IVA e accise maggiorate!