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Negazionismo: una legge intimidatoria


ancona_pietro
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Negazionismi: una legge intimidatoria

Il Senato ha approvato quasi all'unanimità la legge lungamente sollecitata dalla lobby ebraica ed in particolare da Fiamma Nerestein che istituisce il reato di negazionismo.Negazionismo è un brutto neologismo. Viene dal verbo negare e vorrebbe significare la negazione elevata a comportamento ideologico psicologico e politico della Shoah e soltanto di essa. La legge non affronta il problema degli altri genocidi come quello armeno di un secolo fa o quello coevo alla Shoah del Podemos nel quale scomparvero seicentomila rom e sint oppure della grande carneficina dei comunisti indonesiani che fece oltre otto milioni di morti. Tutti gli olocausti dei popoli vengono ignorati a vantaggio dell'unico solo olocausto degli ebrei secondo un criterio già seguito nella istituzione della giornata della memoria fissata con legge per il 27 gennaio di ogni anno. Ancora una volta siamo all'unicità incommensurabile del sacrificio degli ebrei che non può essere diminuito mettendolo nel mazzo di altri sacrifici. L'idea della unicità è fondamentale perchè è la base sulla quale si costruisce la legittimità dello Stato di Israele e si giustifica il suo comportamento verso i palestinesi a settanta anni dalla espulsione e dalla dispersione che ancora oggi invoca il ritorno mostrando simboliche chiavi di case perdute per sempre.
Ora la negazione della Shoah è una invenzione dei sionisti. Non è vero che ci siano diffusi atteggiamenti di negazione sui campi di concentramento e sul grande martirio imposto agli ebrei e non solo però ad essi. Molti soldati italiani persero la vita negli stalag tedeschi e anche molti comunisti per non parlare degli omosessuali e dei testimoni di Geova. In effetti il negazionismo che i sionisti temono fino al punto dal chiedere ed ottenere lo scudo di una legge è limitato ad alcuni storici che non negano i campi di concentramento ma i forni crematori, l'uccisione per gas e sopratutto il numero di sei milioni di ebrei scomparsi nell'inferno di Hitler. Mettere in discussione alcune cose relative ai lagers di Hitler non significa negare l'enormità del martirio del popolo ebreo e non solo di esso ma di quanti hanno conosciuto l'orrore dell'universo concentrazionario.
Come ha osservato giustamente la senatrice Cattaneo non si tratta di materia da regolare per legge. E' financo stupido volere regolare con una legge che commina sanzioni penali una questione storiografica. Si vuole punire l'antisemitismo come atteggiamento razzista? Ma anche in questo caso non ha molto senso punire soltanto l'antisemitismo e questo proprio nel momento in cui esplode in Europa sotto la spinta di intolleranze sempre più marcate l'antiislamismo. Se si condanna chi è antisemita perchè non condannare chi è antiislamico o antimeridionale? Che dire di quei veneti che scrivono sui siciliani "forza Etna" auspicando una eruzione capace di divorare il popolo siciliano?
In verità lo scopo di una legge sul negazionismo ha soltanto scopo intimidatorio su quanti si azzardano a criticare le decisioni di Israele ed a denunziarne i delitti ed il genocidio a bassa intensità dei palestinesi. Il primo effetto sulla funzione intimidatoria della legge si è visto con il voto quasi alla unanimità del senato. Ogni senatore è stato terrorizzato dalla idea di essere classificato come antisemita se non avesse votato la legge. Il Senato si è piegato ad un ricatto psicologico ed emotivo esercitato da una piccola comunità che però possiede una influenza straordinaria sul sistema massmediatico e sul sistema bancario e che è importante per la selezione della classe dirigente politica. Tutti i politici che vogliono diventare qualcuno, scalare il potere passano dall'ammissione alla benevolenza della comunità ebraica e di Israele. Ricordo come fosse ieri quando Fini si recò a Tel Aviv e si mise in testa il berrettino rotondo. Anche Benigni passò da Gerusalemme prima di recarsi ad Holliwood per riscuotervi l'Oscar. Insomma il Rabbino Capo di Roma pesa molto come fosse Papa.
La legge sul negazionismo colloca gli ebrei su un piano più elevato di quello dove stiamo i comuni mortali. Loro giudicano quali frasi o quali storici siano punibili da una legge che arriva a comminare tre anni di carcerazione.
Spero proprio che la legge venga bloccata dalla Camera ma non lo credo. La Camera non ha l'autorità morale necessaria per bloccarla. Approverà quasi alla unanimità coimne ha fatto il Senato,. L'intimidazione avrà effetti anche sui deputati. L'Italia oltre che essere nelle mani del Vaticano è nelle mani della Lobby Ebraica. Non si vantava forse Sharon di essere in quanto ebreo padrone degli USA? Non sono forse gli USA padroni dei politici italiani?


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Erwin
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Nel testo si trovano inesattezze varie, la prima è che l'ebrea nirenstein fiamma sia favorevole alla legge anti "negazionismo".
L'ebrea ha dichiarato...

"Le mie ragioni per non essere d’accordo col reato di negazionismo sono opposte a quelle del Movimento 5 Stelle"...

Il testo completo dell'intervista al link http://olodogma.com/wordpress/2013/10/30/0453-xvi-inquisizione-hoahtica-legge-anti-revisionismo-i-contrari-nirenstein-fiamma-il-negazionismo-non-si-combatte-con-il-carcere/


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Kovacs
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Inesattezze a parte Sig. Pietro, la trovo una buona analisi.
Alcuni uomini si sentono ad un livello superiore rispetto agli altri animali parlanti....non voler vedere questo, rende la maggior parte delle discussioni riguardanti la storia degli ebrei, faziosa e distorta.


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Erwin
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Secondo errore l'affermazione che i revisionisti neghino l'esistenza dei "forni crematori"!
Una sciocchezza!
Nessun serio revisionista nega ciò, tanto da puibblicare un serio libro-studio sui crematori:
" I forni crematori di Auschwitz. Studio storico-tecnico con la collaborazione del dott. Ing. Franco Deana. Effepi, Genova, 2012" 2 volumi di circa 1.000 pagine tra testo foto e documenti.

Esposizione ampliata in

"I verbali degli interrogatori sovietici degli ingegneri della Topf.Le dichia-razioni di Kurt Prüfer, Karl Schultze, Fritz Sander e Gustav Braun su “camere a gas” e forni crematori di Auschwitz: analisi storico-tecnica. Effepi, Genova, 2014.
Si veda il link... http://olodogma.com/wordpress/2014/02/19/0595-un-nuovo-libro-su-auschwitz-i-verbali-degli-interrogatori-sovietici-degli-ingegneri-della-topf-di-carlo-mattogno/


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Jor-el
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Varrebbe la pena, intanto, capire cosa "negano" i cosiddetti negazionisti e cosa non negano.

negano:
1) che sia mai esistita una delibera del governo tedesco in cui fosse ordinato lo sterminio di cittadini (tedeschi e/o stranieri) appartenenti a minorane etniche e/o religiose.
2) Che in determinati campi di detenzione e lavoro forzato esistessero installazioni per esecuzioni di massa tramite camere a gas.
3) che in quegli stessi campi il numero di decessi avvenuti fra il 1943 e il 1945 sia stato accertato con metodi rigorosi.

non negano:
Nessuno storico revisionista ha mai negato che il regime Nazista abbia abbia condotto una politica di discriminazione e persecuzione di minoranze etniche e/o religiose fra cui gli ebrei, né che siano state commesse atrocità con anche l'avvallo e la complicità delle autorità. Come detto prima, la cosiddetta "negazione" riguarda unicamente l'interpretazione ufficiale che a posteriori è stata data delle testimonianze di atrocità commesse all'interno del sistema detentivo tedesco, ovvero la pianificazione dello sterminio degli ebrei europei tramite camere a gas in alcuni specifici istituti.
Nessun "negazionista" nega che gli ebrei siano stati discriminati e perseguitati. Nessun negazionista nega che molti ebrei siano stati uccisi. Quel che viene negato - scusate la ripetizione, ma giova - è che sia esistito - da parte del governo tedesco, delle forze armate tedesche e del partito nazista - un progetto di sterminio, che sia esistita un'organizzazione preposta ad eseguire tale progetto, che siano stati costruiti impianti per realizzare tecnicamente tale progetto.
Per finire - è sciocco ma occorre puntualizzarlo - nessun revisionista nega l'esistenza nei campi di concentramento tedeschi di forni crematori usati per l'eliminazione dei cadaveri. Essi, infatti, esistevano nella maggior parte dei campi di prigionia, anche in quelli degli Alleati.

Metto fra virgolette il termine "negazionista" perché è una definizione imposta. Nessun ricercatore revisionista si è mai definito "negazionista" in quanto lo scopo della ricerca condotta sull'Olocausto non è negare ma accertare determinati fatti.

Detto questo sarebbe necessario anche tener bene presente che le ipotesi storiche a proposito della Shoah non sono 2 (chi nega e chi non nega), come si vorrebbe far credere ma 3:

Prima ipotesi: è provato che l'Olocausto c'è stato nelle modalità descritte (camere a gas ecc) ed è stato ordinato da Hitler
Seconda ipotesi: è provato che l'Olocausto c'è stato, ma senza alcun ordine né di Hitler né di altri, si è attuato "spontaneamente" nella macchina burocratica che amministrava il sistema detentivo tedesco, senza bisogno di ordini dall'alto.
Terza ipotesi: non è provato che l'Olocausto ci sia stato nelle modalità descritte (camere a gas ecc)

Spero che questa esposizione sintetica serva a chiarire i termini della questione. Non intendo discutere in questa sede la mia opinione a proposito. Come tutti sanno, non sono né nazista né fascista.
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità
Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero


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Anonymous
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E? appena ovvio che questa sia una legge farlocca, visto che è elaborata dagli stessi gruppi di potere che violentano la Storia a loro beneficio.

Ma l'idea di fondo non è peregrina, ed è quella di impedire l'uso che fanno della Storia alcuni nazifascisti (ma anche gli stalinisti, come no) che la piegano e la manipolano per i loro sporchi fini, parlando di alcuni fatti e nascondendone altri, arrivando a invocare una libertà di espressione che nei fatti hanno sempre negato AGLI ALTRI e gridare al cielo che "la storia la scrivono i vincitori", quando nei casi in cui il nazifascismo ha vinto, tacciono ipocritamente o relativizzano il discorso. In poche parole, usano cioè un metodo di ricerca completamente sbagliato, si dicono storici ma non lo sono per niente.

Per non parlare di negazionisti veri e propri come il camerata Erwin o pezzi di m..da come Irving, che arrivano a negare in tutto o in parte la repressione razziale e politica del nazismo o la sua responsabilità nell'inizio della IIGM. Come se gli ebrei uccisi fossero 600 mila e non 6 milioni come si dice (cifra che contesto anch'io) potesse cambiare il giudizio storico sul nazismo o i fascismi europei in generale.

E siccome gentaglia così influenza menti deboli e ignoranti come quelle che frequentano questo blog (che ha scarsa considerazione in giro proprio per non usare alcuna discriminante antifascista), è giusto che sia censurata e gli venga proibito di diffondere la propria immondizia.

Poi ci sorprendiamo se un Poroshenko afferma che furono i russi ad invadere Ucraina e Germania....


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alecale
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i sionisti italiani quarantaquattrogatti in fila per tre divisi per 2... https://www.youtube.com/watch?v=onCL9D756N4

nel' articolo manca qualcosa Soltanto alla fine del 1979, il Parlamento della Germania Occidentale riconobbe ufficialmente che la persecuzione dei Rom ad opera dei Nazisti era stata motivata dal pregiudizio razziale, aprendo così la possibilità, per la maggior parte dei Rom, di fare domanda di risarcimento per le sofferenze e le perdite subite sotto il Regime Nazista. A quel punto, però, molti tracoloro che avrebbero potuto presentare quella domanda erano già morti. chissà perchè i rom uccisi invece che stimarli in numeri , gli si fa una percentuale 25% eliminati . mi sa che i loro piani ( protocolli vari ) stanno un po' barcollando. comunque qui in antwerp il quartiere ebreo è circondato e sorvegliato 24 ore al giorno dall esercito e se ti fermano la parola d ordine è "JE SUIS CHARLIE"


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Erwin
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Una delle poche (3 contrari!) voci fuori del coro nella non-discussione, in Senato, sulla legge “ultima chance” sterminazionista contro il “negazionismo” è stata quella della senatrice a vita Elena Cattaneo. Intervento, chiaramente, in pura linea teorica che NON ha, per nulla, consapevolezza della cappa di piombo posta sulla ricerca storica e sul limite imposto agli storici standard nella discussione-confronto con gli storici o semplici ricercatori storici revisionisti.

Cattaneo dice…”credo che non sia ammissibile imporre un limite alla ricerca“… non essendole nota la disposizione standard apparsa su Le Monde il 21 febbraio 1979 — secondo la quale …

” non bisogna chiedersi se lo sterminio ebraico è stato possibile: esso è stato possibile perché ha avuto luogo, e questo è il punto di partenza obbligato di qualunque indagine storica su questo argomento, sicché “non può esserci dibattito sulle camere a gas” …

seguono le firme di 34 “luminari” sterminazionisti, tutti storici di professione”…. questi: Philippe Ariès, Alain Besançon, Robert Bonnaud, Fernand Braudel, Pierre Chaunu, Monique Clavel-Levêque, Marc Ferro, François Furet, Yvon Garlan, Jacques Julliard, Ernest Labrousse, Jacques Le Goff, Emmanuel Le Roy Ladurie, Pierre Levêque, Nicole Loraux, Robert Mandrou, Claude Mossé, Roland Mousnier, Jacques Néré, Claude Nicolet, Valentin Nikiprowetzky, Evelyne Patlagean, Michelle Perrot, Léon Poliakov, Madeleine Rebérioux, Maxime Rodinson, Jean Rougé, Lilly Scherr, Pierre Sorlin, Lucette Valensi, Jean-Pierre Vernant, Paul Veyne, Pierre Vidal-Naquet, Édouard Will”!

Ordine di servizio seguito dal postulato dell’ebreo vidal-naquet pierre “«faro dei pensiero storico contemporaneo, la più alta coscienza morale dei tempi moderni»”, citiamo …
Continua al link: http://olodogma.com/wordpress/2015/02/13/0964-elena-cattaneo-negazionisti-ciarlatani-della-storia-li-sbugiarderemo/


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Jor-el
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E? appena ovvio che questa sia una legge farlocca, visto che è elaborata dagli stessi gruppi di potere che violentano la Storia a loro beneficio.

Ma l'idea di fondo non è peregrina, ed è quella di impedire l'uso che fanno della Storia alcuni nazifascisti (ma anche gli stalinisti, come no) che la piegano e la manipolano per i loro sporchi fini

cut

E siccome gentaglia così influenza menti deboli e ignoranti come quelle che frequentano questo blog (che ha scarsa considerazione in giro proprio per non usare alcuna discriminante antifascista), è giusto che sia censurata e gli venga proibito di diffondere la propria immondizia.

cut

Ti prego sinceramente di riflettere e di correggere i tuoi pregiudizi. Il concetto secondo cui il popolo è eternamente minorenne, pieno di menti deboli e ignoranti e che quindi va tutelato e tenuto lontano dalle cattive compagnie con leggi repressive del dissenso e censure, è lo stesso di cui si serve da un bel pezzo il potere per giustificare le mille deroghe alla "libertà di espressione", incessantemente venerata e lodata ma che oramai esiste solo nelle favole e nei film di Walt Disney.

Riguardo alla "discriminante antifascista"... Credo che CdC commetterebbe un grosso sbaglio a introdurla. Questo sito - alla faccia del bacchettonismo di Carmilla e di Wu Ming - ha un suo valore e una sua specificità proprio perché è uno dei pochissimi luoghi in cui è permesso il confronto a tutto campo fra persone ideologicamente lontanissime ma che si ritrovano quotidianamente sul terreno comune della critica allo stato di cose presente. L'introduzione di tale discriminante farebbe di CdC un doppione dei vari siti di "controinformazione antagonista" o "militante" che in rete abbondano e che sono sicuramente interessanti e ben fatti, ma in cui il confronto politico è viziato dalle troppe cose date per scontate in partenza e poste "a priori" fuori dal dibattito. Senza contare che io dell'antifascismo ho un'opinione personale pessima, sia nella sua forma istituzionale che militante (penso che dal 1945 in poi sia servito a nient'altro che a deviare il conflitto sociale su un terreno ideologico-istituzionale e di falsificazione sistematica utile soltanto al potere, che ha sempre provveduto a fomentarlo a furia di stragi "fasciste").


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Anonymous
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Riguardo alla "discriminante antifascista"...

Il problema è semplicemente uno: qualsiasi sito che non abbia questa discriminante diventa preda degli squadristi online, becera propaganda di tesi inaccettabili alla Erwin e sfogatoio razzista, e la qualità del dibattito scade paurosamente. Questa discriminante non impedisce che esponenti di estrema destra lo frequentino (nel sito di Wu Ming ci sono commenti di esponenti di Casa Pound), solo garantisce che il dibattito rimanga entro certi binari.
Non mi sembra di dire un'eresia se affermo che CdC ha una cattiva reputazione, al di là della sua linea editoriale chiaramente "rossobruna" e complottista (che sarebbe il meno). Sarebbe ora di chiedersi perchè.

Senza contare che io dell'antifascismo ho un'opinione personale pessima, sia nella sua forma istituzionale che militante (penso che dal 1945 in poi sia servito a nient'altro che a deviare il conflitto sociale su un terreno ideologico-istituzionale e di falsificazione sistematica utile soltanto al potere, che ha sempre provveduto a fomentarlo a furia di stragi "fasciste").

Condivido la tua critica verso l'antifascismo "istituzionale": è stato uno strumento per raggiungere il Potere. Su quello "militante" invece farei dei grossi distinguo e non lo metterei sullo stesso piano dell'altro.


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MarioG
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Riguardo alla "discriminante antifascista"... Credo che CdC commetterebbe un grosso sbaglio a introdurla. Questo sito - alla faccia del bacchettonismo di Carmilla e di Wu Ming - ha un suo valore e una sua specificità proprio perché è uno dei pochissimi luoghi in cui è permesso il confronto a tutto campo fra persone ideologicamente lontanissime ma che si ritrovano quotidianamente sul terreno comune della critica allo stato di cose presente.

Bisognerebbe specificare che cosa sia questa "discriminante antifascista".
In senso stretto esiste gia' nel codice penale italiano. Quindi di che ci si preoccupa?
Forse qualcuno sogna di mettere nella "discriminante" tutte le sue personali fobie ideologiche, metterci sopra il teschio (o fascio) di pericolo e sottrarre il pacchetto alla vista dell'universo mondo (ovviamente per il bene di quest'ultimo).
Sarebbe il caso invece che ciascuno si limitasse a distogliere la sua di vista, se prova fastidio, invece di cadere sempre nelle stesse fregole censorie (ma sempre con fini libertari, ci mancherebbe!)


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PietroGE
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@jor-el

"Seconda ipotesi: è provato che l'Olocausto c'è stato, ma senza alcun ordine né di Hitler né di altri, si è attuato "spontaneamente" nella macchina burocratica che amministrava il sistema detentivo tedesco, senza bisogno di ordini dall'alto. "

Ho forti dubbi su questa seconda ipotesi. Se ricordo bene fu introdotta perché non è mai stato trovato un ordine scritto di Hitler riguardante lo sterminio degli ebrei. Raoul Hilberg, il massimo studioso dell'olocausto fece una pessima figura perché nella prima edizione del suo monumentale 'La distruzione degli ebrei d'Europa' si inventò ben due ordini scritti di Hitler di inizio sterminio. Fatti sparire poi a partire dalla seconda edizione.

Immaginarsi una macchina gerarchica come quella nazista che inizia un evento come lo sterminio di milioni di persone senza un ordine scritto di Hitler è praticamente impossibile. Se fossi stato io a comandare il capo di Auschwitz e qualcuno fosse venuto a dirmi di iniziare lo sterminio degli ebrei la prima cosa che avrei voluto vedere sarebbe stato un ordine scritto di Hitler e poi avrei richiesto conferma.
No, realisticamente esiste solo la prima e la terza ipotesi


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Giancarlo54
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Io farei il test alcoolico ad alcuni forumisti prima che intervengano. Si Durruti sto proprio parlando di te, perchè non vai su Wuning o su Militant.blog e la smetti di rompere i coglioni?


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Jor-el
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@jor-el

"Seconda ipotesi: è provato che l'Olocausto c'è stato, ma senza alcun ordine né di Hitler né di altri, si è attuato "spontaneamente" nella macchina burocratica che amministrava il sistema detentivo tedesco, senza bisogno di ordini dall'alto. "

Ho forti dubbi su questa seconda ipotesi. Se ricordo bene fu introdotta perché non è mai stato trovato un ordine scritto di Hitler riguardante lo sterminio degli ebrei. Raoul Hilberg, il massimo studioso dell'olocausto fece una pessima figura perché nella prima edizione del suo monumentale 'La distruzione degli ebrei d'Europa' si inventò ben due ordini scritti di Hitler di inizio sterminio. Fatti sparire poi a partire dalla seconda edizione.

Immaginarsi una macchina gerarchica come quella nazista che inizia un evento come lo sterminio di milioni di persone senza un ordine scritto di Hitler è praticamente impossibile. Se fossi stato io a comandare il capo di Auschwitz e qualcuno fosse venuto a dirmi di iniziare lo sterminio degli ebrei la prima cosa che avrei voluto vedere sarebbe stato un ordine scritto di Hitler e poi avrei richiesto conferma.
No, realisticamente esiste solo la prima e la terza ipotesi

E invece è proprio la seconda ipotesi la più accreditata dalla storiografia ufficiale!
Lo storico Joachim Fest ha sostenuto l'ipotesi che la "soluzione finale" fosse per Hitler un "segreto" da conservare ad ogni costo. Sono molto interessanti, da questo punto di vista, anche le pagine che William Shirer dedica alla "soluzione finale" in "Storia del III Reich", in cui fa riferimento a un supposto uso sistematico dell'eufemismo nell'imponente massa documentale che riguarda l'organizzazione dei campi di concentramento, eufemismo teso ad occultare l'esistenza di un progetto organizzato di sterminio persino agli stessi esecutori!
Va d sé che prendendo buona questa tesi, qualsiasi prova documentale presentata a discarico potè essere letta come una prova a carico. Un esempio per tutti, il termine "trattamento speciale"...


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